Recensioni per
Il ritorno del Serpente Piumato
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/02/20, ore 22:25

Ciao carissimo, sono arrivata anche io, in ritardo come sempre, a recensire qualcosa di tuo.
Una lettura davvero interessante. Di storia mi ricordo poco e niente, ma stai sicuro che da oggi non dimenticherò mai le usanze Azteche.
Mi sono cimentata in questa lettura senza sapere bene cosa aspettarmi e mi sono ritrovata due ore dopo con le lacrime ferme sugli occhi e mia madre che si chiedeva se fossi ancora viva non vedendomi reagire.
Devo dire che all'inizio sono rimasta un po' interdetta nel leggere parole incomprensibili per me, però andando avanti ho apprezzato perché rendevano più facile l'immedesimazione.
Il protagonista è descritto molto bene ed è molto realistico sia nelle sue azioni che nei suoi pensieri e nelle emozioni contrastanti che prova. Fin da subito ho provato compassione per quel povero bambino che deve affrontare due loschi figuri poco dopo la morte della madre. In seguito la sua inquietudine adolescenziale che si protrae fino alla morte è pienamente comprensibile e quell'ultimo pensiero rivolto a suo padre subito prima di morire è stato davvero commovente.
La narrazione, poi, cambia ottica. Il suo amico, molto più ragionevole, sognava solo una cosa: la tranquillità. L'incredulità e il timore reverenziale che lo invadono all'inizio lasciano il posto alla disillusione per una realtà che lo ha deluso. Ma nel suo cuore conserva ancora un briciolo di speranza per una giustizia troppo a lungo sognata e che porta inevitabilmente ad una preghiera genuina ad un dio che, forse, non è poi tanto diverso da quello che pregano i "sacerdoti buoni".
Il testo è scritto con una naturalezza incredibile. La lettura è scorrevole e non pesante. Sì, c'è qualche errore di battitura, ma in un testo così lungo si notano appena.
Le scene che descrivono le loro tradizioni sono rese in modo realistico, "senza scrupoli". Non sono una che sopporta particolarmente bene racconti macabri (ma anche solo parlando tra amici di ossa rotte mi sento male), ma in questa lettura non ho sentito disagio per quelle descrizioni violente e sanguinose.
La divisione in sette capitoli accelera la narrazione di scene superflue focalizzando l'attenzione sui pezzi di vita veramente importanti. Con una tecnica precisa hai riempito i vuoti lasciati dai salti temporali in modo da raccordare tra loro i capitoli e soddisfare la curiosità del lettore.
Ti ringrazio tanto per questa storia straziante e bellissima. Mi sarebbe sempre piaciuto apprendere di più sulle usanze di popoli diversi dal nostro e tu mi hai dato la spinta che mi serviva per cominciare ad impegnarmi.
Grazie ancora per queste due ore che mi hai concesso nel mondo Azteco piene di emozioni, io ti saluto, per il momento, e chissà che non riesca a recensire un'altra tua storia tra un esame e l'altro.
Alla prossima,
Lu_Sue;P

Nuovo recensore
25/11/18, ore 16:16

 PRIMA CLASSIFICATA
IL RITORNO DEL SERPENTE PIUMATO di alessandroago_94.


Grammatica e stile: 9/10.

Ciao Ale! Sono finalmente riuscita a passare anche da te XD Innanzi tutto, vorrei farti davvero i complimenti per il piazzamento nella classifica, e scusarmi del ritardo.Cercherò di essere più celere nella distribuzione delle recensioni premio, ti invito dunque a farmi presente, qualora ci fossero, le storie che terresti venissero lette. 
Passando alla valutazione vera e propria: la storia è corretta dal punto di vista grammaticale (non che mi aspettassi il contrario da te, anzi), ma sono presenti alcuni errori di battitura disseminati un po’ qua e un po’ là che ne hanno rallentato lo svolgimento.
E ancor più di questi, una tendenza alla ridondanza in alcuni passaggi che secondo me poteva essere benissimo evitata.
Questo appesantisce il testo, di per sé lungo e di tema non facile ed immediato, il che potrebbe scoraggiare un lettore pigro a proseguirne la lettura - e sarebbe un vero peccato, non trovi?
Ti consiglio, per i prossimi contest/prossime pubblicazione, di cercare di snellirlo un po', perché alla lunga potrebbe penalizzarti!


