"Stai calma".
Stai.
Calma.
Credo che abbiano scatenato più disastri queste due parole di Akai. E ho detto tutto. La nostra piccola Shi è un animaletto curioso: come già specificato in un altro capitolo, è capace di riempirti di coccole quanto di mazzate. O veleno. O inulti, come in questo caso: e si sa, quando una donna, specie se come Shiho, perde le staffe, non c'è santo che tenga. Tranno uno: uno molto speciale, che forse proprio santo al 100% non è, che si chiama Rei Furuya. Ormai agli insulti è abituato, anche se questo non è sinonimo di zerbinismo: quando la ragazza sconfina, la ammonisce. Quando la vede essere ad un punto dal collasso nervoso, sfodera l'arma ormonale: dopotutto, nessuno potrebbe mai resistere alle labbra convincenti del bell'agente segreto. Dobbiamo tutti ammettere di aver pensato ad altro quando il biondo le ha proposto una soluzione speciale per smaltire il nervoso, ma allo stesso possiamo concordare che ha scelto la strada giusta: non c'è nulla che possa rilassare Shiho quanto un giardino pieno di cuccioli. E se uno di questi cuccioli le dà più corda del normale, siamo sicuri di averla persa per tutto il resto della giornata. Inutile specificare cosa penso del nome Whiskey, lo sai già. Bel lavoro, per nulla banale e che lascia un lieto fine leggero per entrambi i nostri eroi.
Alla prossima,
Jaki Star |