Ehi ciao ho appena finito di leggere la storia, l'ho letta tutta in un pomeriggio, è forse una delle fanfiction più belle, coinvolgenti e scritte bene che abbia mai letto e anche se non recensiono molto ho letto quasi tutte le storie fantasy, avventure, romantiche e sopratturali di questo sito. Comunque spero proprio che pubblichi il sequel perché davvero questa storia merita tutto.

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Ciao!
Come mi hai scritto in privato, ti confermo che sì, mi è piaciuto molto anche questo libro. Mi ricorda un po' una mescolanza di Hunger Games e de L'ultimo dominatore dell'aria ma al tempo stesso è diverso.
Non vedo l'ora di leggere il seguito e sperare, nel frattempo, che termini anche Fuoco nelle Tenebre.
Alla prossima,
Easter_huit

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Salve salve~ Ho letto tutti i capitoli in un paio di giorni, la suspance creata e l'intrigo della trama, seppur semplice, mi ha spinta a leggere in ogni momento libero. Mi è piaciuta la varietá dei termini, come sono stati caratterizzati i personaggi, e sicuramente il fatto che tu sia riuscita a portare a termine questa storia, con quel chè di fatti in sospeso che mi porteranno di nuovo qui per leggere il secondo capitolo di questa (forse) saga da 4 parti (una per elementale). La parte di Agni che danza nel cerchio di pietre mi ispira, credo ne faró una mia versione in disegno digitale. Grazie per il tuo lavoro! Daisy

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Ed eccomi qui che, finalmente, sono riuscito a finire questa storia. Dunque, cara Hime, innanzitutto lasciati dire che le tue storie mi sono mancate, e anche parecchio. Era dall'ultimo capitolo di Fuoco 2 che non leggevo qualcosa di tuo, e quando ho visto che questa storia era completa sono andato in brodo di giuggiole.

Ma il bello è arrivato dopo. Sì, perchè non mi sarei mai aspettato di leggere qualcosa di così...beh, epico. Credo di poter dire che questa sia una delle storie più belle che tu abbia mai scritto. Non solo c'è un'ottima ambientazione fantasy, con terre esotiche, gente dai nomi strani, magia e cazzi vari, ma anche una bellissima vicenda umana. Il viaggio della protagonista Nemeria è un vero e proprio...come dire, viaggio di formazione. Dall'infanzia spensierata nella sua tribù, con appena una vaga conoscenza del mondo esterno, Nemeria passa bruscamente alla dura realtà. Soffre come una persona con un cactus tra le chiappe, vede quelli che le stanno attorno che passano le pene dell'inferno, viene spezzata...e però alla fine riesce a rialzarsi e a vincere contro i suoi avversari. E a ritrovare un poco di speranza per il futuro. Il finale è stato a dir poco toccante. E lasciati anche fare i complimenti per le scene dei combattimenti. Davvero, ti sono venute magnificamente. Sembrava quasi di vederle di persona.

Mi è dispiaciuto un pò finirla, ma mi rincuora sapere che a Ottobre arriverà il seguito, e che dopo ce ne saranno altri due. Non vedo l'ora di leggerli.

Alla prossima!

