Recensioni per
A Monster
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/23, ore 21:36

Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! In attesa degli aggiornamenti, quantomeno finisco di recensire questa ThorxLoki attualmente inconclusa. Mi dispiace per tutti i sensi di colpa e le insicurezze che hai riguardo alla loro resa, sappi che a prescindere io credo tu abbia grandi capacità di scrittura quindi non ti abbattere troppo, sono fra i tuoi sostenitori!
Esempio concreto: l'intero paragrafo sul ghiaccio e le metafore e la sua descrizione. Complimenti. Mi ha letteralmente... agghiacciato. Comicità spicciola a parte, dico sul serio, è stata spaventosamente cruda e ansiogena!
Se proprio dovessi giudicare in che maniera hai interpretato Thor e Loki, be', anzitutto ti chiederei se hai tratto quelli dell'MCU o del Marvel Comics, e se questo è il primo caso, non so quanto posso giudicarti perché come personaggi nei film li ho trovati un po' blandi, perciò semmai tu gli dai una personalità e delle sfaccettature ruolandoli.
Mi piace che Loki sia così rancoroso, aggressivo e cinico, velenoso come un serpente sempre pronto a colpire, che respinge tutto e tutti, soprattutto Thor e i suoi sentimenti, ma Thor rimane sempre lì, fermo come una roccia, gli lascia i suoi spazi ma non rinuncia, se non al bene per suo fratello - ehm, direi piuttosto amante, in questo caso! Cara grazia che è adottato, per questa volta!
Lo ammetto, tutto questo struggersi, tutto questo parlarsi e ferirsi a parole... anche se non li shippo, mi ha conquistato perché io amo questo genere di coppie e il modo in cui vengono scritte. Amo quando si tormentano, quando trovano un punto di contatto... niente, ci sono proprio cascata. Mi dispiace quando le cose vengono interrotte per cui mi limito ad augurarti di terminarla se vorrai e riuscirai.
Alla prossima!
Rory

Recensore Master
23/02/19, ore 19:10

Ciao cara ^^
Eccomi finalmente di nuovo da te. Mi scuso infinitamente per il ritardo, ma davvero riuscire a trovare il tempo per riservarti la necessaria attenzione è stata niente di meno che un’impresa. Anche perché non posso leggerti mentre, per dire, pulisco la verdura per la minestra del Piccolo Sith: ho bisogno della giusta calma e tranquillità per gustarmi ed elaborare qualsiasi cosa sia stata scritta da te, e il secondo capitolo di questa bellissima storia non fa certo eccezione.
C’è così tanto da dire in proposito che non so nemmeno da che parte cominciare: Loki è fantastico, così cupo e furioso nella sua rabbia contro il fratello, che l’ha strappato dalla morte per motivi che nessuno dei due – ancora – comprendono appieno. Fatto sta che il dio dell’Inganno è sfuggito alla signora con la falce ancora una volta, ma il prezzo da pagare in questo caso è davvero altissimo. Loki porta ora sul viso e sul corpo i segni di una diversità che gli è sempre appartenuta nel fondo dell’animo, ma che ora spicca evidente e gli ricorda in ogni istante chi in verità egli sia – uno Jotùn, la stirpe maledetta e nemica degli Asi – e chi, invece, non sarà mai – un “vero” figlio di Odino, un principe – Re – di Asgard. Mi è piaciuto moltissimo il modo con cui hai giocato con la dicotomia luce\ombra, incarnando la prima nello splendente Thor e la seconda invece nel fuggevole Loki, che si rifugia sempre negli angoli più bui – di una stanza, o di sé stesso. Non sopporta la compagnia del fratello – che in fondo all’anima brama di poter considerare davvero tale, a dispetto delle loro origini e dell’inganno perpetrato da Odino –, in realtà perché non capisce, non riesce ad accettare che Thor lo abbia riportato in vita solo… per cosa? Per un capriccio? Perché gli mancava? Ma in cosa consiste effettivamente questa mancanza? Per tutto il tempo Loki non fa che girare attorno ad un unico punto, e più cerca di allontanare Thor più lui gli si avvinghia stretto intorno al cuore, fino a quando i due finalmente s’incontrano, e la situazione comincia a chiarirsi – e, allo stesso tempo, a farsi ancora più disperata. Perché è desiderio quello che serpeggia fra i due, un anelito di cui entrambi sono consapevoli a livello inconscio ma che rifiutano su un piano razionale. Un’attrazione, un sentimento di questo tipo non può che portare al dolore – ancora, altro dolore, come se i due non avessero già sofferto abbastanza – ed è per questo, credo, che sia Loki che, in misura minore. Thor, cercano di combatterlo, facendosi in sostanza la guerra l’un l’altro. Fino al momento in cui anche le ultime maschere cadono, ed è un bacio a sancire che lì, in quelle stanze oscure fra le torri di Asgard (pardon, della Nuova Asgard) per un attimo Thor e Loki hanno intravisto la verità. Qual è la vera natura del legame che li unisce (qualcosa che, come Thor ha già intuito, non può essere spezzato, nemmeno dalla morte). Ora bisogna solo capire se i due l’accetteranno, o la seppelliranno sotto un ulteriore strato di rabbia, rancore, rifiuto, sofferenza.
Complimenti davvero per questa storia, a me Thor e Loki piacciono tantissimo insieme e tu hai un modo unico di raccontarli, delicato ma allo stesso tempo impetuoso. Non si può rimanere indifferenti a ciò che scrivi.
Un bacione e a presto!

padme

Recensore Veterano
28/08/18, ore 22:41

Eccomi per lo scambio del Giardino,
sono felice di aver proseguito nella lettura di questa storia, che si conferma una certezza.
La grammatica è praticamente perfetta e lo stile della storia è incalzante, scorrevole e sicuramente piacevole; ho letto la storia tutto d'un fiato e ne ho amato i contenuti.
Nel capitolo precedente, Thor salva suo fratello, scendendo fino all'inferno pur di riportarlo sano e salvo; in questo capitolo, vediamo invece la lenta e dolorosa ripresa di un Loki perfettamente IC. Ho adorato la parte della sua descrizione ed il richiamo al titolo della storia: un mostro, forse questa è stata la mia parte preferita di tutta la storia.
Poi, sicuramente ciò che ho amato di più è stata la vicinanza di Thor, la preoccupazione per il fratello, la paura di poter perderlo e poi il sollievo... L'amore... perchè lui respirava.
Ogni capitolo è più bello dell'altro, complimenti. Un abbraccio.

Nuovo recensore
21/08/18, ore 19:37

Ciao, tesoro!
Eccomi qui, finalmente recensisco questo capitolo.
Ti giuro che ci ho provato, ci ho provato tantissimo a lasciare una recensione in un tempo decisamente migliore, ma proprio non ce l'ho fatta: ci sono talmente tante cose da dire, che leggere il capitolo una volta non mi è bastato, così ho deciso di recensire pezzo per pezzo perché davvero, con questo capitolo hai tirato fuori un vero e proprio mondo.
Bene, direi che possiamo cominciare ~

Già la prima parte mi è bastata per capire che qui si entrerà ancora di più nell'animo di Loki.
Un animo spezzato, tagliato in due, che forse non tornerà più come prima.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione tra il caldo - i bambini sotto le coperte che ascoltano incantati la favola della buonanotte raccontata dalla mamma -, e il freddo, ovvero la storia dei Giganti di Ghiaccio, descritti come creature orrende e malefiche che portano solo orrore e distruzione.
Molto intenso - e siamo solo all'inizio!

