Ammetto che speravo accadesse qualcosa nel fantomatico ufficio, il linguaggio del corpo dei protagonisti nel precedente capitolo lo faceva ben sperare appunto, ma quando Julia e Genzo sono entrati nella stanza e hanno scoperto altri due dipendenti a spassarsela sulla scrivania del grande capo, ho pensato che fosse tutto sfumato, nonostante la scena mi abbia piuttosto divertita.
Invece, per fortuna, mi sbagliavo proprio!
L’entusiasmo per la promozione ha fatto muovere Julia mettendo da parte la sua solita razionalità.
Genzo ha agito di conseguenza, d’istinto, baciandola come se fosse la cosa più naturale e spontanea da fare, una diretta conseguenza di quel feeling venutosi a creare tra lui e la ragazza nelle settimane precedenti.
La reazione di Julia non mi ha stupita però, sapevo se la sarebbe data a gambe come logico che fosse per quella che è, per come la conosciamo.
Quello che è cambiato però e il dopo fuga.
Probabilmente la ragazza dei primissimi capitoli non si sarebbe sentita così combattuta dopo un semplice bacio.
Ne sarebbe stata imbarazzata ovviamente, fin troppo, ma non ci sarebbero state tutte le implicazioni che invece la stanno tormentando, portando la questione professionale in secondo piano, quasi come fosse un pretesto, una scusa, dietro cui nascondere altri sentimenti.
Con questo non voglio dire che Julia non tenga più al suo lavoro come prima, anzi, ma in lei ora prevalgono altre emozioni e la notizia della promozione passa decisamente in secondo piano nel confidarsi con Heidi e Martha.
A proposito di questo aspetto, ho adorato come hai messo a confronto l’universo maschile e femminile mostrandoci non solo Julia alle prese con le amiche ma anche Genzo, che davanti a una birra (e fronte al tavolino, letteralmente! LOL), si sfoga con Karl, che quando infierisce sul compagno è davvero esilarante.
Nonostante tutto però, il portiere e la neo promossa General Manager sono accomunati dallo stesso stato d’animo: non sanno cosa fare.
Questo perché i due probabilmente sentono questa sensazione legata a qualcosa che va ben oltre un bacio a fior di labbra.
Optano alla fine per la stessa strategia (se così posso definirla, anche se non è il termine più appropriato), decidendo di far finta di nulla.
Anche se questo delude entrambi, perché non è in realtà quello che vogliono.
È singolare poi che Julia decida anche di mettere in discussione, seppure per un attimo, la promozione perché infastidita da un Genzo, che si comporta in maniera strettamente professionale dopo l’accaduto.
Martha le fa giustamente notare questa contraddizione nel suo modo di pensare, spronandola a firmare il novo contratto senza farsi influenzare da un semplice bacio.
Non bisogna infatti dimenticare che i protagonisti di questa storia sono adulti e che quindi non stiamo seguendo delle vicende sentimentali adolescenziali.
Sottolineo questo fatto però non per sminuire l’accaduto, tutt'altro!
È piuttosto importante per la storia, che un semplice bacio sia riuscito a smuovere così tanto l’intimo di entrambi, proprio perché non sono dei ragazzini (tralasciando ovviamente il fattore capo/dipendente che comunque, lo ripeto, per me è più un alibi che i due si stanno dando per occultare altro).
Ho trovato Julia molto vera, umana nel sentire di dover dire qualcosa, dopo aver portato a Genzo i contratti firmati, pur non sapendo bene cosa.
La stessa cosa vale per quest’ultimo, che si trincera dietro il lavoro, anche a costo di risultare fin troppo freddo.
Da lettrice e amante di questa storia adoro questo silenzio formale tra loro, nonostante possa implicare delle complicazioni nel loro rapporto nella FF.
Non sono sadica, non fraintendermi, ma a me capire cosa muove queste titubanze, queste incertezze perché è dentro il cuore dei personaggi che avviene tutto, è lì che si nasconde il fulcro della storia.
E i tuoi personaggi provano qualcosa, è indubbio.
«Dovremmo essere entrambi più felici, di questa nuova avventura…»
Questa frase chiude in maniera perfetta questo capitolo e ne evidenzia il significato.
Non può sfuggirmi il fatto che Julia parli al plurale…
Bravissima, Sakura! Questo è uno dei capitoli che mi è piaciuto di più fino a ora e non lo dico solo perché c’è stato un primo, casto bacio tra i protagonisti.
È più cosa ne è scaturito poi ad aver attirato la mia attenzione e questo è solo merito tuo, perché sei stata capace di far emergere in tuoi personaggi a 360°.
Rendendoli tridimensionali ma soprattutto dannatamente veri. |