Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/19, ore 13:44
Cap. 1:

Allora, allora, devo ammettere una cosa: le originali mi incuriosiscono TANTISSIMO ma, avendo sempre desiderato scrivere un libro non mi sono mai addentrata in questa parte del sito nel timore di finire, involontariamente, per copiare qualcosa. Da un annetto a questa parte, però, ho smesso di farmi problemi, perché ora ho una mia trama in mente, quindi mi faccio una scorpacciata di originali. E quelle a tema storico mi interessano moltissimo, quindi, quando ho visto questa e ho visto che avevi esplicitamente chiesto di leggerla, mi ci sono fiondata. A quanto ho compreso, siamo in Francia, nel periodo del Re Sole e della Rivoluzione Francese, mancano ancora una manciata di anni agli eventi che abbiamo studiato a scuola. In questo frangente incontriamo una nobildonna e il suo giovane... protetto? Credo, non ne sono certa, nell'atto di organizzare un inganno ai danni di altri nobili e di uno in particolare. Quindi prende questo ragazzino, un quindicenne, mi pare e lo traveste da femmina. E ha scelto il soggetto così accuratamente, l'ha travestito così bene che riesce ad ingannare tutti i presenti. E il ragazzo, che si è prestato per guadagnare una discreta somma, riscuote talmente successo che viene perfino invitato a ballare... dalla vittima designata? Probabile. E assistiamo a tutto l'idillio tra i due, a come il nobile non si renda minimamente conto di tenere tra le braccia un ragazzo e di come Rossignol se la goda, pensando alla ricompensa che lo aspetta. Perché c'è una scommessa, in ballo e solo questo, e la prospettiva di guadagnare una discreta somma, ha spinto un adolescente a prestarsi ad un simile gioco. Devo ammettere che il signor T mi ha fatto un po' pena, nessuno merita di essere ingannato. E lui ci credeva davvero. Ti dirò che, leggendola, sembra una shot. Voglio dire, quando sono arrivata a termine ho detto "ok, è finita" e invece no...e ora sono curioserrima di sapere come continuerà e se nel seguito, oltre agli avvenimenti del ballo, ci entrerà anche la lettera di Alain alla madre. Ho capito che lui è stata, per il momento, solo uno spettatore, ma... per quanto ancora lo resterà? Bene, bene, scambieremo di nuovo, direi, perché sono proprio curiosa di sapere come continuerà :)
E lo so, in confronto alla tua la mia recensione fa schifo, chiedo umilmente perdono, sti giorni va così, mi rifarò, promesso :)

Recensore Master
30/07/19, ore 08:30
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio del giardino. Ma tu? Da dove spunti fuori con questa storia?
Era da un po' che non trovavo una storica così accattivante e che mi tenesse attaccata allo schermo. Scritta benissimo hai dosato pause e parole, personaggi ben strutturati e che si intersecano fra loro. La scommessa l'ho trovata tanto geniale quanto crudele. Rossignol mi darà grande soddisfazione, ne sono sicura.
Niente ti seguirò con molto piacere e spero di trovarti al prossimo scambio del giardino.
A presto
Missredlights

Recensore Master
22/06/19, ore 23:50
Cap. 1:

