Recensioni per
Tu sei il mio destino
di eleCorti

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/09/19, ore 13:07

[Valutazione del contest "Un fiume di soulmate!AU"]

Titolo:
Torna un titolo mono-parola, e di nuovo quella singola parola è il nucleo fondamentale della storia: la consapevolezza di Artù riecheggia in tutta la flash, ed è ciò che gli consente di andare avanti per la sua strada ben fermo nelle sue convinzioni.



Caratterizzazione dei personaggi:
In questa quarta e ultima storia troviamo infine il punto di vista di Artù, e lo esploriamo ben bene grazie a una profonda introspezione del personaggio e dei suoi pensieri.

Trovo la sua caratterizzazione davvero ben delineata, a partire dai primi dubbi sul perché si ritrovi a pensare sempre a Merlino. Dopotutto, come dice lui stesso, si conoscono da poco tempo… anche se in maniera non proprio ortodossa.

Artù si rende ben presto conto che Merlino lo comprende fin nel profondo, forse più di quanto si conosca lui stesso, e non esita ad ammettere che Merlino è l’unico che riesca a dargli conforto quando lo stress del mondo esterno – dato soprattutto da Ginevra – diventa troppo da sopportare da solo.

Ma perché lui e non gli altri tuoi amici?
Anche questa è una domanda più che legittima, che si lega a doppio filo alla considerazione fatta prima: Merlino è un amico, e per di più un amico che conosce da meno tempo di altri, presumibilmente… quindi perché proprio lui?
La risposta, di nuovo arriva in fretta. Tanto in fretta che, in casi normali, potrebbe sembrare superficiale, invece in questo contesto – con il Legame con Merlino nato nei sogni e voluto dal Destino – direi che è appropriata.

Non capisco però l’accenno a quel “non vuoi ammetterlo a te stesso”, perché da quanto ho letto – come ti dicevo – Artù non si fa nessun tipo di problema a considerare questo suo rapporto con Merlino come speciale, “qualcosa di più” di una semplice amicizia.

Forse quella frase sottintendeva che Artù non era stato attratto da altri ragazzi, prima di Merlino? Non so, in questo caso magari sarebbe servita un po’ più di spiegazione per delineare meglio il concetto.


Sulla caratterizzazione di Ginevra non mi dilungo, perché ne ho parlato in abbondanza nella valutazione della scorsa storia e qui mi ripeterei.
Tuttavia, partendo dal presupposto che questo personaggio non è quello della serie, devo dire che hai mantenuto la caratterizzazione datale nella terza storia e quindi ho apprezzato questa coerenza narrativa.

Vedere Artù combattuto a proposito della sua relazione con Ginevra mi è piaciuto perché ha richiamato anche quanto accade nel canon – ovviamente con le dovute differenziazioni del caso.
Anche qui, infatti, c’è la presenza ingombrante di Uther che preme affinché Artù convoli a nozze con Ginevra in quanto “buon partito”. Ho apprezzato questa cosa, benché soltanto accennata, perché l’Artù che conosciamo è sempre stato in qualche modo “succube” di suo padre, soprattutto per quel suo desiderio innato di renderlo orgoglioso che lo porta a non contraddirlo – quasi – mai.

La riflessione sul fatto che con Ginevra avrebbe avuto una vita agiata è un po’ meno conforme all’Artù principe, ma ben si accorda ad un ragazzo dei giorni nostri che – volente o nolente – deve fare i conti anche con un discorso economico… e con i pregiudizi della gente.


Nella parte finale, mi ha un po’ stonato il rimarcare che Artù non ha nessun pentimento quando Ginevra – dopo essere stata lasciata – scoppia a piangere. È vero che la loro relazione per come l’hai descritta era decisamente difficile e che lei ha usato questo “trucchetto” svariate volte per farlo tornare sui suoi passi, ma così sembra quasi che Artù sia completamente indifferente al dolore che potrebbe averle causato, e questo non è da lui. Avrei preferito anche solo un accenno al fatto che, nonostante fosse dispiaciuto per quelle lacrime che per una volta potrebbero essere vere, rimane ben saldo nella sua decisione.

Perché questa sua risoluzione, invece, mi sembra assolutamente perfetta e ho adorato come – una volta presa la sua decisione – Artù non si tiri indietro di fronte a nulla: ha finalmente capito cosa vuole il suo cuore, ed è ben deciso a lottare per ottenere la vera felicità.