Nel paragrafo successivo ci ritroviamo nella stanza di Loki, il quale si osserva allo specchio.
Anzi, in un certo senso è costretto ad osservarsi allo specchio, sotto lo sguardo viscido del Guaritore, il quale sì, sta svolgendo le sue mansioni, ma in un modo altamente irritante agli occhi di Loki.
Bellissima la contrapposizione, la spaccatura a metà tra il suo volto divino - quello di Asgard, la bugia che lo ha accompagnato una vita intera - e il volto vero, quello di ghiaccio, come i Giganti.

Sempre molto gentile, con gli altri. 
[…]
Cosa credi? Pensi io sia diverso, che la morte mi abbia cambiato? ---> questi due pezzi li ho trovati non solo bellissimi, ma anche importanti - essenziali - per comprendere ancora di più ciò che prova Loki. Si sente solo, circondato dal ghiaccio. E non è solo il ghiaccio sul suo volto, quello al quale mi riferisco.
Si tratta anche della distanza emotiva che prova nei confronti del mondo e, in particolare, di Thor. I pensieri sarcastici che prova nei confronti dei gesti amorevoli del fratello lo portano ad allontanarsi sempre di più, ad estraniarsi e rimanere intrappolato nelle sue convinzioni. Non ha hai ritenuto "vera" quella gentilezza da parte del Re, o almeno, non nei suoi confronti.

L'introspezione di Loki che ne è seguita è stata pungente, proprio come il ghiaccio.
Perché Loki vuole rimanere da solo per riflettere e nella solitudine illusoria - perché Thor è ancora lì -, comprende il fatto che lui, a differenza degli altri, ha sempre dovuto fare quel "qualcosa in più" per essere considerato. Non era una cosa normale, come accadeva agli altri. Nel suo caso, era più una cosa meccanica: io faccio qualcosa, gli altri mi notano. Non faccio niente, e passo inosservato.
Nonostante ciò, Thor non se ne va. Resta lì, con lui, e ciò non fa altro che alimentare la rabbia in Loki.
Il loro scambio di battute è deciso, senza fronzoli di alcun tipo e vanno dritti al punto, un po' come se fossero in competizione, mentre Loki già compete contro il proprio corpo che rischia di crollare da un momento all'altro.
Poi arriva, dolce ma al contempo spietata, la dichiarazione di Thor: "Io volevo aiutarti". Ed è qui che Loki, a modo proprio, esplode. Anche perché è proprio attorno a questo desiderio che è incentrata la storia: Thor ha salvato Loki, lo ha riportato in vita chissà come e ha dovuto sacrificare chissà che cosa. E questo Loki non lo accetta, perché tornare in vita significa rivivere tutto.
Essere tornato in vita non lo ha cambiato - resta sempre un Gigante di Ghiaccio, non è diventato un paladino della giustizia e sicuramente non ha abbandonato nulla di ciò che è stato prima di tornare -, ma gli ha aperto gli occhi su nuove consapevolezze. E sono proprio queste nuove consapevolezze a non dargli pace, a tormentarlo giorno e notte - di giorno soprattutto, dato che non sopporta la luce.

Il breve paragrafo scritto in corsivo e alternato dal botta e risposta tra le richieste dei sudditi e le risposte secche di Loki, mi è piaciuto tantissimo.
Mi ha dato proprio l'impressione che il tempo passasse troppo lentamente e che, al contempo, avesse una costante: nel suo non scorrere c'è la richiesta implicita di Thor di vedere Loki, di parlare con lui, di accertarsi della sua condizione. Contemporaneamente, vi è anche la ferma decisione di Loki di rigettare qualunque sua richiesta. Un ottimo paragrafo, l'ho adorato.

Del nuovo paragrafo mi ha colpito molto il pensiero che Loki fa di Thor riguardo il suo essere Re: che è Re con il cuore, non con la mente.
Di conseguenza, Thor tende ad agire sì come un Re, ma al contempo gli manca qualcosa per essere completo.
A Thor manca ciò che ha Loki: la visione d'insieme, la mente. Mentre a Loki manca, in un certo senso, il cuore di Thor. Sono incompleti, due animi che insieme si completano a vicenda [perdona il gioco di parole].
Nonostante tutto, però, e come Loki ha sottolineato, il popolo ama Thor.
Molto profondo il paragone che hai fatto tra il sapore pungente e agrodolce delle bacche e l'aria che si respira in prigione. È proprio mentre assapora le bacche, che Loki rimembra il tempo trascorso in prigionia. Un bellissimo - e al contempo triste - paragone.

Vogliamo parlare dei pensieri di Loki mentre osserva Thor dialogare in giardino e mentre il cortigiano gli domanda, per l'ennesima volta, di concedere al Re di fargli visita? Poesia in prosa. Davvero, è stato un momento molto intenso e i pensieri di Loki erano netti, fluidi e decisi. Inizialmente pensavo che avrebbe riflettuto in maniera molto più sconnessa, invece ha espresso mentalmente dei concetti talmente precisi che mi hanno fatto venire i brividi.
Freddo. Loki mentre pensa è freddo.
Proprio come il ghiaccio.

Quindi mi hai salvato per questo? 
Perché hanno rotto il collo che tanto amavi? ---> questo pezzo. QUESTO PEZZO, MAMMA MIA. Lo scambio di sguardi che Loki e Thor si sono lanciati dopo che quest'ultimo ha ascoltato l'ennesima riposta negativa da parte del fratello è stato carico di tensione. Inoltre, in quel momento Loki ha anche pensato: "Mi toccavi sempre il collo" per poi arrivare alla conclusione che fosse stato salvato solo per quello. E qui si ricollega alla visione che ha Loki della sua nuova vita: che è tornato tra i vivi solo per un capriccio.
Io… davvero, sono senza parole. È tutto così intenso e struggente che non so se arriverò sana e salva fino a fine capitolo.
Ma devo resistere, perché la mia scena preferita deve ancora arrivare.

“Perché non dormi?”
Perché dormire è come morire. ---> prima di parlare dell'intero pezzo, vorrei soffermarmi su queste frasi. È stata una sensazione… fredda. Una freddezza che, per un attimo, mi ha tolto il respiro. Perché Loki sa, sa bene cosa si prova a morire. Perché già una volta se ne è andato. Ed ha potuto constatare che la morte è nera, è fredda, è ghiaccio. Coricarsi a letto a dormire, anche se setto le calde coperte, ti fa chiudere gli occhi. E ad occhi chiusi, l'unica cosa che vedi è il nero della morte.

Torno un attimo a inizio paragrafo, con Loki che vaga, durante la notte, per i corridoi e le stanze inesplorate del castello. Il suo ritornare, senza rendersene conto, alla sua camera, pare quasi una condanna. Una condanna che lui associa ad uno spreco.
Una volta rientrato in camera, si ritrova Thor intento a bere… e ad attenderlo.
Quando Thor gli ha detto "Mi manchi" mi sono letteralmente sciolta.
Il dialogo che hanno avuto è l'inizio di qualcosa. Perché alla fine Loki riesce a porgli la domanda, quella che si teneva dentro da tanto, troppo tempo.
Ed ora vuole sapere, giustamente pretende risposte.
Perché vuole capire il motivo per il quale, quel sentimentale di suo fratello, lo ha riportato in vita.
Ci stiamo sempre più avvicinando alla parte che mi ha fatto esplodere il cuore in petto quando la lessi in anteprima.
Perché qui, Thor e Loki iniziano a discutere: da una parte, il Re continua a ripetergli - a correggerlo, addirittura - che sentiva troppo la sua mancanza, annebbiato dall'alcol e dalle parole impastate a causa di esso - ciò però non significa che stia mentendo, anzi -; dall'altra abbiamo Loki, il quale insiste, non si arrende, non accetta questa verità ma anzi, pensa che sia solo una grandissima bugia e continua a domandargli il vero motivo - secondo lui -, per il quale lo ha riportato in vita.