Buonasera, piacere sono Stefy e sono contenta di essere riuscita a trovarti sul gruppo del Giardino. Ultimamente mi sono approcciata con maggior passione alle original, e ora che ne vedo una storica dalle note slash sono assolutamente curiosa di scoprire di cosa si tratta e come hai gestito il tutto in un passato lontano ed in altri contesti. Innanzitutto voglio farti i complimenti per la scelta studiata e minuziosa di linguaggio che sa d’altri tempi, di parole ricercate, con una presenza tale di particolari da permettermi di immaginare ogni singola scena davanti agli occhi senza nessuna fatica. Un protagonista fuori dalle regole, giovane ma non troppo, già risoluto e con un istinto e un carattere degni del più grande dei doppiogiochisti, senza contare la sua maschera d’angelo utilizzata a più riprese per i più loschi affari e le migliori perdizioni.
Una scommessa dunque? Interessante quanto deliziosa trovata, chissà cosa accadrà dunque mi vien da pensare. Il fatto che il ragazzo non risenta minimamente di quello che definirei un “crossdressing d’altra epoca” rende il tutto più stuzzicante ancora, e vediamo dunque dove porterà questo non facile tranello per il recupero d’un bel gruzzolo.
Come controparte perfettamente opposta e bilanciata abbiamo il misterioso T., unico nome non svelato al momento nella trama, rispetto a tutti gli altri personaggi, e non solo i principali, che ne possiedono pure accompagnati da cognome e titolo nobiliare. Già questo lo fa spiccare in curiosità e colpo d’occhio, e riesce a notare questa minuta meravigliosa femminilità che si muove leggiadra e tremante in quel mondo dorato d’apparenza e quasi nulla virtù. Un momento perfetto, il caso che gioca le sue carte su di loro. Tanto romanticismo, inneggiamento all’amore con la A maiuscola, sciogliersi di cuore e mente per il principe T., emozione e battiti, per poi scoprire che… no dai, questa cosa non me l’aspettavo: geniale! Uscito allo scoperto il baro, si beffa del povero uomo che tanto aveva sperato in lei e per lei, prima di riconoscere il volto maschile sotto la maschera. Non me l’aspettavo, mi hai colta alla sprovvista e mi hai fatta sorridere sincera, in una scena che meritava essere vista e rivista.
Persino il duca D’Ovigny era caduto nella trappola tessuta ad hoc, ma fortunatamente ha ascoltato una conversazione galeotta che lo ha risvegliato dall’inganno di tale incantevole fanciulla che altri non è che uno dei migliori mascheratori che si potrebbero incontrare. Uno se lo è levato il pensiero dai.
Il trucco è andato alla grande, se un uomo si è portato avanti con il protagonista fino al calare della maschera. Povero lui!
Un primo capitolo intenso, costruito nella maniera in cui ci si aspetterebbe per uno storico, ma non pesante e neppure troppo ricercato: datato bene nello stile, si nota la ricercatezza per l’ambiente, le abitudini e la moda, i personaggi di rilievo e tutto il resto. Ho trovato i dialoghi vivi e in linea con il contesto che hai creato, perfetti fino alla stoccata finale di Rossignol, volutamente più grezzo nell’esprimersi che stacca così bene dal precedente parlare. Sono contenta tu abbia riportato qui su EFP questa storia, perché ho trovato davvero una bella lettura per questa serata. Alla prossima, mi auguro di poter avere ancora possibilità di tornare qui. Buon lavoro. :3

Nuovo recensore
16/05/19, ore 14:05
Cap. 1:

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino, finalmente inizio questa storia che, ti dirò, mi ha già conquistata.
Dopo essere rimasta tremendamente soddisfatta della mini-long Horror, non potevo non restare incantata anche da questa storia ambientata in un altro periodo storico, venendo catapultata nella Francia a – quasi – fine settecento.
Come ben sai, ho un debole soprattutto per l'Inghilterra Vittoriana e sono abbastanza informata a riguardo; in questo caso, invece, baso tutta la mia conoscenza su ciò che ho studiato alle superiori, quindi ti chiedo scusa in partenza se non potrò aiutarti molto per quanto riguarda il periodo storico, ma posso assicurarti che, pur non conoscendolo benissimo, mi sono ugualmente sentita parte integrante della storia, come se io stessa fossi lì, in quell'immensa sala, e osservassi gli invitati dietro la mia maschera.
Proprio per questo, ci tenevo a farti i miei complimenti anche per il registro linguistico da te utilizzato, perfettamente in linea coi personaggi e il contesto sociale dell'epoca.
E sì, concordo perfettamente con ciò che hai scritto nel tuo Angolo Autrice: hai fatto più che bene ad attenerti a questo registro linguistico perché ci sono diverse storie che, pur essendo ambientate in un periodo storico a noi lontano – quindi con altri usi, costumi, modi di dire e forme lessicali che si discostano dall'attualità nella quale viviamo – appaiono comunque troppo “moderne” pur trattando di un altro tempo e altri luoghi.
Ho letto diverse storiche qui su EFP e quelle che più ho apprezzato sono proprio quelle che si adattano all'epoca narrata in tutto e per tutto, registro linguistico compreso.
Inoltre, grazie a te, leggendo questo capitolo mi sono segnata due o tre termini che non conoscevo, quindi ho anche avuto modo di ampliare il mio vocabolario personale **

