Recensioni per
Comunicazioni interrotte
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 72 recensioni.
Positive : 72
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/21, ore 15:42

Mi piace tantissimo come hai reso l'introspezione di Steve. La sua presa di coscienza, la dicotomia tra il sé passato e quello attuale, in cui riemerge l'antico timore di un ragazzino che non era fisicamente all'altezza dei suoi ideali.
E poi mi piace come hai tratteggiato attraverso il suo sguardo gli altri sopravvissuti. Sono eroi sconfitti, devono metabolizzare qualcosa che non è solo dolore e perdita, ma forse anche incredulità, stupore.
Hanno perso più di una battaglia e devono scendere a patti con sentimenti ed emozioni.
Mi piace che a notare tutti questi dettagli sia Steve: con la sua storia personale, col suo appartenere a un'epoca tanto diversa, forse è quello che può cogliere meglio gli aspetti di quello che stanno vivendo.
Mi si è stretto il cuore a immaginarlo percorrere corridoi e sale, quasi riuscissi a sentire il suo spazio negli ambienti vuoti.
Direi che, anche con questo capitolo, hai fatto centro, e proseguo la lettura. ♥

Recensore Master
25/03/20, ore 16:39

E rieccomi anche con questo capitolo, mamma mia, ogni volta avrei duemile cose da dire, duecento feels da esprimere e poi mi ritrovo sempre a dire solo due cosette striminzite e a non rendere giustizie a queste meraviglie, sgrunt. Ma lasciamo da parte l'autocommiserazione e proviamo a dare un senso alla recensione (ho fatto la rima ahahahah, ho fatto la rima, *qualcuno mi fermi vi prego)

Per prima cosa: il punto di vista di Cap ti riesce alla perfezione. Si nota che con Tony, non è che tu sia più a tuo agio, ma usi un affetto decisamente maggiore, ma stai facendo davvero un ottimo lavoro anche con Steve, che da' il meglio di sè in queste situazioni difficili.
Seconda cosa: ho amato il titolo del capitolo che, correggimi se ho preso una cantonata, si riferisce ai due alleati che Steve ha perso. Bucky è diventato cenere, mentre l'amicizia con Tony si è persa nel ghiaccio della Siberia.
Terza cosa: l'atmosfera che sei riuscita a trasmettere, beh, mette i brividi. Ho provato a immedesimarmi, a chiedermi come mi sentirei io in una situazione simile: credo che la mia mente per non impazzire penserebbe che sia tutto uno scherzo; che le cose non possono assolutamente rimanere come sono e che bisogna organizzare un piano, trovare il modo di fare qualcosa.
Si aggirano come fantasmi senza meta nella reggia di T'Challa, in attesa. Di cosa, Steve non saprebbe dirlo, ed è sicuro che anche chiedendolo non otterrebbe risposta.--> ecco questa frase esprime esattamente come mi sentirei: in attesa di qualcosa, perchè la situazione non può rimanere così, ma senza sapere di cosa.
Ultima cosa: fa davvero impressione pensare che quelli rimasti sono gli Avengers originali, coloro che dovrebbero essere i più uniti... e che invece non lo sono per nulla. E fa male sospettare che in realtà non lo siano mai stati.

Con la curiosità di scoprire cosa si diranno questi tre, vado al prossimo capitolo <3

Bacionissimi,

Benni

Recensore Master
04/12/18, ore 19:44

Ehilààà, come ti dicevo, oggi non ti libererai di me u.u <3
Devo ammettere che anche se questo è solo il secondo capitolo della storia, mi stai dando la possibilità di entrare un po' di più nella psiche di Steve e quindi di non farmelo stare troppo antipatico :')

Sei riuscita con grande maestria a muoverti nei suoi pensieri e a renderlo perfettamente IC, e ti dirò che fa strano vedere un punto di vista nuovo, così ben espresso e così distante dall'altro che conosciamo già bene.
Ho apprezzato molto il continuo paragone tra lo Steve attuale e quello di una volta, che pur essendo diversi e lontani anni luce l'uno dall'altro, in realtà hanno ancora tanto in comune. Credo sia un aspetto presente anche nei film, o almeno io ho sempre la sensazione che il vecchio Steve, quello che veniva picchiato dai bulli, emerga sempre in un modo o nell'altro, immagino anche per tutta la storia legata a Bucky.
La Siberia torna a far capolino, ma come hai scritto tu questo non è proprio il momento giusto né per affrontarla né per dimenticarla. La tregua stabilita tra Steve e Tony è il giusto compromesso ora che ci sono ferite più fresche con cui confrontarsi.
Tra l'altro mi è piaciuta molto la parte in cui fai riferimento alla divisione della squadra; il senso di responsabilità di Steve lo porta a prendersi parte della colpa e hai fatto bene a sottolineare come qualcosa si fosse già rotto prima della Siberia. 

Sono molto curiosa di ciò che hai in mente per i capitoli successivi, e non vedo l'ora che partano i dialoghi per conoscere altri punti di vista (quello di Nat mi stuzzica assai).
Insomma, bravissima. Come sempre riesci a tenermi incollata al testo anche quando i personaggi non sono tra i miei favoriti <3
Ricambio l'abbraccio Hulkoso e speriamo a presto!

