Recensioni per
Un mondo vuoto
di whitemushroom
Molto bella è perfettamente comprensibile anche a chi non conosce l'opera originale. Anzi, mi ritrovo molto nel commento di Roxo secondo cui non avendo idea dell'obiettivo di Aristotele Skotos il finale risulta molto più d'impatto. La mia parte preferita è la partita di baseball analizzata dal punto di vista "robotico" di Neos, che mi ha fatto tantissima tenerezza quando è fuggito pensando "ma io ho vinto", l'applauso che sperava di ricevere, come tutti i ragazzi "normali", trasformato in grida di orrore. |
Ciao, ho letto questa storia. |
Non so cosa succede a Neos dopo il diluvio ma ho il vago sospetto che gli mancherà molto non aver strangolato il predicatore quando poteva, o almeno gli sarebbe mancato se avesse avuto la coscienza di capire quale forza lo stava allevando per futili motivi. Non ho capito se sia Neos a realizzare di essere vuoto, cresciuto senza un vero scopo o senza prospettive per essere una creatura viva e senziente, o se Neos veda il mondo con gli occhi del suo "genitore" valutando meschina e incomprensibile la natura umana fatta di avidità, ambizione, ed emozioni. Da un certo punto di vista capisco pure che ai suoi occhi il senso di un gioco tra ragazzi sia più una questione su chi vince e sopraffà gli avversari piuttosto che di "giocare", svolgere un attività fine a se stesso per il gusto di godersela assieme. I ragazzini in realtà coprono la parte più oscura della nostra esistenza, se non gli dai le giuste influenze finiscono come ne "Il Signore delle Mosche" o peggio come qui. Non dico che sarebbe potuto diventare un Hitler dei tempi nuovi, ma di certo poco c'è mancato che il caro Neos andasse Full-Nazi sugli "inferiori" umani, secondo la logica del suo genitore. Per quanto atroce sia l'umanità nella sua sfrenata xenofobia, ucciderne tanti non farà che peggiorare le cose e fare appello alle loro più temibili paure e pulsioni, per sconfiggerli o li stermina quasi del tutto, o li si infiltra poco a poco con le voci di fantasmi che si insinueranno nelle loro teste e li spingeranno contro i colpevoli delle loro sofferenze. |