Già ho una crush potentissima per Rossignol… ho ADORATO la sua caratterizzazione, così come la sua descrizione fisica.
Questo ragazzo riesce ad adattarsi praticamente a tutto e soprattutto SA che può farlo, perché la sua fisicità e le sue movenze glielo permettono.
E in tutto questo, in questo gioco di apparente innocenza e fragilità, il povero T. viene completamente travolto, ritrovandosi a danzare con una Charlotte che in realtà non esiste.
Ti dirò, inizialmente mi sono allarmata [?], o meglio, mi sono più che altro incuriosita, perché credevo che fosse proprio T. quell'Alain di cui hai parlato nell'introduzione alla storia.
Di conseguenza, collegando i pochi pezzi che inizialmente avevo, mi sono ricostruita le vicende nella mia mente in questo modo: T. balla con Charlotte, questa si rivela un questO, ma a T. non importa perché ne è rimasto completamente ammaliato e inizia a mettere in dubbio tutta la sua vita fino a quel momento.
Poi, colpo di scena finale: T. è semplicemente T., niente di più, niente di meno.
È solo un principe che è servito per far capire fino in fondo l'inganno di Rossignol magistralmente orchestrato dalla marchesa De La Motte (ho adorato anche lei) e per far palesare Alain proprio alla fine, attraverso quella lettera che ha scritto a sua madre.
Inizialmente avevo pensato che la lettera di Alain fosse, sotto un certo punto di vista, “falsa”.
Mi spiego: ero ancora fermamente convinta che Alain e T. fossero la stessa persona, per questo, avendo vissuto sulla propria pelle quella bizzarra esperienza ma non volendolo ammettere in maniera esplicita, aveva dunque optato di scrivere la lettera da osservatore esterno, un po' come quelli che alla fine di una domanda dicono sempre “chiedo per un amico/un'amica”.
Ora, non so se il palesarsi alla fine di Alain fosse studiato o meno come colpo di scena o se fosse una cosa normale, nel senso che si capiva fin da subito che T. era tutta un'altra persona e quindi io ho fatto una brutta figura, ma sappi che il modo in cui hai intrecciato tutte le vicende mi è piaciuto tantissimo e sono solo al primo capitolo, quindi non oso pensare – in positivo – a cosa leggerò nei prossimi.
Mi viene dunque da pensare che T. sia stato solo un personaggio secondario e che forse non avrà più spazio all'interno della storia, però chissà, leggendo l'avvertimento “Triangolo” potrebbe essere coinvolto anche lui, o magari per altro.
Diciamo che lo abbiamo lasciato altamente disgustato e sbigottito, poverino, lol.

Non so quanto ci sia di sensato in questa recensione perché credo di essermi espressa veramente male – quando mi lascio prendere dall'entusiasmo non riesco più ad esprimermi.
Ad ogni modo, sappi che ho AMATO questo primo capitolo e ti ringrazio per la piacevolissima lettura, ormai per me tuoi scritti sono una garanzia e sono sempre felice di leggerti ^^
Già non vedo l'ora di proseguire nella lettura *^*
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Junior
12/04/19, ore 01:21
Cap. 1:

Ciaooo! Sono qui per lo scambio del giardino e finalmente ce l'ho fatta anche io!
Innanzitutto, complimenti per l'idea originale della storia, dalla trama, all'ambientazione storica, fino al costrutto del primo capitolo (fin ora ho letto solo questo quindi non posso spingermi oltre) ma mi piace davvero!
Oltretutto si, hai deciso di usare uno stile più "aulico" (?) ma direi che è perfetto perché richiama i tempi, i modi e l'aura del periodo, senza essere pesante. Hai avuto molta cura di ogni passaggio e si vede.
Ho apprezzato un passaggio che mi ha fatto sorridere, mi è piaciuto il portare "la storia nella storia". Mi riferisco a quando hai scritto: "T. ricordò di non essere solo un principe, per quel che valeva quando non v’erano meriti ad accompagnare il titolo, ma anche un essere umano non certo degno di una creatura così bella: non un Antonio, né tantomeno un Cesare." Oltretutto, povero T. , quando ho iniziato a leggere ho supposto potesse essere la loro la storia che poi sarebbe nata. (Nonostante fosse specificato diversamente, nel nome presentato nella descrizione della storia. Ma ero talmente presa che non ci ho neanche pensato).
Mi è scappata una risata nel momento in cui Rossignol, dopo la sua scenetta, ha vuotato il sacco! Mi sono immaginata davvero la scena come se mi trovassi dinanzi ad un film, godendomi la reazione e l'espressione di T.!
Poi è arrivata finalmente la lettera che ci presenta quest'altro personaggio importante: Alain. Bello anche l'averlo introdotto così. Non abbiamo descrizioni fisiche o altro, ma do tempo al tempo e son sicura saranno ben fornite nei capitoli successivi. Capitoli che, tra l'altro, vedo molto corposi. E' una cosa che apprezzo perchè una volta iniziato a leggere, ci sto così dentro che quasi mi spiace dover staccare. D'altro canto però devo poter avere il tempo giusto da dedicarvi, perchè non mi piace lasciare le cose a metà o non potervi prestare la giusta attenzione.
Ci saranno sicuramente errori nella mia recensione dal momento in cui è l'una e venti di notte e sono abbastanza rintronata, ti chiedo venia.
Intanto ti saluto qui e alla prossima!
-Manù

Recensore Veterano
15/03/19, ore 21:45
Cap. 1:

Oh ed eccomi finalmente qua per lo scambio del Giardino! 
Non vedevo davvero l'ora di estraniarmi ed entrare nelle atmosfere sfarzose ed esagerate di Versailles e non sono rimasta delusa neanche un attimo. Tutto quanto in questo capitolo mi ha fatto immergere immediatamente nel contesto storico. Hai utilizzato uno stile raffinato, ricercato ma, soprattutto, curato, che non sfocia però troppo in quell'aulico estremo che molto spesso si tenta di inserire forzatamente in un contesto storico e di nobiltà. Invece il linguaggio utilizzato da te in descrizioni, pensieri, dialoghi e azioni é sì elegante e coerente con l'ambiente in cui ci troviamo, ma anche comprensibile a chi legge -mi sono trovata d'accordissimo con te quando hai sottolineato nelle note che, molto spesso, molti scritti a tema storico tendono ad avere un linguaggio troppo moderno e quindi poco credibile. Ma tu hai trovato un ottimo equilibrio quindi complimenti! 
La presenza di personaggi storici come Maria Antonietta e D'Artois, sono apprezzatissimi, soprattutto quel breve punto di vista che hai dato alla regina e che ho trovato molto accurato (ho un po' fangirlato al riferimento sulla Polignac). E che dire del povero T.? Che già sognava una fantasiosa storia d'amore e non oso immaginare la delusione nel rendersi conto di essere stato fregato e presto in giro da Rossignol. 
A proposito di questi, mi ha già fatto sghignazzare alla grande. E' un tipo di personaggio che mi piace molto: giovanissimo, apparentemente spensierato, giocoso e perfettamente calzabile in questa Versailles di ori ed eccessi, di giochi e tabù. Non vedo l'ora di continuare la lettura e vedere se si scopriranno nuove facce della sua personalità. Oh e amo il fatto che si chiamasse Jehan come Prouvaire de I Miserabili <3 
Sappiamo ancora poco e nulla di Alain, ma ho apprezzato tantissimo il piccolo scorcio che ci dai di lui alla fine del capitolo tramite la missiva alla madre e sono estremamente curiosa di scoprire come lo plasmerà la vita a corte che già pare affascinarlo. Ma, soprattutto, aspetto di vederlo interagire con Rossignol perché ho bisogno di un po' di sano shipping che non guasta mai! 
Inutile dire che la storia vola all'istante tra le seguite. Era parecchio tempo che non leggevo qualcosa nella sezione storica e ne sentivo veramente il bisogno. Mi farò sicuramente viva per i capitoli successivi quindi preparati alla mia molesta presenza per cui mi scuso in anticipo ahahah. 

-Fra 

Recensore Master
13/03/19, ore 19:05
Cap. 1:

Ciao =)
Eccomi qui per la recensione di scambio del Giardino EFP, partiamo con il dire che ho scelto questa storia per via delle tre cose che io amo ovvero lo storico, Versailles e lo Slash <3 Non so come tu sia abituata ma io sono una persona che legge le storie e man mano scrive la recensione descrivendo anche i pezzi che più apprezzo quindi spero che questa cosa non ti infastidisca.
Nella prima parte della storia si può riconoscere l'ambiguità della corte di Versailles, dove tutti i tabù erano riconosciuti e ricercati con enfasi, un ragazzino che ama queste situaizoni con tutto se stesso consapevole di essere sul "baratro" è davvero bella come immagine e come impatto per creare il suo carattere nella mente di noi lettori, brava.
Giusto perchè doveva passare indisturbato, il giovane risulta invece una prelibatezza rara e ricercava tra i giovani, scommettono quasi fosse davvero un animale da corsa e la situazione è piccante a mio avviso, Versailles era famosa per il gioco d'azzardo quindi tutto quel giocare, quel puntare e scommettere è un elemento molto veritiero in questa storia, brava perchè sei riuscita ad inserire questo aspetto in maniera davvero ottima.
T. risulta preso da questa bellissima ragazza che, alla fine, si scopre un maschio, un ragazzo che si smaschera ridacchiando e divertendosi nel farlo; il ragazzo si prende gioco del suo corteggiatore in maniera quasi subdola ma ben definita.
La lettera finale è stato, a mio avviso, un tocco di classe, dico sul serio sei riuscita a finire il capitolo con eleganza attraverso un semplice scritto di un figlio che racconta alla madre un aneddoto divertente successo in quelle giornate frizzanti di Versailles.
Scritta in modo fluido, semplice e leggera da leggere, non ho trovato errori nè di battitura e nemmeno di forma quindi complimenti, davvero ho trovato questo capitolo stuzzicante e gradevole come trama.
Spero di poter leggere ancora questa storia e la consiglierei a chiunque.
Brava e ci si legge ciaooooo

