Recensioni per
L'addio di Marte
di reesejordan

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/09/18, ore 19:45

Mi piace molto come nella tua fiction Oscar rimanga viva anche dopo la morte nelle mente di tutti, nobili e popolo, dea immortale che rifulge sempre nei pensieri di tutti, ancora di più per quell'amore romantico che la circondava per aver avuto ancora e sempre al suo fianco, in vita e nella morte, un uomo innamorato. Trovo stupenda la figura di quella cameriera che, di fronte al generale, si inchina davanti al quadro di Oscar. Meravigliose anche le riflessioni del generale su Oscar ed André. Riesco a capire quale sia il suo dolore per aver perso quella che aveva realizzato essere sua figlia e anche quello per la perdita dell'uomo che avrebbe potuto essere suo figlio. Per la prima volta quello che fino ad ora era il Generale de Jarjayes è finalmente diventato un padre., davanti a quel quadro che si' rappresenta Marte lui per la prima volta è riuscito a comprendere fino in fondo quella sua figlia meravigliosa per quello che veramente eraJowen
(Recensione modificata il 07/09/2018 - 07:48 pm)
(Recensione modificata il 07/09/2018 - 09:56 pm)
(Recensione modificata il 07/09/2018 - 10:01 pm)
(Recensione modificata il 07/09/2018 - 10:02 pm)

Recensore Master
25/07/18, ore 07:32

Personalmente anche io cerco sempre di far prevalere il padre, tratteggiando il Generale. L'ho sempre considerato un uomo del suo tempo, cocciuto e determinato fino all'inverosimile, ma anche intelligente al punto da ammettere, verso il finale, il suo "errore" e da volerci mettere rimedio. Il rapporto che lo legava a questa figlia che egli stesso ha reso così particolare era sicuramente complesso, ma certamente profondo e tu ne delinei un'opzione che mi piace molto. Davvero una os toccante e commovente. Brava!

Recensore Master
21/07/18, ore 19:19

Che tristezza, però è bella la descrizione che fai di Oscar e André attraverso il dottore e la nonna li fa vivere per sempre, bello il tuo racconto. Brava

Recensore Junior
20/07/18, ore 20:25

Un momento davvero doloroso nella vita di un padre che ha perso la figlia e l'uomo che considerava come un altro figlio, e che ora vivrà per sempre tra i rimpianti. Ci sono naturalmente molte cose che il generale può rimproverarsi- ma è molto bello come alla fine, anche in mezzo a tutto questo senso di colpa, riesca a rendersi conto di avere fatto un grande regalo a Oscar insegnandole a combattere, dandole gli strumenti per fare di testa sua a costo di avercela contro. E' vero, è una realizzazione arrivata troppo tardi, ma nessuno può togliergli il grande merito di avere fatto di Oscar una persona sopra le righe, risparmiandole di fare la vita di seconda categoria delle altre donne della sua epoca.

Mi ha fatto molta compassione la povera vecchia, che dopo la morte dei bambini che ha cresciuto perde completamente la sua energia vitale e va a raggiungerli. Allo stesso tempo, mi ha tirato su l'idea di Oscar che continua a vivere nella memoria collettiva- lei di sicuro se lo sarebbe augurato!

Una delle cose di cui il generale si incolpa è di non aver permesso a Oscar e ad André di sposarsi. Si rinfaccia la cosa, pensando che il fatto di poter vivere apertamente la loro relazione avrebbe forse impedito loro di fare gesti avventati e farsi ammazzare. Ma chi può dirlo? Oscar era malata, sposata o no credo che avrebbe preferito "bruciare subito piuttosto che spegnersi lentamente", e buttarsi nella mischia era un modo come un altro.
(Scusa lo sproloquio, forse anche un po' incasinato- volevo dire la mia su quel punto per far sapere a questo generale che non tutto ciò di cui si accusa è fondato!)

In breve, ho apprezzato molto questo lavoro così emotivo e raccolto, che dà spazio ai sentimenti di un uomo che nella storia originale li esibiva proprio solo nelle occasioni speciali!!

Recensore Master
20/07/18, ore 16:44

E' molto dolorosa l'immagine del Generale in preda ai rimorsi e ai bilanci di una vita distrutta. Ha perso la figlia, ha perso André e, adesso, se ne è andata pure la fedele governante, la roccia della sua casa.
Si incolpa anche di non avere acconsentito alle nozze della figlia con André, ma, per l'epoca, il rifiuto del Generale era più che normale e Oscar, poi, nella puntata "Accusa di tradimento", non si voleva sposare. Il Generale, quindi, si incolpa troppo.
E' una storia molto struggente e delicata, pur senza cadere nel melenso e nelle verbosità.
Non mi convince, invece, che il Generale e il Dottor Lassonne si chiamassero per nome di battesimo e che il medico avesse rimproverato il Generale per la scelta di avere cresciuto la figlia come un uomo. All'epoca, un medico, per quanto rinomato, apparteneva al terzo stato e non si sarebbe potuto prendere queste confidenze.
Mi sembra anche strano che, a Versailles, Oscar fosse considerata una leggenda e André fosse diventato una figura poetica. Presso il popolo, sì, ma, a corte, il tradimento di Oscar avrà suscitato scalpore e indignazione.

