Recensioni per
E.T. – Führ mich ans Licht
di La_Sakura

Questa storia ha ottenuto 270 recensioni.
Positive : 270
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/06/21, ore 15:03
Cap. 4:

Cominciano a litigare anche questi due...benji dovrebbe essere sollevato di aver una assistente così ma...per non parlare di come ha reagito di fronte al gatto! Penso che anche il gatto gli abbia detto di tutto in miagolese...non si sopportano...anche perché i gatti sono dei gran portieri, dico per esperienza!!

Recensore Master
11/05/19, ore 01:17
Cap. 4:

Un Genzo particolarmente acido è ciò che ci si presenta in questo capitolo.
Decisamente sfasato per la situazione, in questo frangente non si comporta certo particolarmente bene. A parte il povero micio insultato e colpevolizzato (CATTIVO SGGK, i gatti non si insultano! 😂), il suo modo di trattare Julia non è certo da gentleman, e lei giustamente si inalbera.
E scopriamo anche che Wakabayashi Sr, ancor più orso del figlio (talis pater...) in realtà è fiero della sua carriera (ne ha ben donde direi) ma non è capace di aprirsi nei suoi confronti. Ora per Genzo, forzosamente, la situazione si complica dato che il padre potrebbe non riprendersi più completamente dal colpo ricevuto.

Recensore Veterano
26/09/18, ore 19:55
Cap. 4:

Ciao Sakura. Eccomi qui a commentare questa tua nuova storia. Prima di tutto, complimenti, è scritta davvero bene. Il tuo OC Julia è molto intrigante. Si capisce che è una ragazza tosta, determinata, preparata nel suo lavoro, ma si intuisce anche che c'è qualcosa di più dietro questa facciata fin troppo perfetta. Mi piace anche questo Genzo, ormai non più ragazzo, ma già adulto, che sembra vivere in maniera scanzonata e spensierata la vita, ma in realtà si porta dietro un'infanzia non proprio felice, con i genitori lontani e un ex portiere a farne le veci. Senza contare che a 12 anni si è trovato in un paese straniero, discriminato nell'ambiente calcistico per il fatto di essere giapponese. Non credo che sia stato facile per lui, visto anche il suo ego ed il suo orgoglio.
Ora si ritrova davanti a qualcosa più grande di lui, qualcosa che non sa come gestire nè dal lato emotivo, nè dal lato pratico, visto che non ha mai considerato l'azienda di famiglia come il suo futuro e ho il sospetto che facesse atto di presenza più per compiacere il padre, almeno in minima parte, che per reale interesse. Ora però dovrà rimboccarsi le maniche. Per fortuna che c'è Julia. Spero che Genzo si renda conto di essere stato ingiusto con la ragazza e di avere esagerato, ma comprendo anche che in certi momenti possa capitare di perdere la trebisonda. C'è da dire che i Wakabayashi avrebbero dovuto informare il figlio della delega data a Julia, visto che si tratta di una decisione importante, e visto che Julia sarà pure il braccio destro di Wakabayashi senior, ma è comunque una persona esterna alla famiglia. Mi sembra chiaro, comunque che esistano diversi motivi di tensione e molti problemi di comunicazione tra i due Wakabayashi.
Da una parte Genzo, che non riesce a dimenticare la sua infanzia solitaria e si sente pressato dal padre perchè abbracci un futuro che non vuole, dall'altra il padre che deve preoccuparsi per il futuro dell'azienda, ma forse esagera nello sminuire in quel modo,davanti al figlio, quello che per lui rappresenta una parte importantissima della sua vita, che ha contribuito molto a fare di lui l'uomo che è.
Vediamo ora come se la caverà Genzo in questo difficile momento. Alla prossima.

Recensore Master
26/09/18, ore 18:19
Cap. 4:

Eccomi che arrivo a recensire il capitolo nuovo e la tensione che Genzo sta provando si sente tutta, soprattutto nel modo che ha di rapportarsi con Julia. E' cafone all'ennesima potenza, e quasi la riveste di una responsabilità che non le appartiene. Anche la questione della delega: non c'è niente di male, ma subito lui deve pensare di nuovo alle voci di corridoio, alle preferenze, mettere in mezzo che lei e suo padre... chissà... MA PIANTALA, CRETINO!!! Per una volta che c'è una persona che ti tratta come suo pari tu perdi tempo dietro a queste cagate?! Ma ringrazia che tuo padre ha sempre avuto accanto una persona valida, come assistente!!! E poi, nonostante lei lo avesse fatto dormire in casa con Romeo!!! TZE'! Un minimo di gratitudine, oh!!!
Herr Wakab è tatino, gli sono affezionata e anche il modo in cui parla con Julia e come la tratta: come una figlioccia ** Bellino.
Ma vediamo se almeno le chiederà scusa. Dovrebbe! -_-
:****** al prossimo capitolo!

