Recensioni per
IN A HEARTBEAT
di Alicat_Barbix

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/10/18, ore 09:39
Cap. 5:

Ciao, eccomi di nuovo a lasciarti una recensione. Dunque, devo ammettere che il peso che entrambi si portano addosso e il dolore di cui già ho parlato nei capitoli passati, diventa sempre più importante e opprimente e anche per me che non lo vivo in prima persona, ma lo leggo soltanto. In questo senso la storia non dà alcuna tregua, non c'è un fiato per respirare, nulla da fare se non annegare insieme a loro in un mare di sofferenza e questa inizia subito già nella prima parte. Quella che, come accennavo già nella precedente recensione, dovrebbe essere molto più leggera e raccontare di un innamoramento, ma che invece opprime. Il giovane Sherlock è sempre più innamorato di John e pare non riuscire a fare niente per proteggersi da quello che prova. A ferire maggiormente è il non vedere di John, il non rendersi conto di quello che succede e quasi infierire su Sherlock, provocandogli ulteriore dolore. In questo senso mi auguro che tutto finisca presto, perché quella di Sherlock è diventata una tortura vera e propria. John sta con un'altra persona, Mary, che oltre a "portar via" (Che virgoletto perché sappiamo che non è propria mente così) John a Sherlock, tratta persino male il suddetto Sherlock. Il chiamarlo strambo ha ferito anche me, ma in quel passaggio abbiamo avuto la fortuna di vedere quel John che vuole difendere Sherlock da tutto e da tutti, persino dalla ragazza con la quale sta insieme. Mi mancava questo John, anche se in effetti non se n'è mai andato. La scena che viene raccontata nel Flashback è molto dolorosa. Anche se di fatto racconta di un bacio, un primissimo bacio, mi viene da pensare che non ci sia nulla per cui gioire. Sherlock è forzato a baciare una persona di cui è innamorato, ma che non lo ama a propria volta (o perlomeno, ancora non lo sa) e davanti a tantissima gente che non solo lo chiama strambo ma con molta probabilità lo detesta. Ci sta tutta la sua fuga, il chiudersi in bagno e non volersi far vedere nemmeno da John. Mi è dispiaciuto tantissimo per lui e continuo ad aver voglia di prendere John a schiaffi e di fargli finalmente vedere chi è Sherlock Holmes. Spero che si svegli presto, insomma.

Nel presente la situazione è all'inverso, e quello da prendere a sberle è invece Sherlock. In questo capitolo la situazione si muove, c'è un caso che prende piede nella storia. Non gli viene data molta importanza, prende la scena ma non fa da protagonista. I protagonisti assoluti sono ancora Sherlock e John e il legame che li unisce, ma il rifiutarsi (specialmente da parte del primo) anche solo di parlarsi. Qui il caso vuole che i due si fingano due fidanzati, ma l'occasione diventa buona anche per mettere in tavola fatti del passato che li legano. John va a pescare nei loro ricordi, quando il padrone di casa gli chiede di parlargli di loro come coppia. Ci sta tutto, così come capisco il fastidio di Sherlock che invece non sembra approvare niente di quello che John sta facendo. Si percepisce distintamente il dolore di entrambi, di tipo diverso ma forte in tutti e due i casi. Sherlock è dilaniato e si è completamente chiuso in se stesso, non parla più al proprio cuore e ha scelto la via della freddezza e dell'indifferenza, ma si capisce che è provocato da un dolore immenso. John invece prova rabbia, più per se stesso che per la cocciutaggine di Sherlock. E soprattutto senso di colpa e la consapevolezza di chi ormai ha capito che è troppo tardi per porre rimedio. Io non credo sia così, per me in Sherlock c'è ancora tantissimo amore, John deve avere soltanto pazienza e spero che il gelo che gli arriva in faccia ogni volta che si guardano, non lo scoraggi troppo.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
13/08/18, ore 23:24
Cap. 5:

Trovo interessante l’alternanza che anima i capitoli giocata sullo sguardo al presente e sul ritorno del passato.
Questo contrasto mette in risalto, maggiormente e con più efficacia, la fresca fragilità di uno Sh giovanissimo, che vive con estrema difficoltà i rapporti con gli altri coetanei, spesso animati da vera e propria cattiveria nei suoi confronti, e la dolente umanità dell’Holmes più maturo, che ha percorso la sua strada esistenziale portandosi, impresso nel cuore, il marchio di una grande sofferenza causatagli da John.
Da quello che succede in questo capitolo, possiamo cominciare a vedere, un po’ più nitidamente, che molto probabilmente, una delle cause della rottura con il suo coinquilino, è stata la presenza invadente di Mary, che ha aumentato la disistima di sé che tiene Sh ancorato ad un comportamento sfuggente ed incapace di esprimere ciò che sente veramente.
Molto coinvolgente il flash back riguardante il gioco tra i ragazzi che vede il primo bacio di Sh rovinato dalla situazione goliardica e poco romantica, anche se, per lui, sempre di John si tratta.
Ma, quello che più l’ha colpito lasciandolo sconvolto, è il vedere il ragazzo di cui è innamorato lasciarsi andare a passionali effusioni appena tornato al suo posto.
Bene hai fatto a rimarcare questo momento che ci lascia delusi nei confronti per la sfacciata superficialità di Watson e partecipi della pena di Sh che non riesce ad affrontare con indifferenza ciò che vede (“…distolse lo sguardo e si alzò in piedi…”).
La scena che conclude il capitolo vede Sh comportarsi quasi con durezza nei confronti di John, che con quel gesto di richiudere con decisione la porta alle spalle sembra voler lasciare John fuori della sua vita per non soffrire più.
Come i capitoli precedenti anche questo è scritto con scioltezza, senza particolari intoppi o scorrettezze; come ho già scritto precedentemente, il tuo linguaggio ha la caratteristica di “parlare” per immagini e sensazioni ed, in tal modo, chi legge si sente partecipe e coinvolti nelle vicende che descrivi.