“Perché sei mio fratello.” ---> ed eccola, la fatidica risposta. Quella che ha portato ad uno tra i momenti più intensi che io abbia mai letto.

Ed eccolo, Loki, intento a tagliarsi con la bacca. O almeno, pensava fosse una bacca e per questo non se ne è curato. Solo il sangue, quello vero, non il succo, quando è colato sul pavimento lo ha ridestato sul serio anche se, al contempo, stava perdendo i sensi.
E il freddo si fa risentire, reincarnato nella neve che scende.
Che dire… sai bene che questo è ufficialmente il mio pezzo preferito del capitolo e che lo rileggerei altre mille volte senza mai stancarmi. In realtà mi piace tutto, dalla prima all'ultima parola, ma quel pezzo che quel "non so che" che mi ha fatta innamorare… e soffrire.
Ah, quanto sono masochista.

La parte finale è stata una miscela perfetta tra il desiderio, la distruzione e la disperazione.
Il bacio è stato inaspettato, così come il discorso che lo ha preceduto. E proprio perché è stato tutto così inaspettato, ho apprezzato ancora di più l'ultimo pezzo, il quale interrompe la storia in un momento cruciale.
Ottima scelta, hai creato molta aspettativa per il capitolo successivo.

Dal punto di vista tecnico, nulla da ridire: grammatica e lessico impeccabili e l'intero capitolo è stato tremendamente coinvolgente.
Dieci e lode sia dal punto di vista tecnico che emotivo.
Ancora una volta, ho notato una grande crescita stilistica e, per il momento, considero questo capitolo il tuo lavoro migliore, senza però nulla togliere ai tuoi lavori precedenti.
Insomma, se non si fosse capito, mi hai emozionata tantissimo e leggere questo capitolo è stato un immenso piacere. ❤
Non vedo l'ora di leggere il numero tre. ❤
Ancora tantissimi complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Veterano
21/08/18, ore 18:39

Eccomi qui!
Devo dire che questo capitolo mi ha colpito molto, forse anche più del primo.
È un capitolo bello corposo eppure la lettura scorre e tutte le scene sono funzionali, non ci sono momenti di troppo.
Forse te l'ho già detto quando ho letto il primo capitolo, ma credo che il tuo Loki sia uno dei migliori di cui io abbia mai letto. All'inizio ti scusi perché credi di aver stravolto i personaggi: beh, io invece credo che tu abbia mantenuto intatti i loro tratti salienti però poi aggiungendo qualcosa di tuo, e questa non è affatto una brutta cosa, anzi!
Il tuo Loki è sfaccettato, complicato e ferito senza risultare troppo lamentoso. Anche con Thor penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
In questo capitolo ho percepito una climax, una tensione che cresce man mano che si prosegue con la lettura e che sfocia in un bacio agognato e rinnegato.
Forse Loki è stanco di combattere, o forse no, sono curiosa di vedere come proseguirai.
Un complimento per il grande lavoro di introspezione che hai fatto su Loki, si vede che tieni al personaggio.
Anche le tue descrizioni sono molto belle, ben costruite e non pesanti, spesso metafora o espediente per l'introspezione, l'ho apprezzato.
A livello di stile non ho trovato refusi, il testo è preciso e curato.
Davvero un ottimo capitolo, brava!

Recensore Junior
12/08/18, ore 01:23

Ciao!
Sono imperdonabilmente in ritardo nel lasciare questa recensione, ma come vedi non mi ero affatto scordata di dover passare a recensire: purtroppo non sono proprio riuscita a finire prima di leggere il capitolo e ho preferito impiegare più tempo per lasciare un commento degno – si spera –  di questo nome, piuttosto che adempiere al mio dovere subito pur di togliermi il pensiero, lasciandoti magari una recensione incompleta.
Punto primo, doveroso punto primo prima di proseguire: quanto mi piace il tuo stile. Lo trovo molto musicale, evocativo. La tua storia mi fa sembrare in qualche modo di star leggendo uno di quei racconti antichi, quelle fiabe, di cui si fa menzione nel capitolo stesso. Ci tenevo a sottolinearlo perché oltre ad essere una buona base per qualsiasi racconto, trovo fondamentale che lo stile con cui viene scritta una storia si sposi con il suo contenuto, ciò di cui parla, l’ambientazione e tutti gli altri elementi che la compongono.
Fatti questi doverosi complimenti di premessa, vorrei partire da un discorso più generale su Loki e Thor fino ad arrivare agli avvenimenti più specifici del capitolo.
Ho rivisto Thor Ragnarok giusto questa sera e pur non essendo fra tutti i film del MCU che coinvolgono Loki e Thor il più profondo e complesso, le interazioni dei due figli di Odino mi hanno comunque fatta riflettere. Tutte le volte che guardo Loki e Thor uno accanto all’altro mi domando se fra di loro ci sia davvero affetto, se Loki tornerebbe sui passi di qualche scelta che ha compiuto, se si rimangerebbe alcune parole dette. Mi interrogo più su di lui che non su Thor perché beh, Thor compensa positivamente tutto ciò che Loki fa di negativo e agisce laddove Loki invece rimane inerte. Conclusione a cui sono giunta scrivendo questo ragionamento: si compensano inevitabilmente a vicenda, raggiungono un certo equilibrio insieme perché singolarmente, all’interno della coppia (che sia romance o bromance), sono su lunghezze d’onda diverse. Questo può essere ovviamente un ragionamento che per te non sta né in cielo né in terra, ma ho ritrovato queste mie considerazioni nella tua storia, nel senso che il tuo modo di gestire Loki e Thor è venuto incontro ai miei gusti.
E per me è tutto dire, perché come penso di averti accennato quando ci siamo accordate per lo scambio nel gruppo, non shippo affatto Loki e Thor. Non li ho mai presi troppo in considerazione e quando l’ho fatto non c’è stato quel click, quello scatto che me li ha fatti amare. Nel tuo racconto però riesco ad apprezzarli, hanno il loro perché e hai proposto una dinamica – quella del bacio a cui si accenna a fine capitolo – per me molto valida. Ci tengo a dirlo perché non credo sia affatto scontato che solo perché un racconto vuole essere su una coppia, sia in automatico efficace: sai quante volte le persone snaturano i personaggi pur di condurli in una certa direzione? Ecco, tu non l’hai fatto. E penso che il mio parere da scettica per quanto riguarda la coppia sia molto obiettivo in questo senso!
Altro punto che ho apprezzato molto del rapporto che hai messo in luce è l’idea che sia quasi un’ossessione. Che logora Thor, nello specifico, che vorrebbe tornare sui propri passi invece di provare quei sentimenti, ma che allo stesso tempo non li rinnega sapendo che solo lui potrebbe amare Loki come in effetti fa. Tra i due penso sia Loki quello che più si adatterebbe ad una situazione simile, che meno si farebbe scrupoli, ma tocca a Thor prendere le redini di fronte alla ritrosia – e all’orgoglio – del fratello, motivata dagli avvenimenti più recenti e perché no, dal suo modo di fare spesso e volentieri contraddittorio.
Non si può dimenticare infatti che nonostante Thor abbia le migliori intenzioni del mondo, quello che ha compiuto nei confronti di Loki salvandolo è un torto che il dio degli inganni non può di certo lasciar correre facilmente: mi è piaciuto molto anche il pezzo iniziale, dove appunto racconti della leggenda dei giganti di ghiaccio. I mostri che Loki ha imparato a dover temere da bambino, quelli contro cui lui stesso ha combattuto e che sono sulla bocca di tutti come simbolo di malvagità, sono la stessa cosa che vede riflettersi nello specchio ogni volta che si guarda. Il prezzo da pagare per essere tornato in vita.
Le righe dove si legge il suo tormento sono permeate di solitudine e le ho trovate molto efficaci.
Quindi sì, non lo si può biasimare per lo scarso desiderio di vedere Thor, pur essendo nell’MCU – perché nella vita vera è un’altra storia, dato che Loki probabilmente ha più fan di Thor AHAH – l’unico disposto ad amarlo.
Mentre scrivo la recensione ho sotto mano il testo del racconto e mi è capitato di rileggere il passaggio in cui Thor dichiara di voler solo aiutare Loki, ma lui afferma di non aver bisogno di lui. Mi domando se questo cambierà, nel corso del racconto. Se Loki abbandonerà questa visione e perdonerà Thor.
A tal proposito, colgo l’occasione anche per dirti che trovo azzeccatissima la caratterizzazione di Loki: è un personaggio molto complicato e credo tu lo stia rendendo davvero bene. Hai dato prova di saperti destreggiare nei suoi pensieri e introspezioni molto abilmente, permeando queste l’intero capitolo. Senza contare che leggere le sue frasi mi dava l’impressione di star ascoltando delle battute del film, e non credo affatto si tratti solo di una mia innata capacità di immaginare!
Spero di essermi fatta perdonare un po’ il ritardo con questa recensione.
Mi raccomando, continua così che stai facendo un ottimo lavoro ;)
Alla prossima!