Recensore Master
18/02/19, ore 21:03
Cap. 1:

Ma ciao! Eccomi per lo scambio del giardino!
Appena ho visto che avevi questa in cima alla lista non ho potuto fare a meno di proporti uno scambio, perché io ADORO la Francia di questo periodo storico, adoro quasi tutte le storie che vi sono ambientate e ho davvero, davvero amato questo capitolo, che mi ha tenuta incollata al telefono con la più totale concentrazione.
E dopo la giornata che ho avuto non è scontato! 🤣
Detto ciò, scendo nel dettaglio.
Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione dei personaggi, Rossignol in primis ma anche Alain promette bene!
Ovviamente è solo l'inizio, ma io già lì shippo tantissimo questi due, quindi aspetto con ansia i prossimi sviluppi. ❤
Sono stata davvero contenta di trovare Maria Antonietta e il conte d'Artois, hai contestualizzato molto bene ogni cosa e hai reso il tutto ancor più realistico e dettagliato.
Mi piace molto anche come descrivi i particolari del look dei personaggi, di sicuro questo contribuisce a far immergere il lettore in quel tripudio di colori sfavillanti che era la Versailles di Maria Antonietta. Io poi faccio la sarta teatrale, quindi ci sguazzo senza ritegno in queste descrizioni. 🤣
Concludo facendoti i complimenti anche per lo stile, che mi piace davvero tanto ed è perfetto per questo genere di racconti! Davvero bravissima!
Continuerò la lettura con piacere.
Alla prossima
MissAdler

Recensore Master
10/02/19, ore 21:42
Cap. 1:

Ciao **
Adoro lo slash, poi il periodo storico che hai scelto mi piace e mi affascina **
Purtroppo non ne sono un'esperta, non saprei dirti se ci ci sia o meno qualche incoerenza, ma sicuramente hai fatto un bel lavoro nell'informarti il più possibile, hai avuto coraggio. Personalmente sono sempre restia a pubblicare storie a sfondo storico, e quando lo faccio è... un problema xD
Ma qui mi è sembrato tutto molto dettagliato e ben spiegato. Subito fai calare noi lettori in questa Francia lontana, merito anche il tuo stile. Mi piace veramente un sacco come scrivi, e ho davvero amato il fatto che sia uno stile non troppo sfarzoso, che sarebbe stato sicuramente in linea con il periodo storico ma magari pesante, né troppo semplice.
Insomma, la via di mezzo che non dispiace mai.
Che dire poi di Jean Henri? Un personaggio sicuramente ambiguo a causa del suo aspetto, mi sembra, così ad un primo impatto, estremamente affascinante ed anche estremamente fragile, o almeno questa è stata l'impressione che ho avuto. Mi piace, mi piace onestamente tanto.
Anche se i personaggi sono tutti originali, ho apprezzato la comparsa di Maria Antonietta, che come personaggio di per sé mi piace molto.
Che dire poi del principe T?
Già per come si presenta è estraetemene intrigante e ho amato il suo approccio con amh... la fanciulla XD
Da brava fujoshi quale sono, la ship è partita suprema.
Come primo capitolo è pieno di avvenimenti e davvero interessante.
E' davvero un bel progetto, complimenti per l'idea twt
Spero di rileggerti preso, alla prossima ^^

~ Nao

Recensore Master
14/01/19, ore 19:23
Cap. 1:

Ciao cara! Mi dispiace infinitamente il ritardo e chiedo già scusa in anticipo se non sarò capacissima di recensire a dovere, spero di esserne in grado perché il capitolo merita davvero tanto. Mi ha fatto estraniare dal mondo intorno a me, mi ha fatto dimenticare tutto, è stata una bellissima esperienza e la tua scrittura si è dimostrata potente e perfetta ancora un’altra volta. 
Ho letto che chiedevi un parere cattivo, posso capire cosa intendi, ma per me è tutto ottimo e attentamente studiato... è una trama che io trovo già originale, mi piace da impazzire l’ambientazione e anche il fatto che la coppia protagonista sarà Slash, sono incuriosita. 
La scrittura è curata, non c'è la minima sbavatura, mantieni un ritmo costante, mantieni un livello alto senza  inciampare mai. Complimenti, hai talento e si capisce dalle prime righe :) 
Spezzo una lancia anche in favore della tua impaginazione, anzi, ti ringrazio perché sono stata capace di leggere da cellulare senza il minimo problema. Un miracolo per me! 
Parlando dei personaggi: il protagonista mi è piaciuto molto, il suo travestimento mi ha un po’ ricordato The Danish Girl (oddio, sto malissimo e spero di aver scritto bene il titolo), non so neppure io perché. So solo che ho adorato il ballo con T, la conversazione, tutto ciò che è avvenuto. L’ho trovato dolce ed esilarante al tempo stesso! Sono curiosa, voglio leggere come andrà avanti, come porterai avanti questo mondo a cui, si nota, tu tieni e sei forse anche legata. 
Sono curiosa, sono curiosa! 
Spero di leggere il secondo capitolo a breve :) 
Ancora complimenti, sei bravissima! 
A presto! 

