Recensioni per
A Giacinto
di CHAOSevangeline

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/03/19, ore 23:05

Cara Chaos,

con che terribile ritardo passo a recensirti! Questa storia è sempre più avvincente e poetica e proprio su questa caratteristica della tua scrittura mi vorrei soffermare. La scelta dei due amanti di posticipare così a lungo il loro primo bacio è bellissima, perché quest’ultimo contatto avviene non all’interno dell’appuntamento e del suo codice imposto, ma in un momento del tutto casuale che contribuisce a rendere ancora più profondo il legame passionale che unisce i due. L’accenno al mito greco è qualcosa di cui i due giovani amanti hanno consapevolezza e che accettano ed è bello anche come hai scelto di inserire la spiegazione del giacinto fiore, così come emerge e spicca la natura divina di Apollo, poeta e scienziato. Il bacio viene sugellato da una lirica meravigliosa di Saffo e il momento è perfetto, come è perfetta anche l’unione del corpo e dello spirito. Come in ogni fiaba incantevole che si rispetti, però, ecco che abbiamo la nota dolceamara: la presenza di Zefiro, amicizia asfissiante e venefica di Giacinto. Esistono moltissime persone così, nella vita reale. Amici tossici, che hanno verso di noi un atteggiamento morboso e che non sono sgarbati né scortesi, tutt’altro, ma ci mettono ugualmente a disagio. Hai reso bene anche questo aspetto inquietante, che temo ritroveremo nei prossimi capitoli che ci accompagnano verso la fine di questa bellissima long.

Ma l’amore vive anche attraverso l’arte. Il primo incontro di Apollo e Giacinto è avvenuto mentre quest’ultimo disegnava ed è bello che, anche in questo caso, dopo l’amore egli faccia la stessa cosa, arrivando a confessare persino quella casualità del “ragazzo biondo che fa da ipotetico modello” al giovane artista da tutta la vita. In questo, ho rivisto una rielaborazione molto bella e matura del concetto di Soulmate!AU, ma declinata in una versione decisamente più originale, ecco (ricordo che su Banana Fish raccontasti una storia del medesimo filone, mi colpì molto, come buona parte di quello che scrivi, del resto). Lo stile lirico si adatta benissimo alla storia narrata e non ho niente da dirti se non che sei veramente bravissima e che in questa storia stai dimostrando intelligenza, tatto, sensibilità e capacità. Tutte doti importanti non solo per una scrittrice, ma anche per una persona. Il modo in cui entri con grazia nella mente di questi archetipi riadattati per l’occasione a ragazzi contemporanei è davvero, davvero stupendo.

Ti auguro una buona serata: grazie per avermi attesa tanto a lungo e ancora tanti, tantissimi complimenti!
Shilyss

Recensore Master
27/02/19, ore 12:44

Ciao, eccomi qui per lo scambio di recensioni sul gruppo!
Adoro questa storia e i fatti raccontati da te sono molto verosimili. Pensa che il mio fidanzato è un medico in formazione (come Apollo) e io un grafico pubblicitario (comunque artista) e molti dei discorsi che facciamo sono simili a quelli che hai riportato tra i due. Li sento vicini, adorabili.

Apollo è geloso, possessivo ma fedele e devoto, non lo preoccupa tralasciare gli impegni pur di stare con Giacinto, che invece cerca di concentrarsi anche sull'arte e unire i due mondi, come se disegnare fosse l'unico modo serio di poter spiegare al medico quello che prova.
E' stata molto dolce la scena del bacio, realistica; Giacinto è timido e insicuro, ma Apollo gli ha dedicato una poesia tenendolo per mano... andiamo, ci stava un bacio!

Ora mi chiedo: ma Zefiro? Cosa prova realmente Giacinto per lui? Fa bene Apollo a preoccuparsi?

Comunque ti lascio i miei complimenti per questa storia che finisce tra le mie preferite.
Un abbraccio <3

Recensore Master
15/02/19, ore 00:06

Ciao cara! 
Sto ancora tentando di ricompormi dopo aver terminato la lettura di questo meraviglioso capitolo che mi ha definitivamente convinto ad inserire la tua long tra le mie storie preferite. Era inevitabile che ciò accadesse. Per una serie di motivi che cercherò di elencare con calma e, se ci riesco, per bene. **