Recensore Master
09/08/18, ore 02:36

Mamma mia complimenti! Questa storia mi piace tantissimo. L'ho letta tutta d'un fiato!
Loki che non riesce ad accettare né d'essere vivo, né di essere diventato cosí. Cerca di allontanare il fratello sempre di più, ma alla fine non ce la fa più e finalmente scatta il bacio e che bacio 😍😍😍😍😍
Che crudeltà interrompere così il capitolo però 😭😭😭
(Recensione modificata il 09/08/2018 - 02:37 am)

Recensore Master
06/08/18, ore 21:24

...woh.
Questa conclusione davvero non me l'aspettavo, wow!
Ma, perdonami, andiamo con ordine.
Intanto, buonasera cara! Non mi aspettavo il ringraziamento iniziale, ovviamente ricambio l'abbraccio *__*
Allora, a l l o r a.
Quante cose.
Dunque, partiamo dallo stile? E sia; metaforico e lirico come sempre, continua a essere un unicum per me, porta decisamente la tua impronta, e questo è bellissimo!
Le metafore, tra l'altro, ritornano; ecco di nuovo l'oro del primo capitolo, che qui si incarna nel principe dorato, baciato dal Sole: Thor. [Ho trovato bellissimo che tu a un certo punto definisca la Luna indifferente, perché voluto o meno, la Luna si configura così come Loki. **]
Sai, mi sento molto sciocca. Avevo dato per scontato che 'A Monster' si riferisse al fatto che Loki, tecnicamente morto, non lo è, e che l'appellativo di mostro si riferisse solo a questo: c'è molto di più!
Loki non è diventato un mostro ora, lo è sempre stato, è un Gigante di Ghiaccio. "A morte!".
Non so davvero come ho fatto a non pensarci prima :/ Un doppio mostro dunque, il che rende il titolo doppiamente calzante.
Ma parliamo di Loki.
Ho amato la sua caratterizzazione, così controversa, così ingannevole.
Così sagace, alle volte, cosa che non guasta mai.
"Lei desidera ardentemente essere trucidato. Un Guaritore masochista non l’avevo mai incontrato, di solito sono sadici." Questa è solo una delle tante sue battute che mi ha stesa, l'ho amata.
Quei "Bacio così bene?" finali sono a dir poco stupendi.
Loki è lui, cerca di evitare Thor, sebbene non sia ciò che vuole realmente- non è certo un caso che finisca sempre per tornare alla stanza.
Dubito che il dio degli inganni abbia i miei stessi problemi con  il senso dell'orientamento, persino in queste condizioni.
Thor, Thor: inizialmente cerca di assecondarlo, poi non regge più. Va nelle sue stanze non invitato, non accettato- ma profondamente bramato, nonostante tutto.
E davvero, questa rivelazione finale del bacio mi ha colta totalmente alla sprovvista.
A dir poco stuzzicante, come idea.
Continuamente stuzzicato da Loki -l'ho già detto che amo quei 'Bacio così bene?'? Mi vedo Loki che ride davanti, aiuto-, Thor perde totalmente il controllo e lo 'assale'.
Il dio degli inganni protesta, ma... si arrende.
Il tutto condito dal tuo stile così interiore (?), non mi vengono modi migliori d'esprimermi >.<
Il distico [passami il termine, anche se non si tratta di versi] finale poi è una chiusa memorabile.
Se non ricordo male, lo scorso capitolo finiva con Loki che ha problemi a respirare- qui è il contrario, il dio ora respira, respira attraverso un bacio.
Wow.
Complimenti per questo capitolo, curatissimo fin nel più minimo dettaglio e poetico come solo i tuoi capitoli sanno essere!
In conclusione ti segnalo qualche svista -niente di che, e su un capitolo così lungo è praticamente impossibile che non sfugga qualcosa!-:
- "da un [mai irrisolto] desiderio di appartenenza." o mai risolto o irrisolto e basta, immagino;
-“[È] questo invece sarebbe l’assurdo metodo che hai scelto per darmi delle risposte? Libri?” 
-"Ma in [un] quel dolore c’era una differenza sottile."
-"[Trattene] a stento una risata di gola," (manca una 'n')
A costo di ripetermi, ben fatto!
Ci sentiamo presto ^^, [a parte che ci stiamo sentendo in chat... oh be' xD]
Mari

Recensore Master
06/08/18, ore 08:58

Ciao, recensisco per lo scambio libero de Il giardino di Efp. Dunque, inizio questa recensione dicendoti quella che è la prima cosa di cui mi sono resa conto mentre leggevo. Mi ricordo bene la long sul castello errante di Howl e una cosa che ricordo bene è proprio il modo in cui gestivi lo stile, adattandolo alla caratterizzazione del personaggio. Qui è un po' la stessa cosa, me ne sono resa conto in questo capitolo perché il primo è servito un po' da adattamento. Per guardarsi attorno e capire cosa succede, ma ora invece è molto più chiaro. Lo stile è perfettamente cucito su Loki. Un Loki perfettamente IC, in un modo strabiliante... è lui in tutto e per tutto, la maniera di parlare, quella di atteggiarsi. Mi pareva di vedere Tom Hiddleston in tutta la sua figaggine. Questo Loki è esattamente come quello che conosciamo, teatrale, capriccioso, orgoglioso, dannatamente ostinato... a tratti è infantile nel modo che ha di parlare, mentre in altre occasioni riesce a essere incredibilmente saggio. Molto ambiguo, anche. In tutti i tratti tipici del suo personaggio. Ragion per cui, anche lo stile si adegua al personaggio. Molto teatrale, esibizionista quasi. Calato perfettamente sul carattere in questione e adattato alla perfezione. In questo ti faccio sempre i complimenti, perché è una caratteristica che ammiro sempre in un autore, la capacità di adattarsi è sempre molto importante per me.

