Sai Kim, in certi casi è difficile trovare le parole giuste per commentare. Anzi, dopo uno scritto del genere sembra pure fuori luogo aggiungere qualcosa, perché hai già detto tutto e anche di più.
Forse io sono una delle persone che più di tutti ti può capire. Non lo dico per presunzione, ma perché essendo sorelle viviamo nella stessa casa e abbiamo vissuto le stesse esperienze, ci siamo arrabbiate insieme (forse tu di più perché è nella tua indole), ci siamo sfogate, abbiamo espresso ciò che ci turbava, abbiamo riso più forte per sovrastare le urla, ci siamo rintanate in una stanza per distrarci, ci siamo supportate a vicenda.
Con questa riflessione hai espresso quelli che sono anche i miei pensieri, solo che io - a differenza tua - preferisco mettere via questi penseri e concentrarmi su altre cose, magari più belle o "importanti". Però ti ringrazio, perché con questo scritto hai fatto sfogare anche me.
Ora ti voglio dire la mia. Questa è un'esperienza che mi ha segnato, sì, senza dubbio, ma non in maniera negativa. Ora sto talmente bene che è come se lui non fosse mai esistito, non ci soffro proprio. Il fatto di non aver mai avuto un vero padre non mi è mai dispiaciuto verament, non ci ho mai fatto molto caso, perché ho sempre e solo dato importanza a coloro che davano importanza a me.
E, sai cos'altro? La fiducia nel genere maschile e nell'amore io l'avevo giù persa da prima, prima di iniziare a odiare nostro "padre". Forse non ci ho mai creduto nell'amore, ma credo chr questa sia una mia inclinazione naturale, che non dipende da lui.
Sono contenta per Freddie Mercury, che infine ha avuto una famiglia disposto ad accettarlo. Sicuramente quando è morto avrà avuto tanti pensieri e tanti rimpianti per la testa, ma almeno poteva contare sul supporto di suo padre. Ricordo bene la scena del film in cui i due si abbracciavano, e sinceramente la trovo molto commovente. Mi viene da piangere anche quando, per strada o un qualsiasi luogo pubblico, vedo un padre che passa il suo tempo col figlio, gioca con lui, lo coccola, lo ammira. Mi emoziona profondamente notare che non tutti sono come è stato - o come non è stato - il nostro.
Carissima Kim, in conclusione ti posso dire che siamo forti. Siamo forti perché questa esperienza ci ha fortificato e non buttato giù, ci ha reso delle persone migliori e più allegre, in grado di riconoscere le persone degne di amore e quelle che invece non lo meritano. Io non lascerò mai che il fantasma di quello là mi indurisca il cuore, continuerò ad amare e sorridere.
E fallo anche tu, mi raccomando :3
Grazie. Solo questo riesco a dirti. Grazie. |