Ciao!
Eccomi di nuovo da te, come promesso.
Forse, se non aggiorni nel giro di 48 ore, riesco pure a restare in pari questa volta XD
La voce narrante non poteva appartenere ad altri che ad un gatto, l'ho capito subito: ti sei ispirato a Natsume Sōseki per questo racconto? Adoro i gatti, ma, duole ammetterlo, finora non ho mai avuto il piacere di avere a che fare con una creatura tanto speciale e adorabile come il piccolo protagonista di questo racconto: la bestia di Satana che mi trovo in casa infatti di adorabile non ha proprio niente, e passa la sua invidiabile vita a tiranneggiare ogni singolo compotente della famiglia per ottenere ciò che di più brama al mondo, ovvero una ciotola sempre piena e, soprattutto, la possibilità di dormire in ogni singolo giaciglio destinato all'ultimo arrivato, che ha appena cinque mesi (ti lascio immaginare la trigicomicità di certe scene). Battute a parte, una volta di più hai dimostrato la tua estrema bravura nel destreggiarti fra le insidie – superate peraltro con estrema grazia – di un punto di vista tanto insolito: il piccolo Garibaldi\Mozzicone è un'anima antica e saggia, e lo sguardo con cui scruta il mondo – e, in particolare, gli umani che gli sono stati affidati – è limpido e disincantato ad un tempo.
Livietta invece mi ricorda molto Calliope, l'ermafrodita protagonista di Middlesex di Eugenides: avendo dei casi di ermafroditismo in famiglia (storie sia passate che recenti anche abbastanza tragiche, in verità) il tema mi ha sempre interessata, e infatti ho trovato tutta la parte a lei dedicata assolutamente accurata ma anche disperatamente struggente: il suo sgomento e la sua solitudine sono quasi (anzi no, togli il quasi) palpabili, ma trattati con una delicatezza e un riguardo di cui, obbiettivamente, in pochi avrebbero potuto dar prova.
La signora Venturina – e il di lei defunto, ma pervicamente presente, marito – non mi ha ricordato esperienze personali (nessuna delle mie nonne amava gli animali, né tantomeno infornava biscotti per i nipoti), ma le parole a lei dedicate sono arrivate tutte quante dritte al cuore – compreso l'amaro finale.
Hai una attenzione per i dettagli così precisa che i micro universi da te creati prendono letteralmente vita sotto agli occhi del lettore: sembra una magia, ma posso solo immaginare l'immenso lavoro di ricerca e rifinitura che c'è dietro.
Ti faccio, come al solito, i miei più sinceri complimenti: ti seguirò più che volentieri in questa nuova avventura ^^
In bacco al lupo per il contest!
Alla prossima,
padme |