Recensioni per
Cassandra
di mystery_koopa

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
06/08/18, ore 16:01
Cap. 1:

Ciao!
Mi è molto piaciuta questa tua versione della storia tragica della profetessa Cassandra, soprattutto nella descrizione della sua disperazione ultima, che si innalza come le stesse fiamme destinate a distruggere Ilio.
Atena era schierata con i Greci, il fatto che la giovane cerchi rifugio proprio nel suo tempio è molto significativo, come voler ripagare l'offesa rivolta alla dea dalla scelta di Paride con la propria morte. O con quella di Agamennone, come in questo caso.
Immagini molto vivide e senso di sconfitta impregnano tutta la breve vicenda.
Davvero molto intensa, complimenti. ^^

Recensore Master
02/08/18, ore 13:33
Cap. 1:

Sembra interessante questa storia su uno dei personaggi più sfigati della mitologia greca!
Innanzitutto, mi è piaciuta molto la scena al tempio, soprattutto i tradizionali gesti di supplica che Cassandra rivolge alla dea: si vede che hai studiato bene la letteratura greca.
Alla fine Cassandra viene violentata lo stesso, anche se a trovarla è stato Agamennone, ma se l'è gestita con tutta la dignità che le è rimasta, sbattendo in faccia al conquistatore la sua debolezza e viltà. E anche le sue preghiere sono state esaudite, dando a lei stessa la possibilità di vendicarsi.
Ma questo non le è servito a niente, alla fine: si ritrova da sola nelle rovine della sua città, senza aver potuto fare nulla per quelli che amava. Paradossalmente, quelli più avvantaggiati dalle sue azioni sono stati gli Atridi: Clitennestra non ha ucciso Agamennone, quindi Oreste non ha alcun motivo di ucciderla per vendicare lui, e non si farà tormentare dalle Erinni. Un'interessante serie di conseguenze.
La storia è stata davvero piacevole, e ha dipinto in una luce più forte e dignitosa quella che di solito è solo una vittima nei miti: complimenti!

Recensore Master
27/07/18, ore 00:28
Cap. 1:

Ciao, ho letto la storia più e più volte per apprezzarla a pieno.
Cassandra, la profetessa mai creduta è una delle donne più enigmatiche, più incisive dell'Iliade.
Aveva la vittoria in pugno ma il destino ha voluto il contrario.
I questa tua storia invece ha la possibilità di riprenderselo in mano: se anche non può sfuggire alla violenza achea, almeno l'avrebbe combattuta fino alla fine.
Cassandra è una donna forte che sa di esserlo.
Se posso, vorrei dirti ciò che non ho tanto apprezzato nella storia: il primo è l'uso del presente che secondo me limita quell'aura di mito che hai dimostrato di sapere creare e anche molto bene; la seconda è l'uso del nome a volte ripetitivo.
Sono piccole cose e sono sola un mio pensiero, null'altro, perché è davvero una bella storia
Recensione premio per il "Raccontamiuna storia" milla4

Recensore Junior
25/07/18, ore 14:01
Cap. 1:

che storia interessante! mi piace molto l'uso che fai delle ripetizioni, spesso descrittive, dopotutto questa storia si rifà a una tragedia greca e questo era un espediente tecnico molto utilizzato dagli aedi.
La storia vede una Cassandra sull'orlo della pazzia ma anche pienamente consapevole e capace. La convinzione frega, Agamennone é stato fregato di conseguenza.
è un what if intelligente, di fatto come dici anche tu nella storia Agamennone e Cassandra si sarebbero comunque incontrati e in questa versione la fine di Cassandra é più "mite"; almeno non muore nella congiura organizzata dalla moglie dell'Atride.
Sproloquio mitologico a parte, complimenti per la storia c: mi sarebbe soltanto piaciuta una versione meno breve, avrei apprezzato una OS leggermente più lunga che si soffermasse di più su alcune parti, come per esempio lo stupro, o il dialogo tra i due o ancora la parte in cui Cassandra entra nel tempio; lo dico solo perché mi sono piaciute molto ehe

Recensore Master
25/07/18, ore 11:22
Cap. 1:

Ciao carissimo!
Ma perchè non mi hai avvisato che avevi prodtto una nuova storia? E che storia, poi! Sei riuscito a dare a questa oneshot la cadenza inesorabile della tragedia greca, che non risparmia nessuno. Il fato si compie e gli umani possono solo rimanere a guardare. Cassandra, funestata dal dono che gli dei beffardi hanno voluto concederle, fronteggia colui che la oltraggerà con la consapevolezza di chi sa già tutto, la consapevolezza di chi aveva previsto anche la rovina, ma non è stata creduta.
Bellissma la scelta del linguaggio, e il ritmo incalzante ma al tempo stesso solenne che hai dato alla narrazione. Complimenti davvero, una storia stupenda!

