Recensioni per
Mala tempora currunt
di swimmila
Eccomi a recensire la tua ennesima meraviglia 💝. Solitamente quando vedo un nuovo capitolo lo leggo tra un impegno e l'altro... Per questa storia no! Ho preferito aspettare un momento di calma per assaporare la storia, parola per parola... Ho preparato una tisana e ho gustato entrambe.. La storia è la tisana 💝 Quando descrivi André come "Un morto in vita" Hai descritto tutta la sua sofferenza in un unica frase... Il nostro amato Generale che cerca di rimediare agli errori del passato, commettendone un'altro ancora... Oscar sussulta alla" presenza " di André.. Lo scambio di parole mute... Meraviglioso... E poi non smetterò mai di dire che adoro il tuo modo di scrivere in modo poetico, romantico, nostalgico.. Come se spalancassi le porte del porte e aprissi una finestra per farci dare una sbirciata nel tempo passato... I termini aulici... Insomma... Adoro le tue opere e non esistono parole a sufficienza per descriverne la bellezza. Un abbraccio affettuoso mia carissima e preziosa amica. Cristina. |
Ciao cara Ilaria, ho apprezzato moltissimo e forse ancora di più questo secondo capitolo: io comprendo il tuo perfezionismo, la ricercatezza linguistica, il tuo stile vintage e la tua grande disinvoltura con cui tratteggi personaggi, situazioni e sentimenti. |
Scusa il forte ritardo ma alcuni impegni e contrattempi inaspettati mi tengono lontana da queste pagine e sono rimasta parecchio indietro con le recensioni.... tuttavia sono dell'idea che non si può leggere e recensire in maniera affettata e superficiale, specialmente quando si tratta di opere d'arte letterarie come quelle che tu ci vieni a narrare..... Condivido le parole di Canto e di Lucciola, hanno scritto ciò che pensavo io.... in questo capitolo si percepisce in maniera drastica il cambiamento di Oscar e la vicinanza amorevole dimostrata verso André, che soffre con lei e per lei(, causa il ferimento del padre) le porge quel fazzoletto con dolcezza e sembra già di intravedere l'amore fra quello scambio di mani. È la prima volta che in una fanfiction appare questa tematica, analizzata con profondità impegno e stile ineguagliabile, quindi non posso far altro che esprimerti i miei ossequi e le mie felicitazioni! |
Povero Andrè! |
Ciao Ilaria! |
Oscar e il generale sono molto simili e il gesto di ribellione di lei forse gli ricorda sé stesso in gioventù. |
Il generale è così ligio, legato alle tradizione, quando è comodo. Prima Oscar andava bene come erede del casato, maschio, adesso che i tempi sono bui la vuole docile sposa, tremante e obbediente a un marito imposto. Ma lei è così speciale, ha una personalità inaudita, riesce ad alzare la testa, va contro gli ordini paterni, compie gesti inauditi per l'epoca, con uno splendido coup de theatre chiarisce a tutti la propria volontà di NON sposarsi. Pur avendo il cuore colmo di amore per qualcuno. E forse per la guardia abbassata dopo l'attentato, o forse perché il riposo forzato lo ha obbligato a vedere "la" figlia con altri occhi, il generale acuisce il proprio sguardo e inizia a notare come altri occhi la osservino adoranti e come lei li ricambi quegli sguardi. E così forse il generale capisce, quanto è speciale e inaudita sua figlia e il suo modo di amare. Sei bravissima Ilaria. Non so se ho colto tutte le sfumature, però ti ringrazio anticipatamente della tua splendida storia. A presto 💓 |
Passo passo ci guidi attraverso tutto l'episodio del ferimento del Generale. Ma attraverso la tua straordinaria narrazione, il tuo lessico così ricco ci pare di viverli quei momenti. André che è preoccupato per il generale, ma soprattutto della reazione di Oscar, lui la sente, la vive come se fosse la propria. Il suo amore è talmente vasto che è l'unico ad essere in grado di aprire il suo cuore, senza che lei se ne accorga. Ed è l'unico in grado, dopo aver aperto il forziere, a non prendere ma a dare, a lasciare un dono. Straordinaria. A presto 💓 |
Molti i leitmotif in questi due capitoli. Torna il rituale, il guizzo degli occhi dell'assassino che impugnava la pistola, l'amore di Oscar per il padre e per il suo uomo, la follia. |
In questo capitolo, il Generale è alle prese con la convalescenza e con tutta una serie di rabbie: rabbia contro l'attentatore, rabbia contro se stesso, per essersi fatto ferire da un incapace e rabbia contro la figlia ribelle che ha disatteso un suo ordine. |
I rituali, i gesti, la compostezza di un André sofferente, ma devoto. La devozione verso un padre-padrone perché il Generale è la figura paterna che conosce. La devozione verso colui che l'ha accolto in casa e gli ha permesso di stare vicino alla figlia di cui si è perdutamente innamorato. La devozione verso lei, che nel suo rituale, nasconde l'amore che prova per lui. Essere lì per lei è una cosa che André non può fare a meno, ma è anche un rituale quello di Oscar di accettare le cure che André le porge e che non sa ricambiare se non con un grazie, uno sguardo profondo e tante lacrime. Ed è bello come quello sguardo, quel grazie tu lo trasformi in un 'ti amo' perché è quello che avrebbe voluto dirgli in quel momento. La paura di perdere il padre, quella figura che amava, nonostante tutto, come una figlia, era immensa per lei. E André? Quell'uomo dolce, sempre presente, le stava dicendo un'altra volta con un gesto semplice, un fazzoletto, una mano tesa, che l'amava. Un rituale nascosto, appunto. |
All'inizio, tratta in inganno, pensavo che l'episodio narrato fosse quello di Saint Antoine anche se qualcosa non mi quadrava e, invece, si trattava della puntata in cui il Generale Bouillé e il padre di Oscar sono presi di mira da un sicario, forse, lo stesso Saint Just. |