Recensioni per
L'année des cerises
di La_Sakura

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/01/21, ore 15:10
Cap. 17:

Ciao!!
Ed eccomi arrivata alla fine anche di questa ff dedicata alla tua Sakura! :-) Sei stata così brava a raccontarcela e a caratterizzarla che ormai la considero prorio un personaggio di CT e credo che se il Taka la conoscesse la inserirebbe tra i protagonisti ufficiali del manga!:-)
Il percorso che Sakura compie a Parigi è notevole, da ragazza adolescente, un pò insicura, piano piano riesce a inserirsi in un ambiente con una cultura completamente diversa dalla sua e a tirare fuori il meglio di sè, il suo carattere e la sua personalità senza timori. Parte da Nankatsu anche per staccare da Misaki ma in verità il suo "fantasma" non l'abbandona mai, e torna fuori prepotente, perfino dopo il bacio finale alla francese con Napoleon!:-) E questo penso che avvenga perchè in fondo tra i due c'è ancora tanto di indefinito, irrisolto e mai chiarito. Pensando a tutto il percorso che compie, invece, non mi trovo d'accordo con Sakura quando dice di essere una che si aggrappa agli altri, perchè se può anche essere stato quello che ha fatto con suo fratello, non mi sembra sia quanto accaduto con Napoleon. In quel momento, mi sembra più che altro che lei non riesca a leggere la realtà chiaramente e si addossi delle responsabilità che non ha.
E' bellissimo il legame di amicizia che crea con Yves e Jacque, che sono proprio supereori...è bello perchè non è scontata l'amizia tra ragazzo e ragazza ma anche perchè non ce lo si aspetterebbe. Così come zia Flo è veramente fantastica!!:-)
La vera rivelazione, per me, è stato Napoleon! Prima di leggere Comme s'il neige en Jullet non avevo una grande opinione dei due francesi; con la ff di OnlyHope ammetto che il suo Pierre mi ha conquistata eccome, mentre Napo ha continuato a rimanere non proprio in più simpatico....In questa storia ha rivelato che anche lui ha un cuore, perchè in fondo non ho mai creduto molto alla sua giustificazione che era la zia a insistere perchè le facesse compagnia! Invece, tutto sommato si è dimostrato un ragazzo attento, con le sue paure e situazioni non risolte che si ripercuotono nel modo di relazionarsi con gli altri. Il loro rapporto si evolve e nell'insieme, pur essendo fan di Taro, ammetto che sarebbero stati una bella coppia. Negli ultimi capitoli la tensione tra i due, anche se loro non sono poi così consapevoli delle ragioni, si percepisce tutta e fa attendere che accada qualcosa....quindi il bacio era atteso e ci stava tutto! Per una volta Sakura si lascia andare e si vive il momento, come è anche giusto che sia per una ragazza di 17 anni a Parigi!
Taro anche se non è direttamente protagonista in realtà compare comunque e lascia il segno: prima con la telefonata (che ho già commentato) e poi con questa lettera. Ancora una volta i due si trovano separati, Sakura è tornata rinnovata dall'esperienza di Parigi, quindi affronta questo nuovo momento con un nuovo spirito e una nuova energia; Taro e alla ricerca di sè stesso e sappiamo che tornerà, in parte nuovo, o comunuqe più sicuro dalla sua ricerca.
Avendo già letto Cherry Blossom conosco già il seguito ma poichè anche lì, ancora una volta, questi due benedetti ragazzi restano un pò sospesi non posso che augurarmi di poter leggere ancora qualcosa su di loro!:-) In fondo sono così carini, così diversi ma anche simili....
Complimenti anche per la descrizione di Parigi che hai raccontato straoridnariamente e per un pò è stato come tornare a visitral...:-)
Infine, ultima menzione va al nostro Tsubasa che nei panni di fratello maggiore riesce sempre a mantenere le sue caratteristiche e a distinguersi!!:-)
Così come Genzo, che sebbene faccia una comparsa appare in tutto sè stesso, ma questa è decisamente una tua peculiarità, ovvero quella di riuscire a mantenere salde le caratteristiche dei personaggi, lasciandoli fedeli agli originali!
Complimenti ancora per questo bello spaccato di vita di Sacchan e speriamo di poterne leggere ancora!!:-)

Recensore Master
21/11/18, ore 20:04
Cap. 17:

Troviamo Sacchan già di ritorno a Nankatsu. La felicità divessere nuovamente a casa è drammaticamente mitigata dal fatto di avere perso ka possibilità di chiarirsi con Taro. Misaki infatti, escluso da Gamo dalla rosa della nazionale, è partito per quel giro del mondo che lo porterà a riscoprire la sua grande arte calciatica.
La lettera che Taro le ha lasciato è per Sakura motivo di tristezza ma anche di speranza. Ora Sakura è cresciuta e maturata, e ha capito che l’amore per Taro non era solo una cotta adolescenziale. Farà tutto il possibile per recuperare quel rapporto. Anche Taro, con quella lettera sembra essere intenzionato a riprendersi la ragazza che ama.
Bella anche la presenza virtuale dei due cavallieri e de Madi, che fanno di tutto per risollevare il morale di Cherise.
Ovviamente lo sai vero che non ti lasceremo in pace fino a che Mademoiselle Ozora non tornerà su questi schermi 😀

Recensore Veterano
01/09/18, ore 17:13
Cap. 17:

Molto carina la storia. Non ho letto tutta la "saga" di Sakura quindi mi manca qualche pezzo...
Ti dirò.. Napoleon non mi dispiaceva per niente! Anche lui, come la protagonista, è cresciuto tanto, anzi, tantissimo: è diventato più leggero, meno arrabbiato, e non era scontato dato il suo difficile passato.
E comunque Parigi è sempre Parigi: la sua atmosfera rende tutti diversi, mi verrebbe da dire migliori...

Recensore Master
01/09/18, ore 16:51
Cap. 17:

Per prima cosa dico grazie a te che ci hai fatto leggere le avventure di Sacchan! E' stata una piacevole compagnia durante questa estate. Ora però voglio un seguito! ;) Anche se Cherry Blossom va oltre temporalmente, i nostri due testoni sono sempre in sospeso anche lì. Gli darai una gioia prima o poi? XD Bramo sapere se sakura e Taro avranno il loro lieto fine.
Rispetto a Cherry Blossom, pur se la lettera di Taro preannuncia una nuova separazione a tempo indeterminato, comunque la storia si chiude con una ventata di ottimismo, con Sakura consapevole delle sue potenzialità e pronta ad affrontare a testa alta ogni situazione, un po' come il famoso "domani è un altro giorno" di Rossella O'Hara.
Aspetto la nuova storia, qualunque sia, trepidante. :)

Recensore Master
31/08/18, ore 22:09
Cap. 17:

La divisa stretta evidenzia una crescita fisica, specchio del cambiamento interiore che è ancora in corso nella piccola Sakura.
Passeggiare per le vie della "vecchia" Nankatsu è strano non solo per lei ma anche per il lettore che segue i suoi passi, dovendosi riadattare come la protagonista a una vita lasciata in sospeso, come dicevo nell'altra recensione.
Sakura non ha potuto risolvere la situazione con Taro al suo rientro, causa di forza maggiore, forse perché quello scossone che cercava è arrivato per certi versi un po' troppo tardi.
Intendo che forse i due avrebbero potuto avere più contatti precedentemente, se non si fossero impuntati nelle loro posizioni e che così il rientro sarebbe stato meno deludente per Sakura.
Chiaro che non poteva di certo pretendere una risoluzione con Misaki contando solo su sporadici contatti telefonici, la situazione richiedeva un confronto a quattrocchi dovuto e obbligatorio ma non so, ho la sensazione che se prima ci fossero stati rapporti più distesi quel "Persi" che Sakura ripete nella mente, non avrebbe avuto ragione di essere, non sarebbe mai stato scritto.
I due hanno bisogno comunque di realizzarsi come individui prima di tutto e ora la nostra beniamina non è più la ragazzina atterrata a Parigi mesi prima, ha una nuova consapevolezza di sé che sfocia in un inusuale, rispetto al passato, ottimismo a fine capitolo.
Contare di più sulle proprie capacità le dona una sicurezza maggiore, capace di farle percepire il futuro come una sfida d'affrontare a testa alta, senza paura.
E questo vale anche per l'amore, la vecchia Sakura non avrebbe mai formulato quel genere di pensiero grintoso che chiude la FF e a me è parso di vederla sorridere, proprio come farebbe suo fratello a centro campo, un attimo prima di dare il calcio d'inizio della più importante delle partite.
Per ora non mi resta che salutare la piccola Ozora, complimentandomi con lei per i traguardi raggiunti e dicendole che non vedo l'ora di rincontrarla spero davvero presto.
A suo alter ego, anche se sarebbe più consono dire il contrario, posso solo dire semplicemente... che sarà sempre così.
Oggi, domani e tra 100 anni.