Credo sia giunto il momento di scrivere una recensione sulla tua opera, caro Andy.
Allora, da cosa cominciare?
Parto dalle cose - poche - che non mi sono piaciute. Lo faccio perché è giusto dedicare la parte finale (anzi, diciamo il 95% di questa recensione) a tutto quello che mi è piaciuto, e sarebbe un peccato terminare un così lungo elogio con tre macchiette. E persino le cose che non mi sono piaciute sono funzionali alle cose che ho gradito, per cui non si può nemmeno parlare di difetti, ma di punti oscuri che fanno risaltare i punti luce.
Eccole: il fatto che Asuka possa aver dei "dubbi" su Meimi, per pensare, anche solo di sfuggita, alle altre ragazze, alla futura poliziotta e a miss "velo da sposa". Per me Saint Tail è tutto un dualismo, è un po' come se Renzo pensasse di farsi la Perpetua o la Monaca di Monza. Impensabile. Ma l'hai reso benissimo, si è visto che comunque erano "ostacoli", l'equipe organica poi era impegnata in questo, tranne l'imbecille di Watson. Dunque promosso.
Il secondo: la sessualità. Ok, hanno 16 anni, forse io sono troppo bachettone etc. Però in certi aspetti, in certe situazioni ho trovato le cose un po' troppo OOC, out of charachter. Eppure, la costruzione che c'è dietro è perfetta. Passo dopo passo, pensiero dopo pensiero. I "blackout" poi sono qualcosa di grandioso. Promosso anche qui.
Il terzo: la missione di Meimi. Questa è una menata mia, lo ammetto. Hai rispecchiato più fedelmente te l'opera dell'idea che ho io di Kaitou Saint Tail. Meimi, scoperta, seppellisce l'identità di Saint Tail. Lo fa anche nell'anime (nel manga invece continua, per altri scopi però). Lo fa per amore. Perché la cosa fondamentale per lei è Asuka, non c'è altro. Per me invece Saint Tail è tale perché per lei la missione è parte integrante della sua essenza, e non c'è Asuka che tenga: lei deve riparare i torti, non può non farlo. Per cui vedere Meimi rinunciare a Saint Tail mi dispiacque un po', ma ripeto: menate mie. Però, ripeto, per la fedeltà all'opera, promosso anche qui.
Ok, veniamo all'elogio più totale.
E' una fic straordinaria. Sotto tutti i punti di vista. L'equipe organica è un modo non ottimo, ma terrific (direbbero in inglese, non so trovare un sinonimo che rispecchi con la stessa fedeltà il significato di questo termine). Stupendi i vari personaggi, come l'equipe dell'enterprise, come i sottomarini dei Marines americani del jag. Lo spirito è quello, e ci sta alla perfezione. (Avrei gradito un ruolo più importante per uno che ha un cognome Wolfe, dato che adoro Nero, e vedere Blackie relegato allo stomaco mi è dispiaciuto, ma questa è una mia menata da fanboy). Impossibile secondo me entrare meglio in un personaggio, a costo si sventrarlo e farcisi un giretto dentro.
I capitoli finali, il blackout, lo svenimento, Meimi che rinnova il suo amore nonostante l'incidente. Impossibile farli meglio. I riferimenti alle altre equipe organiche, straordinarie. Ma soprattutto quel clima indefinibile di necessità storica, di determinismo sociale applicato a una storia d'amore: Asuka e Meimi devono mettersi assieme, non ci sono alternative. Gli ostacoli sono solo dei dossi o delle salite che rendono più gradevole raggiungere la vetta. E la provvidenza ci mette lo zampino in molte occasioni.
Spero di vederne la continuazione: non la conclusione. Nel senso, la fic ha molto da dare: non è che tutto finisca con il fidanzamento. Le due equipe organiche devono lavorare insieme molto per permettere ad un ottimo progetto di divenire realtà.
Mi piacerebbe vedere però in una tua opera un equipe organica che possa contare su gente come Adrian Monk, don Matteo, Conan Edogawa, Sherlock (quello della BBC) e il cugino del tuo Blackie Wolfe, Nero. O il tipo diventa un genio, o esplode al momento della nascita.
Continua così! |