Recensioni per
(Im)mortal flame
di felinala

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/12/18, ore 00:44

Ciao!
Infine ecco la nostra protagonista, ridotta ormai a una sola voce e a pugnetto di cenere. Eppure ancora parla, ricorda, ha i suoi rimpianti. Lei è stata uccisa per essere venuta meno al suo ruolo di guaritrice. Eppure a quel tempo neppure i medici erano in grado di fronteggiare la "morte nera"...
La protagonista muore, ma sua voce continua ad aleggiare. Vittima di un'ingiustizia, tradita due volte perché colui che amava non è venuto in suo aiuto, nessuno ha avuto un pensiero di pietà per lei, a quanto pare l'importante era cercare un colpevole e trovarlo...
Una bella storia, disegnata attraverso piccoli e intensi quadri che fanno pensare a un trittico, e dove la scelta di viene raccontata in maniera vivace e particolareggiata. L'uso della rima, poi, le conferisce quel vago sapore d'altri tempi.
Che dire, bravissima e alla prossima!

Recensore Master
05/12/18, ore 00:36

Ciao, e rieccomi.
Qui la nostra guaritrice fa una gran brutta fine, è la fa perché le è stato chiesto l'impossibile : guarire da un male al di là delle possibilità della sua arte. Chi è a condannarla? Il villaggio, qualcuno un particolare? Leggendo il seguito della drabble so già chi è stato. E che tristezza, povera guaritrice. .. Adesso il rogo la divora, non c'è più spazio per la fiamma della festa ne' per quella della passione. Come si fa presto a cambiare idea, e a bruciare l'amore....

Recensore Master
05/12/18, ore 00:31

Buonasera Felinala, e piacere di conoscerti. E' un po' che il tuo (felino) nome mi capitava di trovarlo in qua e in là, e quando l'ho trovato addirittura tra gli autori che mi seguono, mi sono detto: è ora di andare a caccia del gatto. Io per i felini, poi, ho decisamente una passione.
Così eccomi qui, e devo dire che sono molto felice di averti trovato, è stata davvero una scoperta. Ho letto d'un fiato tutte e tre le drabble, genere che amo molto, e provvederò ovviamente a commentarle una ad una...
...iniziando col dire che il filo conduttore è certamente il fuoco, che in questa prima drabble si manifesta come fuoco della passione. C'è un rogo, ma è segno di festa: i fuochi di Beltane, celebrano infatti, in Irlanda, il ritorno della primavera dopo i lunghi mesi di gelo. È la vita che rinasce, la fertilità che riprende il suo corso. Con la primavera rinascono gli amori, e la passione irrefrenabile che contrassegna questa drabble e coinvolge la donna guaritrice e il signore del luogo ne rappresenta l'apice. Per un istante i ruoli sono dimenticati, restano l'immersione nella natura - l'atmosfera notturna, il canto del fiume - come se si trattasse di un rito propiziatorio.
Mi è piaciuto molto l'uso della rima, mi ha ricordato i versi di Patrizia Valduga : conosci questa poetessa? Anche lei, come te, parla dell'amore e della passione e senza peli sulla lingua.... ma sempre in rima.

Recensore Veterano
09/11/18, ore 18:18

Ciao :)
Ho deciso di iniziare a leggere questa tua raccolta di poesie perché ultimamente avevo pensato di provare a scriverne qualcuna anch'io e cercavo ispirazione in giro.
Ne ho trovata molta qui.
Con queste poche righe sei riuscita a trasmettere molto amore, molta passione e sono stata completamente travolta dalle parole che hai utilizzato per descrivere un momento così intenso e intimo.
"i fuochi avevano bruciato per ore prima di ridursi a quiete braci,
ma le fiamme vorticavano altrove, tra noi, mentre ci scambiavamo avidi baci.", questa frase in particolare mi ha trasmesso molto: mi è piaciuto il passaggio metaforico del fuoco dalla brace ai due amanti, che hanno lo stesso effetto e la stessa potenza delle fiamme che hanno scaldato il villaggio durante questa festa.
Mi è piaciuta molto anche l'allusione del fiume spettatore: rumoroso, ma rispettoso, che li osserva e allo stesso tempo li protegge da orecchie indiscrete.
Non ne so molto strutturalmente di poesia, lo ammetto, ma l'ho trovata scorrevole e quindi mi è piaciuta, inoltre non ci sono errori grammaticali.
Quindi, in conclusione mi è piaciuta molto e andrò a leggere sicuramente anche le altre due poesie pubblicate in questa raccolta.
A questo punto, alla prossima :D