Stile e trama:
Lo stile di questa storia è estremamente introspettivo, un unico lungo flusso di coscienza che analizza i pensieri, le paure e le emozioni di Artù in un momento di grande confusione per le contraddizioni che sente dentro tra cuore e mente.

Nonostante questo, tuttavia, la lettura non risulta mai pesante, e anche se talvolta la sintassi ricca di frasi brevi e spesso secche rende la narrazione leggermente frammentata, la comprensione del testo è sempre cristallina e il lettore non ha nessun problema a seguire per filo e per segno tutti i ragionamenti di Artù.

Attraverso i pensieri diretti di Artù il lettore è partecipe in prima persona dei suoi dubbi iniziali, e segue passo dopo passo ogni piccola domanda e risposta che lo porta sempre più vicino alla verità.

Perché se il lettore, a questo punto, già sa come sono andate le cose, lui è in piena crisi e deve farsi carico di tutto il suo coraggio per riuscire a discernere cosa realmente vuole il suo cuore… e capire se vale la pena andare contro tutto e tutti per ascoltarlo, a prescindere da cosa possa dire la ragione – o suo padre.

Scelta di cui noi siamo ben consapevoli, dato il richiamo finale alla dichiarazione che abbiamo già letto nella scorsa storia, e che quindi possiamo accogliere con quel sorrisetto saputo di chi la sapeva lunga. Dopotutto, sapere più cose dei personaggi stessi è uno dei privilegi del lettore.

Infine, ho molto apprezzato la tua scelta di parlare in questa storia, tra tutto, proprio di questo particolare momento… che in realtà è più che altro una sintesi di tutto quanto è successo ad Artù da quando ha conosciuto Merlino. Mi è piaciuto perché, nel resto della raccolta, abbiamo visto e sentito tutto attraverso gli occhi di Merlino e quindi conosciamo bene la sua versione dei fatti, ma con questa storia hai soddisfatto la curiosità del lettore del capire il percorso che ha spinto Artù ad aprire finalmente gli occhi, lasciare Ginevra e andare dalla sua anima gemella.
Verso quel lieto fine che neppure osava sognare, ma che proprio un sogno è riuscito a regalargli.



Gradimento personale:
Mi piacciono moltissimo le storie introspettive, e non ho potuto non apprezzare questa flash proprio per la cura con cui hai analizzato i pensieri e le emozioni di Artù, portando il lettore a conoscerlo meglio e ad affezionarsi a lui ancora di più.







Valutazione generale della raccolta: Tu sei il mio destino

Titolo raccolta:
Questo titolo mi è piaciuto molto perché nella sua apparente semplicità nasconde un concetto complesso e imprevedibile: il “destino” è qualcosa che è sempre presente nella serie, e che riveste un’importanza fondamentale attraverso le “due facce di una stessa medaglia”.
Ho molto apprezzato sia il riferimento al canon che il preludio a un “destino” che si presenta ben diverso, ma al contempo ugualmente inevitabile.



Sviluppo del soulmate!AU
In questa raccolta il Destino e il conseguente rapporto che si sviluppa tra Merlino e Artù è il filo conduttore che lega tutte le storie, e questo mi è piaciuto moltissimo.

Invece non mi è piaciuto che soltanto Artù e Merlino siano legati da questo particolare rapporto: come specificato anche sia nel bando che nelle FAQ, la regola del soulmate!AU scelto avrebbe dovuto essere valida per tutti.

Non era obbligatorio parlare approfonditamente di altre coppie di soulmate, ma avrei preferito almeno qualche accenno in proposito, anche soltanto a delle leggende che parlavano del concetto di anime gemelle.
Avresti potuto dire che nessuno ci credeva perché non c’era nessuna documentazione accertata che provasse tali legami o qualcosa del genere, e anche modificare leggermente la regola generale per meglio adattarla al contesto.
Avresti anche potuto far fare delle ricerche a Merlino, o farlo ipotizzare che probabilmente non ci sono documentazioni perché è qualcosa di talmente personale che nessuno vuole parlarne… le strade erano molte e varie, bastava davvero poco per completare il quadro generale.

