Recensioni per
Solo una bambina.
di Freeshane
Eccomi qui per lo scambio. |
NB: ti avevo lasciato questa recensione con un altro profilo, ma, visto che sto per cancellarlo, la riposto con questo profilo in modo che non vada perduta. |
SESTO POSTO A PARI MERITO, CON UN TOTALE DI 42/50 |
Ciao Cara! |
eccomi qui per lo scambio a catena |
Ciao! :D Eccomi qui per la recensione del Giardino. Stavo girando per il tuo profilo, a leggere qualche anteprima di trama tra le storie pubblicate, e trovo questa OS che per me già è un piccolo gioiello solo per l'idea e il genere a cui appartiene. Non è affatto facile uscire dalle fanfiction, trovare storie alternative e in contesti complessi come quello storico. Dunque ti faccio già i complimenti per questa concezione di lavoro. ^ ^ |
Ciao ** |
Ciao eccomi qui per lo scambio libero del giardino di efp. |
Buon pomeriggio. |
E' un lavoro scritto col cuore, e si vede. Faccio, per prima cosa, i complimenti per la documentazione fatta sulla vita di Maria Antonietta, molto dettagliata e ben fatta. Fatto altrettanto bene è anche lo scavo psicologico compiuto sul personaggio: una regina che una certa storiografia ha dipinto come frivola ed insensibile ("che magino brioches!") ha, qui, un notevole grado di umanità, grazie al taglio privato preferito alla descrizione diretta dei grandi eventi e alla prima persona, che fa vivere al lettore, col suo punto di vista, gli avvenimenti di cui è protagonista. Ammetto che la parte ucronica (se così possiamo chiamarla) messa solo alla fine mi ha deluso (anche perché il discostamento dalla storia me lo sarei aspettato un po' prima, trattandosi di una vicenda imperniata sui "se fosse andata così"), ma, paradossalmente, questo finale sembra lasciare anche una certa speranza sul destino della protagonista rispetto alla sua triste sorte a tutti nota, riagganciandosi, in questo modo, all'inizio: dalla bambina oppressa dall'etichetta regale alla donna che ritrova la sua libertà. E a tal proposito, devo dire che la reiterazione del sintagma "solo una bambina", richiamato sin dal titolo, contribuisce a dar maggior giustizia a questa lettura intima e drammatica sulla figura della regina di Francia. E' un bel lavoro, sicuramente non facile, dal momento che si trattava di raccontare anni di esistenza, ma i vari salti temporali compiuti sono tanto efficaci quanto fluidi nella loro lettura. Nella sostanza un racconto che, a mio avviso, merita. |