Per. La. Miseria.
Mi ha colpita molto la contrapposizione tra Jayden e McGrath. Il primo è umano, una persona anche molto potente, che all'inizio della storia sembrava quello con tutte le risposte e che sapeva cosa fare; adesso è diventato poco più che un animale, un essere farneticante e senza alcun controllo sulle proprie azioni.
Il secondo è un homunculus, un essere creato per servire qualcun altro, che inizialmente non si pensava avesse neppure emozioni, pensieri e volontà proprie; adesso è diventato l'eroe della situazione, pronto a mandare al diavolo il suo padrone e i suoi ordini per proteggere qualcuno cui si era sinceramente affezionato: le caratteristiche migliori di un essere umano.
Capitolo che mi è veramente piaciuto; ora non vedo l'ora di arrivare alla conclusione!

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Alleluia! Il cattivo è stato sconfitto...anzi, i cattivi, perché in fondo Jayden non era proprio uno stinco di santo. Probabilmente era più simile a suo padre di quanto lui stesso volesse ammettere. E Orlaith lo aveva capito benissimo.

La nostra cara violinista non ha proprio mai un attimo di pace. Ha appena sconfitto due maghi potentissimi grazie alla magia del suo violino, è con le persone a cui tiene di più...ed ecco che salta fuori Jayden incazzato nero, deciso ad avere l'ultima parola. Ma fortunatamente per tutti, McGrath (sempre più mitico!) riesce a superare i suoi limiti di Homunculus e a fare la cosa giusta, togliendo di mezzo Jayden (e anche se stesso, purtroppo). Tutto sommato però poteva anche andare molto peggio, quindi direi che questo capitolo ha un pò un sapore dolce-amaro.

E adesso, via con l'epilogo!

Ciao^^
Infatti, quando ho visto l'epilogo, mi è sembrato un po' strano...
Insomma, fare finale della battaglia, con il mostro super-malvagio che sembrava distrutto ma ricompare.
McGrath dimostra di essere sì un homunculus, ma di avere anche una sua autonomia decisionale, al di fuori degli ordini che gli potrebbe impartire il suo padrone.
Veramente ben descritta anche la fine della battaglia, complimenti!