Recensioni per
In ogni pagina, riga e ombra
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/18, ore 22:47

Ciao!

Eccomi qui in procinto di nutrire la Fatina. 
Domani mattina la sveglia suonerà implacabile, ma non potevo ritardare ancora.

Però sia chiaro che questa recensione sarà solamente uno spuntino perché in queste Notti d'Oriente è meglio rimanere leggeri la sera, altrimenti si rischia di avere qualche incubo. 😉😉😉😉

Bando alle ciance e iniziamo.
Ho apprezzato la scelta stilistica di suddividere la shot in tre parti distinte, per raccontare tre diverse fasi della vita di Edith.

La prima si svolge nel pieno periodo di lutto e perdita che la giovane deve affrontare. 
Una doppia perdita, perché la speranza di poter avere il figlio di Thomas viene spazzata via dal sangue.
E sappiamo bene che il colore del sangue è rosso, esattamente come quell'argilla che tanto ossessionava Thomas.
Vedo un crudele parallelismo in tutto questo, ma forse è solamente la mia immaginazione. 

Nella seconda parte c'è un salto temporale di alcuni anni ed Edith si è sposata di nuovo.
Ma i suoi sentimenti non sono profondi come quelli che provava per Thomas.
Eppure c'è qualcosa che accomuna i due uomini. Entrambi infatti la lasciano da sola, per andare da un'altra donna.
Edith non si meraviglia di questo, è come se la storia si ripetesse, come se quella fosse l'unica via da percorrere. 
La sua valvola di sfogo è la scrittura e vergando la carta per qualche momento si sente ancora vicina al mai dimenticato Thomas, perché lui la capiva, lui l'amara davvero anche se il suo amore non era riuscito a fargli spezzare le catene che lo tenevano imprigionato e succube a quell'amore malato e venefico (Cit.) che lo legava alla sorella.

L'ultimo pezzo ci mostra una donna avanti con gli anni, che si ritrova ancora una volta circondata da qualcuno che vuole i suoi soldi. 
E se il giovane non fosse in realtà il fantasma di Thomas, venuto a prenderla? Chissà...

Ho apprezzato molto questa breve shot e mi domando come mai hai atteso così tanto prima di pubblicarla.

Una cosa devo domandarti... la scelta della data del 16 dicembre ha un suo perché? 
L'hai scelta perché a quella data mancano meno di dieci giorni al Natale? 
O per commemorare il Boston Tea Party?
O ancora (ipotesi crudele) per richiamare il 16 dicembre 1991? 😱😱😱😱
Magari è stato un caso, ma non lasciarmi nel dubbio. 

Ciao.

Ragdoll_Cat 

P.S. Tommaso nella Crimson version è davvero l'ideale per un AU che ho in mente. 😉😉😉😉

Recensore Junior
30/07/18, ore 09:30

Struggente, questa tua storia che prosegue le vicende di Edith e Thomas. E come potrebbe essere altrimenti, d'altronde, considerando la natura tormentata e dolorosa del loro breve, brevissimo amore?
Ho trovato un tocco originale, che Edith non sia rimasta incinta di Thomas: originale e terribile insieme, perché non le rimane veramente nulla di lui, nemmeno la consolazione di ritrovare il suo sguardo negli occhi di un figlio. E allora Edith lotta e perde quasi tutto per avere almeno il possesso della casa. Quella casa che agli occhi di tutti (Alan compreso) lei dovrebbe odiare e desiderare di radere al suolo. Ma ne credo sia per questo che Edith la vuole con quella disperazione. Lei la vuole per avere almeno un qualcosa di lui, perché quello che è stato tra loro, breve ed effimero, non svanisca perdendosi nel tempo come i vapori di un sogno ormai inafferrabile.
Ma neanche questo le riesce, e allora di Thomas che altro resta se non il ricordo inciso per sempre nella sua anima? E così Edith scrive.
Scrive di lui, di loro. Scrive per non dimenticare, per fissare con il nero dell'inchiostro quello che è stato, perché se lo scrive allora è reale, ed è successo davvero.
E scrive perché non può farne a meno, perché le parole sono lì e pretendono di uscire dalla sua mente, ed essere riversate sulla carta, perché altrimenti rischiano di soffocarla.
Mi è piaciuta molto questa immagine della scrittura come bisogno impellente, a cui insieme non si può e non si vuole rinunciare, perché l'ho trovata assolutamente realistica e credo possa essere pienamente condivisa da chiunque si sia ritrovato davanti ad un fogli bianco che aspettava solo di essere riempito(che fosse carta e schermo del pc).
E quando Edith ha finito di raccontare la loro storia, scrive ancora, e ancora. E anche se cambiano i protagonisti e i racconti, in fondo sta ancora scrivendo di lui, ed è il suo modo intimo e personale di tenerlo con sé ancora per un po'.
Ed è questo che il marito non capisce, o meglio capisce ma non riesce ad accettare. Pur sapendo che lei non lo amava, l'ha sposata forse sperando intimamente che con il tempo lo spettro di Thomas sarebbe evaporato e Edith sarebbe stata infine sua. Leggendo i suoi romanzi, si rende conto dell'illusorietà di quella speranza, perché è lampante che l'anima di Edith è legata per sempre ad uno spettro beffardo con cui lui, uomo in carne ed ossa, non potrà mai competere.
Perchè Edith è si, terribilmente e inesorabilmente sola, ma Thomas permea davvero ogni riga, ogni pagina e ogni suo pensiero.
Serve aggiungere che attendo un seguito??^^

Recensore Junior
29/07/18, ore 21:17

Ma che ti devo dire?
Sono rimasta a metà, sulla bocca un sospeso:e quindi? E dopo? E ora? Che succede? Diabolica scrittrice, lanci il sasso e nascondi la mano!
Io aspetterò che, come il fantasma del nostro Thomas, tu decida di dare un fine a questo spaccato di vita tragica.
. E devi farlo Soprattutto in onore del film su Mary Shelley a breve in sala! ;) meglio vedova come shelley che con quel medico buono ma scemotto. Vogliamo il dark side noi!
A presto, sei grande ;)

Nuovo recensore
29/07/18, ore 19:31

non avevo mai letto una storia " breve" nel senso articolata in questo modo, mi è molto piaciuto visto che non tende a disperdersi,ma forse la cosa che adoro di più è l'immagine gelida ma sentimentale di questa donna, una donna in qualche modo Self- made, ma in ogni caso povero Malcom, uno' mi spiace per lui. Un' ultima cosa, il periodo storico è seriamente fantastico

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