Per quel che riguarda l'evolversi della trama, alcuni scelte sono dettate dalla caratterizzazione del personaggio. Come quella di chiudersi in camera per un mese e rifiutarsi di vedere Thor, solo per un impuntarsi infantile, è perfettamente da Loki questo va detto. Ciò che sembra ovvio, e fin dal capitolo primo, è che c'è qualcosa di pesantemente non-detto tra di loro. Qualcosa che rende infelice Thor, al punto che la sua tristezza, il suo rammarico, diventano evidenti anche guardandolo da lontano. Loki è un osservatore attento, scrupoloso. Conosce tutto del fratello e questi sa bene come colpirlo, come attirarlo a sé. Il loro è un balletto, una sorta di danza nella quale si ricorrono a vicenda. Da una parte abbiamo Loki che è sì sconvolto per esser tornato tra i vivi, ma che si impunta per conoscere quella che è tutta la verità, non accontentandosi delle spiegazioni di Thor. Non gli basta il "perché sei mio fratello" perché fratelli non lo sono affatto, anche se si sono considerati come tali per tutta la vita. No, Loki vuole sapere tutto. Forse già sapendo dove andrà a parare la confessione di Thor. Ho avuto l'impressione che, da perfetta donnetta capricciosa qual è Loki certe volte, volesse più che altro sentirselo dire. E quando Thor non lo fa, allora ecco che arriva il rifiuto, il tormento, l'inseguirsi con lo sguardo... il capitolo in questo è molto dettagliato, hai descritto ogni passaggio e ogni loro azione o parola, in una maniera molto scrupolosa. Hai fatto un lavoro eccellente sui entrambi i personaggi, regalandoci persino i movimenti o le espressioni facciali. Davvero un ottimo lavoro.

In tutto questo va premiata l'introspezione, approfondita e dettagliata a sviscerare ogni sentimento o emozione. Dove leggo io di solito non si trovano spesso storie così tanto introspettive, spero che un giorno deciderai di scrivere anche su Sherlock, perché sarebbe bellissimo!

Ultima nota, devo dirlo. La lunghezza è davvero tanta, all'inizio mi è quasi sembrata esagerata. Ma il bello è che la lettura scivola via, soffermandosi e rallentando dove è necessario che rallenti e accelerano dove invece occorre più ritmo e sveltezza. Anche in questo senso, ne sono rimasta molto ammirata. Complimenti di nuovo.
Koa

Recensore Master
05/08/18, ore 17:23

Ciao! **
Eccomi - finalmente! - per lo scambio libero de "il Giardino di EFP".
Scusami per l'estremo ritardo, ma ho lavorato fino a venrdì e ieri mi sono dedicata un po' alla scrittura e alla lettura (tra le varie cose lette c'era anche il primo capitolo dell'altra tua long **)! Ma ci sono!
Parto col dirti che questo capitolo mi è paiciuto parecchio! Alcuni scheletri sono stati tolti dall'armadio e le prime 'maschere' sono cadute! 
Una cosa che apprezzo molto del modo in cui ci presenti i personaggi è la costante e approfondita introspezione. Attraverso le loro azioni - grandi o piccole che siano -, le loro parole, i loro pensieri e i loro dolori, riesci a farmi entrare 'dentro la loro mente' e finisco sempre per guardare il mondo che li circonda all'interno della storia un po' come lo vedono loro. Questo è ottimo, perché permette a me, lettrice, d'immedesimarmi appiano dentro al loro dolore e ai loro sentimenti. Bravissima! 
Thor mi ha fatto a tratti 'tenerezza'. Sembra strano dirlo così, ma tra i sensi di colpa che nutre nei confronti del 'fratello' e le suppliche di perdono che oramai non si contanto più... ha mostrato quelli che sono realmente i suoi sentimenti! *cuore*
Sappi che ho amato la scena finale! Quel bacio così ben delineato, quel tormento interiore dei due protagonisti così magistralmente descritto... anche qui ho 'sentito' tutto quello che volevi dirci su questo prezioso momento vissuto da Thor e Loki.
Loki. Me lo stai facendo letterlamente adorare! La sua rabbia, la sua frustrazione, il suo senso d'inferiorità. Ogni suo più piccolo aspetto personale è stato narrato in maniera notevole e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti per questo. 
Quando all'inizio della recensione parlavo di 'maschere che cadono', mi riferivo soprattutto a come davvero Loki abbia vissuto interiormente il bacio scambiato con suo 'fratello'. Ha sentito di essere tornato a respirare, ha sentito di essere vivo. Non è più morto come vorrebbe far credere a tutti specie a Thor! La rinascita è iniziata! :)
Questo aspetto della tua caratterizzazione di Loki l'ho rilevato anche quando i due 'fratelli' condividono dei ricordi della loro infanzia, in particolare le citazioni della loro madre. La rabbia (insieme alla 'sete' di vendetta) è sempre uno dei 'muri' più utilizzati per nascondere quella che in realtà è sofferenza causata dalle numerose mancanze affettive. E aggiungiamoci anche il palese senso d'inferiorità nei confronti di Thor, il re di Asgard al quale tutto è stato concesso dal padre.
Come tu ben sai, non sono assolutamente in grado di dire se i tuoi persoanggi siano iC o meno, ma a me sono piaciuti e li hai caratterizzati in maniera davvero vivida e realistica. La tua introspezione è di alto livello. Bravissima!
Dal punto di vista della grammatica e della sintassi non ho rilevato errori particolari. :)
Recensione sicuramente positiva! Continua così!
A presto,
Mahlerlucia
 

Recensore Master
02/08/18, ore 22:35

Cara ciao! Eccomi qui per il programma dell'ABC delle recensioni del gruppo del Giardino. :) Sono stata così contenta di sapere che hai aggiornato questa storia, il primo capitolo mi ha colpita moltissimo e mi ha lasciata sospesa lì, ad attendere di poter proseguire; ed ora, eccomi qui!
La nota introduttiva mi ha resa fiera di te ma mi ha anche lasciato un poco di tristezza, perché dici così? Hai comunque messo l'avviso OOC, nell'eventualità che qualcuno possa avanzare scocciature riguardo l'IC. Poi ognuno è libero di scrivere e descrivere come vuole i personaggi nelle fanfiction, (oddio che frase orribile, spero tu sia riuscita a comprendere ciò che volevo dire ^^) quindi sii fiera di te perché hai portato a conclusione questo progetto e sorridi, perché ce l'hai fatta!
La parte dedicata ai Giganti di Ghiaccio sembra una favola per bambini, qualcosa di dolce e tenero, qualche cosa che viene raccontato e tramandato. Parla di un popolo da distruggere, il classico cattivo delle storie. Il classico nemico da uccidere. Un dato di fatto, ciò a cui chiunque è abituato: Asgard è il bene, la luce che brilla al di sopra di tutto. Chiunque non potrebbe rinnegare una cosa simile, e lo stesso Loki ne è consapevole. Lui stesso, facente parte di quell'abominio sempre odiato nella sua terra, si ritrova ad odiare e detestare quella visione, quel riflesso.
Non riesce a sopportare la gente, il calore, il sole... La vicinanza di altri esseri viventi, la vicinanza di suo fratello. Soprattutto, non può sopportare se stesso. Vorrebbe essere morto, non nuovamente lì tra quelle mura di prigione dorate. Ciò che mi affascina in maniera straordinaria è l'orgoglio che non cede mai, davanti a nessuno, non crolla nemmeno dinanzi a Thor.