Recensore Veterano
22/10/18, ore 22:52

Ciao Nala 😊, E la passione, dunque, divenne cenere...proprio come quel villaggio che ora resta solo il frutto di un lontano ricordo. Una storia triste che lascia il rammarico di una ennesima occasione persa; là dove potevano esserci infatti salvezza e futuro, grazie alle preziose cure di una guaritrice, ora c'è solo il fumo dettato dall'ignorante superstizione della gente, ora c'è solo il vuoto. Molto toccante e come sempre ben scritta. I miei complimenti. Un abbraccio Luca

Recensore Veterano
02/10/18, ore 14:03

Ciao Nala,

A quanto pare dal piacevle fuoco passionale siamo passati al orribile fuoco letale, quello che per lunghi secoli ha travolto e incenerito vite innocenti.
Un fuoco che, appunto, sale dal basso, meschino...proprio della bassezza e soprattutto dell'ignoranza della gente dell'epoca, inevitabile vittima di vuote dottrine e di conseguenza gregge di pecore alla mercè di pessimi pastori. Non poteva essere un finale più amaro, con la protagonista che, per amore, perde nel vento la propria vita.
Bel pezzo anche questo. Complimenti
 
Un abbraccio
Luca

Recensore Master
20/09/18, ore 13:03

[ Valutazione del contest "Cento parole di ieri, di oggi e di domani", indetto sul forum di EFP ]
OTTAVO POSTO PARIMERITO - TOTALE 30,5/45

3,5/5 – Titolo

Tutti e quattro i titoli riconducono all’immagine del fuoco e della sua fiamma, tra tutti “Ashes of the future” è quello che preferisco.
L’idea alla base è molto carina, descrivere la fiamma da quel che era, a quello che fa (brucia) a quel che diverrà (cenere), per poi ritrovarla in una veste immortale, in cui si nasconde anche il finale della storia.
Non originalissimi, ma non per questo meno azzeccati. Molto carina, inoltre, l’uso della parentesi nel titolo principale, così da sottolineare il dualismo della fiamma che ha ucciso la protagonista e, così facendo, l’ha resa immortale.

7/10 – Stile & Trama
Comincio subito con il mettere le mani avanti, non ho idea di come funzioni la poesia moderna (né sono particolarmente ferrata in quella classica); metrica e regole grammaticali particolari, se ce ne sono, sono cose a me sconosciute, quindi sii paziente, ma sorvolerò alla grande.
Se non ricordo male ti eri proposta per scrivere drabble in rima e, confesso, che la cosa seppure mi abbia incuriosito, non è che mi entusiasmasse particolarmente. Per quel che mi riguarda, non è la rima a rendere poetica una storia, né l’effettiva appartenenza al genere poetico. In ogni caso, ammetto che è stata un’interessante lettura e che di certo hai mostrato uno stile più che originale. Mi hai sorpresa, cosa che ti ha fatto guadagnare punti.

Tornando alla questione della rima: continuo a non essere una gran fan della tua scelta. Non mi dispiace il tuo stile e alcune delle frasi (soprattutto nella mia prima drabble, che come vedrai è anche la mia preferita) le ho trovate molto d’impatto. Tuttavia la rima baciata ha, a mio parere, fatto perdere profondità e pathos… è una mia visione del tutto personale, ma molto più spesso è una cosa che trovo più adatta ad una filastrocca, ad una canzone, ad una ballata. Inoltre, in certi punti, per mantenere la rima sei dovuta a ricorrere a frasi molto più corte rispetto al resto della drabble, e questo ha spezzato il ritmo.
Ho anche notato che ci sono momenti in cui la rima manca completamente o, da baciata, diventa alternata e questo mi ha lasciata un po’ confusa.