Sviluppo di trama e personaggi: 10/10.
 
Ogni volta che tentavo di redigere un commento a questa sezione, mi sembrava tutto superfluo e a tratti svilente. C’è in ogni parola quella accuratezza storica e mitica che un po’ ti invidio, si viene immersi in un altro tempo; e una capacità di rendere partecipe il lettore al dramma del bambino prima e di tutto il popolo poi immensa. A fine testo m’è salito il magone, e non sto esagerando.
Bravo, bravo, bravo, veramente.


Attinenza al pacchetto e originalità: 10/10.

Anche qui, nulla da dire. Hai rispettato in ogni punto il pacchetto e sei riuscito anche a far apparire il fiore senza forzature.
Quanto all'originalità, bhe, chi se l'aspettava una storia sugli atzechi!? Avresti potuto benissimo ambientare una qualsiasi vicenda con due fratelli anche nel nostro tempo, e invece no, sei andato a mischiare realtà storica e mito!
Impossibile per me non darti il punteggio pieno.


Gradimento: 5/5.
 
Punteggio pieno anche qui, non ci sarebbe il bisogno di dirlo.
Mi avevi detto che per questo contest ti eri impegnato tanto, ma non avevo immaginato così tanto. Hai scelto poi una delle mie sezioni preferiti e un pezzo di storia (non potevi saperlo) che mi sarebbe sempre piaciuto approfondire, ma a cui non ho mai trovato il tempo da dedicare. E poi, se c'è dramma e sangue, ci sono io, come per la poesia xD L'ho già inserita fra le mie preferite, così da trovarla in fretta e rileggermela ogni volta che vorrò.
Spero intanto tu non sia rimasto scontento del mio lavoro di giudice e della valutazione, se ci fosse qualcosa che non ti quadra, che non trovi giusto o che non hai capito, non esitare a farmelo presente.

Ancora sinceri complimenti!
Totale: 34/35.

Recensore Master
10/09/18, ore 09:11

Ehi, faccio il giro della piattaforma e trovo due belle storie scritte da te, di fila? Se anche nella prossima sezione ne troverò di tue, la cosa si farà inquietante!
Passando al capitolo stesso, mi ha fatto piacere trovare una storia sugli Aztechi, ho un debole per le civiltà precolombiane. E mi è piaciuta l'atmosfera che hai creato fin dai primi capitoli.
Povero Itzcoatl! Essere spedito a quel modo dietro ragazzi più grandi di lui, vedere violato il corpo della madre ...le premesse per un'infanzia meravigliosa, davvero.
Il nostro protagonista è davvero un soggetto interessante. Si capisce che qiel che ha passato nell'infanzia l'ha profondamente segnato, che gli ha lasciato un fortissimo desiderio di rivalsa, solo esacerbato dall'aver rivisto il suo nemico in quella circostanza. Ma al contempo è profondamente egocentrico, non spreca mezzo pensiero per lo stato del confessore che tanto l'ha aiutato.
Davvero impressionante la scena della battaglia. Tra parentesi, ho davvero apprezzato che Itzcoatl, pur essendo il protagonista e alle prese con un compito piuttosto giusto come quello di ridare dignità a sua madre, non sia un completo spaccaculi. Si impegna, è sopravvissuto alla sua prima battaglia, è bravo, ma non eccezionale. Uno come tanti: lo trovo molto realistico.
Bella splatter la scena dei sacrifici, ma da una storia sugli Aztechi non è che ci si potesse aspettare molto altro. E così alla fine Itzcoatl ha il dito, ma è abbastanza permaloso e pieno di sè da ignorare che l'ha aiutato... vedremo se alla fine il prete aveva ragione o i suoi erano solo i deliri di un drogato?
Ovviamente aveva ragione. Mi è piaciuta la descrizione degli ultimi momenti di un ragazzo in una situazione simile, un bilancio della sua vita e dei suoi pochissimi affetti. Ma devo dire che me lo aspettavo a fine storia: adesso il ruolo di protagonista passa a Huetzin, vedo.
Che è senz'altro un tipo pacato e riflessivo, e rende molto bene sia l'illusione che gli Spagnoli fossero dei, sia la terribile disillusione finale. Quella leggenda li ha proprio fregati: si aspettavano un messia, si sono beccati i conquistadores.
Huetzin fa proprio pena. Voleva una vita tranquilla e normale, e l'ha vissuta schiavi, ricordando i festi di un tempo e la fine di un'epoca. Ma è stata abbastanza commovente la sua fede nel vero arrivo del dio e di un futuro migliore, e la sua preghiera veramente sentita invece di quella imposta.
Complimenti, davvero una bellissima storia, che dipinge bene sia i personaggi che la cultura in cui si muovono!

