Eccomi di nuovo.
Leggere di tutti gli oneri spiacevoli di Mycroft è stato insolito ma interessante, anche nella serie non ci è stato dato modo di vederlo all’opera molto spesso - a meno che non riguardasse suo fratello - e devo ammettere che l’autrice ha reso tutte le situazioni verosimili, piene di dettagli che le fanno solo apprezzare ulteriormente e cariche di una sottile vena di humor che tanto contraddistingue, in effetti, il personaggio stesso. E anche Mark Gatiss.
Qui abbiamo visto Mycroft semplicemente alle prese con il suo lavoro, sono curiosa di vedere come si evolverà la faccenda e, sopratutto, in che modo finirà - e come ne uscirà, presumibilmente grazie all’aiuto di Sherlock e John - “sepolto vivo”.
A presto e buona serata,
Signorina Granger

Buonasera :)
Solitamente mi cimento quasi solo ed esclusivamente nella lettura di OS - o in alternativa di Raccolte - in questo fandom, ma questa si prospetta piuttosto insolita, è raro che Mycroft o il suo rapporto con Sherlock abbiano un ruolo di primo piano nelle storie.
Ho trovato i fratelli Holmes, e il maggiore in particolare, piuttosto IC, ed è sempre un considerevole merito non trattandosi affatto di personaggi scontati, comuni o semplici da gestire. Il loro scambio di battute al telefono - dev’essere una questione di vitale importanza per il nostro Sherlock, si è persino degnato di chiamarlo quando è risaputo che preferisce i messaggi - mi è sembrato piuttosto verosimile e vicino al rapporto che hanno nella serie, quindi complimenti all’autrice e a te, naturalmente, per averlo tradotto nella nostra lingua rendendogli, immagino, giustizia.
Essendo la mia OTP per eccellenza mi dispiace che non ci sarà alcun accenno di Johnlock, certo, ma pazienza, sarà interessate leggere di Mycroft in modo più approfondito rispetto al solito... specie nella spiacevole situazione in cui presto si ritroverà, pare.
Passo al seguito,
Signorina Granger