_Atlas_

Recensore Master
01/12/18, ore 18:37

Carissima Light,

Tu aggiorni rapidamente e io rapidamente faccio la mia incursione e ti recensisco. Eccomi dunque a deliziarmi con questo capitolo intriso d’angst. Il mio cuoricino s’è ovviamente spezzato di fronte a Thor che piange Loki e metà della popolazione di Asgard, ma anche per Nat e per Bruce e per Tony. Il punto di vista del Supersoldato è particolarmente intenso, qui. Passato bellico e presente funereo si intersecano in un capitolo dove la cenere dello schiocco si posa, inevitabilmente, sul ghiaccio che ha segnato non solo la fine del primo ciclo di vita di Steve Rogers, ma anche e soprattutto Civil War. La scena in Siberia annienta e spazza via gli Avengers come li conosciamo noi, tanto che per paradosso Thanos può solo riunirli, come Loki e il suo poco vistoso piano ♥ ne avevano determinato la formazione. La sala comune vuota e silenziosa è in questo senso indice della separazione di questi eroi che solo unendosi di nuovo possono sconfiggere Thanos e il vuoto.

Come sempre, lo stile è tra i più belli di Efp di sempre. Anche laddove il periodo è volutamente lungo, il lettore non perde mai né fiato né respiro. Se Iron Man viene dipinto sempre con una precisione cinematografica, il ritratto che fai del Capitano Rogers è altrettanto intenso e vivo e assolutamente IC, così come le reazioni degli altri personaggi, che possiamo solamente individuare. I riferimenti alle altre tue opere, che ho apprezzato e letto e commentato con enorme gioia, denotano ancora una volta come tu abbia creato un universo totalmente coerente e assolutamente fedele all’originale (e in diversi casi pure un po’ meglio).

Ok, dopo questa sviolinata assolutamente meritatissima ti auguro di passare un bel weekend e ti faccio tutti i complimenti di questo mondo! :*
Bravissima, davvero **
Un caro saluto,
Shilyss/Cla'

Recensore Junior
01/12/18, ore 13:57

Allora... wow. Mi spiego meglio.
Nella prima parte c’è un parallelismo semplicemente perfetto tra il Steve degli anni ‘40, con i suoi momenti di gloria, e il Steve del 2018, reduce dagli ultimi eventi che sembrano avergli prosciugato sia speranza che voglia di vivere... sfido chiunque a mettersi nei suoi panni e reagire in modo così “pacato”, scene del genere mi riportano sempre alla mente la frase di Ultron (“Capitan America, un uomo che non può vivere senza una guerra”) specialmente in questo passaggio dove lasci in bella vista l’uomo stanco dei conflitti, eclissando completamente il ruolo di soldato creato per la guerra.
Ho adorato la descrizione “sospesa” del Complesso, il modo in cui fai trasparire con dettagli microscopici il modo in cui tutti reagiscono alla recente battaglia. Ho apprezzato particolarmente il fatto che Tony si sia rinchiuso nel laboratorio, probabilmente a lavorare mentre si dispera (nel mentre si è scoperto che fine ha fatto Pepper o lo scoprirò nei prossimi capitoli?), come ho adorato il riferimento a Natasha intenta a distruggere manichini in palestra (l’avresti mai detto eh?), il tutto condito con una nota di angst che va a toccare l’apice con “in una massa torbida e acre che gli avvelena il respiro.” WOW.
E poi torni a descrivere quella situazione sospesa, l’attesa di una svolta sulla quale riversare tutte le speranze, vivendo in quello stato di limbo dove ognuno si preoccupa dei propri ritmi incurante a quelli degli altri.
In un passaggio che sembra banale (sembra), descrivi il come Steve si accorga del distacco da parte di Nat ma decide di non voler sapere nulla, probabilmente per evitare altre dosi di dolore perché sicuramente lei ha i suoi buoni motivi (sono i motivi che immagino o hai trovato altri argomenti da sviluppare? Sono curiosa, in ogni caso, sorprendimi). A parte la nota sul comportamento di Natasha, non ho potuto far a meno di associare per contrasto le scene dei film in cui Steve si presenta sulla porta del disperato di turno impostato in modalità fata madrina/consigliere... qui invece gira i tacchi e ignora, mettendo se stesso al primo posto (per la prima volta in vita sua probabilmente).
E vogliamo parlare del “cessate al fuoco” tra lui e Tony? Che prevedo già che le prossime conversazioni si manterranno nella stessa linea sofferta e micidiale degli altri scritti. E quel riferimento al progetto Avengers andato alla deriva? Di come tutti fossero consapevoli degli eventi post-Sokovia e nessuno ha detto mezza parola o fatto qualcosa? Così mi uccidi. (probabilmente ti stai “vendicando” del girone infernale che ho costruito in 1956, almeno io la vedo così, correggimi se sbaglio ma se non era questo l’intento ci sei riuscita ugualmente.)
E poi c’è il colpo di grazia, la consapevolezza mista ad una delle paure più radicate di Steve: il non essere abbastanza, l’essere costretto a risolvere tutto con sacrifici enormi, la consapevolezza che tutte quelle situazioni sono più grande di lui (a partire dal “suicidio” nell’Artico) e che in fondo lui è ancora il ragazzino di Brooklyn che aspetta Bucky per tirarsi fuori dai guai... ma Bucky. Non. C’è.
È crudeltà legalizzata questa, sappilo.
Giusto per la cronaca, l’ultima frase preannuncia una catastrofe, ho il sospetto che quello che sembra un fronte unito Narasha-Tony nasconde solo la prossima mazzata, il tutto condito con la benedetta emicrania onnipresente.
Ma soprattutto i miei complimenti perché Steve è Steve, sai quanto è importante detto da me.
Nella speranza di non dover aspettare ere preistoriche per il prossimo capitolo, un bacio

_T <3

 
(Recensione modificata il 01/12/2018 - 03:20 pm)