Recensioni per
Respiri di un amore surreale
di rainbowdasharp

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/09/18, ore 06:37

Hello there.
Mi dispiace essere così tanto in ritardo nel recensire questo ultimo capitolo - mi sono pure dimenticata di recensire quello precedente sciagura a me - ma come ben sai avevo
cose
INDI PER CUI ORA SONO QUI
In realtà (e sai anche questo) l'ho tipo letto la sera stessa in cui l'hai postato ma per motivi (che erano tipo all'epoca che dovevo razionalizzare i miei sentimenti e i miei pensieri un po' meglio di qualcosa che risultasse oòkjihuytredsxdcvbhjkopi8u7ytr oòkijuytredfcvgbhnjklpokiuytredcv bnmlk) non sono riuscita a venire qui prima
MA CIANCIO ALLE BANDE (???)
Tu lo sai, vero, che la tua fic è la responsabile del "mio ritorno su EFP" come lettrice? Non ho mai smesso di scrivere e di postare ma per un lungo periodo non avevo né il tempo né tantomeno la voglia di cercare qualcosa da leggere. Ecco, la tua fic è stata QUELLA COSA che non solo mi ha appassionato, ma mi ha anche Riaperto alle fic in sé, da quando hai cominciato a pubblicare questa LeoKasa io ho ricominciato a leggere e a recensire in giro. Giusto per dire.
In generale, posso dire che questo ultimo capitolo mi ha dato il magone. Ma non un magone brutto.
La prima parte è COSI' BELLA ma così incredibilmente bella. Descrivi bene a tal punto tutto il processo di lettura di Tsukasa che /io ero lì con lui/, a ogni riga, a ogni sospiro spezzato, a ogni pensiero ed emozione suo. Ho percepito quasi a livello fisico il crescendo della cosa, è stato incredibilmente coinvolgente e sentito. Bellissimo come Tsukasa sia così tanto connesso con Leo da percepirlo dentro il suo romanzo - ma per un lettore /sensibile e attento/, questo viene anche naturale, no? Sentire il creatore in ciò che si legge, la sua sensibilità e il suo modo di pensare. Figuriamoci cosa può sentire TSUKASA in questo contesto, praticamente Leo che gli urla addosso tutto - ripeto, in ogni passaggio è BEN descritto questo processo di analisi attenta. E mi è piaciuto che Tsukasa percepisca pure uno dei temi fondamentali, se non quello fondamentale, di tutta la storia in questo capitolo, e tu lo descriva dal suo punto di vista: il rapporto tra Leo e la sua arte, la scrittura. Il suo è un punto di vista prezioso, perché essendo legato a Leo ovviamente NON PUO' ignorare questo lato suo, e se tutto il resto della storia era stata scritta dal punto di vista dell'altro, ora abbiamo anche il suo in un certo modo, un po' "meno intimo" ma interessantissimo lo stesso.
Nel momento in cui Tsukasa "finisce" il libro, devo dire che ho avuto un moto di rabbia forse più violento del suo xD del tipo, siamo arrivati fino qui assieme io e lui (???) e quello che troviamo alla conclusione è
questo
avrei tirato il libro in faccia a Leo direttamente. Per lo spigolo. Sacrificando probabilmente il suo naso per la giusta (???) causa della mia ira. Ma io non sono Tsukasa e Leo è solo che fortunato, ecco.
Ma alla fine era "necessario", e noi lo capiamo attraverso Tsukasa. Fondamentalmente perché Leo è un po' demente (scusami ma insomma suvvia lo è) e le cose come una persona normale non le PUO' PROPRIO FARE c'è un genoma nel suo dna che si chiama "no le cose che fanno gli altri no no che schif" (…) - ma a parte queste mie piccole considerazioni personali e assolutamente inutili. Ho sentito la VITA di Tsukasa nella sua corsa, nel suo affanno, nella sua speranza. Leo è sempre stato questo per lui, così come lui è sempre stato questo per Leo alla fine, si chiama amore non per niente.
Grazie Ruka di esistere, davvero.
Non descriverò nel dettaglio il magone che m'è venuto quando ha salito le fottute scale per l'appartamento di Leo perché penso di non aver respirato regolarmente manco io a quel punto, quindi passiamo all'ultima parte.
Ho quasi pianto. Ho quasi pianto e lo ribadisco, perché tutta la scena è stata meravigliosa e splendida, con il giusto ritmo e le giuste battute, i giusti sentimenti. Salvo restando ovviamente che io al posto di Tsukasa avrei rimodellato il naso di Leo PERO'
Che Tsukasa all'inizio non si renda neanche conto che ci sia proprio Leo, quello reale, accanto a sé, dà l'ordine delle idee su quanto sia sconvolto, povero cucciolo. Ma Leo è LI', concreto reale, e il fatto che non gli salti addosso immediatamente è, doloroso in un certo senso, ma umano, e per questa cosa io ho tremato.