In questa raccolta, invece, è palese che non solo nessun altro si sia mai confrontato con sogni come quelli di Artù e Merlino, ma addirittura nessuno pare averne mai sentito parlare perché, se così fosse stato, almeno una “voce di corridoio” sarebbe arrivata alle orecchie di Artù e Merlino.
Il che, a conti fatti, rende il loro rapporto un’eccezione e non la regola come avrebbe dovuto essere.

Di contro, ho molto apprezzato la grande importanza data alla Stanza Rossa all’interno della raccolta; il suo è un ruolo a dir poco cruciale e legato a doppio filo a tutti i principali sviluppi del rapporto tra Artù e Merlino: è qui che si vedono per la prima volta, è qui che iniziano a conoscersi, è qui che si scambiano confidenze entrando sempre più in sintonia… ed è qui che, alla fine, scoprono di essersi innamorati l’uno dell’altro.

In particolare, ma questo l’ho già accennato, mi è piaciuta l’evoluzione dei sogni e della stanza stessa: all’inizio sono veri e propri incubi di fuoco, ma non appena le anime di Artù e Merlino riescono in qualche modo a collegarsi allora le cose iniziano a cambiare, e la Stanza Rossa cessa di essere una prigione di fiamme per diventare invece il loro rifugio personale.



A presto!
rhys89

Recensore Master
02/01/19, ore 17:30

Buon anno ele! ^^

Anzitutto, premessa: ripasserò a brevissimo sul tuo account perché sto leggendo un capitolo flash. Però dovevo assolutamente finire di leggere questa raccolta. Allora, Artù e Ginevra con Lancillotto sono un triangolo tipico della letteratura, dove il re di Camelot rappresenta la parte più sofferente. È tradito due volte, dalla moglie e dal cavaliere che spezza quel rapporto di fides che c’è tra feudatario e vassallo. In quest’ottica la ship slash che proponi è sensata perché fa declinare nell’amor romantico un legame indissolubile, laddove la soulmate di Ginevra era, con tutta probabilità, Lancillotto. Oltre a questo, il punto di vista di Artù abbraccia la ragione per sfociare nella passione e nella consapevolezza che deve dichiararsi a quello che non è un amico sotto nessun punto di vista, bensì la sua anima affine. Ho trovato tutto questo molto credibile e particolarmente ben scritto.

Rispetto alle prime storie tue che ho letto, noto come anzitutto la flashfic sia un genere che padroneggi con molta grazia, ma ho visto anche e soprattutto una crescita e un miglioramento nettissimi. Il mio augurio per l’anno nuovo è che continuerai a scegliere forme che si adattano bene al tuo sentire, perché questo capitolo finale è ineccepibile e chiude la raccolta non solo in modo totalmente inerente al contest che hai scelto, ma anche con un punto di vista sensato e coerente, nonché intenso. Quindi brava, continua così :*
Un abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
24/12/18, ore 17:18

Ciao Elettra. Hai delineato davvero bene il punto di vista di Artù e il suo grande amore per Merlino.
Ha preso consapevolezza, lentamente, di dove il suo cuore puntasse e, beh, evidentemente non era Ginevra.
Ho apprezzato il fatto che il tutto si sia concluso con toni morbidi, senza esasperazioni.
A volte l'amore è semplice, siamo noi a non voler vedere ciò che ci circonda.
E l'hai mostrato benissimo.

A presto!

Recensore Master
15/12/18, ore 17:37

Buonasera! Finalmente posso continuare e terminare questa raccolta molto molto carina :)
Adorabile il modo in cui Artù pensa a Merlino, a quello che in così poco tempo sono diventati. L'affetto che li unisce, secondo Artù, è diverso da quello di Ginevra, che è piuttosto spiacevole. Artù non può evitare di notarne la differenza e di capire, di conseguenza, che di Merlino ne è innamorato. 
Il finale è davvero bellissimo. Ci voleva un po' di gioia per questi due! Credo che Artù abbia fatto la scelta giusta e credo abbia trasmesso un bel messaggio. Non è la vita agiata che conta, ma l'amore. 
Mi è piaciuto molto vedere il punto di vista di Artù, comunque, e ho apprezzato l'uso della seconda persona che mi piace sempre molto.
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Master
08/12/18, ore 09:54

