"- Non voglio ingannare nessuna. Il mio cuore appartiene a una sola donna.
- Anche se il suo cuore non ti appartiene?
- Si. Il cuore è sempre fedele.
- Il cuore? E il corpo?
- Quello no, non sempre."

Davvero tagliente, questa risposta di André, come altrettanto decisa è stata l'intenzione di Oscar di capire cosa volesse André da lei.
André ammette il suo passato, ma con la decisione di chi vuol rischiare tutto pur di trovare la vittoria.

"- André, non so amarti come vuoi tu... ma io ti voglio con me."

E' una frase molto introspettiva: Oscar non è ancora sicura dei suoi sentimenti ma è comunque consapevole di non poter fare a meno di André.
E André lasciamocelo dire, è davvero paziente!

I miei complimenti!

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Come al solito , i tuoi scritti sono una garanzia.
Ultimamente ti sei raffinata ancora di più sia nell'Introspezione che nei collegamenti.
Mi è piaciuto quel "E adesso andiamo André " che sembra un dettaglio, ma rende bene l'intesa, quel ritrovarsi come erano da ragazzi nonostante lo strappo, che nella versione originale, li tenne lontani per mesi.
Un po' meno ho apprezzato quel " ti pare che potrei abbandonarti proprio adesso, ti aspetterò sempre" in quanto il tuo André dice chiaramente di aver avuto negli anni più esperienze sessuali.
Io ho sempre giudicato lo strappo e la molestia perpetrata ai danni di Oscar, giustificabile , se André avesse sofferto (anche sessuamente)di non poter stare con una donna che non fosse lei.
Il tuo diciamo è più normale, ma nello stesso tempo è molto meno sublime il fargli dire che la aspetterà sempre
Complessivamente è certamente una storia affascinante ,ricca di sensazioni e atmosfere.... Hai svolto un ottimo lavoro
(Recensione modificata il 03/07/2018 - 01:29 am)

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Mai Oscar e André si sono parlati così apertamente. Il loro è stato quasi sempre un dialogo muto, fatto di profonda comprensione. In questo modo, invece, Oscar non ha scampo, e quella testona se lo merita. Una bella scossa qualcuno deve pur dargliela, anzi, più di una, visto che la ragazza, qui, si ostina a fare finta di non capire. O forse se lo vuole sentir ripetere forte perché André non vuole sposarsi. Ah, le donne, come sono complicate. Quelle che si nascondono in un’uniforme, poi, sono terribili: uniscono alle pecche del genere maschile quelle tipiche del genere femminile.
Bello questo ricomporre frasi e gesti senza alcun riguardo per la loro originaria collocazione temporale.
Oscar sta uscendo da un grande dolore. Non le si può chiedere di riconoscere subito dentro di sé l’amore per un uomo al quale non aveva mai pensato in questi termini.
Ma André è dolce, sono certa che stavolta sarà un André meraviglioso, all’altezza di se stesso..;-)))
A presto, mia carissima
Ilaria

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Bello e struggente il tuo racconto, André vince il premio per la resilienza, non la abbandonera' mai, perché lui è suo, e ci crede veramente che un giorno lei sarà sua, non sa come o quando ma la sua anima antica lo sente. Brava come sempre a presto 💓

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ho aspettato la fine per recensire e , come altre tue storie, anche questa è davvero molto bella, la similitudine che fa Andrè sulle conchiglie, ricordando la loro infanzia, è pura poesia. " E adesso andiamo, Andrè" ...anche noi andiamo con loro e aspettiamo un' altra tua storia, magari il corollario di questa. Ciao e complimenti ancora

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Molto,molto bella ,mi è  piaciuta tantissimo.Anche  il titolo che hai dato a questa storia e bello.Complimenti per la tua bravura!!!!

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Bellissima questa storia. Mi ha molto colpita. Sei davvero molto brava.

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Mi è piaciuta davvero questa piccola storia, che riempie in modo coerente un vuoto dell'originale: André ha ragione a dire che il cuore è sempre fedele, anche se non si è ricambiati (avrei qualcosa da ridire sulla mancata fedeltà del corpo, ma.. lasciamo stare), e che anche gli uomini soffrono per amore; ed è bellissimo sapere che lui l'aspetterà, paziente come sempre accanto a lei.

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In questo capitolo, c'è il chiarimento che, nella storia originale, invece, non c'è stato. Nella storia originale, André era meno pronto a osare e, del resto, non l'aveva mei fatto mentre Oscar era molto più chiusa e poco disposta a capire e a perdonare nonostante la frase pronunciata poco prima di partire per la Normandia.
In questa storia, Oscar fa domande, ma non gradisce che siano fatte a lei e, in ciò, è molto fedele al personaggio originale.
La fine della storia segna l'inizio di una nuova vita nella caserma parigina, con Oscar e André già pacificati e con gli animi molto più sereni rispetto a quelli dei personaggi del cartone animato.

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Come sempre un bel racconto, certo che Oscar è de coccio, che testa dura, sono un uomo di qua, sono un uomo di la.... Bla bla bla, un uomo ama e soffre come j a donna e c'è l ha davanti al naso. Potrebbe dire, sono una donna, ma faccio un lavoro da uomo, così andrebbe meglio. Brava e grazie

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