Ciao!
Ho iniziato a guardare questa serie qualche settimana fa sul sito della RAI e mi sono vista quattro stagioni in tipo... due settimane. Mi sono messa in pari così posso guardare la quinta in televisione.
Questa One Shot mi è piaciuta molto. Hai descritto benissimo le sensazioni, le emozioni e i pensieri di Rosa, tutto il peso e la solitudine che prova, il desiderio di piacere agli altri e di far parte di una famiglia e la consapevolezza di non riuscire in nessuna delle due cose.
Ti dirò la verità, io in realtà all'inizio pensavo che Rosa fosse un po' stronza. Per come si comportava, per certe cose che diceva. Ma forse era solo il fatto che lei e Rosa si beccassero in quel modo che me lo faceva pensare, o il fatto che come hai detto tu la regia ha voluto farla vedere come quella che si metteva tra Azzurra e Guido. Poi, riflettendoci con calma, ho capito che in realtà non era così. Alla fine Rosa è una ragazza molto sola, che probabilmente cercava in Guido più una figura da seguire che di cui innamorarsi, una sorta di padre, di figura paterna che lei non ha mai avuto accanto e che, forse inconsciamente, desiderava tantissimo. Come tu stessa hai fatto capire il fatto di non essere accettata al convento era pesante per lei, in questa OS hai messo molto bene in chiaro che era sola e che soffriva parecchio. Pensandoci bene, vivere in una situazione del genere è pesante, lo sarebbe per chiunque e non riesco nemmeno ad immaginare quello che la ragazza ha provato. Ed è stata molto rispettosa a non rovinare il bel momento di intimità che hai descritto e che mi ha intenerita moltissimo.
Rosa è un personaggio complesso che, se fosse stato sviluppato meglio, sarebbe sicuramente stato apprezzato di più dal pubblico e anche compreso più a fondo. E' davvero un peccato che sia stato utilizzato solo per separare Azzurra e Guido, perché quella era solo una piccola parte di lei.
La storia comunque è molto carina, sei molto profonda in questa introspezione, le descrizioni sono semplici e ad effetto.
C'è qualche errore. Te li segnalo non per criticarti, ma solo per aiutarti. Lo faccio sempre nelle recensioni, spero non ti dispiaccia.
Alcuni errori sono di battitura, come per esempio "perchè" al posto di "perché", cosa che hai ripetuto più volte, oppure "Guido l'aveva rassicurata di questo", quando penso sia corretto "su questo" o "riguardo questo".
"mai più si sarebbe aspettata": forse intendevi "mai" e basta? Perché quel più non mi sembra c'entri molto con la frase, forse è un errore di distrazione.
"Dal suo punto di vista manipolatore e calcolatrice": "calcolatore", non "calcolatrice".
"ma che però lo sguardo intuitivo di Rosa": qui hai messo due congiunzioni subordinanti, ma e però, nella stessa frase e a pochissima distanza. Questo è un errore un po' più grave ma niente di irreparabile ovviamente, devi solo scegliere quale delle due usare e cancellare l'altra perché insieme non vanno bene.
"notti insonne": questo è di battitura, "insonni".
"un quadro famigliare dalla quale": "dal quale".
Hai fatto bene a scrivere questa storia, a farci entrare nel punto di vista di Rosa più di quanto siamo riusciti a fare guardando la serie. Mi è piaciuta davvero tanto, la solitudine di Rosa si percepisce in ogni riga e fa davvero male.
Mi è piaciuto molto questo passaggio:
"Fu allora che Rosa capì. Capì che non importava quanto lei si fosse messa in mezzo, dei loro problemi di coppia o di quel Dario, Azzurra sarebbe sempre stata il camino di Guido; il suo focolare , la sua forza, ciò che lo riscaldava ma allo stesso tempo lo accendeva, la sua sicurezza; il suo luogo in cui fare ritorno. La sua casa. Bastava guardare i suoi occhi per capirlo, i quali dicevano più di mille parole."
Sono parole molto profonde e d'impatto, belle davvero.
Complimenti! Ottimo lavoro!
Giulia |