Recensioni per
The tale of the ghost on the shore
di Voglioungufo

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Domenica mattina, mi sveglio e mi imbatto per caso in questa meraviglia! Tre capitoli, conclusa e firmata Voglioungufo: cosa volere di più per iniziare la giornata alla grande? Inizio la lettura e penso: "questa cosa fluffosa mi farà battere il cuore e alla fine mi renderà appagata e felice"!
Evidentemente non avevo letto il genere nella presentazione, quindi se sono rimasta così male per il finale è solo colpa mia U.U La storia è davvero carina, specie quest'ultimo capitolo in cui si introduce la parte più sovrannaturale, che prende una sfumatura tra l'horror e il drammatico e ti lascia l'amaro in bocca. Un Naruto che viene spinto giù mentre continua a ripetere "Voglio vivere" è davvero una crudeltà. Sasuke è crudele e adorabile allo stesso momento 😍... insomma, all'incirca come te, Hattina❤

OMG. È fantastica. Ho cercato una storia d'amore qualunque e ho trovato questa. Il primo capitolo era dolce, pieno d'amore, pieno di felicità, due ragazzi che litigano, si riconciliano, si coccolano e si fanno promesse. Dal secondo capitolo però abbiamo già un'idea delle lacune sul passato di Naruto celate da questo misterioso Sasuke, di cui scopriamo non conoscere proprio nulla. Fino alla fine del secondo capitolo non sospettavo assolutamente niente. Ma le ultime righe, mi hanno mostrato ormai chiaramente ciò che succedeva. Il terzo capitolo, all'inizio un po' vago: si intuiva qualcosa, ma nessuna certezza. E poi boom. Capisci tutto. E dirti che è stato straziante non rende l'idea di ciò che veramente fa provare questo "pre-finale". E poi il finale: macabro.
Una supplica d'amore per un amico, un compagno fedele, l'unico punto di riferimento in vita per il Sasuke ormai morto, ma soprattutto l'unico motivo di felicità e comprensione. Una supplica disperata di chi si sente solo, ma allo stesso tempo anche l'indugio di chi non riesce a stabilire se questo suo sentimento di egoismo sia giusto o meno, tant'è che dice a Naruto di aver continuato a vivere, anche mentre era morto, indeciso se dirgli la verità sulla promessa o meno, se portarlo con sé nell'oblio oppure lasciarlo vivere.
Dall'altra parte in Naruto abbiamo uno stato di confusione, sentimenti intensi e tuttavia un amore ancora profondo, un amore radicato nel passato e tutt'ora presente (se così si può dire) nella vita attuale, un amore che non può ignorare. Tuttavia, anche un altro sentimento d'amore, che però viene evidenziato alla fine. Un amore imminente, "carnale", istantaneo, supplichevole, un amore che chiede pietà, un amore bramato forse più di quello per Sasuke: l'amore per la vita.
Due amori distinti e simili allo stesso tempo. Entrambi alla fine cedono all'egoismo: Sasuke non vuole più essere solo mentre Naruto vorrebbe tutta per sé la vita che si vede fuggire via in pochi istanti, quella vita che però anche Sasuke avrebbe voluto, ma che non ha potuto avere a causa del destino. D'altro canto, l'amore che entrambi provano per l'altro, inspiegabilemente passionale e mortale allo stesso tempo.
A parte la mia ultima battutina pessima sull' "amore mortale", ho veramente trovato questa storia degna di essere letta. Non so se ti ritrovi nella mia descrizione, tu che l'hai scritta questa storia, ad ogni modo questo è ciò che mi è arrivato e ciò che più mi è piaciuto. Breve ma intenso come mi piace dire. Complimenti!
(Recensione modificata il 15/12/2018 - 12:09 am)

Storia bellissima un po' triste alla fine ma bellissima Sasuke e' sembrato egoista ma in fin dei conti Naruto era ed è l'unico vero amico che aveva e ne è innamorato complimenti

Ciao! Non sai quanto sia rimasta contenta nel vedere l'aggiornamento, lo aspettavo davvero con ansia, anche se avevo ormai immaginato che lo avresti pubblicato ad Halloween per essere in tema.
Appena l'ho letto non sapevo come prenderlo: lascia l'amaro in bocca, come tutte le storie che non finiscono bene ( e qui si potrebbe aprire una parentesi enorme su cosa sia "bene", ma non divaghiamo... ). Francamente forse avrei preferito un altro capitolo, sia per dare ancora più suspance, sia per dare più spazio all'incontro finale e sia per vedere magari altri ricordi di Naruto, ma comunque sono mie preferenze personali.
Come sempre trovo il tuo stile molto fluido e le descrizioni sono impeccabili, rendi le scene in modo così vivido da riuscire a immaginarle perfettamente, come se fossero scene di un film... brava!
Diciamo che sono rimasta un po' perplessa dallo scoprire che Sasuke abbia dato fin dall'inizio un indirizzo fantasma come recapito - non la ritengo una mossa troppo furba, ha avuto fortuna ( o provvidenza divina?) che Naruto non fosse un tipo così attento da ricordarsi di quel dettaglio e smascherare l'imbroglio molto prima di venire a conoscenza di tutte quelle cose che lo hanno  portato a tornare a casa. A proposito di indirizzo, ti segnalo che oltre ad essersi persi un numero civico hanno pure messo due 2530! ;)
Ho trovato invece molto azzecata la decisione di Naruto di andare a Uzu: ha fatto un bagaglio ed è partito alla ricerca di qualcosa, esattamente ciò che ci si aspetta un tipo imprevedibile, senza pensarci troppo, senza avvertire nessuno e... povera Sakura, che paziente terribile le è capitato! Poverina, senz'altro non può dirgli su due piedi per telefono ciò che ha saputo da Iruka, si avverte perfettamente l'agitazione che la notizia del viaggio improvvisato le ha provocato.
Uzu è tipo una Silent Hill in mezzo al mare, sarà per questo che il telefono di Sasuke risultava irraggiungibile a volte?
L'incontro con la signora Jeckins fornisce molti frammenti mancanti: il ritorno di Sasuke sull'isola, l'obbligo a rimanere nascosto (per volere dello zio, quindi era parzialmente giusta anche l'altra teoria!) e il dramma familiare. Immagino che Naruto, ignaro del ritorno dell'amico, dopo la morte del nonno si sia trasferito a Konoha anche per cercare Sasuke, o sbaglio?
Dai ricordi adesso è possibile contestualizzare meglio molte delle parole di Sasuke: all'inizio aveva chiesto a Naruto se non ricordasse il libro, non se non si ricordasse se fosse presente in negozio! Alla fine comunque gli Altri hanno predetto bene, è stato proprio il libro a mettere in modo tutto e a riportare il biondo a Uzu.

