Recensioni per
Goldfish.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/08/18, ore 22:49
Cap. 4:

I 4 cap di qesta ff sono davvero uno meglio dell'altro. Non ci sono cali. Qui il pov cambia, è SH a parlare e dei 4 è il cap più johnlock di tutti, ma non è estraneo alla storia, anzi, si integra perfettamente. Mi piace moltissimo come tutti i protagonisti, Rosie, Myc, Sherlock e John siano così insicuri e fragili e riescano a farsi forza l'un l'altro. Adoro!
Questa ff, ha reso la serata davvero piacevole.
Complimenti di cuore ^^
Baci, Béa

Recensore Master
05/08/18, ore 22:38
Cap. 3:

Riecomi per questo terzo capitolo che è di una dolcezza disarmante.
L'angst è leggero, come può esserlo per una bambina, ma non per questo meno sentito o toccante e il tutto è davvero dolce senza essere smieloso. Anche il finale è asslutamente perfetto. Myc è di parola, anche se la sua promessa è stata fatta a una bambina.
L'accenno di Johnlock e di Mystrade sono la cigliegina sulla torta.
Capitolo bellissimo! Anzi, bellissimissimissimo!
Béa

Recensore Master
05/08/18, ore 22:23
Cap. 2:

Rieccomi^^
Oddio quanto amo Mycroft! Lui, dopo John, è il mio personaggio preferito. Credo anch'io che lui, come Sherlock, abbiano un grandissimo cuore. Il modo di dimostrare affetto/ amore è sicuramente particolare, molto Holmes, ma questo non vuol dire che siano un sociopatico e l'uomo di ghiaccio.
Adoro come hai deciso di creare il rapporto tra zio Myc e Rosie. Sono davvero bellissimi assieme. Bellissimi davvero

Recensore Master
05/08/18, ore 21:38
Cap. 1:

Buona sera ^^
L'inizio di questa ff è assolutamente incredibile. "Ecco ora lo strozzi" racchiude perfettamente il tutto. Una situazione seria, serissima, e comica allo stesso tempo. Adoro i fratello Holmes, adoro come interagiscono e si aiutino a vicenda (senza ammetterlo ovviamente e senza MAI e poi MAI dire che si vogliono bene) e mi piace molto che il tutto parta da Sherlock che ha bisogno di Mycroft per aiutare John e Rosie (la sua famiglia <3 ).
Ci rivediamo al prox capitolo ;)
Béa

Recensore Master
24/07/18, ore 16:36
Cap. 4:

Ciao, all'inizio avevo pensato di leggere questa mini-long e recensire capitolo dopo capitolo, ma poi iniziandola mi sono resa conto che ogni parte era in realtà molto breve e quindi l'ho letta tutta da cima a fondo e ora ti lascio una recensione che vale per tutti e quattro i capitoli.

Devo ammettere che in un primo momento mi ha sorpresa, poi più andavo avanti e più riconoscevo non solo il tuo modo di scrivere, ma soprattutto la maniera di tratteggiare il personaggio di Mycroft che è il personaggio chiave della storia. Sorpresa perché mettere al centro della scena il rapporto tra Mycroft e Rosie, è un qualcosa di raramente esplorato. Di solito si tende a mettere Rosie al centro della relazione tra John e Sherlock e gli altri fanno da comprimari. Gravitano loro attorno, ma non ne sono mai realmente protagonisti. Tu hai fatto una scelta differente, molto originale anzitutto, e anche molto apprezzata (almeno da me). Lo svolgersi della trama è spalmato in quattro piccoli capitoli, dove si nota un crescendo anche di curiosità. Ci si inizia a chiedere che cosa affligga così tanto la bambina, si intuisce che c'è dell'altro dietro ma niente è chiaro almeno sino al capitolo terzo. La cosa che mi è piaciuta di più di questa notte in cui Mycroft viene letteralmente buttato giù dal letto, è che la scoperta che il lettore si appresta a fare riguarda anche il rapporto tra lui e la bambina. Non ci si aspetterebbe da Mycroft un attaccamento simile, così intenso e profondo. Eppure c'è e tu lo hai descritto in una maniera credibile, tenendo Mycroft sempre IC ma cambiando la sua maniera di rivolgersi a Rosie. Verosimile tutto, dall'inizio alla fine ed è un qualcosa che non smetterò mai di apprezzare negli autori di fanfiction. Quando si inseriscono elementi differenti rispetto alla serie o al canone, e si riescono a tenere i personaggi in carattere. Molto ben fatto ecco.