Recensore Master
10/01/19, ore 09:51
Cap. 1:

Buongiorno :)
Io non sono mai stata troppo amante del genere storico, più che altro perché le lezioni di storia che sono stata costretta a sopportare negli anni scolastici le ho seguite dormendo. Però, insomma, leggere una storia è tutt'altra cosa e, con uno stile così bello e considerando che sei tu a scrivere, non potevo non adorare tutto ciò. *^*

Rossignol è un personaggio che da subito mi è risultato simpatico. Così come sua zia Ursula, che lo trasforma in una giovane donzella vestita di rosa. Io già così ci muoio, sappilo, mi ha divertito davvero tanto tutto ciò, lo scambio di battute fra i due, e il tutto ricorda il periodo da te preso e l'ambientazione scelta senza risultare incomprensibile. 
Tra l'altro, Rossignol è un personaggio particolare, sicuramente non il solito protagonista classico delle storie. Ho trovato interessante la questione del gioco d'azzardo e, in generale, mi è sembrato davvero ben caratterizzato.

E conosciamo poi il principe T, che mi ha intrigata quasi allo stesso modo di Rossignol, complice probabilmente anche il suo travestimento insolito da Dante. 
Bene, sappi poi che io ho iniziato a shippare T e Rossignol dal momento in cui T si accorge di lui - travestito da lei, ma shh, sorvoliamo -. 
Dovrei smetterla di shippare tutto quello che respira, forse, ma sì, sorvoliamo XD

D'artois evidentemente mi ha sentita e ha deciso di farmi la grazia di unire Rossignol a T. E così, lui davvero chiede all'altro di ballare, ignaro di ciò che si nasconde sotto ai vistosi abiti dell'epoca xD
T appare anche come l'osservatore migliore, lì dentro, visto che pare essere l'unico che si è accorto del fatto che la sua Charlotte non ha nemmeno un pizzico di seno. Il ché mi ha fatto sorridere perché è davvero molto simpatico. Tuttavia, lui mica può aspettarsi che Charlotte, così femminile, sia in realtà un uomo... così lascia perdere i pensieri più razionali, si dà delle giustificazioni, e decide di farle pure una dichiarazione d'amore.
E io in tutto questo sono morta perché, davvero, forse non dovrebbe, ma tutto ciò è davvero simpatico. Soprattutto la reazione di Rossignol che si solleva poi la maschera e gli fa sapere che è un uomo. 
Mi hai uccisa, davvero XD
E così muore la mia ship ma, insomma, pazienza.

L'ultimo pezzo del capitolo è una lettera di Alain, un commento alla questione successa quella sera. Mi ha particolarmente incuriosita la scelta di far narrare questa parte a lui, che l'ha vista come noi, come spettatore esterno. Mi domando il perché di questa tua decisione e sappi che mi ha rincuorato sapere di non essere stata l'unica che l'ha trovata anche troppo comica, come situazione.
Però, dai, povero T, provo quasi pena per lui XD

Bene, ho adorato questo primo capitolo, dunque spero di leggere anche i prossimi. *^*
Come al solito scrivi benissimo, non ho notato nemmeno un errore, e il tuo stile mi piace tantissimo, ma questo ormai lo sai :)

Complimenti e alla prossima :)
fumoemiele

Recensore Master
08/01/19, ore 22:33
Cap. 1:

