[Valutazione del contest This is Halloween]
Titolo:
Il titolo è poetico e apparentemente malinconico, con quel “almeno” che lascia presagire una storia drammatica… e invece, a fine lettura, si è costretti a ricredersi.
Rispetto del tema:
Tutta la storia ruota intorno alla tua protagonista che si prepara per andare ad una festa di Halloween, quindi il tema è rispettato in pieno.
Sviluppo del punto scelto
Anche la frase che hai scelto è perfettamente sviluppata: ne vengono citate direttamente alcune parti nei pensieri della protagonista, ma più in generale il suo messaggio permea tutta la drabble.
Caratterizzazione dei personaggi:
La protagonista indiscussa della storia è questa ragazza senza nome che si prepara per andare alla festa. Trovo simbolico che di lei si sappia ben poco, nonostante la storia sia narrata dal suo punto di vista: si sa che solitamente nasconde il suo corpo sotto vestiti larghi, si sa che i compagni la prendono in giro… e basta.
Non ci viene detto praticamente nulla né del suo fisico né del suo carattere ed è maledettamente giusto così, perché quella sera non sarà lei, non davvero: quella sera indosserà la pelle di una ragazza diversa, che non ha paura di osare, che riderà se la chiameranno “puttana” perché anche se lo fossi chissenefrega…
Mi piace moltissimo la sicurezza che sprigiona dallo sguardo riflesso in quello specchio e – soprattutto – in quel sorriso compiaciuto del finale: è in netto contrasto con la ragazza timida e impacciata che si intravede tra le righe dei suoi pensieri, e proprio per questo è ancora più bella.
Stile e trama:
Un flusso di coscienza semplice e diretto, che segue il filo dei pensieri di questa protagonista mentre si prepara e nel frattempo conduce per mano il lettore attraverso ciò che sta dietro tutta quella risoluzione che esplode nel finale.
Nonostante la storia sia completamente introspettiva non è pesante, forse perché ai pensieri sono inframmezzate alcune brevi descrizioni di azioni o vestiario che tuttavia non stonano affatto nel contesto. Anzi, aiutano il lettore ad immedesimarsi ancora meglio in lei, a vederla per come lei stessa si vede in quel momento.
Il lessico è semplice ma curato, perfetto per una ragazza dei giorni nostri, lievemente scurrile in quei punti dove la scurrilità è necessaria per sottolineare al meglio il concetto (perché non è vero che “puttana” e “prostituta” sono sinonimi, non nel linguaggio comune).
Le due brevissime frasi finali sembrano quasi le battute d’arresto di quella che finora era stata una sinfonia di pensieri, e concludono alla perfezione questa drabble.
Gradimento personale:
Ho veramente apprezzato moltissimo la tua protagonista e la sua sicurezza da “fanculo il mondo, io mi vado bene così”. (Almeno per una sera.)
A presto!
rhys89 |