Il rendersi conto di che cosa affligge Rosie al punto da farla piangere tanto disperatamente, è una scoperta che va scavare. Per Sherlock è perché è morto il pesciolino rosso, per John invece è lui stesso. Si dà la colpa per aver urlato con Sherlock, crede di averla spaventata (cosa che probabilmente è avvenuta davvero). Ma soltanto Rosie sa quella che è la verità. Mi ha lasciato sentimenti contrastanti, perché da un lato c'è la dolcezza. Tanta dolcezza. Questo rapporto tra zio e nipote molto profondo, basato tanto anche sulla fiducia oltre che sull'affetto. Questo sentimento di Mycroft che rivede un po' di Sherlock nella piccola Watson. Tutto bellissimo. Dall'altra parte però... Molly! La sua stupidità, il suo essere insulsa e inutile non finirà mai di sorprendermi. Molto verosimile anche questo aspetto, ci si aspetterebbe un'idiozia del genere da parte di Molly Hooper.

E per fortuna che Sherlock aveva torto, era decisamente meglio chiamare Mycroft.

Un'altra bella storia, complimenti.
Koa

Recensore Master
23/07/18, ore 11:41
Cap. 4:

Buongiorno!
Chiedo scusa per il ritardo con cui passo a recensire, nei giorni scorsi mi è passato di mente.
Sono felice che tu abbia scritto quest’ultimo capitolo dal punto di vista di Sherlock, un po’ - o tanta - Johnlock non guasta proprio mai, dopotutto.
Inoltre, non avevo capito che fossero addirittura sposati... e ciò mi rende felice, naturalmente.
“Tu, stupido e meraviglioso essere umano” è forse una delle frasi più dolci e toccanti che io abbia mai letto all’interno di una ff, mi ha davvero stretto il cuore... Vederli così uniti fa sempre un certo effetto, con uno Sherlock che ormai non può più assolutamente definirsi un sociopatico ma che, invece, si preoccupa per la sua famiglia. E John che quasi teme che Rosie non possa voler vivere con lui, suo padre, è davvero adorabile
(Recensione modificata il 23/07/2018 - 11:41 am)

Recensore Master
22/07/18, ore 15:50
Cap. 4:

In questo capitolo l'uso della seconda persona riguarda Sh e, attraverso tale tecnica, riesci a farci entrare al 221b che Rosie, con la sua presenza, ha colorato di tinte luminose ed accoglienti.
Indimenticabile quell'immagine di Mycroft che dorme placidamente seduto vicino alla bambina: hai dato vita ad un legame, tra i due, impensabile ma realistico perché i bambini sanno percepire ciò che non si vede e che è nascosto da maschere ed il maggiore dei fratelli Holmes dentro ha sicuramente molto da dare e da accogliere. Ne è evidente prova il rapporto controverso che abbiamo visto nelle Serie BBC, in cui, comunque, Sh è sempre stato al ecntro dei suoi pensieri.
Ora tu lo descrivi praticamente plagiato, in senso buono, ovviamente, dall’affetto e dalla freschezza di Rosie che ha intuito la sua umanità nascosta.
Bello quel contrasto tra l’immagine solita di “Mister Inghilterra” e quell’uomo ormai sfinito che dorme, ciondolando il capo, vicino al lettino di una bambina.
Ma poi, lasci l’immagine di tenerezza per immergerti nell’atmosfera più canonica di Baker Street e cioè nel rapporto tormentoso ma unico tra Sh e John.
Ora sono sposati ma la sicurezza del loro stare insieme ha mille sfumature di sensibilità troppo esposta, di affetti profondi e, perché no, di gelosia, da parte di John, per il ruolo fondamentale che Mycroft ha assunto nei confronti di Rosie (“…devo chiamare Mycroft Holmes perché mia figlia sta male se non lo vede…”).
Tutto si svolge su una trama di sentimenti, di emozioni, di leggeri tocchi ironici che riguardano soprattutto la singolare “condanna” che Watson ha nel vedere sua figlia così legata all’uomo che gli è sempre risultato indigesto.
Ma, a risolvere tutto, ci pensa uno Sh nuovo, aperto alla voce del cuore, che sa come rassicurare il marito.
Bella storia, originale e coinvolgente, che scorre leggera e rassicurante come la risata di un bambino. Brava.