Ammetto di aver faticato quel po’ per capire bene tutta la vicenda e ho anche spulciato tra le recensioni che ti sono state lasciate e le tue risposte ad esse, così da avere un quadro il più chiaro possibile.
Qualcuno mi sembra ti abbia fatto notare un certo anacronismo tra il periodo della Peste Nera e la caccia alle streghe, ma è anche vero che capitava che le cosiddette streghe venissero accusate di aver portato la peste, quindi direi che la tua scelta è comunque ben ponderata. La trama è quindi realistica e molto ben pensata, pur non facilitata nell’esposizione dallo sviluppo in rima.
Il mio dubbio, però, nasce nel momento in cui nella prima drabble lasci intendere che il villaggio sia frequentato da gente pagana, che infatti celebra Beltane. Le accusa di stregoneria (non vorrei fare una figura barbina e riconfermare la mia ignoranza in storia) dovrebbero essere mandate avanti dai cristiani… a questo punto, quindi, non mi ritrovo.

In ogni caso, si comincia con la fiamma della passione, nella sua versione erotica (!): guaritrice e Lord si spogliano dei loro ruoli e, a quanto pare, anche di ogni inibizione. Con il ritorno a casa della figlia del mercante, nonché moglie del Lord, questi pretende che la guaritrice compia il miracolo e, al suo fallimento, viene mandata al rogo con l’accusa di stregoneria.
La peste portata al villaggio proprio da moglie e bambino del Lord si diffonde, così come aveva previsto la guaritrice e tutto quello che ne rimane è lo spirito di lei che, da quel momento in poi, aleggerà sulle rovine.
Ti dirò, il fatto che la moglie e il figlio del Lord vengano menzionati solo nell’ultima drabble, come fossero spuntati per caso dal nulla, mi ha fatto storcere non poco il naso, un accenno un po’ più chiaro nelle drabble precedenti, l’avrei gradito di più.

Per il resto, come detto, si tratta di una buona trama, con delle ottime basi.

7/10 – Caratterizzazione dei personaggi
I personaggi vengono tratteggiati e approfonditi durante tutte e tre le drabble, mano a mano che la storia va avanti; all’inizio infatti la guaritrice sembra essere l’amante legittima del Lord, mentre soltanto alla fine si scopre che così non è mai stato. Come ti ho indicato prima, questo non è un particolare che mi è piaciuto scoprire tra capo e collo, ho proprio avuto la sensazione che fosse una scusa dell’ultimo momento per giustificare gli atti del Lord.
Nella seconda drabble è chiaro che il Lord sia preoccupato per qualcuno quando dice “Curali”, ma io all’inizio l’ho letta come qualcosa di generico, rivolto alla sua gente.

Chiusa questa parentesi, che comunque ha influito non poco sul punteggio, i personaggi importanti – nonché quelli che effettivamente compaiono nella raccolta – sono proprio questi due. La guaritrice per prima, la vera protagonista di ogni drabble, colei attraverso i cui occhi vediamo tutta la storia e, ovviamente, il Lord.
Il carattere e la personalità dei due è più o meno messo alla luce nella raccolta, sono due personaggi interessanti di cui metti delle buone basi e sopra cui riesci a costruire l’intera vicenda: la guaritrice è innamorata e in nome di quest’amore cerca di fare di tutto per salvare le due persone che, di contro, il lord ama più di lei (zan-zan-zaaaan!). Questo suo ruolo di guaritrice viene poi messo da parte, a favore delle accuse di stregoneria e dunque si arriva alla fine, in cui, si presenta in veste di spirito.
Il lord invece, più che un personaggio vero e proprio, è rimasto come l’idea del personaggio che avevi in mente. Sono sicura che come autrice tu avessi in mente tratti e personalità ben precisi di lui, ma purtroppo la sua caratterizzazione traspare soltanto in parte dalle drabble.

3,5/5 Gradimento personale #drabble 1
Ammetto che il p0rn ha fatto il suo sporco lavoro e mi ha conquistata.
La drabble voleva essere “focosa” per restare in tema e direi che ci sei pienamente riuscita, la volontà di inserire questa scena a parer mio ha alimentato un certo interesse anche per il resto della vicenda – a prescindere poi dal fatto che sia l’unica scena di questo tipo, va benissimo così.
Per quanto riguarda la rima, non è che non mi piaccia l’idea di una narrazione in rima (non ne sono entusiasta, ma alla fine come ogni cosa dipende sempre da come la si presenta), ma dovendo scartare tutte le parole che, per l’appunto, non fanno rima, questa diventa piuttosto limitante e alcune di quelle che hai utilizzato le ho trovate banali rispetto a tutto il resto.
A parte questo, non mi è dispiaciuta affatto – inoltre ho apprezzato il riferimento alla Festa di Beltane, la festa della fertilità.