"Dovevo fartela ricordare, ma davvero volevo farlo? Davvero sono così crudele? Farti ricordare qualcosa solo per farti morire poi?"
Credo che sia stato uno dei passaggi più belli, l'impasse tra l'amare abbastanza da lasciar andare via -vivere- e l'amare troppo da non poter rimanere senza. Nei capitoli precedenti questa indecisione la si vede di continuo, con tentativi di far tornare i ricordi - il libro, la poesia, i fiori, la foto rubata - seguiti però da discorsi in cui il passato non deve essere ricordato in quanto potrebbe essere doloroso. L'epilogo è tragico, Naruto in tutti questi anni è cambiato, conserva lo stesso amore per il moro ma adesso ha molte più cose da perdere di quante ne aveva da piccolo, ai tempi di quella promessa solenne: l'ancestrale paura della morte imminente non viene smorzata dall'amore.

Ok, direi che ho fangirleggiato abbastanza, quanto darei per essere altrettanto prolissa in altri campi- non sarebbe male se le 500 parole di questa recensione fossero anche il numero di parole attuali nella mia tesi, così per dire eh.
Sono davvero contenta di aver seguito questa storia, hai fatto un ottimo lavoro!
Continua così, sei davvero molto brava nella scrittura. Spero di leggere ancora tue storie così intriganti!

No ma non la puoi concludere così! Dio voglio sapere quello che succede dopo! Se Naruto vive o muore... Ovviamente io patteggio per la seconda perché sarebbe molto più poetico... Effettivamente mi aspettavo che fosse Naruto a buttarsi di sua iniziativa...
Cmq credo proprio che tutta questa storia sia nata dalla sua voglia di vivere e che sia per questo che è sopravvissuto all'incidente e ha perso la memoria.
La storia è davvero bellissima, ma il finale mi ha lasciata troppo in sospeso.. Ti prego dimmi come va a finire, please *^*

Ciao, non preoccuparti per il ritardo.
Eccoci arrivati alla fine perché purtroppo questo è l’ultimo vero? O ce ne sarà ancora uno visto che non hai messo completa? Mi piacerebbe scoprire qualcosa del dopo vista la paura di Naruto.
Alla fine Sasuke era un fantasma proprio come avevo pensato dall’inizio.
Naruto tornando a Uzu e scoprendo la verità, con i ricordi ha segnato anche la sua morte anche se appunto alla fine non voleva morire.
Mi è piaciuto davvero molto come hai articolato la storia e anche il susseguirsi del turbinio di eventi per poi arrivare alla verità.
Sei stata brava.
Ti segnalo gli errori trovati nel testo: “Naruto passò tutta la mattina e trasportarli in giro per gli scaffali”, “i, soprattutto dei vecchiette e una famiglia di turisti”, “Si tolse le scarpe da ginnastica, lasciando che la sabbia umida di incollasse”, “un roseto aveva avvolto il cancelletto stringendolo un abbraccio mortale fatto di spine.”, “Non permetterò che tu resta un fantasma per sempre costretto ad aspettarmi”, “aveva iniziato a camminare in preda allo shock, incapace d stare fermo.”, “Non devi paura, non fa male.”.
A presto, kiss

Posso riassumere il tutto con un: oh mio Dio...
Storia da brividi, letteralmente.
Perfettamente azzeccata per la giornata di Halloween, ma allo stesso tempo è così drammatica e malinconica da lasciar l'amaro in bocca per questo amore tormentato.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti!!!
Alla prossima 😘

ciao , sei tornata alla grande. Che dire, il racconto scorre lineare sia nelle descrizioni che nell'analisi degli stati d'animo.( descrizione realistica quella del traghetto, sembra quasi di sentire l'acqua sul viso).Un percorso da vero triller, Naruto dolce, alla ricerca del suo passato, un libro abbandonato, il suo amico ritrovato, quasi un idillio nella riunione, una promessa richiesta da mantenere per poi sfociare nel grido "non voglio morire"! La voglia di vivere più forte dell'amore! Decisamente la lacrimuccia è partita. Brava - errori di battitura: organizzassero da solo- da parte sue -Non devi paura - Ps: non ho capito se è finita, oppure non voglio… Gianna