Cara Ellie,

hai chiesto un parere cattivo, ma come si fa essere cattive con te? Mi piace molto come scrivi e cosa scrivi, questa è la premessa. Cercherò di essere più minuziosa del solito – non è una cosa che faccio sempre, specie alla prima recensione – sfruttando il fatto che, per una cosa e per l’altra, ho avuto a che fare col XVIII secolo in più occasione, Versailles no bara a parte. Lo stile del capitolo è perfettamente in linea con il periodo storico. Linguaggio volutamente baroccheggiante, che ricorda, senza però imitarla, la prosa di Chaderlos de Laclos (Le relazioni pericolose) e De Sade (Justine). La trama che si delinea è un inganno, un travestimento: un leitmotiv abbastanza conosciuto, ma che, se ben sviluppato, può portare a una serie di situazioni interessanti (N.d.R., Nota del Recensore: a mio avviso, le uniche trame originali sono i miti e le opere di Omere. Tutto il resto è già visto/letto, quindi aderire a un leitmotiv non è un qualcosa di negativo, purché si diano risposte nuove). L’inganno, infatti, in questo apparentemente Relazioni Pericolose al contrario, consentimi il paragone, prevede che un ragazzo si finga fanciulla. Il ragazzo in questione tutto è fuorché un povero ingenuo, anzi. Lo descrivi più di una volta come un lupo, facendoci ben intuire la sua natura manipolatoria e decisamente infida di cui la stessa Marchesa è ben consapevole, ma della quale, comunque, non può fare a meno. Ben gestita è anche la motivazione alla base del vanitoso Rossignol: è dedito al vizio del gioco e deve recuperare una bella somma. Piccola nota di costume, da rompipalle modernista-medievista: il tuo personaggio ha quasi sedici anni ed è nobile, ma gioca eccetera. Io lo trovo coerente e per nulla anacronistico. Il concetto di adolescenza così come lo intendiamo noi è recente e contemporaneo e certo non era in uso durante l’Ancien Régime, anzi. Motivo per cui, ti promuovo anche su questo aspetto. ^^

La scena del ballo presenta una Marie Antoinette organizzatrice di eventi dallo sguardo triste. Pur essendo tra i miei personaggi storici preferiti, non l’ho potuta approfondire storiograficamente come si deve, ma mi piace questa interpretazione un po’ romantica che le hai dato, me l’hai fatta sentire come viva. Non credo servano note a fine testo sulla Polignac o altri, mentre invece mi chiedo qualcosa sulla fortuna di Dante nel XVIII secolo in Francia. Per far sì che la tua bellissima storia sia totalmente “a prova di bomba”, mi documenterei forse giusto su questo aspetto, aggiungendo magari una specifica “Dante, il poeta fiorentino…” perché è vero che parliamo di un personaggio universale, ma loro sono in Francia. Purtroppo mi ci vorrebbe un po’ per capirlo e per ricercare informazioni sulla fortuna della Divina Commedia, però, se tu volessi, cercherei volentieri (mi spiego: non è detto che sia così conosciuta in quel contesto e in quel periodo storico, ma questo è un delirio/una riflessione mia, non è una critica XD).

Il tocco di modernità che mi ha sorpreso nella trama è stato senza dubbio il colpo di scena finale. Mi aspettavo che il conte di T. e Rossignol fossero presi dalla passione, e invece l’inganno viene svelato subito, per poi essere corredato da un’epistola di chiaro sapore romantico (inteso come aderente a Le ultime lettere di Jacopo Ortis/I dolori del giovane Werther). Ecco, che la scommessa fosse a brevissimo periodo proprio non me l’aspettavo, così come trovo oltremodo curioso – e interessante – che la lettera sia stata scritta da questo misterioso Alain, spettatore come noi. Insomma, opera lodevole e degna d’attenzione, questa tua.
Dal punto di vista stilistico, trovo finalmente qualcun’altra che ama le virgole alte (XD). Hai reso bene la lingua ricercata del periodo raggiungendo un giusto compromesso con uno stile fluido e fluente necessario al 2019 e ti sei documentata benissimo su moda e costume, nonché sulle usanze proprie della corte di Versailles. Stilisticamente, ti segnalo solamente la presenza di qualche d eufonica nella parte iniziale e finale del testo e tre refusi di nessun conto, come qui:
Tuttavia, proprio mentre occhieggiava l'orologio a pendolo su una mensola -un putto d'oro che segnava le nove e tre quarti- scorse quella che, si convinse, doveva essere una visione. (spazio tra i trattini che devono essere più lunghi).
“Sono confuso, monsieur.” ammise.

“Ah, e quello che parla con monsieur le comte?”
Per il resto (ma questo è resto?) testo curatissimo, storia credibile, dialoghi ben fatti, personaggi ben caratterizzati (sebbene forse toglierei il fatto che Rossignol venga definito due volte lupo, una basta, a mio umile parere), intreccio interessante di testo e lettera (e non hai ripetuto nella lettera quello che già sapevamo, bravissima) e colpo di scena finale con il principe di T. che fa una figura da fagiano terribile! Che altro dire?

Continua così ♥, leggerti è stata davvero una piacevolissima scoperta!
Un caro saluto,
Shilyss

P.S.
Non chiamare la postale per questo trattato XD!

