Ciao, dunque, per prima cosa devo rispondere alla tua risposta alla mia recensione del capitolo precedente. Sì, è vero ho già letto la storia fino alla fine, ma rileggerla non è affatto un problema. Anzi! Non sai quante storie ho letto e riletto fino alla nausea quasi, e poi è l'occasione perfetta per cogliere ancora più dettagli che magari alla prima lettura mi erano sfuggiti e infatti è stato proprio così. E mi sono calata al meglio in questo capitolo quasi interamente angst, in cui assistiamo a questo tuo John che non ne vuole sapere di accettare le cose come stanno ovvero che Sherlock gli piace e basta.
Il percorso introspettivo che hai fatto fare a John e secondo me perfettamente coerente con la persona che è in questa AU, ovvero un uomo con enormi problemi, che si sente in colpa per qualsiasi cosa riguardi Mary. E se prima il problema era "limitato" alla morte di lei in quanto tale e a tutto ciò che era successo fra di loro, adesso quel senso di colpa si è ingigantito, diventando ancora più difficile da sedare. E lo diventa proprio per l'interesse, ma lo chiamerei anche amore, che sta iniziando a provare per una persona che non è la sua defunta moglie. John fugge a gambe levate, questo è chiaro. E non ne vuole sapere di accettarlo, ma se in un primo momento tutto gira attorno a dei sogni o a un innocente sguardo, poi diventa secondo me più grave. Nel primo caso è perdonabile un non sapere cosa fare, il sentirsi in quel modo, perché succede tutto nella sua testa e non fa male a nessuno. Ma poi, Sherlock inizia a sentirsi rifiutato e a quel punto, quando tutto questo coinvolge direttamente anche Sherlock, allora è già meno giustificabile. Ripeto che lo capisco perfettamente e trovo credibilissimo quello che hai pensato per lui, ma mi sono comunque arrabbiata. Andarsene via dopo un bacio come quello, che simboleggia l'attrazione che hanno uno per l'altro, ma anche il voler cambiare pagina e cercarsi un nuovo amore, beh, andar via così è stato un tornare indietro. E mi è dispiaciuto tantissimo anche per Sherlock, che invece aveva già capito benissimo che John non lo ricambiava affatto (o almeno... così crede lui, noi sappiamo che John è solo scemo). Insomma, Sherlock mi fa tenerezza in generale, ma in questa storia me ne fa ancora di più perché è evidentemente preso da John e gli piace tantissimo. Però parte già con la convinzione d'essere sconfitto. Significativo il dialogo interrotto a metà mentre sono al parco, lì Sherlock sa già di aver capito tutto e non ha neanche bisogno che John aggiunga dell'altro. Non lo amerà mai e basta. E sì, fa tanta tenerezza perché Mrs Hudson ha ragione da vendere quando dice a John che Sherlock è una di quelle persone che sembrano indistruttibili se viste dal di fuori, ma che in realtà nascondono grande fragilità. Quel passaggio mi è piaciuto moltissimo perché hai sottolineato la sua sensibilità, il suo aver inquadrato Sherlock e John praticamente a una prima occhiata e il suo aver tentato di fare qualcosa per quei due, anche se forse non subito gli è riuscito. Insomma, mi è piaciuto davvero molto. Così come la storia fin qui.
Al prossimo capitolo.
Koa |