Recensioni per
Un mondo vuoto
di whitemushroom

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/19, ore 10:04

Molto bella è perfettamente comprensibile anche a chi non conosce l'opera originale. Anzi, mi ritrovo molto nel commento di Roxo secondo cui non avendo idea dell'obiettivo di Aristotele Skotos il finale risulta molto più d'impatto. La mia parte preferita è la partita di baseball analizzata dal punto di vista "robotico" di Neos, che mi ha fatto tantissima tenerezza quando è fuggito pensando "ma io ho vinto", l'applauso che sperava di ricevere, come tutti i ragazzi "normali", trasformato in grida di orrore.
Riguardo il rapporto padre-figlio, Aristotele sembra ammirare Neos in quanto essere perfetto, ma non sento tracce di vero affetto paterno nelle sue parole e nei suoi gesti. Ovviamente io ho spero in un finale felice ma qualcosa mi dice che non sarà così. Come si concludono le vicende di questi due personaggi nel fumetto?

Recensore Master
12/01/19, ore 20:17

Ciao, ho letto questa storia.
Non conosco l'argomento, ma non ho fatto fatica a seguire, però ho voluto lasciarmi un po' di tempo per pensarci perché so che tutte le tue storie sono sempre più di quello che sembrano e anche questa volta non mi hai affatto deluso.

Questa è la storia di un essere superiore che vorrebbe essere normale. Non lo è e non lo sarà mai, perché è superiore, ma questo per lui non è motivo di gioia.

Dall'altra parte c'è il solito scienziato pazzo che vorrebbe equipararsi a Dio. E' ossessionato dalla ' perfezione ' della sua creatura e non riesce comunque a comprendere quanto questa sia in realtà lo sia.
E' così ' simile ' agli esseri umani da conoscere la parola ' solitudine ' e ' tristezza '.

Vorrebbe essere accettato, ma ovviamente non accadrà mai. Per essere accettato dagli altri ti devi ' omologare ', cosa che per lui non sarà mai possibile.
E così rimane deluso e in forse, cercando di capire cosa c'è di sbagliato in lui...

Poi la parte del Diluvio è davvero spaventosa, mi ha colpito tantissimo.
Come sempre sei al top quando fai le descrizioni.
Per lo scienziato è giusto che sia così, gli ' indegni ' devono sparire e il mondo deve appartenere agli esseri superiori... e come no.
Il bambino artificiale vede molto più lontano di lui e capisce che ciò che sta scrutando è vuoto, che non ha alcun valore...

Molto interessante.
Come sempre ti rinnovo i complimenti per l'incredibile bravura con cui crei tutti i tuoi componimenti.
Questo non fa eccezione.
Sei sempre una garanzia di qualità.

Alla prossima!

Recensore Master
11/01/19, ore 23:06

Non so cosa succede a Neos dopo il diluvio ma ho il vago sospetto che gli mancherà molto non aver strangolato il predicatore quando poteva, o almeno gli sarebbe mancato se avesse avuto la coscienza di capire quale forza lo stava allevando per futili motivi. Non ho capito se sia Neos a realizzare di essere vuoto, cresciuto senza un vero scopo o senza prospettive per essere una creatura viva e senziente, o se Neos veda il mondo con gli occhi del suo "genitore" valutando meschina e incomprensibile la natura umana fatta di avidità, ambizione, ed emozioni. Da un certo punto di vista capisco pure che ai suoi occhi il senso di un gioco tra ragazzi sia più una questione su chi vince e sopraffà gli avversari piuttosto che di "giocare", svolgere un attività fine a se stesso per il gusto di godersela assieme. I ragazzini in realtà coprono la parte più oscura della nostra esistenza, se non gli dai le giuste influenze finiscono come ne "Il Signore delle Mosche" o peggio come qui. Non dico che sarebbe potuto diventare un Hitler dei tempi nuovi, ma di certo poco c'è mancato che il caro Neos andasse Full-Nazi sugli "inferiori" umani, secondo la logica del suo genitore. Per quanto atroce sia l'umanità nella sua sfrenata xenofobia, ucciderne tanti non farà che peggiorare le cose e fare appello alle loro più temibili paure e pulsioni, per sconfiggerli o li stermina quasi del tutto, o li si infiltra poco a poco con le voci di fantasmi che si insinueranno nelle loro teste e li spingeranno contro i colpevoli delle loro sofferenze.
E qui già si vede che mi sto perdendo in elucubrazioni politiche, rischio di impantanarmi in territori oscuri.
Alla prossima. Ciao.