Recensore Master
21/07/18, ore 22:05
Cap. 1:

Ciao Mistery ;)
avevo letto subito questa storia non appena mi avevi avvisato della sua pubblicazione, ma dovevo assolutamente prendermi il tempo necessario per recensirti come si deve. Una storia scritta magistralmente, estremamente cupa e colma di immagini ricche di altrettanto cupe suggestioni. Premetto che ho sempre amato moltissimo la mitologia greca e latina, e i grandi poemi dell'Iliade e dell'Eneide (molto meno l'Odissea, perché Ulisse l'ho sempre considerato l'archetipo del furbo, e non riesco a provare simpatia per i furbi).
Abbiamo qui una figura divenuta proverbiale ma sempre trattata come figura secondaria, che diviene assoluta protagonista : Cassandra e il dono tragico della sua profezia. Sullo sfondo, lo scenario terrificante della presa della città di Troia e ciò che i poemi non dicono ma che la realtà storica e dell'uomo attesta come vero e verissimo per ogni conflitto, da che mondo è mondo, ossia la violenza contro i civili nelle città occupate, civili che diventano parte del bottino, ridotti in schiavitù con tutto ciò che questa parola implica. Ridotti a oggetti da spartire, senza diritti, è dire ancora poco. Qui è narrato ciò che i libri di storia e di epica non dicono, quello che succedeva realmente. Cassandra lo sa - per saperlo non le occorre purtroppo alcun dono di profezia - e sa pure di non avere possibilità di scampo. Eppure lei, che grazie al suo dono è in contatto stretto col sovrannaturale e con il divino, cerca conforto nella presenza e nella potenza della divinità, e riesce a ottenere un aiuto potente proprio da quel simulacro a cui si aggrappa: il prezzo da pagare è forse rappresentato dal suo equilibrio mentale, ben rappresentato da quell'ultima e folle danza sulle rovine della città data alle fiamme, arsa fino alle fondamenta. Ma ciò che conta è che la principessa riesce a ottenere vendetta e liberazione, anche se solo per sé e anche se solo per diventare l'emblema della distruzione totale della città.
Già dalle prime righe Cassandra ci appare come l'immagine stessa della morte, con i capelli scomposti (segno tipico del lutto nella sua cultura) e coperta da un solo velo come da un sudario. Le sofferenze del suo popolo le marchiano la pelle proprio come quei sinistri bagliori che entrano dalle feritoie che isolano dal resto della città in fiamme il luogo sacro. "Le scintille intrise di calore penetrano nella sua pelle attraverso le piccole finestre e i capelli castani le ricadono sfatti sul volto: pare un ritratto della Morte" è un'immagine terribile e bellissima, quasi un presagio di quanto succederà a breve: la violenza sul suo corpo, affrontata con grande dignità e orgoglio, e poi l'altra violenza, la vendetta misteriosa e insieme letale della dea. Malgrado tutto, Cassandra riesce almeno in piccola parte a mutare il corso degli eventi: non c'è riuscita quando si è trattato di salvare la città e il suo popolo dagli eventi terribili che, in tempi di benessere sembravano addirittura impossibili, ci riesce ora che tutto è perduto. Lei sa cosa attende Agamennone nel suo rientro a Micene, e compie in anticipo quel destino con l'aiuto della dea, riuscendo cosi', almeno in parte, a vendicare il suo popolo annientato dalla presa della città.
Mystery, stavolta hai scritto un piccolo capolavoro: la tua scrittura va maturando sempre più di storia in storia, e leggerti è sempre un piacere oltre che la conferma che più si scrive e più si migliora.
Ho notato solo un piccolissimo refuso (io che ne sparpaglio a iosa nei miei scritti: "imprecano contro qual (quel) cavallo di legno e contro se stessi"... robetta, che non toglie nulla alla tragica incandescenza di questa storia.

Recensore Master
21/07/18, ore 14:16
Cap. 1:

Ciao!
Credimi, è la terza volta che provo a inviarti una stramaledetta recensione e qualcosa va storto...
Sfogo a parte, ti ringrazio per il ringraziamento (che gioco di parole cretino); è stato un onore per me leggere questo racconto in anteprima.
Come ho già avuto modo di dirti in altra sede, a me è piaciuto molto, sia per le scelte lessicali, assolutamente pertinenti al contesto, sia per lo stile altamente evocativo. Riesci a restituire molto bene sia l'impressione di confusione mentale che deve aver provato la protagonista nel vedere la sua amata città in preda al caos della distruzione, sia il senso di rivalsa che anima la sua vendetta.
​Poi, non so se è una scelta voluta, ma una delle cose che ho apprezzato maggiormente è il fatto che riesci a trasmettere impressioni molto forti, sia a livello visivo che a livello emotivo, senza il bisogno di descrizioni mirate. Quello che se ne riceve è una visione d'insieme, nella quale i dettagli più importanti risaltano come una messa a fuoco in primo piano.
Un racconto molto bello, che trasuda classicità. Bravissimo!
​E ora vediamo se me la invia...

