Struggente, questa tua storia che prosegue le vicende di Edith e Thomas. E come potrebbe essere altrimenti, d'altronde, considerando la natura tormentata e dolorosa del loro breve, brevissimo amore?
Ho trovato un tocco originale, che Edith non sia rimasta incinta di Thomas: originale e terribile insieme, perché non le rimane veramente nulla di lui, nemmeno la consolazione di ritrovare il suo sguardo negli occhi di un figlio. E allora Edith lotta e perde quasi tutto per avere almeno il possesso della casa. Quella casa che agli occhi di tutti (Alan compreso) lei dovrebbe odiare e desiderare di radere al suolo. Ma ne credo sia per questo che Edith la vuole con quella disperazione. Lei la vuole per avere almeno un qualcosa di lui, perché quello che è stato tra loro, breve ed effimero, non svanisca perdendosi nel tempo come i vapori di un sogno ormai inafferrabile.
Ma neanche questo le riesce, e allora di Thomas che altro resta se non il ricordo inciso per sempre nella sua anima? E così Edith scrive.
Scrive di lui, di loro. Scrive per non dimenticare, per fissare con il nero dell'inchiostro quello che è stato, perché se lo scrive allora è reale, ed è successo davvero.
E scrive perché non può farne a meno, perché le parole sono lì e pretendono di uscire dalla sua mente, ed essere riversate sulla carta, perché altrimenti rischiano di soffocarla.
Mi è piaciuta molto questa immagine della scrittura come bisogno impellente, a cui insieme non si può e non si vuole rinunciare, perché l'ho trovata assolutamente realistica e credo possa essere pienamente condivisa da chiunque si sia ritrovato davanti ad un fogli bianco che aspettava solo di essere riempito(che fosse carta e schermo del pc).
E quando Edith ha finito di raccontare la loro storia, scrive ancora, e ancora. E anche se cambiano i protagonisti e i racconti, in fondo sta ancora scrivendo di lui, ed è il suo modo intimo e personale di tenerlo con sé ancora per un po'.
Ed è questo che il marito non capisce, o meglio capisce ma non riesce ad accettare. Pur sapendo che lei non lo amava, l'ha sposata forse sperando intimamente che con il tempo lo spettro di Thomas sarebbe evaporato e Edith sarebbe stata infine sua. Leggendo i suoi romanzi, si rende conto dell'illusorietà di quella speranza, perché è lampante che l'anima di Edith è legata per sempre ad uno spettro beffardo con cui lui, uomo in carne ed ossa, non potrà mai competere.
Perchè Edith è si, terribilmente e inesorabilmente sola, ma Thomas permea davvero ogni riga, ogni pagina e ogni suo pensiero.
Serve aggiungere che attendo un seguito??^^ |