Recensore Master
21/07/18, ore 22:24
Cap. 3:

Il capitolo si apre con uno sguardo al passato familiare degli Holmes, in cui un'educazione rigida ha creato delle distorsioni nelle personalità dei due fratelli maschi e, a quanto sembra, e mi trovi perfettamente d'accordo, l'effetto che ha avuto sul maggiore è stato quello di una chiusura assoluta alle influenze esterne e, soprattutto, ai sentimenti ed alle loro conseguenze ("caring is not an advantage...".
La singolare intelligenza, sia di Sh che di Mycroft, ha elevato barriere e dissuasori particolari per ostacolare il cammino di chi avesse osato solo tentare di comunicare al cuore deserto dei due.
Il tempo è passato, le vicende hanno scavato nella muraglia che chiudeva sia l'animo di Myc sia quello di Sh.
Poi sono arrivati John e Rosie. Quest’ultima ha colto, con la perspicacia spontanea tipica dei bambini, la grande capacità di tenerezza di quello "zio" così elegante ma, all'inizio, apparentemente lontano ed indifferente.
Dal punto di vista tecnico, molto interessante la II persona singolare che hai usato, rivolgendoti a Mycroft, che ci fa sentire più partecipi di quello che la piccola Watson è in grado di suscitare in “Mister Inghilterra”.
Annoto una frase che non voglio perdere per ciò che vi hai saputo esprimere:”… Ora devi vegliare sui suoi sogni e su due manine che hanno preso possesso del tuo cuore…”.

Recensore Master
21/07/18, ore 13:54
Cap. 2:



Un capitolo pieno di tenerezza e dal sapore consolatorio di affetti e presenze che possono riportare alla luce il senso della vita.
Con parole morbide come una carezza ("...appena ti vede, solleva le braccia e il viso in una muta richiesta..."), descrivi ciò che trasforma "iceman" in uno zio tenero ed attento a ciò che può far sentire bene la piccola Rosie.
La scena che ci presenti é inaspettata ma credibile: il più delle volte le persone che appaiono più fredde e distanti, hanno un disperato bisogno
di amare e di essere amate. La bambina ha saputo, con la sua innocenza, entrare nella fortezza all'apparenza inespugnabile che è il cuore di Mycroft, facendoci scoprire in lui una capacità insospettabile di prendersi cura degli altri.
Sh è sullo sfondo, ripiegato su se stesso ("...preferisce guardarsi le punte dei piedi.."), scompare di fronte a quell'uomo così importante che si scopre capace di sussurrare parole tenere ed efficaci agli orecchi di una bimba.
Un capitolo splendido, questo, davvero.

