[Valutazione del contest This is Halloween]
Titolo:
Un titolo misterioso ed intrigante, incuriosisce il lettore e lascia presagire quella nota angst che poi perdurerà per tutta la drabble.
Rispetto del tema:
Il tema di Halloween è rispettato molto bene, con tantissimi elementi che richiamano sia la festa “commerciale” che la sua controparte nella tradizione pagana.
Sviluppo del punto scelto
Il punto principale che hai scelto richiedeva di ambientare la storia nella notte di Halloween, ed è stato sviluppato alla perfezione perché tutta la drabble parla proprio di questa notte.
Caratterizzazione dei personaggi:
Il protagonista di questa storia è a dir poco singolare: racconta gli avvenimenti con una pacatezza incredibile, quasi fosse un narratore esterno… eppure è presente in prima persona.
Di lui non si sa nulla in modo diretto, ma attraverso i suoi atteggiamenti viene tratteggiata una figura potente e sicura di sé, che però non sembra non godere di questa sua superiorità ma quasi addirittura compiange la sciocca ragazza che corre per il cimitero.
Quasi. Perché questa sua maschera si incrina nel momento in cui si lascia sfuggire che “la sua fuga disperata stuzzica piacevolmente i miei sensi”, e allora l’ottica cambia e questo narratore si trasforma in un mostro che non ha affatto pietà della sua vittima, ma la guarda con il quieto distacco che il macellaio riserva alle sue bestie prima di calare l’ascia.
E la ragazza… la sua figura è quasi inconsistente, a confronto dell’altra. È solo una semplice umana sconsiderata, che forse si riteneva furba a farsi beffa delle superstizioni e ha pagato a caro prezzo questa sua avventatezza.
Stile e trama:
Lo stile di questa drabble mi ha ricordato da vicino quello delle leggende: leggero e pacato, sembra quasi il racconto di un narratore esterno e disinteressato.
È per questo che poi quando si capisce che in realtà la narrazione è in prima persona il lettore è colto di sorpresa, perché se non è un narratore esterno allora chi diamine è che sta parlando?
Una domanda destinata a restare senza risposta, che lascia spazio a mille e più interpretazioni – tante quante sono le leggende su Halloween e Samhain.
La cosa che mi ha maggiormente colpita di questo stile è l’effetto che crea: nonostante la narrazione sia in prima persona c’è un distacco emotivo quasi totale, che fa rabbrividire per la spietata apatia con cui il mostro – o qualunque cosa sia – parla di quella che diventerà la sua vittima.
Vittima che è uscita di casa per qualche motivo che non ci viene spiegato – in fondo il protagonista non lo sa e neppure gli interessa – ma che, alla fine, deve fare i conti con l’amara verità: i mostri esistono, l’aldilà pure, e Samhain non è solo una leggenda.
Ma quando lo capisce, ormai è troppo tardi.
Gradimento personale:
Nonostante lo stile sia tranquillo e armonioso, questa storia mi ha inquietato in maniera incredibile… il che, considerato il tema del contest, era proprio quello che volevo.
A presto!
rhys89 |