Io sono sempre più o meno in ritardo, ma quando si tratta delle tue storie di certo non posso non passare a dare una sbirciatina :D
Innanzitutto, è proprio il caso di dirlo: bentornata! :D *alza striscioni e spara coriandoli* Anche se per una cosa piccola e stimolata da un esercizio di scrittura, è sempre bello trovarti da queste parti. Come ti ho scritto tempo fa, mi sei proprio mancata :D
Passando alla recensione vera e propria, ho trovato questa storia molto singolare: è come i personaggi, prima "incastrati" e immobili in un quadro, improvvisamente prendessero vita appena Jane apre la porta del bar. E' una sensazione strana, come se il tempo, prima della sua azione, fosse fermo, per poi ripartire nel momento esatto in cui lei mette piede nel bar. Strana, ma molto, molto particolare e ben descritta.
E' altrettanto bello vedere come, mentre in lontananza sembra che tutti i personaggi siano dei perfetti sconosciuti per Jane, poi, entrando nel bar, non lo sono più. Tutti sono legati a lei, per un motivo o per l'altro, e le sue intenzioni non sono così "casuali" come sembrano all'inizio.
L'intreccio, al solito, è costruito benissimo e tutto prende vita man mano che si continua a leggere: nessun dettaglio è casuale e nulla è lasciato al caso, nemmeno le tue metafore che tanto amo.
E pensare che a Jane quasi piaceva quell'avventore stropicciato, lo stesso che poi le ha messo le manette ai polsi. Sembra in gamba il detective Martinez! :D
Il linguaggio e lo stile, come sempre, sono impeccabili e la storia scorre via che è un piacere. Brava, braa, sempre brava.
Complimentissimi per questa storia breve ma intensa. Ti mando un abbraccione forte sperando che, al solito, quella simpaticona - si fa per dire - dell'ispirazione torni presto a farti visita! :D
Ancora complimenti, alla prossima! :D :*** |