“Non mi sembra vero che tu sia qui. Ho paura sia un altro sogno.”
Queste frasi mi fanno morire... Il Re tratta con amore infinito il fratello, nonostante la lingua velenosa e le parole sputate con estrema cattiveria. Continua a rigettarlo, a mandarlo via, a non accettarlo né accettarsi; duro, imperterrito. Non accetta, odia, vorrebbe essere morto, essere solo. E Thor non può fare altro che accettare questo suo odio profondo, perché sapeva fin dall'inizio sarebbe stato il prezzo per riportare Loki a casa.
Così affascinante, così realmente insoddisfatto della propria condizione: il dio dell'ìnganno detesta ogni singola particella di sé, e quella visione del suo essere un gigante di ghiaccio lo riporta alla realtà come con uno schiaffo violento. Eppure, possiede ancora parte del suo potere: già una conquista, nonostante le condizioni fisiche. Esce, di notte, scrutando le stanze, i passaggi, i luoghi lasciati al tempo; non può ancora andarsene.
Il vino: ammetto che ho utilizzato pure io più di una volta l'alcool per la gestione di certi momenti intensi, particolarmente sinceri. Momenti di svolta, fondamentali per la comprensione dell'intera storia. Aiuta, aiuta davvero a far esprimere a certi personaggi cose che non avrebbero il coraggio di dire.
L'illusione che c'è ma non viene colta, persino dal dio stesso delle illusioni: la scena mi ha fatta venire i brividi... Convinto di ciò che stava facendo, per sbeffeggiare Thor, si è aperto il braccio, le vene... Mi sono bloccata con le dita sulla tastiera. La maniera in cui l'hai descritto è veritiera, e per questo spaventosa.

"Nessuno mai ti amerebbe più di me."
Qui mi sono persa definitivamente: qui sono assolutamente estasiata da tutto, dal percorso della storia, dai pensieri imperanti di Loki e da Thor che mai (o quasi) ha ceduto. Ora sono solo loro, uno di fronte all'altro, di fronte all'evidenza di ciò che li lega, che va al di là di tutto e oltre al fatto di essere fratelli, anche se non di sangue. Mi sto emozionando, sto bramando di leggere ancora e di più. E poi arriva la fine, qualcosa che lascia senza parole. Sul serio.

Cosa posso dire: assolutamente meravigliosa! Ho avuto modo di leggere una delle storie più belle che ho avuto la possibilità di recensire. Hai un modo di narrare splendido, assolutamente capace di immedesimare il lettore nei pensieri dei protagonisti. Riesci a coinvolgere, ad emozionare, a far arrabbiare e dare speranza. Sei riuscita a mantenere una coerenza incredibile nei comportamenti e nelle menti dei due fratelli, ed immaginandomi ogni singola scena in testa speravo di andare avanti ancora e ancora.
Non ho trovato particolari refusi, semplici distrazioni ma minimali. Sono senza parole, quello che volevo dire l'ho detto e mannaggia a te che scrivi così bene da avermi tenuta incollata fino alla fine, col fiato sospeso.
Mi auguro con tutto il cuore di poter leggere altro di tuo, perché davvero meriti in ogni singola parola, frase, periodo. Sono quasi triste per il fatto che è finita, davvero! Un capitolo molto corposo e pieno di emozioni, come piace a me :D
Super contenta di aver avuto la possibilità di recensirti, alla prossima e buon lavoro! ^^ :3

Recensore Master
30/07/18, ore 17:46

Eccomi qui ! Credimi, in questa recensione avrei voluto essere di gran lunga più esaustivo, ma sto utilizzando il cellulare per scriverla e, caso più unico che raro tra le persone della mia età, io non vi passo molto tempo sopra, per cui ho poca dimestichezza.
Cercherò, per tale motivo di essere il più lineare possibile e analizzare i punti chiavi di questo fantastico aggiornamento.
Dal punto di vista grammaticale e stilistico...niente da dire. O meglio, niente di negativo. Amo la tua scrittura, cosa che ho rivangato più volte, e questa volta con i dialoghi ( che io valorizzo sempre molto ) ti sei davvero superata, complimenti.
Passando al punto di vista carateriale dei personaggi, da grandissimo fan dei fumetti Marvel posso assicurarti che il tuo Loki è semplicemente PERFETTO. Ambiguo al punto giusto, autolesionista e perennemente in bilico tra luce e oscurità, incapace di essere sincero, perfino con se stesso.
In particolar modo, ho apprezzato come hai saputo evidenziare il suo particolare complesso d'inferiorità, specialmente rivolto nei confronti del fratello per cui, come già avevo evidenziato nella recensione precedente, nutre un affetto davvero singolare e disturbante.
In definitiva, complimenti per un altro fantastico capitolo e, al di là del fatto che lo slash possa piacere o meno, si nota l'impegno che stai usando per realizzare questa storia e bisogna rendertene atto.

Recensore Master
29/07/18, ore 18:20

Eccomi finalmente a saldare il mio debito per lo scambio libero del giardino... perdonami l’immenso ritardo...
Ho letto la storia due giorni fa e devo dire che mi ci è voluto un po’ per metabolizzare tutte le emozioni che mi ha suscitato. Innanzitutto: è splendida.
Non c’è nulla che cambierei, perché per come hai presentato Loki e il suo rapporto con Thor, non credo ci sia nulla di più intenso e vivido, e così umano.
Loki soffre per qualcosa a cui non sa dare nome, non si accetta per quello che è e crede di dover rimanere nell’ombra, soprattutto ora che l’illusione sul suo volto, ma anche sul suo passato è svanita...
Thor, Thor ha sacrificato parte di se stesso per salvare quel fratello che non è davvero suo fratello. Lui è la luce, è il Re che tutti amano, lui è la forza, eppure qui mi è sembrato così fragile, così bisognoso di quel legame con Loki...
Loki lo allontana e lui persevera nel cercarlo, nel preoccuparsi per lui, fino all’epilogo dove cede all’inganno e all’emozione e credendo che il fratello stia tentando il suicidio, si lascia andare a quel sentimento tanto trattenuto, che poi è lo stesso che riempie di follia i pensieri di Loki.
Il dialogo finale mi ha dato i brividi in quel crescendo di botta e risposta, così carico di tensione, di dolore, e di desiderio.

(Tentò di allontanarlo, cercò di scostarsi colpendogli il petto e sollevò il volto nonostante le vertigini e il tremore delle spalle. Gli graffiò il collo e sentì la sua carne sotto le unghie, il sangue sui polpastrelli.
Nessuno mai.
“Stupido, cosa stai facendo?”
Thor gli bloccò il viso con entrambe le mani e si avvicinò al suo mento, tremando.
Nessuno mai ti amerebbe più di me.
“Mi faccio male.”
Sentire quella pelle calda sulla sua, tanto fredda, gli provocò uno spasmo in gola che venne ovattato da quelle labbra crudeli premute frettolosamente sulle sue.
La pelle morbida, il guizzo nervoso dei muscoli, il calore del suo respiro.)

Quel mi faccio male detto da Thor mi ha fatto letteralmente perdere un battito.
Tu devi e ripeti DeVi scrivere su di loro ancora...
Non puoi lasciarmi così...


Complimenti davvero hai un’ottima padronanza nel presentare a parole scritte tutte le sfumature e le sfaccettature dell’animo umano e io sto imparando ad amare ogni cosa che scrivi.
A presto!
Ladyhawke83

Recensore Master
28/07/18, ore 18:14

Ciao Ciccia!
Oggi è sabato e il sabato è un giorno meraviglioso perché non lavoro, mi riposo e posso LEGGERE il cacchio che voglio, quindi sono qui finalmente a godermi il secondo capitolo di quella che per me è la massima espressione della tua arte, quella che davvero tira fuori dal tuo cuore e dalla tua testa sentimenti forti e buon dio grazie per rendere tutto questo in grado di uscire dalle tue dita.

Solo con la parte iniziale sei riuscita a lasciarmi senza parole.
Abbiamo una cosa già sentita, già vista: lo stato tormentato di Loki, le sue paure, la sua consapevolezza di essere "il mostro dalla quale i bambini si nascondono", ma qui a differenza di come ce lo mostrano nel film, di come lo esprime lui stesso, c'è molto di più.
Non c'è solo consapevolezza e paura, c'è anche quasi una rassegnazione, che si vede in questa bellissima metafora del ghiaccio che scorre nelle vene, questo liquido che si solidifica e non fa respirare.
Ho adorato questo tuo modo di descrivere le sensazioni non solo mentali e sentimentali, ma anche fisiche, che vanno a chiudere quello che per me è un profilo psicologico completo.

