Buonasera ancora.
Una poesia che racconta del lato più intimo dei giovani, spesso causa di imbarazzo e disagio.
Complimenti per il modo in cui lo hai trattato.

Ame

Carissimo esplori un terreno "fertile" riguardo questa tematica, e lo fai con una punta di ironia in riferimento ai versi finali, insomma c'è una sorta di tracciare della sessualità dei giorni nostri o comunque nell'azzeccare i tempi e il periodo giusto, insomma una sorta di dualismo o qualcosa del genere, in base a come il lettore può o vuole interpretare.
Il mercato sanitario non ha bisogno di tenere "duro" la "moscezza" vuoi o non vuoi è presente, quindi i rampolli sanno dove andare... sul "sicuro".
Francesco, se ho detto qualche eresia in questa mia recensione:
100 frustate come si usa fare a Singapore a mo' di castigo. :D
Continuo a leggerti, ormai sei entrato nell'Olimpo dei miei poeti preferiti, anzi sei lo Zeus.
Alla proxima!!!
(Recensione modificata il 09/11/2018 - 07:53 pm)

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Buon pomeriggio.
Concordo, c'è un qualche problema xD anche se non lo so comprendere.
Posso dirti che secondo me c'è più egoismo, una volta si era più abituati a essere aperti, a giocare coi coetanei, ad avere fratelli, mentre al giorno d'oggi noi giovani siamo sempre molto soli, senza fratelli, con in mano telefoni e gingilli che in fondo ci rendono un po' delle isole solitarie.
Vedremo; io credo che siamo fragili perché siamo giovani, un giorno saremo rocce.
Buona giornata e a presto :)

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