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Molto dolce il comportamento di Noriko all'inizio, lascia questa shipper molto contenta... ma la situazione di Durga subito dopo spazza via l'effetto. Che le sta succedendo? È colpa di quelle sostanze che ha assunto? E la povera Nemeria, costretta a combattere contro di lei e a farsi applaudire per quello!
Davvero colpa del doping fuori controllo, allora. E ho il brutto sospetto che Durga abbia preso la doppia dose proprio per aiutarsi a combattere contro una sua amica ...
Molto belle anche le reazioni di Nemeria e Ahhotep, quella scena trasmetteva bene rabbia, dolore e senso di colpa. Interessanti anche le parole di Pavona.
Wow. Spettacolare la parte in cui Nemeria si prende finalmente la rivincita su quel predone, ma ancora di più per i ricordi in mezzo a cui è infilata a sandwich. Okay, quindi la famosa spaccatura tra Jinian e uomini, e l'origine dei Jin, è tutta colpa di una Jinian yandere che ha preso male un due di picche e, non contenta di aver scatenato una guerra e maledetto generazioni future di gente che non c'entrava nulla, ha dato il via a una tradizione di stragi di bambini. E quella è la fine che ha fatto l'amico di Nemeria ...l'avrebbe fatta anche il suo fratellino, se fosse cresciuto abbastanza?
Tutto questo sulla popolazione che a inizio storia sembrava tanto pacifica e in armonia con gli elementi. Diciamo che non mi sorprende che qualcuno abbia voluto sbarazzarsi di un popolo dalle tradizioni così orribili, anche se questo non giustifica le sofferenze di Nemeria e della sua famiglia!
Comprensibilissimo che Pavona se ne sia voluta andare, in effetti.
Ma almeno il capitolo si è concluso con Nemeria relativamente al sicuro e circondata da gente che ha a cuore il suo benessere. Dunque, per tirare le fila della storia?
Lo stile mi piace. Evocativo degli ambienti e dei caratteri dei personaggi al punto giusto.
La trama è stata davvero interessante. Certo, si capisce che questi sono solo gli inizi per Nemeria, che il suo periodo da gladiatrice non sarà il culmine della sua vicenda, e ci sono ancora molti misteri irrisolti; ma questa storia riesce comunque ad essere avvincente, e a creare una buona attesa per la prossima.
I personaggi sono fantastici. Ognuno ha una caratterizzazione completa, sfaccettata e davvero realistica. Ti dò una piccola top three dei miei preferiti, nel caso ti interessasse:
3° posto: Altea. Anche se è stata presente solo per la prima parte della storia, mi ha colpita per il realismo della sua psicologia da donna vittima di abusi e succube di quello che un tempo era il suo salvatore. Hai reso la sua situazione davvero bene, e spero proprio che la rivedremo in futuro.
2°posto: Tyrron. È stato davvero una bella sorpresa: per come era stato descritto, mi aspettavo un individuo crudele e cinico, il peggior tipo di mercante di schiavi. Invece si è dimostrato un affarista intelligente, uno che si rende perfettamente conto dei vantaggi del trattare bene i suoi gladiatori, e non privo di una certa umanità. Oltre ad avere un grande senso dello stile!
1°posto: Nemeria&Noriko. Non riuscivo a decidere quale delle due mettere in pole position: mi piacciono troppo.
Noriko con il suo fare cinico, e al contempo la tenacia con cui si impegna ad aiutare Nemeria e a cavar fuori un po' di calore umano per lei; e Nemeria per essere un'ottima protagonista, piena di sfaccettature e realistica nelle sue reazioni da ragazzina.
E poi ho già detto che le shippo tantissimo?
Concludo facendoti i complimenti per tutta questa bellissima storia: non vedo davvero l'ora del seguito!

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Siamo arrivati ad un’altra fine, il momento che temevo ormai da tempo e che ho sperato non arrivasse mai. So bene che ci sono altri tre volumi per un totale di sei libri e una miriade di cose da raccontare (hai risposto a ben poche domande, lo sai) e che ci sono molti altri posti da esplorare oltre Kalasprit, ma questo non rende il distacco meno facile.
Sei cambiata moltissimo in questo quattro anni, sei diventata una donna matura e indipendente, consapevole di chi è e che cosa vuole e che non ha paura di nulla pur di ottenerlo. Sei anche diventata molto più consapevole del tuo talento creativo rispetto a quei primi, terribili capitoli di Fuoco. Non mi pento e credo non mi pentirò mai di essere stata così dura con te, sia per quello che ne è seguito e che dura ancora oggi, sia perché è stato il primo passo per te verso una presa di coscienza che non può che avere come sbocco scontato il tuo diventare adulta. Anche se nel frattempo hai scelto che la strada della tua vita prendesse quella della genetica, sei stata capace di sfruttare la tua “parte umanista” convogliando nella scrittura il tuo passato difficile, il tuo presente angoscioso e confuso e i tuoi progetti per il futuro, rielaborando traumi, lutti e momenti felici per tirarne fuori qualcosa che potesse aiutarti a essere più resiliente di fronte alle sfide che ti aspettano. Il risultato di tutto questo è il Ciclo di Nemeria e, almeno per ora, Fighting Fire.
Ho espresso più volte nelle precedenti recensioni il mio apprezzamento per le tue descrizioni e per il modo in cui ogni singolo dettaglio è studiato per essere al posto giusto nel momento giusto, anche se questo significa lavorarci su ore e passarne altrettante a fare ricerche. Ma è questo che fa uno scrittore serio: continua a limare finché il risultato non è qualcosa di cui andare fiero, qualcosa che farà la differenza ed emergerà in un mercato sempre più saturo. Poche altre storie di persone molto più famose di te mi hanno portato a viverle come se fossero vere, ad avere fame quando si parla di cibo (uno dei temi della storia, un vero e proprio viaggio parallelo nella cucina mediorientale), a sudare nei combattimenti e soffrire quando feriti. A vivere, insomma. Come in tutte le tue storie, in realtà, ma nessuna finora, tranne forse quella sul ciclo arturiano, è stata capace di distaccarsi così tanto dai modelli cui ti ispiri e di far vedere in modo inequivocabile il tuo stile, unico, originale e inimitabile. Non sono mai stata così tanto orgogliosa di te come leggendo A Summer Tale.
Mi mancheranno tutti moltissimo, alcuni più di tutti. Il bunker sarà vuoto e silenzioso senza di loro…
Ancora qui, dopo tutto questo tempo,
Ayame

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