"Non in una perfetta metà, non in maniera simmetrica. Era piuttosto una maschera di cui si erano persi dei pezzi."

Bellissima questa frase (in realtà ce ne sono un sacco di frasi bellissime, ma questa è un po' quella che ha descritto in poche parole Loki e il suo essere diviso). Bellissima tanto quanto questa parte, dove c'è qualcuno che vuole aiutarlo, che sta cercando di rendergli la vita più facile, eppure lui continua a scansare tutti. Addirittura pensa cose come " di solito i guaritori sono sadici, questo no" ma sappiamo tutti che avrebbe avuto qualcosa da ridere anche nel caso in cui gliene fosse capitato uno crudele. Solo perché loki è stufo della vita che fa, stufo di fingere, stufo di far vedere al mondo che lui sta bene, che lui è felice così quando invece non lo è e lo si capisce qui:

Perché forse era meglio fare così, forse era meglio non muoversi, forse era meglio sforzarsi, forse, forse, forse.
Forse era meglio rimanere morto.

Ho avuto i brividi, qui. Davvero. Anche quando dice a Thor di non parlare per lui. Impossibile non vederli davanti agli occhi così come sono. E tu che hai paura di snaturarli? Hai paura che ti possano sfuggire dalle mani? Sono tuoi. Li vedo. Vedo Thor poggiato al muro, vedo Loki impazziente, ansante per lo sforzo e per la rabbia, furente... vedo tutto. persino la stanza.
TUTTO.
Non hai snaturato niente, li hai presi, li hai messi lì, li hai mossi e vanno bene dove sono. Li muovi bene, sono tuoi, ti appartengono, smettila di avere paura perché ce li hai in pugno. E questo vuol dire essere davvero bravi e capaci.

Il desiderio di Loki di cacciare Thor è solo un modo per non soffrire ancora, come se desiderasse morire da solo, in camera, senza però Thor che lo osserva mentre si spegne. Come se non volesse dargli quella sofferenza, in realtà e quella forza d'animo, ancora per non farsi vedere debole, pur stando male pur stando per crollare sulle ginocchia, è così da Loki.
E quel modo di non demordere di Thor, che per Loki va oltre ogni cosa, dimentica persino se stesso. E' calmo, riflessivo, malinconico. Amo come muovi Thor, mi trasmette dolcezza, ma allo stesso tempo mi fa sentire dannatamente triste, perché sa che se pure Loki non decidesse di lasciarsi andare e accoglierlo, lui continuerebbe comunque a sperare fino alla fine dei suoi giorni.
E' bellissima questa contrapposizione dei loro caratteri e modi di essere. è come vedere il sole e la luna nella stessa stanza.
Un'immagine che solo tu riesci a dare, con le tue descrizioni, che passano dalla rabbia e delusione di Loki alla pacatezza e tranquillità di Thor.

“È appagante essere Re? Perché mi sembra tu sia distrutto. Oserei dire infelice.”

Loki cerca di colpirlo al cuore, come se potesse mai riuscirci. Come se Thor non sapesse esattamente cosa gli passa davvero per la testa. Questo tuo Loki è furbo come quello che ci hanno mostrato, ma ha qualcosa in più: è anche convinto che la semplicità non possa comprendere la sua stessa furbizia, per quello cerca di battere Thor con la sua lingua velenosa e sta peggio quando vede che non ci riesce. E' dannatamente Loki, con qualcosa che tu hai voluto dargli che lo rende ancora più umano.

“Loki. Io voglio davvero aiutarti.”
[...]“Allora vattene. Vattene via, allontanati da qui. Sparisci per sempre dalla mia vista e non parlarmi più, mai più. Pensami morto, credimi morto, e vattene via, vattene via da questa stanza. Liberami da te, dalla tua presenza e dalle tue parole. Separa definitivamente le nostre vite!”

Quanto dolore... davvero, si sente ineccepibilmente dentro la carne. Si sente questa sofferenza che se solo Loki decidesse di palesare senza quella rabbia, senza quel risentimento, li renderebbe sicuramente felici, più uniti, meno propensi all'autodistruzione ma... non sarebbero loro d'altra parte.
Il raggio di sole che è Thor, oscurato da quella luna pallida che è loki, come se potessero incontrarsi davvero solo per poco, prima di ricominciare a separarsi per forza di cose e non perché lo vogliono.

Sai cosa mi piace terribilmente di questa storia? Questo tuo modo di rendere perfettamente il loro allontanarsi e avvicinarsi senza sosta, come se ci fosse consapevolezza e poi paura, sia di se stessi che dell'altro... ed è ancora una volta qualcosa che i due condividono, forse l'unica cosa che li rende uguali... ed è stupenda, è poesia.

“Considerami morto e sepolto, Thor. Io sono morto.”

Esattamente questo è ciò che intendevo prima: considerami morto perché è così che mi sento e non perché voglio che tu non sia qui.
Questo Loki, devastato dalla vita, da tutto, retto dal solo desiderio di avere Thor accanto a sé è straordinariamente IC. Questo Loki che quando ha Thor a pochi centimetri di distanza desidera cacciarlo per non soffrire ulterioremente.
Mi chiedo ogni accidenti di volta, come fai a riuscire in certi profili psicologici così difficili (anche con Howl lo fai... sembra facile ma non lo è, e tu lo fai davvero sembrare semplice).

“Riferisci al tuo Re che io sono morto. Riferisci al tuo Re che i morti non devono essere disturbati”.

Quante bugie che dice Loki, più per se stesso che altro. Sta lì che lo osserva come un amante nascosto e poi non lo vuole vedere, vuole che lo consideri morto. Questo suo lato così vulnerabile che cerca di nascondere paura e insodiffazione ma in realtà le rende moooolto più calcate. E' un Loki così umano che mi fa tremare.

(mio dio sto davvero dilungandomi tantissimo ma davvero sto esprimendo a caldo le mie impressioni, spero di non essere sconclusionata, santo cielo XDDDD in caso dimmelo XD).

Mi toccavi sempre il collo.
[...]Quindi mi hai salvato per questo?
Perché hanno rotto il collo che tanto amavi?

Non ho realmente nulla da dire, volevo solo farti i complimenti per questo frammento di pensiero, che sembra quasi casuale, quasi avesse attraversato la testa di Loki senza un reale motivo ma che un po' lascia che si crei nella mente una consapevolezza quasi raggelante sul fatto che Thor non smette un solo istante di sorprenderlo.

“Cosa fai qui?”, gli domandò, avanzando circospetto.
Suo fratello lo osservò e gli sorrise, indicandogli le costellazioni sparpagliate sopra le loro teste.
“Ascolto la musica. Le stelle cantano, lo sapevi? E il cielo è il loro strumento.”
Colpo basso, Thor.

Ammetto di essermi sciolta un pochino, davvero (UN SACCO IN REALTA' XD). Che poesia, le stelle che cantano, la musica che scorre dalla natura stessa, dall'atmosfera. Certe cose colpiscono anche i cuori più freddi, anche quelli che fingono di essere tali (soprattutto quelli) e ancora una volta ci dimostri che, le cose semplici, dette senza preavviso, sono quelle che certe volte colpiscono, soprattutto se si cita qualcosa detto da una persona che Loki ha finto di odiare per qualche tempo: sua madre.

