Buonasera, carissima!
Dopo aver visto questo capitolo non vedevo l'ora di trovare finalmente una mezz'ora di calma per sedermi con calma a recensirlo, e finalmente eccomi qua!
Forse di questo punto farei meglio a parlare alla fine della mia recensione, ma il titolo è proprio la prima cosa che mi salta agli occhi scorrendo il capitolo, perciò non posso fare a meno di accennartelo subito: adoro come, una volta arrivati in fondo al testo e letto il nome di Paver, diventi quasi istintivo risalire con gli occhi a cercare il titolo e a ricollegarlo, perché improvvisamente tutto acquista un senso, e quella strana ricerca che Guzman ha condotto per tutto il capitolo finalmente ha almeno un nome. La sua inquietudine e ogni sua perplessità o confusione legata a Samina hanno un senso e s'incarnano in una persona sul cui conto è vietato indagare - quantomeno con lei.
Ritornando all'inizio, mi è piaciuto molto il modo in cui hai deciso di descrivere Guzman, quest'insieme di caos e distruttività che si accosta al mondo in apparenza immacolato della AEther Foundation e lo studia da vicino, adeguandovisi in parte ma senza mai lasciarsene trascinare, perché a quel mondo lui non appartiene e non ne ha alcuna intenzione. In particolar modo mi ha colpita molto questa frase: Ogni sentimento si scontrava e rimaneva intrappolato in un altro, poi ci si univa, si trasformava e di nuovo si ritrovava impigliato da qualche parte, così che il suo intero essere fosse costantemente in conflitto tra impulsi che non riusciva a controllare..., forse perché in qualche modo, per qualche strano collegamento mentale, mi ha ricordato molto il momento della possessione di Nihilego. (Tra parentesi, tornare a leggere questa storia mi ha quasi fatto tornar voglia di riprendere in mano Pokémon Sole e vedere se per caso riuscissi ad apprezzarlo un po' di più della prima volta! Chissà se mi deciderò a provarci)
Iridio. In un certo senso quasi non mi aspettavo che facesse irruzione così in questa storia - ammetto che non mi è piaciuto un granché come personaggio, mi è parso che volessero a tutti i costi inserire una sorta di antieroe misterioso che però non è venuto fuori carismatico quanto si aspettavano - ma mi è parso naturale che Guzman fosse spinto ad avvicinarsi a lui anche, quantomeno, per l'irresistibile curiosità che gli ispira sua madre. Sono curiosa di vedere come evolverà il loro rapporto!
E poi, la scena della lavatrice. Sarà che fare il bucato mi rilassa enormemente, specialmente stendere le lenzuola profumate di ammorbidente (ok, presumo che questo possa ascriversi a una delle mie tante strane ossessioni), ma mi è piaciuta molto perché l'ho trovata così quotidiana e vera, spontanea e anche intima. Riesco quasi a figurarmelo il fruscio della lavatrice che copre i loro discorsi e le loro voci, è davvero molto reale. E delizioso lo scioglimento ironico finale, con l'azzeccatissimo congiuntivo errato attribuito a Guzman, veramente molto adeguato a caratterizzare il personaggio!
Carissima, non penso che mi rimanga altro da dire (che poi ho iniziato la recensione ieri sera, ma poi mi sono interrotta e la sto finendo adesso, quindi potrei essermi scordata qualcosa nelle ultime ore): capitolo intrigantissimo come sempre, non vedo l'ora di proseguire!
Ti mando un bacione enorme come al solito e un abbraccione fortissimo!
A prestissimo
Afaneia
Edit: con mia somma gioia, sono riuscita a obbligare il mio pc a funzionare correttamente e a inviare questa recensione dopo ventiquattro ore, non appena si è riconnesso al server *_* (Recensione modificata il 21/10/2018 - 03:54 pm) |