Recensore Veterano
07/01/19, ore 13:48
Cap. 1:

Hola hola <3 

Speravo di essere la prima a inaugurare la sezione recensioni di Plaisir, ma a quanto pare sono stata battuta sul tempo. Non potevo non passare a lasciare un commento su questo lavoro che hai ripreso in mano (e ti dirò, sapendo a quanti progetti stai lavorando ultimamente, mi ha sorpreso non poco vederlo rispuntare su EFP). Credo che riproporlo qui sia stata un’ottima idea, e ho apprezzato il lavoro di polishing sul testo che hai svolto prima di postarlo.
Come (ben) sai, l’ambiente di corte della Francia del periodo non è il mio ambito storico preferito, quindi… imputo ogni inesattezza e scempiaggine che potrebbe uscirmi alla mia ignoranza sul periodo xD che è in verità anche motivo per cui provo tanta ammirazione verso questa mini-long. Le storiche non sono facili da scrivere. Documentarsi è lungo e complicato, gestire i dettagli per aggiungere profondità al contesto lo è ancora di più, ma soprattutto scrivere senza incagliarsi sul timore di non rendere giustizia alla fedeltà storica — o, ancora peggio, ritrovarsela tra le ruote della trama — è il vero punto critico di questo genere. E tu sei perfettamente in grado di non farti frenare da questa paura e di tenere ben salde in pugno le redini della caratterizzazione dei personaggi, dei dialoghi e del ritmo narrativo. 
È un punto di forza tutto tuo, che non smette mai di affascinarmi — e per quanto la pubblicazione di Plaisir sia recente, ormai di storiche ne hai scritte tantissime. Ecco, apro e chiudo una parentesi perché penso di non avertelo ripetuto abbastanza: hai un lungo allenamento nel genere e hai preso in considerazione scenari assolutamente agli antipodi, e ancora riesci tranquillamente a gestire e rendere unica ciascuna storia ambientata un un’epoca passata. So che sembra un’ovvietà (giustamente, mi dirai che l’America sudista e la Francia di fine 700 non sono la stessa cosa, e grazie e graziella xD) ma per me non lo è. Le tue storiche si distinguono perché non si uniformano <i>mai</i>, il tono rimane coerente, i personaggi non sono semplici macchiette o fantasmi del passato che parlano in toni altisonanti. Con una spolverata di parole, li fai muovere nel loro mondo, respirare, bisticciare o escogitare pessimi stratagemmi per vincere una scommessa. Come accade a Rossignol, appunto.
Tutto questo papiro per dire: chapeau, honey, ogni volta che proponi una storia di questo genere io rimango con la mascella per terra. Punto.
Mentre raccolgo detta mascella, fammi spendere due parole sullo stile — che per quel che mi riguarda è il secondo punto critico della long. Ho trovato coerente la scelta di mantenere una forma più artificiosa e ti è riuscita anche bene. Non è affatto pesante e si percepisce che è costruita secondo il pensiero dell’epoca, dando ulteriore spessore alla caratterizzazione dei personaggi (che altrimenti non si sbottonerebbero troppo, visto il periodo storico e l’etichetta dell’ambiente altolocato) ma soprattutto all’environment su cui essi si muovono. La passione per il grazioso ed elaborato che permea i convenevoli tra invitati, l’acconciatura di Maria Antonietta e i balli va di pari passo ad un’imperante sensazione di mancanza — tanto del denaro nelle casse dello Stato, quanto di maturità nel caso di Rossignol, o di “astuzia” da parte di Alain, che lamenta di non potersi permettere una moglie più sveglia di lui. Descrizioni e dialoghi sono il pezzo forte, a mio parere. Te la cavi egregiamente nel far parlare i personaggi tra loro (e va beh l’intero pezzo del principe T preso per i fondelli dalla dolce, adorabile, timida <i>Charlotte</i> solo per sentirsi ringhiare dietro “Sono un uomo, idiota” è fantastico e c’è poco da fare). Penso che il mio brano preferito in assoluto sia la lettera di Alain, che si ritira con la coda tra le gambe dalla mascherata. La prima persona lo rende più intimo e mi è piaciuto entrare per un po’ nella sua testa. Apprezzatissimi, ovviamente, anche i termini in lingua distribuiti qui e là con la giusta parsimonia. Peraltro si vede il lavoro di scalpello che hai fatto rispetto alla versione su AO3, il testo ne è uscito più snello e scorre benissimo. 
Insomma u-u buttati più spesso nella sezione storica, plìs, che sei più che brava e questo incipit è bello bello bello. Aspetto il resto per proseguire con la rilettura 

<3 cin

Kei

Recensore Master
07/01/19, ore 07:22
Cap. 1:

Buongiorno.
Un capitolo scritto bene, ordinato; per ora mi è parso un ottimo inizio, per un racconto storico.
Complimenti.
Buona giornata :)