Rieccomi qui.
Visto? La pigrizia si è momentaneamente dissolta! :D
L'introduzione di questo capitolo mi è piaciuta davvero un sacco! Mi sono sempre piaciute le tue intro, lo sai, solo che a volte alcune mi colpiscono più di altre.
Spesso anche io mi sono soffermata su questa cosa, ovvero che dovremmo prima amare noi stessi per poter dire di provare qualsiasi forma d'amore nei confronti di qualcun altro.
Non ci si rende conto quasi mai (in alcuni casi ce ne rendiamo conto ma continuiamo ad ignorarlo) che se non siamo in grado di volere bene a noi stessi, non saremmo mai in grado di fare lo stesso verso altre persone.
E quando dici che dovremmo essere più egoisti, dici una cosa veramente fondamentale. Dovremmo capire che essere egoisti fa parte della natura dell'uomo, solo che interpretiamo questa parola unicamente in senso negativo, secondo quello che ci hanno sempre insegnato/tramandato. Ci dicono di essere gentili col prossimo, di essere altruisti e di pensare perciò al bene degli altri. Ma al nostro bene chi ci pensa se non siamo noi stessi a pensarci?
Quando si rinuncia a qualcosa che ci sta veramente a cuore, per evitare che qualcuno a cui noi vogliamo bene non approvi e ci dissuade dall'inseguirlo, chi tra i due è egoista? Noi o l'altra persona?
Quando qualcuno opprime le nostre scelte e le nostre decisioni solo perché per quella persona possono risultere scomode e, una volta acconsentito al suo volere, dice di amarci per provocare in noi un effetto palliativo, chi tra i due è egoista? Noi o la persona che dice di amarci?
Questo per dire che l'egoismo è continuamente presente nella quotidianità, solo che spesso non ce ne accorgiamo.
Ognuno di noi, chi più chi meno, è egoista. Non bisogna eccedere, ovviamente, ma dovremmo riuscire a mettere noi stessi al primo posto di tanto in tanto; quanto meno quando in ballo ci sono cose che sono davvero importanti per noi.
Passando al capitolo, ho una vaga idea su cosa possa essere successo ad Alessia a Milano, ma potrei anche sbagliarmi. In ogni caso, appena lo scoprirò, ti dirò se coincide con la mia immaginazione :)
Feffe che continua a rivelarle cose del suo passato mi fa ancora strano, non siamo abituati :D
Chissà che succederà tra loro, nessuno è entusiasta del loro riavvicinamento. Posso anche capire le loro preoccupazioni, però così mi preoccupo pure io.
Non vorrei che il mio entusiasmo nel rivederle insieme si infranga... :/
Riguardo Ilaria, avevo già il sospetto che sarebbe voluta rimanere. E Francesca ovviamente non l'ha presa bene per niente...
Qui ad esempio da ambe le parti c'è egoismo: entrambe stanno pensando a sé stesse. Ilaria pensa al suo futuro, giustamente!, mentre Feffe ha paura che, una volta tornata in Inghilterra, possa perdersi nuovamente e quindi si arrabbia con l'amica perché interpreta questa sua decisione come un abbandono.
Credo che in Feffe ci sia anche un po' di dipendenza affettiva; è scappata da Firenze per non dover dipendere più da Nene però poi a Londra ha trovato un'altra persona a cui aggrapparsi. Magari le serve ancora una volta rimanere sola, per schiarire ulteriormente le idee su ciò che vuole realmente.
Staremo a vedere che combina!
Alla prossima! :)
Un abbraccio,
G. |