Recensore Master
09/09/18, ore 19:19

buona sera, che piacere ritrovarti anche qui, un racconto bellissimo, onore e sacrificio di un lungo tempo che fu.. Prima di Pizzarro e dei Fuentes, un giovane coraggioso che affronta la vita e i suoi antenati.. infiniti complimenti, sempre bravissimo per spessore delle storie, dialoghi e conoscenza JQ

Recensore Master
05/09/18, ore 08:12

Ciao!
Davvero un bel racconto, complimenti!
E’ scritto molto bene, come sempre.
Il mistero di un bambino che lo accompagnerà fino a quando raggiungerà l’età adulta, che anche da grande percepisce il sapore di quel ricordo e lo vive sulla sua pelle.
Itzcoatl si sta addentrando in un futuro ignoto; non conosce cosa lo aspetta e al momento di intraprendere la strada da vero e proprio guerriero le parole del sacerdote sono davvero forti: mi ha colpita molto “sii il giocattolo del tuo Destino”.
Ha compiuto gesti eroici e significativi, azioni che tutti avrebbero stentato a fare.
Mi hai tenuta col fiato sospeso per tutto il racconto, assieme alla voglia di saperne di più.
Complimenti, sei stato bravissimo a narrare il tutto tenendo fede alla realtà storica e grazie per tutte le note che consentono di comprendere meglio la lettura.

Auguri per il Contest ^^

A presto!

-Bigin

Recensore Master
05/09/18, ore 03:10

Carissimo,
è stata una lettura molto lunga, ma ne è valsa la pena.
Come sempre rimango sbalordita di fronte alla tua preparazione storica e alla tua capacità di elaborare trame sempre diverse e originali.
Sapevo pochissimo di civiltà precolombiane, e questo tuo racconto mi ha letteralmente aperto un mondo. Hai reso benissimo l'atmosfera, le usanze, le tradizioni (da quelle più ludiche a quelle più cruente), le credenze... questa storia è pervasa da un profondo misticismo, tra ascesi e follia sanguinaria, fino al desiderio di autoimmolazione, e da un senso di ineluttabilità crescente che si ritrova anche nelle profezie del vecchio. Conoscevo bene la profezia del ritorno di Quetzalcoatl e degli "uomini pallidi vestiti di ferro e montati su grandi cervi", leggenda che Cortes stesso alimentò per facilitare la sottomissione del popolo messicano.
In tutta la storia aleggia un clima di apocalisse, una tragedia incombente che infine giunge a compimento e spazza via la storia di un intero continente. Penso che questo rispecchi molto la natura spirituale di questi popoli così misteriosi e lontani (sia geograficamente che culturalmente da noi) e forse proprio per questo così affascinanti.
Mi sono piaciute anche le parole in lingua nahuatl che hai inserito qua e là: danno più "carattere" alla storia e contribuiscono a calare il lettore ancor più a fondo nel contesto^^
Complimenti, sei bravissimo ed è sempre un piacere leggere le tue storie!
(Recensione modificata il 05/09/2018 - 03:11 am)