Recensore Master
20/07/18, ore 14:14
Cap. 1:

Wow! Veramente... Wow!
Non ti offendere, ma questa OS non sembra per nulla scritta da un sedicenne, bensì da una persona più grande. Adulta direi. Ti sei offeso? Non credo :)
Partendo dal fatto che io amo e conosco bene la mitologia greca, un po' per il lavoro che svolgo, un po' perché ne sono proprio appassionata, devo dire che hai descritto perfettamente l'ambientazione. Le mura della città di Troia ormai in fiamme, la gente urlante, i soldati divenuti delle bestie (perché la guerra annulla ogni forma di umanità). Poi la svolta, il what if? che vede quel PORCO di Agamennone (si, non è proprio il mio personaggio preferito fra quelli di Omero...) scovare la bella Cassandra e si sa, accadrà l'inevitabile. Eppure la donna non si arrende, si sottomette a lui ma solo per portare a compimento il suo piano. E la dea Atena non abbandona mai le sue "figlie" ...
La scena finale, con Cassandra sopravvissuta ma impazzita, uscita di senno, probabilmente unica superstite della sua città (eccetto quelli che sono fuggiti) è davvero molto bella e intensa.
Complimenti davvero Koopa! Questa è una delle tue migliori storie scritte finora. Bellissima. Spero che scriverai ancora di miti greci ;)
Nina ^^

Recensore Master
19/07/18, ore 21:17
Cap. 1:

Uno spiraglio nella notte, una fessura, occhi verdi, giada e brace e fumo, profezie che si avverano e MAI prima non erano credute, la punizione di Cassandra, che perde il suo mondo e si vendica. Bravo !! A presto JQ

Recensore Master
18/07/18, ore 22:26
Cap. 1:

Ma ciao, koopa! *-*

Questa è una storia molto forte, soprattutto perché è una donna la protagonista che subisce e reagisce, che sopporta e punisce.
Sin dall'apertura ci sono descrizioni mirate a tratteggiare lo stato d'animo di Cassandra, traspare subito la sua sofferenza e angoscia per una città che sta per essere persa. Ci sono due colori in particolare che vengono esaltati, in contrasto fra loro: l'arancio delle fiamme distruttrici e il verde degli occhi della donna. Entrambi evocano al meglio due elementi chiave nella storia.
La caparbietà e la rabbia di non cedere emergono prepotenti, nelle grida e nelle preghiere di Cassandra. La descrizione del tempio è meravigliosa, così ben caratterizzata che permette di immaginare questo luogo e le sue statue come se ci si trovasse proprio lì, al fianco della profetessa.
L'atto di violenza è stato affrontato con tatto ma con la giusta brutalità che richiede la scena considerata l'epoca, i personaggi e il conflitto. Non posso che godere per la piega che ha preso la situazione, un vero arrogante, questo Agamennone, che non ha potuto farla franca di fronte alla scaltrezza e alla follia della sua stessa vittima.
Per ultimo ti rinnovo i complimenti per le descrizioni, hai usato un linguaggio molto colorato e nutrito che enfatizza le sensazioni su ciò che accade. Lo scenario pare essere vivo oltre che vivido. La voce e il tono della protagonista riflettono appieno ogni sua emozione, così come i suoi gesti.
Uno splendido debutto in sezione e una storia stupenda **
Bacini~♥

Recensore Master
18/07/18, ore 18:33
Cap. 1:

Storia veramente figa, hai reso benissimo la povera Cassandra e la sua ira nei confronti del bastardo,oltre che la rovina di Troia, l'ultima battuta è stata un vero colpo di classe.Buon lavoro e a presto.

Recensore Master
18/07/18, ore 17:05
Cap. 1:

Mi ha sempre affascinato il personaggio di Cassandra, anche se conoscendo il suo destino dal momento in cui arriva Aiace non riesco ad immaginare cosa potrà succederle ora, dopo che nella tua storia è Agammenone quello che la reclama. Sono ansiosa di vedere quali vicissitudini attraverserà, se conserverà la sua regalità e l'onore che la contraddistinguono, e poi chi incontrerà ora, e quali personaggi sempre dell'Iliade ritroveremo nella tua storia. Personalmente adoro anche Andromaca, e anche la sua storia amo molto, fin dall'inizio con Ettore. Li ho sempre visti come la coppia che più di tutte nel poema vive un grande amore, per poi scoprire facendo ricerche, che in realtà Andromaca era una principessa che fu rapita per andare in sposa ad Ettore, pur non essendosi mai visti. Quindi mi incuriosiva capire come fosse nato poi un grande amore, da un simile inizio. Poi per me Ettore ha sempre rappresentato l'uomo giusto e quello dai nobili ideali e valori, e non riuscivo ad immaginare che per procurarsi una moglie la facesse rapire.

Nuovo recensore
18/07/18, ore 15:34
Cap. 1:

Complimenti, una scrittura accattivante ed espressiva, sembrava di avere proiettate le immagini che descrivevi davanti agli occhi. Argomento spesso poco trattato, apprezzo anche la ricercatezza e la fedeltà storica e mitologica. Ancora tanti complimenti, mi ha fatto davvero piacere gustarmela.
-blvk

[Precedente] 1 2 [Prossimo]