- Apollo. I precedenti due capitoli mi avevano dato una certa immagine di questo personaggio che qui si è decisamente ribaltata. O forse sono stata io troppo 'affrettata' nei miei passati giudizi e non ho ben colto la sua vera essenza che qui invece si è presentata in tutta la sua bellezza. Per quanto non sia mai stato troppo quieto, in questo capitolo è riuscito a dimostrarsi paziente e capace di rispettare le scelte, i tempi e - soprattutto! - le paure di Giacinto. Probabilmente le ha anche colte e nel tentativo di comprenderle ne ha fatto tesoro. E questo è stato bellissimo da leggere e da immaginare ad occhi aperti, davvero! 
- Giacinto. Talmente innamorato dell'arte da indursi involontariamente la scoliosi pur di portare a termine i suoi lavori. Anche se, onestamente, a volte mi pare palese il fatto che usi la sua arte per nascondere i suoi reali stati d'animo, per esprimere se stesso e tutto ciò che non è in grado di tirare fuori autonomamente con le sole parole. L'arte è quindi la sua massima espressione e il 'mezzo' (è brutto come termine, ma non me ne sovviene un altro più decente al momento) con il quale riesce ad esprimere i suoi veri sentimenti al compagno. 
- Il bacio a stampo in aula studio. Perfetto. Realistico. Totalizzante. Dopo la breve ma profonda poesia decantata da Apollo a Giacinto, quest'ultimo non ha potuto far altro che rispondere in quel modo. Un vero e proprio bacio sarebbe stato probabilmente troppo in un contesto come quello, ma una reazione ci doveva essere, per forza. Un gesto grazie al quale riesce finalmente ad aprire il suo cuore ad Apollo, dedicandogli le parole d'amore più belle e confessandogli quelle che erano i suoi timori più reconditi.
Erano usciti insieme per otto volte di fila (sempre di mercoledì e sabato) e non erano andati oltre le mani intrecciate al buio di una sala cinematografica. Lo aveva fatto prevalentemente per capire fino a che punto fossero sinceri i sentimenti del futuro medico. Ma ora non ha più alcun dubbio al riguardo! 
- La seconda parte, tutta. Ho amato (ripeto: amato!) il modo in cui hai descritto l'intimità tra i due ragazzi: non una parola fuori posto, nessun indugio sull'atto fisico in sè o su voglie improvvise e bollori vari. Tutto ciò è stato magistralmente sostituito dall'incanto creato dalla descrizione dei loro splendidi corpi congiunti, dai mille baci rilasciati su ogni angolo di pelle e ad ogni parola prununciata da Giacinto, dai continui contrasti tra la personalità di uno e l'essenza dell'altro. L'introspezione... ah, questa cosa meravigliosa che vale più di qualsiasi 'scopata' memorabile. Bellissimo, davvero! **
- Zefiro. Ecco. Sembrava tutto troppo bello per essere vero. Voglio dire, è tutto verissimo, ma... questo adesso chi è? Qualcuno che si 'attaccato' un po' troppo ad un ingnaro Giacinto che - forse - si era semplicemente mostrato gentile nei suoi confronti. Ma in che modo si è 'esageratamente attaccato' a lui? E perché Giacinto sembra esserne così infastidito? Lo scopriremo soo leggendo (e non vedo l'ora).

Per quanto riguarda lo stile non ho davvero nulla da segnalare se non incrementare la dose di complimenti, tutti meritatissimi. Davvero, si legge tutto in maniera scorrevole e lineare e mi sono sentita totalmente coinvolta dalla prima all'ultima parola. Quando sono arrivata alla fine ci sono rimasta persino male perchè volevo sapere! Beh, pazienza. Il bello delle long è anche questo e... arriverò presto alla lettura del quinto capitolo... perché ormai non posso farne a meno! :)
Grazie ancora per aver scritto questa meraviglia! Credimi se ti dico che meriterebbe molto di più!
Io sono già una vostra (tua, di Apollo e di Giacinto) fan, sappilo! **
Continua così che sei davvero bravissima! 
A presto,
Mahlerlucia

Recensore Veterano
22/01/19, ore 16:21

Leggendo la tua risposta all'ultima mia recensione di questa fantastica storia, mi sono fatta un giretto qui, cercando di ricordare quale fosse stato l'ultimo capitolo. Lo ammetto, ho una memoria che i pesci rossi possono solo stare a guardare. Brutta sfiga, soprattutto quando ti ritrovi con i tempi verbali latini. >.<
Ritornando a prima, mi sono accorta che orrore e sgomento, non avevo letto il capitolo! Vergognandomi di me stessa e parecchio incuriosita, dato che proprio qualche giorno fa stavo ripensando alla tua storia, l'ho letto.

SONO COSÌ CARINI! Sono la quint'essenza della favolosità, giuro. Apollo non sembra molto il tipo paziente che aspetta i tempi altrui, ma più uno alla "prendi e scappa". Invece con Giacinto ha aspettato, e aspettato, e aspettato. Tutto per un misero bacetto a stampo sulle labbra, in un dei posti meno romantici a cui la mente umana possa pensare. Le aule studio delle università sono qualcosa di abominevole, fra scritte sui muri e bicchierini di caffè lasciati sui tavoli. Ma alla fine l'importante è che stanno insieme! Giacinto è estremamente vulnerabile, dal mio punto di vista. Non vuole essere ferito da Apollo, e quindi continua a farlo aspettare (sto capitolo si doveva chiamare "l'attesa", altroché) pensando che l'altro stia sempre sul punto di lasciar perdere e andarsene. È una cosa davvero triste, se ci si pensa. La pochissima autostima che ha di sè, intendo. Artemide nonostante venga solo nominata è sempre un misto fra una sassy queen e una salty bitch. La adoro.

"Facciamo che impedirò al dolore di avvicinarsi a te anche solo per sbaglio."

Mi hai uccisa, sul serio. Apollo non potrà impedire al dolore di avvicinarsi a Giacinto, perché tanto colpirà anche lui, e se segui il mito tecnicamente sarà lui la causa del dolore di Giacinto e DIO non ce la posso fare, non lo voglio più leggere troppo dolore il mio cuore sta scoppiando.
Alla prossima
little_psycho❤️
Sì, nel caso te lo stessi chiedendo, ho delle capacità di recupero notevoli.