[Valutazione del contest "Un fiume di soulmate!AU"]
Titolo:
Titolo semplice ma esemplificativo, riassume in un’unica parola il cuore pulsante della storia che, oltretutto, è quasi completamente ambientata proprio nel sogno di Merlino.
Caratterizzazione dei personaggi:
Questa storia è incentrata quasi esclusivamente sulla descrizione della “strana stanza” e di ciò che fa Merlino, lasciando la sua caratterizzazione molto in secondo piano per dare spazio alle sue sensazioni.
Questo non vuol dire però che di lui non si sappia nulla, ovviamente. Lo vediamo in quel sogno ricorrente immerso nelle fiamme, ma Merlino – nonostante debba ovviamente esserne terrorizzato – non si lascia sopraffare dalla paura. No, lui si fa spazio con le mani tra le fiamme e si brucia per questo, ma tuttavia non si perde d’animo.
Mi piace molto che tu abbia sottolineato questa sua caparbietà, perché è uno dei suoi tratti distintivi che più vengono messi in risalto nel canon.
Tuttavia anche lui, alla fine, dopo tanto combattere sta per cedere allo sconforto… almeno fino a che non sente una voce.
Non ha idea di chi sia, ovviamente, ma già il pensiero che ci sia qualcun altro là dentro basta a ridargli la forza che stava perdendo.
In fondo – come nella vita – Merlino aveva soltanto bisogno di sapere di non essere solo, in quell’incubo di fuoco.
Stile e trama:
Lo stile di questa storia è semplice e lineare, ricco di frasi brevi e costituite prevalentemente da proposizioni singole o coordinate per asindeto.
Nella prima parte della storia questo stile è incalzante e aiuta a catapultare il lettore nella stanza infuocata insieme a Merlino, coinvolgendolo emotivamente e rendendo bene l’idea del battito accelerato del cuore che comporta un respiro secco e spezzato.
Tuttavia, a lungo andare la monotonia del ritmo fa sì che questa sintassi schematica perda mordente: la lettura da incalzante diventa frammentata e viene così intaccata la fluidità del racconto.
Viene dato un grande spazio, giustamente, alla descrizione di questa stanza in cui Merlino sogna di trovarsi. È importante, questo, perché la vera protagonista della flash è proprio la stanza infuocata, e come tale è essenziale che il lettore riesca a visualizzarla con l’occhio della mente in ogni suo particolare.
Una piccola precisazione su una frase che non torna: “Sembrano vogliano inghiottirti”.
Messa così la frase è scorretta, puoi modificarla in “sembrano volerti inghiottire” oppure in “sembra che vogliano inghiottirti”.
A dirla tutta, ho visto anche io la puntata (o meglio, le puntate) di Once Upon A Time a cui ti sei ispirata; forse avrei preferito una scelta più originale, comunque devo dire che non mi dispiace, anche se sarebbe stato meglio se ti fossi premurata di specificare nelle note la fonte d’ispirazione.
(Immagino tuttavia sia stata solo una dimenticanza, dal momento che nella risposta a una recensione lo chiarisci tranquillamente.)
Magari mi sarebbe piaciuto che la personalizzassi un po’ di più, però, perché la scena che presenti in questa storia mi è sembrata estremamente simile ad alcune che vediamo in OUAT e questa sovrapposizione di immagini mi ha impedito di godermi appieno la storia.
Detto questo, ho molto apprezzato la scelta di cominciare la storia “in medias res”, immergendo subito il lettore tra queste fiamme, perché credo che un’introduzione più graduale non sarebbe riuscita a rendere appieno l’idea di ansia e disperazione che quel luogo porta con sé.
Molto bello anche il primo quasi contatto con “l’altro”: Merlino sta quasi per cedere allo sconforto, ma ecco che all’improvviso sente una voce che lo rianima, e giustamente Merlino si affanna a cercare un modo per poter raggiungere chiunque sia il suo “compagno di sventure”.
Mi fermo solo un secondo per un’altra piccola correzione: “vorresti risponderli” --> “vorresti rispondergli”.
Tornando a noi, quelle fiamme troppo alte che gli impediscono di vedere chi c’è dall’altra parte hanno un retrogusto di quel “destino” che viene citato anche nel titolo della raccolta, e questa cosa mi piace molto.
Come pure è destino, a quanto pare, che Merlino non riesca neppure a rispondere a quella voce, perché una forza più grande di lui lo strappa a quel sogno proprio nel momento in cui, invece, avrebbe voluto rimanere.
Gradimento personale:
Di questa storia ho apprezzato soprattutto il modo in cui sei riuscita a rendere le emozioni e le paure di Merlino, catapultato in quella stanza immersa nelle fiamme, tanto concretamente che sembra proprio di essere lì con lui.
A presto!
rhys89 |