Recensore Master
20/07/18, ore 15:21

Ciao cara Reesjordan, in punta di piedi mi avvicino a questa storia sebbene ahimè Swimilla e Lucciola abbiano detto già tutto loro e sono rimasta spiazzata a leggere non solo il tuo splendido racconto ma anche i loro commenti. Ci hai fatto vivere quelle scene inedite , hai riempito i vuoti dell'anime in maniera egregia, infine ci hai strappato il velo sulla figura del generale dandogli un cuore di padre che ben raramente o quasi mai, ha lasciato intravedere . Ti ringrazio moltissimo, hai saputo creare una storia commovente , struggente e autentica seppur nella tua fervida immaginazione .Complimenti!

Recensore Master
20/07/18, ore 12:13

Semplicemente bellissima. Il generale si dimostra un uomo intelligente, come tutti coloro che ammettono i propri errori, e ne fanno ammenda.

Recensore Junior
20/07/18, ore 12:11

se uno dei miei autori preferiti, e stavolta mi hai fatta piangere davvero durante la lettura, un bellissimo unico capitolo denso di emozioni. Alla prossima.  Grazie.

Recensore Veterano
20/07/18, ore 10:43

"E a che cosa è servito dire ad André che se fosse stato nobile, l'avrei lasciato sposarla? A fare stare calma la mia coscienza sporca? ...Avrei dovuto permettergli di sposarsi prima. Avrei potuto chiedere direttamente al re. Sarebbero ancora vivi."

Caro Generale, hai avuto trent'anni per pensarci. Perché te lo stai ricordando solo ora che c'è la Rivoluzione?

E se avessi saputo dal tuo dottore che Oscar era anche malata... non avresti comunque fatto in tempo a vederle compiere il 34° anno di età.

Recensore Master
20/07/18, ore 09:29

Comincio a piangere dalla tua dedica per me, mia carissima Reesejordan. E poi continuo a leggere con difficoltà fra le lacrime che mi nascondono le tue parole.
Sapere di Oscar e André morti è sempre un colpo per il mio cuore, e qui si è aggiunto il dolore per il mio Generale, per questo padre in bilico fra rimorsi e sollievo. Rimorsi per aver imposto la sua testardaggine alla figlia, andando contro la sua natura di donna. Sollievo nel sapere - da Oscar stessa quando era ancora viva - e dalle battute finali con il suo amico Joseph, che la sua vita inusuale ha avuto per lei risvolti di libertà che forse nessuno poteva immaginare. Questa figlia unica è, da un lato, un suo frutto; dall’altro, come succede a tutti gli artisti, ad un certo punto l’opera d’arte comincia a vivere di vita propria. Oscar ha trovato il suo destino tracciato, alla nascita, come in parte è per tutti noi. Ma poi, da donna intelligente qual è, ne ha colto i risvolti positivi che per la sua epoca possono definirsi incredibili.
E’ bello sentirlo parlare di André come di suo figlio. E non perché la morte induce all’ipocrisia del rammarico, ma perché il suo cuore di padre era perfettamente in grado di cogliere l’amore che circondava sua figlia. Questo, il Generale, lo ha dimostrato prima ancora del 14 Luglio, anche se non nel modo incisivo che ora si rimprovera.
Che pugno nello stomaco, la frase che gli ha riportato il suo amico medico “Voleva vivere.” Che poi sappiamo essere la verità, quello che lei ha pensato in quella sua unica notte d’amore. Questa tua storia mi costringe allo strazio che solo la tua delicatezza e umanità nei confronti del Generale smorzano.
La sua apprensione per l’anziana Marie, che qui riconosco nella versione del manga.
Le lacrime di questo padre, che nessuna consolazione può svestire del dolore atroce da cui nascono. Magra, ma orgogliosa, la consapevolezza delle eroiche gesta di sua figlia che qui, in questo tuo racconto, sono accolte dalla mente di quest’uomo conservatore e radicalmente monarchico con un’apertura mentale che solo un genitore follemente innamorato del proprio figlio può avere.
Ti ringrazio ancora, di cuore, per questo tuo pensiero per me.
Ti abbraccio forte e con affetto.
Ilaria
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 10:25 am)

Recensore Master
20/07/18, ore 01:08

Una presa di coscienza dura, spietata, senza possibilità di riscatto. Solo molti rimorsi per il generale. Ma l'ultimo dialogo con la cara Marie, e il triste scambio di opinioni col saggio dottore, gli danno almeno la magra consolazione che lei è morta per qualcosa in cui credeva, e che non era sola, perché con lei c'era André come sempre. Sempre magistrale nelle introspezioni e nel disegno dei caratteri. A presto 💓

Recensore Veterano
19/07/18, ore 23:38

Carissima amica. Complimenti per questa bellissima storia. Mi piace molto il personaggio del Generale, si, anche se è la causa di tutto, ma se non avesse fatto questa follia la nostra Oscar non sarebbe diventata quello che è stata. Ma in ogni caso nulla toglie al fatto che avrebbe dovuto pea ansarci prima...se non fosse stato così attaccato al rango, forse loro avrebbero vissuto una vita diversa. Ma tant'è... In ogni caso questa storia mi piace moltissimo. Bellissima la parte in cui Marie gli chiede di perdonare i ragazzi e poi li raggiunge. Molto straziante. Brava come sempre...ma questa non è una novità. Sei una garanzia. Ancora grazie per queste storie che ci doni..l.a presto. Sara

Recensore Master
19/07/18, ore 22:58

Queste possono anche chiamarsi ''lacrime di coccodrillo''. Ci teneva sicuramente alla figlia, ma a modo suo. E diciamocelo, come padre su certe linee ha fallito, su certe ha provato ed è andato così così, su certe altre non ha provato niente. Ho apprezzato molto la storia, scritta bene e con uno stile piacevole. Complimenti.