Ciao, eccomi qui per l'ABC del giardino :D
Alla fine ho optato per leggere tutte e quattro le storie, visto che erano abbastanza brevi non mi costava nulla, così posso dirti cosa ne penso :D
Intanto devi sapere che io adoro le AU. Le AU sono belle, e quelle su Merlin lo sono altrettanto. Il dettaglio di lui e Artù che si incontrano nei sogni mi ha ricordato tantissimo Once Upon a Time, anche per il discorso delle fiamme. Ecco, come idea mi è piaciuta, perché secondo me è figa, oltre ad essere poetica. Si incontrano tutte le sere nello stesso sogno. O per meglio dire, all'inizio è Merlino che lo vede all'interno del suo sogno, poi dentro di sé inizia a desiderare di volerlo incontrare e conoscere meglio, peccato che chiedere a Gaius sia fuori discussione perché vuole evitare di farsi fare troppe domande. All'ennesima volta che si incontrano però riescono a parlare, e Artù giustamente si domanda come mai si ritrovi sempre lì, come mai nonostante si trovino in un sogno riescono comunque a condividerlo, a parlare. Poi mi è venuto in mente quanto sarebbe stato triste se alla fine Merlino si fosse svegliato e avesse scoperto che in realtà Artù non esiste, che era solo un sogno, appunto. Ma queste sono elucubrazioni mentali miei che vedo sempre l'angst ovunque, però magari può essere uno spunto xD
I due finalmente si vedono nella realtà e passano del tempo insieme. Che Merlin sia cotto è abbastanza chiaro, ma a quanto pare anche Artù. Ma bravo! Perché dei due sembra sempre quello più restio ad ammettere i propri sentimenti, qui invece non ha fatto troppo la dama di turno e dichiara subito che prova qualcosa per lui ma... C'è un problema. E quel problema si chiama Ginevra. Nella serie mi piaceva anche abbastanza, ma qui - oddio - che stalker. Me la immagino proprio nei panni di fidanzata stalker e ossessiva. Il fatto poi che Artù rimanga con lei per pietà la dice lunga. Fortunatamente l'ultimo capitolo è dedicato proprio ad Artù e appunto alla sua consapevolezza di doverla oramai lasciare, perché andare avanti per questa strada sarebbe inutile, oltre che dannoso. Quindi immagino che nel prossimo lui la mollerà definitivamente, nella speranza che abbai vita facile.
Ho letto queste quattro OS tutte ad un fiato e devo dire che mi sono piaciute molto. Merlino è IC, Artù e Ginevra forse un po' meno, ma alla fine questa è un AU e io per prima mi prendo delle libertà quando si tratta di AU, quindi a me non disturba per niente, anzi, qui è giustificato. Sullo stile nulla da dire, non ho trovato errori, la tua scrittura è piacevole come sempre.
Detto questo, è un piacere aver letto qualcosa di tuo.
Alla prossima :D

~ Nao

Recensore Master
25/11/18, ore 16:24

Ed eccomi a lasciare l’ultima recensione di questa storia (dopo la passo anche tra le storie da ricordare).

Avrei voluto leggere ciò che pensava Arthur di Merlino e come era arrivato alla conclusione che provasse qualcosa, che gli piacesse più di Ginevra. Sarebbe bello se questa storia fosse stata più lunga, descritta da più punti di vista. Ma comprendo le regole dei contest, e mi accontento di questo.
Grazie per questi quattro capitoli che hai scritto.

Vera 🌸

Recensore Master
20/11/18, ore 15:40

Mi aspettavo un capitolo un po' più lungo, uffi :( Il ritorno della seconda persona va benissimo, non dispiace e devo ammettere che se il capitolo fosse stato più prolisso probabilmente sarebbe suonato pesante, mentre invece così sta bene. Mi piacerebbe molto vedere cosa avresti combinato senza limite di parole e cose del genere, infatti spero tu un giorno voglia scrivere non solo un'altra ff su Merlin, ma magari proprio un'altra AU :)
La parte più soulmate!AU è molto leggera anche in questo finale, dove forse me lo aspettavo un po' più "pesante". Sinceramente come cosa non mi dispiace per niente, anche se mi ha molto sorpreso. Insomma, mi aspettavo tante cose e invece hai fatto qualcosa di totalmente diverso, il che non è male ;D
Il mio giudizio sul lieto fine rimane quello: mi piasce.
Spero di trovare una tua storia presto!
Kiss