2,5/5 Gradimento personale #drabble 2
Mi sono presa la briga di rileggerla più volte ogni drabble che ho giudicato, per essere sicura di non farmi sfuggire nulla. Le tue non hanno fatto eccezione, anche se alla fine non sono comunque riuscita a comprenderla a dovere. Nello specifico non ho capito questo pezzo:
Forse è stato un mio errore,
ma anziché alla natura, su me è stato rivolto rancore
E quel corpo, che supino giaceva morto, con mio sommo orrore…

Di quale errore si sta parlando? E, soprattutto… quel corpo supino, quale? Di chi? E perché prova orrore?

Una cosa che invece mi è molto piaciuta (e spero di non fare una gaffe, scoprendo di non aver invece capito niente) è il fatto che la narrazione prende piede con lei già al rogo ( Brucia, la fiamma brucia, dal basso, adagio aumenta, languida sale, […] ) nonostante viene rivelato soltanto alla fine.
Molto carina come idea.

2/5 Gradimento personale #drabble 3
Ultima drabble, nonché quella che effettivamente dà una motivazione al titolo.
Mi è piaciuta la particolarità della tua scelta: la guaritrice non solo alla fine viene bruciata sul rogo, ma è condannata a vagare per sempre tra le rovine di quello che è stato il suo villaggio e che lei non è stata in grado di salvare – o meglio, che il Lord non le ha permesso di salvare.
Una fine che lascia l’amaro in bocca, ma che nonostante tutto trovo molto calzante.

5/5 – Uso dei prompt
La raccolta è, in realtà, un’unica storia divisa in tre piccoli capitoletti, quindi il collegamento tra le tre drabble è palese.

I prompt compaiono in ordine cronologico e si distinguono bene grazie ai diversi ruoli della protagonista, che inizia nel passato come guaritrice (e amante), si presenta nel presente come strega che brucia sul rogo e finisce come spirito che, per sempre, aleggerà sulle rovine del villaggio.
Punteggio pieno.

Recensore Veterano
18/09/18, ore 14:07

Ciao :)

A quanto pare, le fiamme del passato sono soprattutto fiamme di passione, ardenti e vive anche se solo nel ricordo. Sono momenti spensierati o in ogni caso istanti dove il pensiero è egoisticamente rivolto verso il proprio estremo annullamento,
la calorosa dolce carezza del sentimento forte.
In poche righe coinvolgenti hai detto proprio tutto; perciò si può solo rileggere e abbandonarsi. Complimenti Nala, buon pezzo! :)

Un abbraccio

Luca

Recensore Master
16/09/18, ore 19:37

Ciao!
Dopo vari, sfortunati, eventi sono riuscita finalmente a recensire!
Devo ammettere che questa storia in rima mi piace più di "Silver e Missie" sia per la tematica che il modo in cui l'hai stesa. 'Sta povera non solo si ritrova a fare l'amante segreta ma viene pure punita con la morte perché non è riuscita a salvare la moglie e il figlio (Ad un certo punto speravo che la guaritrice urlasse "La peste alle vostre famiglie!" in stile Mercuzio e lanciato una specie di maledizione in modo che poi, con l'avanzare della malattia, la gente impazzisse e lapidasse il loro signore... Che pensieri felici che, ultimamente, mi passano per la mente...).
Ci sentiamo alla prossima!

Recensore Master
06/09/18, ore 16:05

Mi scuso sinceramente per il ritardo, ma hai capito che quando sono presa da una cosa difficilmente riesco a staccarci completamente la testa!