“Hai bevuto molto?”
Thor abbassò le palpebre e abbandonò la nuca contro la sedia.
“Mi manchi.”

di nuovo. Amo questa differenza. Loki è così calcolatore, Thor istintivo. Dice cose, non si sa se sotto l'effetto dell'alcool o no. Non si sa se lo dice per avere qualcosa in cambio o no. Non si capisce perché glielo stia dicendo, ed è questo forse che tartassa di più la testa di Loki, per questo lui poi decide di rispondere come sempre, con una delle sue risposte evasive, perchè non glielo vuole mica dire che gli manca pure lui...
è una scena davvero dolce. Davvero molto dolce. Volevo lo sapessi.

“Pensavo fosse una bacca.”
Distrutta. Ecco qui mi sono sentita distrutta da un sacco di sentimenti. Non mi aspettavo una cosa del genere, non l'ho proprio vista arrivare.
e poi continuo a disintegrarmi il cuore con:

L’unico modo per divenire immortale nel tuo cuore era morire per te, proprio dinanzi ai tuoi occhi.
Pensi che sia amore? No, non lo è.
È ossessione.

Esattamente. E' ossessione. Questo volerlo cacciare è un modo per liberarsi da questa "malattia" dell'ossessione, che gli sta rovinando la sua vita che, da immortale, è pure peggio. E questa ossessione ad ogni paragrafo sempre aumentare. La storia da qui prende un ritmo incontrollato, con questi scambi di battute, queste "accuse" di pazzia reciprova... non so che dire. Sono stata così ammaliata da questa ritmica, sembrava di star leggendo uno sparito, di star suonando un'opera che ad un certo punto cambia velocità. Così, senza preavviso.

Loki poi che cerca di dare altre spiegazioni a quel bacio e a quel bisogno di Thor di farlo tornare, di andare contro al mondo pur di riaverlo indietro solo per un bacio? Continua a non voler accettare quello che è ovvio, quello che è così e non può fare niente, quando Thor invece ha già accettato la cosa, e non sa più come dirgli di smetterla di scansarlo perché tanto lui non lo farà.

“Vuoi riaprirmi la ferita?”
[...]“No. Te ne creo di nuove.”

Ancora una massima espressione su di loro. Anzi, la chiamerei consapevolezza, infine?
Lo sanno, fa male. continuerà a fare male per sempre ma è ciò che li rende vivi, è l'unica cosa che rende quella vita eterna con uno scopo. Che non è uno scopo finale, ma è duraturo. Continua nel tempo perché un amore così non esiste sempre, è raro, è unico. Va oltre ogni cosa, oltre l'anima, il corpo, la mente.
E tu... santo cielo, tu con il tuo modo poetico di esprimere il tutto hai reso la cosa palpabile. Sembra quasi di vedere davanti davvero due divinità, due cose impossibili da credere reali, eppure io ce le ho qui davanti.

E quel contatto che tu lo butti lì, sotto la pioggia:

Pioggia sul suo viso e sulle sue palpebre chiuse, sale sulle sue ciglia, denti a mordere la sua lingua.

Non ha fatto altro che aumentare le emozioni sconfinate che questa storia è in grado di trasmettermi.
Ho davvero delirato, lo so. Ho citato troppe cose, ma andava fatto.
E' un capitolo ineccepibilmente perfetto, sotto ogni accidenti di punto di vista.
Un ritmico e stupendo racconto poetico, che mette a nudo ogni sentimento, ogni paura e ogni difetto di questi personaggi, infine lasciando che queste loro imperfezioni li completino.
Il sentirsi vivo di Loki, in un contesto così disperato, lascia intendere che alla fine ha bisogno solo di una cosa: Thor.

Tesoro, mi hai trasmesso emozioni contrastanti, forti, fortissime e non so che altro dire non: scusa il delirio, ma hai fatto un lavoro a dir poco perfetto. non so come sia possibile riuscirci, ma tu lo hai fatto.
Sono davvero troppo felice di averti scoperta. Mi trasmetti tanto. Tutto.
A prestissimo.

Miry (E GRAZIE PER LA DEDICA SANTO CIELO, IO I TUOI DELIRI LI ASCOLTEREI IN OGNI MOMENTO)

Recensore Master
28/07/18, ore 03:12

CIAO! Eccomi qua per lo scambio LIBERO del Giardino di Efp! Scusa per il ritardo! Settimana impegnata!

Davvero molto evocative e poetiche le immagini iniziali! (strano leggerle in una notte come questa, insomma dopo un’eclisse di luna è tutto più magico).

“Ghiaccio.
Ghiaccio tra le sue mani e nel suo cuore.
Spine di acqua solidificata in grado di viaggiare nelle sue vene e di tagliare i suoi nervi.”

“Il suo viso era diviso.
Non in una perfetta metà, non in maniera simmetrica. Era piuttosto una maschera di cui si erano persi dei pezzi.”
L’inquietante descrizione del volto di Loki, metà Asgardiano metà Gigante di Ghiaccio, la sua vera natura.
Io lo trovo sempre bellissimo!

La presenza di Thor, i pensieri di Loki, i vorticosi pensieri di Loki!

“Parlare con me è più difficile. Giusto? Chiedere a me, guardare me.
Per te è troppo difficile.”

“Prima o poi te ne andrai, dovrai andartene. C’è un limite al male che si può fare sempre alla stessa persona e noi lo abbiamo superato da molto tempo.”
Il tormento di Loki è coinvolgente!
Come i sentimenti di Thor per lui.
Le parole del Dio degli inganni sono come spesso frustrate dolorose!

“Cosa dovrei provare, adesso? Non questa arrendevole apatia, questa insoddisfazione costante.
Cosa dovrei provare? Gratitudine?”
Continua il tormentato percorso di Loki e i silenzi tra lui e Thor diventano gravosi.

““Cosa fai qui?”, gli domandò, avanzando circospetto.
Suo fratello lo osservò e gli sorrise, indicandogli le costellazioni sparpagliate sopra le loro teste.
“Ascolto la musica. Le stelle cantano, lo sapevi? E il cielo è il loro strumento.””
Ed eccoli nuovamente assieme!
Il cenno a Frigga che li ha sempre tenuti uniti spezza il cuore. Il suo amore li tiene uniti anche a distanza di tempo.


“Il gelo aveva bruciato brandelli della sua carne, uno alla volta, e aveva intorpidito i suoi muscoli scorrendo nelle vene al posto del sangue. E lui sapeva, lo aveva sempre saputo, che il ghiaccio non avrebbe più potuto strapparlo via dal proprio corpo, neppure volendo.
Cenere alla cenere, polvere alla polvere.
Neve alla neve.
“Apri gli occhi, Loki. Adesso!” ”
Questa parte è molto più onirica

“La sua ultima notte.
L’ultimo desiderio di un condannato a morte.
Era stato il loro, -il suo-, primo bacio.
Un solo bacio, solo quello.
Prima di lui non c’era stato nessuno.
Prima di lui c’era stato sempre, -solo-, lui.”
Ok qui avevo i brividi! Troppo bello! Il primo bacio? WOW!
Fa troppo De André queste strofe!


“Nessuno ti amerebbe più di me.
E tu non puoi farci nulla.
Ebbe freddo e uno dei suoi ultimi pensieri coerenti fu che le stelle quella notte dovevano essere scappate via, lontane da loro.
Non esiste più nulla ed è meglio così.

Perché lui respirava.
Lui stava... respirando.”
Ho riletto queste frasi diverse volte…. E posso solo dire…
ANCORAAA….

Adoro Loki e adoro il modo in cui lo racconti attraverso le sue emozioni e i suoi pensieri!

Ora però io voglio ancora, PIU’ THORKI!!!!!
PLEASE!
Aspetto fiduciosa un nuovo capitolo!


Alla prossima!
Boingo!

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