Recensore Master
26/09/18, ore 14:47
Cap. 4:

Genzo in questo capitolo è sulle montagne russe, emotivamente parlando.
Il senso di colpa l’opprimeva già nel precedente capitolo, ora si sono aggiunte la paura e la sofferenza, quel trovarsi una situazione che non si sa gestire e non solo perché anomala ma soprattutto perché spaventa.
Il Genzo del primo capitolo sembra presenziare in azienda come atto dovuto solo perché ora si trova a Monaco, a testimonianza di una vita spesa per altro, per il calcio, la sua vera passione fin da piccolo.
Le condizioni gravi del padre ora sono come una doccia fredda per lui, che si ritrova così catapultato in una realtà che forse aveva sempre trattato con superficialità, sottovalutandone alcuni aspetti.
Non mi sento di biasimarlo per le pessime uscite rivolte a Julia, soprattutto nel finale, perché il ragazzo è decisamente scosso ed è più facile prendersela con qualcuno con cui non si ha nessun vincolo affettivo o di parentela, piuttosto che soffermarsi su una realtà che mette spalle al muro.
Genzo teme di perdere suo padre quando ancora ci sono tantissime cose in ballo da chiarire tra loro, sente la paura del tempo che sfugge e sicuramente si rammarica di non aver fatto o detto qualcosa prima, dando per scontato temo che nulla sarebbe cambiato.
All’improvviso il concetto di famiglia prende un altro significato, un altro peso.
Se la prende davvero tanto per la delega a Julia quando all’atto pratico lasciare la ragazza padrona d’intervenire in caso di necessità è la scelta più saggia, viste anche le sue pragmatiche attitudini che ha dimostrato anche in questo capitolo.
Genzo è spaventato e allora cerca di ferirla, di prendersela con lei perché come dicevo sopra, è la cosa più semplice da fare per sfogare la rabbia e la paura, è completamente nel pallone emotivamente parlando.
E questo Julia lo intuisce benissimo, dandogli meno importanza possibile, ignorando le sue provocazioni e trattandolo con accondiscendenza, tanto per fargli capire che c’è da lavorare senza piangersi addosso o fare scenate senza senso.
Lei in questo momento possiede quella lucidità che a Genzo manca totalmente, così agisce per entrambi, sempre fedele agli “ordini” del suo capo.
Non credo che questo stacanovismo all’apparenza freddo dipenda da una mancanza di affetto di Julia verso il padre di Genzo, credo più che altro che la ragazza sia temprata dalla vita rispetto a quest’ultimo (come lasciano intendere i particolari “solitari” già evidenziati nei precedenti capitoli).
In tutta questa tensione Romeo e le gag associate a lui rappresentano una vera e propria nota di colore (in tutti i sensi!), che ha alleggerito la narrazione facendomi sorridere.
Un bellissimo capitolo questo, denso di emotività ma anche rivelatore e conferma dello spessore del tuo OC, che appare sempre più delineato, ma con ancora molti punti da scoprire, oltre la semplice definizione di donna in carriera.
Brava, Sakura! Non vedo l’ora sia di nuovo mercoledì per leggere cosa accadrà alla Wakabayashi Corp. Deutschlands… e non solo!

Recensore Master
26/09/18, ore 13:50
Cap. 4:

Niente da fare... io i figli di papà non li reggo.
Adesso Genzo si permette pure di fare insinuazioni pesanti sul conto di Julia e su suo padre! Non è giustificabile questo comportamento.
Se esiste una cosa che mi fa inca@@are peggio di un caimano sono le insinuazioni "sporche" sulle donne in carriera. Pretendo le sue scuse a Julia!
Né deve discutere sul fatto che i suoi genitori abbiano conferito una delega speciale alla loro assistente personale: non deve sindacare sull'operato dei titolari dell'azienda.
Si è sempre e solo occupato di calcio e della sua carriera sportiva: cosa pensava, che l'azienda si sarebbe fermata mentre lui faceva i suoi comodi?
E poi...
Romeo non si tocca! è pure tigrato rosso come il mio Tigro!
GRRRR!!
Julia è una GRANDE, la amo sempre di più!

Recensore Master
26/09/18, ore 11:31
Cap. 4:

La scena col gatto impiccione riesce per qualche momento a farci sorridere e dimenticare la gravità della situazione in cui i nostri protagonisti si trovano.
In ospedale arriva la mazzata ancora più grande per Genzo che si rende ancora più conto di cosa il padre abbia rischiato e diventa incapace di reagire al punto che, ancora una volta, è Julia a dover prendere in mano la situazione nel dialogo col medico. E presa di posizione della ragazza è talmente forte, che il medico vuole giustamente sapere con quale titolo stia intervenendo.
E qui si apre la questione delega, che in un altro momento probabilmente Genzo non avrebbe preso così male. Molte cose cattive che dice, come insinuare cose poco corrette tra Julia e la famiglia, sono sicuramente dovute allo shock della situazione e dell'ulteriore scoperta. Per la prima volta penso che Genzo si renda conto dell'effettiva distanza tra lui e la sua famiglia e provi fastidio del fatto che un'estranea sia più in contatto/confidenza con loro di quanto lo sia lui, sia più immersa in determinate dinamiche famigliari.
Per finire, la parte della descrizione del mobilio mi è piaciuta assai, tu sai perché! ;)