"Era solo la Creatura del suo Sire e non voleva essere altro.
Elijah e Tristan stavano imparando a riconoscersi, utilizzando il linguaggio che sempre era stato naturale per loro, quello dei corpi, dei baci, degli sfioramenti e della passione."
Ecco come succede che certi racconti diventino un manifesto. E questo racconto è un manifesto completo, perché ora so che ami anche Elijah. Non l'ho mai dubitato, a dire il vero, ma so che i modi e le forme di questo amore hanno attraversato il dolore e il dubbio. Un po' come è capitato a Tristan. E come gli capita in questo bellissimo racconto. Quasi due capitoli senza di lui! Mi dicevi che non era un espediente scelto ad arte, ma io so che te l'hanno suggerito l'amore e l'istinto. Dovevamo sentire tutto il dolore e il vuoto che provava Elijah, e per fare questo Tristan doveva brillare per la sua assenza. "Brillare" è la parola giusta. Perché poi quando lo ritroviamo al Caffè di Vienna (chissà perché persino io avevo indovinato XD ) è davvero come se tornasse il sole. Elijah torna Elijah, composto, ironico, affascinante. E Tristan è perduto. E insieme ritrovato. E così ritorniamo alle parole iniziali, Elijah e Tristan si ritrovano con i sensi per trovarsi per sempre. Sempre tra dubbi e tormenti, come deve essere. Considero questo un finale di mid-season. Splendido, perfetto nella trama, nei personaggi secondari, nell'atmosfera. E resto in attesa di nuove avventure. Poiché i nostri mondi s'incontrano in tanti modi misteriosi (anche io tornerò sul tema della "scelta"). E perché siamo fan fortunate: abbiamo trovato, condiviso e sviluppato un intero universo. |