«Una prova, sì. Tocca a tutti i grandi eroi, o mi sbaglio?» Ancora quel sorriso e, davvero, doveva ringraziare che lo amasse davvero come mai aveva amato se ancora non glielo aveva sfondato a suon di pugni. «Da solo, non potevo essere certo della mia scelta. Volevo essere certo che tu mi capissi e sapevo anche che, se mi amavi davvero, saresti stato in grado leggere oltre quello che ho scritto. Se mi amavi davvero, una volta letto quel libro, avresti cercato me da qualche parte, come il cavaliere cerca l'elfo».

Eccolo qui IL passaggio. Leo che è diventato consapevole di essere "di carne" al 1000000% è che paradossalmente vuole che questo status gli venga riconosciuto come superiore. E che quindi la parte di sé che ama Tsukasa, che vive con Tsukasa, che mangia che dorme che fa COSE è concreta e reale e non è meno importante dell'altra, anzi.
Ammetto che mi hanno fatto un po' male determinate parole di Leo, a un certo punto, che quasi sottintendono un giudizio severo nei propri confronti, qualcuno che non meriterebbe l'amore di Tsukasa - non le riporto, probabilmente sai a cosa mi riferisco. Nell'insieme, e in quel preciso contesto, hanno senso, ma fanno male come una pugnalata comunque.
Per fortuna c'è Tsukasa con lui.
(so che è un dettaglio minuscolo ma capisci quel dettaglio minuscolo mi ha proprio uccisa dentro)
E POI
TSUKASA
IL NOME DI TSUKASA PRONUNCIATO DA LEO ho pianto ok, di nuovo, perché sto capitolo sta fic è TROPPO bella e tu sei così brava mannaggia a te. Mi è esploso il cervello tipo (???) finalmente, e al giusto tempo, il suo nome, finalmente tutte le cose sono andate al loro posto com'era giusto e naturale che fosse.

E Tsukasa, finalmente, poteva rispondergli, con un mormorio che per un anno e mezzo aveva taciuto: «Ti amo anche io, leader».
Ogni dettaglio divenne improvvisamente futile, superfluo: avevano tutta la vita, di fronte a loro, per parlare.
Leo aveva dedicato la vita alle parole.
Tsukasa era stato educato a leggere l'atmosfera, a pronunciarsi solo quando richiesto.
Ebbene, quando lo scrittore si sedette sul suo grembo, su quella poltrona, entrambi capirono che non c'era soltanto emozione e sentimento nella mancanza che entrambi avevano avvertito ma un desiderio più carnale, anche.


La parte "fisica" poi è sublime. Ho sempre sostenuto che la componente fisica di una relazione fosse molto importante all'interno di una coppia, che potesse descrivere un'intimità davvero profonda e una una connessione ulteriore tra le due parti in causa. Hai sfruttato questa cosa magnificamente, non solo in questo passaggio che ho citato ma anche prima, per esprimere la loro vicinanza - che è palese che sia emotiva, essere fisicità ed emotività intrinsecamente legate.
La parte seguente mi ha rubato un sorriso, e ci voleva dopo tutte queste emozioni. Li ho trovati dolci, teneri, davvero molto teneri. Mi ha commosso ulteriormente.
E che poter dire infine, dopo tutto quello che ho già detto? Mi pare di aver già accennato che vorrei un piccolo seguito della cosa, su loro due e anche su altre coppie - magari un pochino più esplicito *coff* *sì lo sai che sono una rompiballe ma mi ami lo stesso anche se sono così (???)* - perché aver finito questa fic mi ha dato soddisfazione ma ora il magone si è trasformato in tristezza, tristezza perché non leggerò più del tuo Leo e del tuo Tsukasa e solo questo è triste, ecco. Permettimi di esserlo, adesso.
Concludo dicendoti grazie di averla portata a termine, perché mi ha donato molto. Quindi ci vediamo alla prossima, neh?
<3