Recensioni per
La bellezza della paura
di AryaDream

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
25/01/19, ore 15:15

Da appassionato di Lovecraft posso dirti che il tuo racconto non mi è piaciuto sia soggettivamente che oggettivamente. Soggettivamente perché non fa paura e oggettivamente perché non ha elementi di cui dovrei aver paura.
So che probabilmente non hai mai letto un racconto di Lovecraft e hai un po' improvvisato ma non è questo il modo con cui Lovecraft faceva horror.
Il racconto in se non fa paura perché manca di molti di quegli elementi che sono di vitale importanza per rendere spaventoso un racconto lovecraftiano.
In primis l'orrore, è vero che nei racconti di HP non si mostra mai se non alla fine e per certi versi in modo incompleto (ad esempio si vede un tentacolo strisciare), ma per far paura, e questo è presente in tutte le opere di Lovecraft, devi mostrarne cosa fa di terrificante quella creatura, devi far capire al lettore che qualcosa non va.
Ad esempio se questo racconto l'avesse pensato HP probabilmente il bambino sarebbe stato ritrovato morto poco dopo nascosto tra i cespugli pieno di graffi che un analisi forense avrebbe provato "non appartenere a nessun animale ancora scoperto, perciò chi o cosa li aveva causati?"
Un altro elemento di vitale importanza e che in questo racconto manca è qualcuno che sfidi l'orrore, che provi a entrare nella casa per poi incappare in, che ne so, simboli satanici e graffi sulle pareti o da continui scricchiolii nei muri, che non fanno altro che mettere agitazione nell'esploratore per poi scoprire andando per esclusione che la tana dell'orrore si trova nella cantina della casa raggiungibile solo per una scala per nulla illuminata e, avvicinandosi a quel luogo, avrebbe capito di non essere pronto per affrontare la creatura e o sarebbe impazzito o corso fuori a gambe levate comunicando solo frasi sconnesse.
Il terzo elemento che manca è il ragionare su ciò che sta accadendo. Ogni volta che un personaggio incappa in qualcosa che ha a che fare con l'orrore inizia a fare una serie di ragionamenti su cosa avrebbe potuto causarli ma senza mai giungere a una soluzione razionale.
Di solito per questo genere di racconti seguono una scaletta: 1) La presenza di un posto, un gruppo di persone o una casa avvolto dalle leggende e dalle dicerie popolari che sembra avere un passato oscuro e misterioso. 2) Qualcuno che in qualche modo si avvicina a tale luogo o persona, spesso sfidando l'orrore, e cosi facendo incappa in degli indizi che provano che le leggende sono vere. 3) Alla fine il protagonista ha la prova definitiva che l'orrore esiste e non è assolutamente in grado di affrontarlo.
Nel tuo racconto Arya c'è il primo punto e a malapena il secondo.
In conclusione, se non lo ha capito io amo Lovecraft e se hai intenzione di scriverne altri usando il suo stile orrorifico sarò ben contento di leggerli e consigliarti ma per ora hai ancora molta strada da fare. Ti consiglio, per capire bene cosa intendeva HP con la paura dell'ignoto di leggere alcuni suoi racconti tra cui ti consiglio "Il terribile vecchio", "I gatti di Ulthar", "Dagon", "dall'altrove", "La cerimonia" e "Il colore venuto dallo spazio". P:S.: Non li ho scelti a caso, innanzitutto li puoi trovare su Youtube e poi i primi due sono molto brevi e ti permetteranno di capire velocemente la struttura narrativa lovecraftiana, il terzo perché fa capire cosa succede agli umani quando entrano in contatto con gli orrori, il penultimo perché contiene un culto esoterico (molto importanti nella narrativa Lovecraftiana), "dall'altrove" perché fa capire come si può terrorizzare qualcuno giocando con l'esplicitazione dei mostri e infine l'ultimo e anche il più lungo, riesce a contenere tutti gli elementi di un racconto di Lovecraft.