Mi è piaciuto leggere queste poesie collegate tra loro che raccontano la storia sventurata di questa strega, devo dire che ti sei presentata in maniera molto elegante e quasi magica, come al solito!
Una scrittura tutta tua, leggera e a tratti pesante, una poesia che sa trattare di tutto e che mi ha fatto immergere in un libro di storia per avendo sotto il naso una semplice poesia!
Molto originale come sempre, mi ha lasciato piacevolmente colpita 😄

A presto,
Zappa

Recensore Master
05/09/18, ore 12:21

Ciao Felinala!
Non appena ho visto il tema della tua raccolta ho deciso di passare, perché lo storico è il mio genere preferito!
In questo caso si parla del '300, l'epoca della peste nera e delle carestie che portarono alla morte un terzo della popolazione europea.
La trama della storia che hai narrato mi è davvero piaciuta: inizialmente ad ardere è la passione, in una scena molto appassionata, poi il fuoco che brucia e consuma la donna, sul rogo, colpevole di non aver compiuto l'impossibile e di aver "stregato" la rivale in amore, e infine ad ardere è la vendetta, quella di un'anima senza pace sul villaggio distrutto.
Per quanto riguarda lo stile, ti dirò che le rime, e l'impostazione da poesia in generale, mi hanno fatto un po' storcere l naso, più che altro perché per un racconto che alla fine è narrativo mi sarei aspettato tutt'altro. Inoltre, credo che sia presente un anacronismo abbastanza grave per un racconto del genere: la vera "caccia alle streghe", infatti, iniziò alla fine del XV secolo, mentre le condanne precedenti furono soprattutto per eresia. Nonostante ciò, il racconto mi è piaciuto. Aggiungo anche una nota di merito per il titolo, l'ho trovato molto intrigante.
Un saluto e alla prossima,
mystery_koopa
(Recensione modificata il 05/09/2018 - 12:21 pm)

Recensore Master
29/08/18, ore 13:14

Amante? (ma uno libero non c'era?)
Uff... questa sconosciuta guaritrice mi ha perso un po' di punti, ma torniamo a noi.
Sai temo che oltre al danno ci sia la beffa, perché penso che questa sposa e il figlio, durante il loro lungo viaggio, abbiano contratto l'imperdonabile peste nera e involontariamente l'abbiano portata poi a casa condannando il destino dell'intero villaggio. Tra l'altro sembrano essere state proprio le prime vittime, visto che la guaritrice non è stata minimamente ascoltata nei suoi consigli.

Epilogo triste, d'altronde come la mentalità del tempo.

Lavoro molto curato.
In bocca al lupo per il contest!
😘

Recensore Master
28/08/18, ore 15:46

Buon pomeriggio.
Giunti alla fine, non posso far altro che complimentarmi ancora una volta con te per l'originalità del tuo progetto.
Bene ^^ :)
Buona giornata :)

Recensore Master
28/08/18, ore 12:31

Ciao Nala! Complimenti per il finale spettrale della trilogia, mi piace questa cosa che la guaritrice aleggi come spirito sulle ceneri del villaggio in cui evidentemente l'epidemia si è diffusa dopo la sua morte e che quindi è stato bruciato insieme ai cadaveri e ai malati per purificare dai germi delle peste.
Un crudele e meritato karma per il Signore del villaggio, che l'ha "usata" come amante e poi "buttata via" come capro espiatorio.
Hai reso molto bene con le tue parole in versi le tristi vicende "infuocate" di questo villaggio medievale e ci hai trasmesso la mentalità dell'epoca.
Sei stata molto brava secondo me, mi piacciono anche i tre titoli!
A presto!
Teo5Astor

Recensore Master
28/08/18, ore 11:29

Ciao Nala! Davvero palpitante questa poesia, con finale straziante nonostante ammetto che quando ho letto il periodo medievale dell'ambientazione e il fatto che la protagonista fosse una guaritrice non ho potuto che pensare che l'avrebbero trattata da strega. Era un'abitudine odiosa e davvero figlia di ignoranza, ottusità e crudeltà senza pari. Anche perché non siamo agli albori della storia dell'uomo dopo tutto quando eravamo più simili ad animali nell'accezione più bestiale...
Associo la peste e le accuse di stregoneria più al 600 (proprio un secolo buio tra Rinascimento e Illumismo direi) o all'Inquisizione ma credo che ovviamente siano stati comportamenti e malattie tipiche di tutto il medioevo.
La guaritrice è il capro espiatorio senza colpe da dare in pasto alla gente ignorante.
La poesia è scritta molto bene come sempre, brava Nala! 😎
A presto!
Teo5Astor

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