Ciao.
Ho letto tutti i capitoli della tua storia in una volta sola perché avevo pensato che potesse trattarsi di una proposta interessante e un po' diversa dal solito, ma purtroppo devo ammettere di essere rimasta parecchio delusa.
Prima di tutto non ho capito perché Asami dovrebbe essere, come tu dici nella prima riga dell'introduzione, "la maga più nota di tutto l'arcipelago giapponese". Da quanto si evince dai capitoli pubblicati finora la ragazza, andando a contraddire tutta questa eccezionalità, altro non è che l'ennesima figlia destinata alla stessa identica sorte delle sorelle. Inoltre, visto il contesto in cui la inserisci, dovrebbe essere anche piuttosto giovane e quindi, a meno che le ragioni della sua notorietà non vengano svelate più avanti, mi risulta difficile capire come mai Asami è tanto famosa.
Altra falla della trama, a mio avviso, è data dal fatto che Asami fugge dal Giappone e di punto in bianco, senza che ne venga in alcun modo reso noto il perché, si ritrova ad Hogwarts. Senza conoscenti, senza mezzi di sostentamento, a migliaia di chilometri di distanza da casa sua. Fra tutte le scuole di magia del mondo, arriva proprio ad Hogwarts; scuola che oltretutto, per essere frequentata, presuppone il ricevimento di una ben conosciuta lettera d'invito. Davvero, non risulta per nulla chiaro come mai Asami debba essere finita proprio lì e non altrove e, soprattutto, su che cosa si basa questa precisa scelta, se di scelta si è trattato.
Il momento dello smistamento, parimenti, mi ha lasciata molto perplessa. Asami dice al Cappello che non ha pretese e che "le va bene tutto". Ora. Se c'è una prerogativa assolutamente radicata nella Casa di Salazar Serpeverde, quella è l'ambizione. Una dichiarazione del genere, mai e poi mai, si associerebbe ad un membro di quella Casa. La decisione del Cappello mi pare quindi priva di qualsiasi fondamento. E a proposito di Serpeverde: che bisogno c'è di specificare "Severus POV"? Perché non ce lo fai capire in altro modo, chi sta parlando? Incisi di questo tipo disturbano e si addicono ad uno stile decisamente acerbo.
Concludo con una nota sull'uso della grammatica e dell'ortografia che in generale, ma soprattutto in quest'ultimo capitolo, lasciano molto a desiderare. Gli errori di battitura sono tanti, troppi per non lasciare adito a dubbi sulla tua dimistichezza nella scrittura: mancano doppie, mancano lettere ci sono errori di concordanza sia di numero che di genere e, qualche volta, passi dalla forma presente a quella passata senza alcuna logica apparente.
Mi dispiace di doverti lasciare questa recensione negativa, ma spero che queste considerazioni possano aiutarti a risolvere le falle e a rendere questa storia interessante come meriterebbe di essere.
Buona fortuna,
Lili