Recensore Master
18/07/18, ore 11:19
Cap. 3:

Buongiorno :)
Rosie è davvero una bimba adorabile, ed è visibilmente circondata e riempita d’amore, come merita.
È molto dolce leggere di come Mycroft sia profondamente toccato e quasi commosso dall’affetto smisurato che la “nipotina” prova per lui, dal fatto che pianga e si disperi all’idea che il suo sogno possa diventare realtà... ho trovato tenero anche quando sostiene di non “averlo voluto sognare”, come se temesse che qualcuno possa incolparla di ciò che ha sognato, ossia della partenza di Mycroft.
Anche questa parte mi è piaciuta molto, una vera piccola perla, spero di leggere presto la prossima.
Buona giornata,
Signorina Granger

Recensore Master
16/07/18, ore 12:13
Cap. 2:

Già la seconda parte, che delizia, in realtà l’ho letta già ieri notte, ma erano le 2:30 e ho preferito aspettare e farlo a mente più lucida.
Pare che Mycroft abbia effettivamente un particolare ascendente sulla Principessa di Baker Street, che ho trovato adorabile, e il suo visibile attaccamento al maggiore degli Holmes è molto toccante, davvero tenero.
È bello vedere l’uomo di ghiaccio sciogliersi, di tanto in tanto, ed è risaputo che i bambini possiedono una magia tutta loro in grado di arrivare al cuore di chiunque, anche a quelli più freddi.
A presto, spero, con il seguito, intanto buona giornata.
Signorina Granger

Recensore Master
15/07/18, ore 21:43
Cap. 1:

Buonasera!
Bazzicavo nella pagina, spinta a voler leggere qualcosa dopo aver intrapreso un rewatch della serie (anche se forse sarebbe il caso di parlare di re-re-re-rewatch) e titolo di questa storia, a dir poco curioso, ha immediatamente catturato la mia attenzione.
Come inizio è sicuramente curioso, ma molto divertente, del resto Mycroft è così carico di humor che non si può non apprezzarlo e anche quando leggi di lui - se trattato a dovere - ti ritrovi a sorridere. Sicuramente per un uomo come lui il motivo della chiamata del fratello è sicuramente vergognoso, inimmaginabile e stupito, ma è bello come Sherlock si sia legato a Rosie e, soprattutto, come si sia profondamente “umanizzato” rispetto alle prime, lontane puntate. Molto probabilmente avrebbe reagito allo stesso modo del fratello, un tempo, ma ora non è così. Mi chiedo però perché Sherlock lo abbia chiamato, il maggiore degli Holmes ha forse qualche particolare ascendente sulla bambina, o è solo per racimolare un nuovo pesciolino? Me lo vedo proprio, Mycroft Holmes che va a comprare un adorabile pescerosso...
A presto con il seguito e buona serata!
Signorina Granger

Recensore Master
14/07/18, ore 16:08
Cap. 1:


Ecco il tuo consueto tocco di originalità ottenuto con l'immagine nitida, bellissima, di un pesce rosso che nuota. Ed un tocco di tenerezza che arriva spontaneo dopo la lettura della tua ff, inusuale, nuova.
Il POV di Mycroft aiuta a mettere sotto la lente d'ingrandimento i comportanti davvero strani di Sh. Infatti, visti attraverso gli occhi, o meglio, la lucida freddezza del fratello maggiore, ciò per cui si sta angosciando il consulting, e cioè la morte di un pesce rosso, appare sicuramente sconcertante.
Ma la logicità di quello per cui si preoccupa Sh non è inesistente, anzi. La sua tensione per quel fatto, dalla banalità apparentemente devastante, soprattutto se confrontata con la sua intelligenza, denota la vittoria del sentimento su di lui. Rosie è la figlia di John, cioè di colui che è il suo "conduttore di luce", quindi quella bambina ha un ruolo fondamentale nel suo cuore. Sh ama John, quest'ultimo ama Rosie, quindi é consequenziale che Sh ami Rosie e si disperi per la dipartita del suo pesciolino rosso.
Agli occhi, ormai dalla vista deformata dall'amore, questo é un grosso problema che solo Mycroft può risolvere.
Storia singolare, questa, dal sapore inusuale e fresco, in cui abbiamo l'immagine di uno Sh travolto dai sentimenti e dalla vita reale. Ma assolutamente felice di essere così.
Brava.