Recensioni per
IN A HEARTBEAT
di Alicat_Barbix

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/11/18, ore 20:07
Cap. 8:

Ciao, dunque finalmente sono riuscita a mettermi in pari con la lettura e quindi ti lascerò due brevi recensioni una di seguito all'altra. La prima cosa che mi viene da dire su questo capitolo è che non è stata una lettura facile, perché succedono diverse cose belle (il viaggio insieme, il tempo passato con più leggerezza e soprattutto Sherlock e John che fanno l'amore), ma ce ne sono altrettante piuttosto toste da leggere. E la prima che voglio analizzare riguarda proprio il flashback. Ora, si era capito che John aveva fatto qualcosa di grave, il rancore di Sherlock e la rabbia che ancora dopo vent'anni è capace di provare ne è un po' la dimostrazione. Tutta la storia ruotava attorno proprio a questo concetto ovvero al fatto che Sherlock non era stato capace di superare la ferita, ma si era semplicemente liberato del suo cuore e dei sentimenti. Quindi che si trattasse di una cosa grossa l'avevo capito, ma che John potesse arrivare fino a questo punto... La caratterizzazione fatta di lui giovane è perfetta nel suo rappresentare un ragazzo che non riesce ad accettare la propria omosessualità, o comunque il fatto d'amare un altro ragazzo. Credo che se anche l'amico non fosse arrivato non sarebbe cambiato niente, perché John avrebbe comunque trovato altre scuse per allontanare Sherlock. Certo che farlo così, in questo modo... è stato davvero orribile da parte sua e ora capisco di più tutta la rabbia di Sherlock, la sua freddezza e la paura di essere ferito nuovamente in quel modo. Un timore comprensibile dopotutto. John è un ragazzo che si mostra agli altri per ciò che loro vorrebbero che fosse, esattamente il concetto che viene espresso nella stupenda parte finale di The Lying Detective, in cui John decide che da quel momento in avanti deciderà di diventare la persona che vuole e non quella che gli altri vogliono. Una frase che può essere interpretata in maniere differenti, e che qui viene riproposta anche se in una maniera più macchinosa. Il John che smette di preoccuparsi di ciò che pensa la gente è il John del presente, lo stesso che ha ammesso di voler amare Sherlock, che ha fatto l'amore con lui e non si pente di niente. Quel John ragazzo è ancora molto lontano da tutto questo, è spaventato e non riesce ad accettarsi e perciò fa la cosa peggiore di tutte: umilia il ragazzo che in fondo ama davanti a tutta la scuola. La cosa positiva in tutto questo è che c'è stata un'evoluzione da parte sua, e questo è molto importante. Anche se si sono fatti molto male a vicenda. E qui veniamo a Sherlock, perché leggere questo capitolo ha in parte cambiato il mio modo di vederlo. Pensavo che lui fosse una vittima e che avesse patito passivamente il rifiuto di John, e invece credo che una parte della colpa ce l'abbia anche lui (anche se meno grave rispetto a quella di John). Qui Sherlock arriva a urlare fuori il suo amore in una dichiarazione dai toni struggenti e drammatici, lo fa perché è disperato e questo è comprensibile, ma allo stesso tempo io credo che lo faccia anche nel momento peggiore. John ha preso male la faccenda di Irene si è sentito rifiutato e Sherlock io credo abbia sbagliato lui stesso a mettersi insieme a Irene, anche se il suo intento era andare avanti e liberarsi del sentimento che provava per John. Se avesse insistito o parlatogli in un momento di maggiore privacy forse le cose sarebbero andate diversamente. Però non mi sento di colpevolizzare troppo lo Sherlock giovane, alla fine era un ragazzino innamorato e anche piuttosto giovane, al suo primo amore e che non sapeva lui stesso come dovesse comportarsi. Quello da colpevolizzare forse è quello del presente. E qui vengo alla seconda parte del capitolo.

Dunque, nonostante il finale trasudi angst, a me è piaciuto moltissimo. Perché Sherlock e John si lasciano andare, finalmente a un qualcosa che entrambi avevano segretamente sognato, ma che non avrebbero avuto mai il coraggio di fare. Complice la vacanza e l'alcool di troppo, finalmente succede e mi è piaciuto moltissimo come avete gestito la lemon. Non esplicita, ma non per questo meno chiara. Il finale certo è stato tosto da mandare giù. Sherlock era terrorizzato, questa è la verità. Io ho avuto questa impressione mentre leggevo. Ha paura che il suo cuore si spezzi di nuovo e quindi ferma tutto quanto ora che è ancora disilluso, adesso che sa che soffre di meno. Lo fa facendo del male a se stesso e a John in una maniera molto dura. Diciamo che a salvare la baracca ci pensa il capitolo finale che, dopo questo, sono andata a leggere subito. Non so come avrei fatto dovendo aspettare l'aggiornamento.

Vado subito a recensire anche l'altro.
Koa

Recensore Master
25/09/18, ore 11:35
Cap. 8:

Questo è un capitolo travolgente ma molto amaro in cui, ancora una volta, Sh lascia dolorosamente sfuggire tra le mani le parole che potrebbero esprimere a John il suo perdono ed il suo grande amore.
La ragione la ritroviamo nelle ombre del passato, pesanti ed evocative di una brutta immagine di John. Un John che si lascia influenzare dalla paura del giudizio degli altri, che non riconosco certo come un possibile "conduttore" di luce. È stata, infatti una lettura difficile quella in cui ce lo fai incontrare, vigliacco e duro, di fronte alla sfrontata cattiveria di Jackson ed alla disarmante fragilità di uno Sh che, comunque, anche se preda di mille paure, è pronto a vivere il suo amore, per lui e con lui, davanti a tutti (“…Che significa quello che hai detto?...”).
Ripeto, un bruttissimo John, irriconoscibile e degno solo di subire ciò che Holmes sta facendo. Il problema è che, per il consulting, vendicarsi di lui è, soprattutto, provocare un male terribile a se stesso.
Tornando al presente, Sh ha bisogno dello stordimento dato dall'alcol per lasciarsi andare al suo desiderio di amare e di essere amato. Ma il successivo risveglio è ancora più angosciante, forse peggiore di ciò che è avvenuto nel passato, perché il futuro non appare più come una dolce promessa. Brava, tutto ben raccontato.
P.S. voglio essere sincera con te: l’immagine del cuore che se ne va in giro, l’ho trovata un po’ ingenua di fronte all’alto livello emotivo ed espressivo di tutta la long, fino ad ora ma, visto che le parole che usi per descriverne, per esempio, il volteggiare “liberamente tra le fronde degli alberi” ed altro, sono scelte con cura ed hanno una loro efficacia, accetto questa tua originalità narrativa che fa parte, del resto, dell’esigenza di raccontarci quei due anche in un altro Universo.

Nuovo recensore
04/09/18, ore 12:12
Cap. 8:

E chi riesce ad aspettare fino a lunedì.. è appena martedì.. ok ho letto la tua ff è ho riso, pianto e gioito nel loro momento magico.. peccato che Sherlock non se lo ricorda.. spero davvero davvero che ci sia un happy ending non potrei sopportare un finale triste.. detto questo sappi che mi piace un sacco, la lettura è scorrevole e piacevole ( anche se mai na gioia per sti due)