Recensioni per
Castelli di carte
di _EverAfter_

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/05/21, ore 20:11

Ciao, piacere di conoscerti!

Mi sono imbattuta per caso in questa storia e sono felice di averla letta. Felice, forse è un po' esagerato perchè mi ha riportato alla mente ricordi non molto piacevoli. Hai descritto la realtà delle superiori in modo quasi spietato, il dialogo con Giulia è perfetto, fa quasi venire i brividi per quanto è realistico, io ne ho avuti un sacco simili. Sono contenta che alla fine Nives e Greta abbiano legato. Chissà, magari diventeranno amiche, e allora cosa faranno i compagni? Prenderanno in giro anche Greta o la smetteranno di tormentare Nives? Immagino già i corto circuiti^^.

Una storia davvero bella e realistica, complimenti.

Recensore Master
10/07/20, ore 12:53

Vintage, rieccomi!
Oh mamma, sai che non mi sorprende affatto trovare nell'introduzione della storia un tuo primo posto a un contest? Con un capolavoro come questo, come potevi non vincere? *___*
Allora, allora… intanto comincio con una cretinata, altrimenti non sarei io: Nives mi ha SUBITO fatto pensare a Ives di Soul, AHAHAHAHAHAHAHAH! Anche se boh, non so se Nives si pronunci coime scritto oppure come Ives, ma non ha importanza ahahahahahahah XD
Okay, a parte questa fesseria… ^^"
Aaahh, gli adolescenti! Guarda, anche questa tematica la sento parecchio vicina a me: ricordo che quando andavo a scuola, specialmente alle medie, ero una delle escluse, ed è bizzarro pensare che invece alle elementari si respirasse un'aria molto più sana e inclusiva!
La verità, però - e lo dico col senno di poi, visto che all'epoca non me ne rendevo conto -, era anche che io mi comportavo ancora più da vittima del dovuto; era vero, venivo esclusa, ma dal canto mio non facevo proprio niente per includermi: mi vantavo mentalmente di essere migliore, di essere superiore a tutti gli altri, ma in realtà poi c'è sempre da selezionare un po'. E la tua Greta ne è la dimostrazione: chi lo dice che le persone apparentemente perfette e popolari non siano più sole di quelle emarginate?
Io ero come Nives, davvero sfigata, e anzi, non sempre ero al centro dell'attenzione come lei (anche se ovviamente lei lo è stata in maniera negativa); però, insomma, dalle persone perfette ci si aspetta sempre che lo siano, ci si aspetta il meglio, e non si può assolutamente prescindere dagli alti standard in cui si trovano.
Invece da una nullità non ci si aspetta granché, se non che compia una delle sue mosse bizzarre che possono essere canzonate.
Questo non giustifica il bullismo, ovviamente. Non posso dire di essere stata vittima di attacchi gravi ai tempi, quindi non voglio esprimermi in merito, perché resta il fatto che molti adolescenti sono proprio stronzi e cattivi: fanno di tutto per fare branco, per far parte di qualcosa, illusi che si possa essere tutti uguali quando in realtà anche tra loro sono diversissimi, come tutti gli esseri umani lo sono. Molte volte i gruppetti di "popolari" non hanno nemmeno chissà cosa in comune, le loro amicizie si basano sulla falsità e sugli atteggiamenti che assumono per farsi accettare, senza mai essere se stessi.
Ma questo a cosa porta? A perdersi, a non sapere più neanche chi si è veramente. E questo non è certo più positivo di essere emarginati solo perché si è se stessi.
Alla fine chi è se stesso avrà sempre da guadagnarci nella vita che c'è fuori, dopo la scuola, mentre i falsi dovranno imparare pian piano a capire il mondo, gli ci vorrà più tempo e più lavoro, e non tutti poi ce la fanno.
Sai, questa storia mi ha fatto riflettere molto, mi ha fatto ripensare a tante cose e mi ha permesso di rendermi conto di come stavano realmente le cose quando ero adolescente e vivevo più o meno la situazione che viveva Nives; forse c'erano motivazioni diverse per cui venivo esclusa, ma a 'sto punto sono arrivata alla conclusione che le persone troveranno sempre qualcosa per criticarti, sempre!
Una cosa che detesto sono gli incontri anti-bullismo, anti-razzismo, anti-omofobia, anti-qualsiasi-cosa... ma ti spiego meglio: non odio il loro intento, attenzione, perché ovviamente sono d'accordo con la sensibilizzazione, con l'affrontare certe tematiche e portarle all'attenzione dei giovani.
Ma è il modo che mi lascia parecchio scettica: ricordo che quando andavo a scuola a volte facevano certi incontri durante le assemblee di istituto, le quali però comprendevano un sacco di studenti. Questo si riduceva in: un tizio che parlava per ore e ore, annoiando i ragazzi, senza interazione - perché dai, qual è l'adolescente che durante un'assemblea d'istituto, in mezzo a cento o duecento coetanei, interviene per dire la sua su questioni tanto delicate? -, e alla fine tutto finiva per scivolare addosso ai giovani come se non fosse mai accaduto.
Secondo me, invece, organizzare certe riunioni con gruppi più ristretti come le classi, per esempio, sarebbe un modo più efficace: forse in una classe di venti persone non tutte prenderanno la parola, ma ci sono più probabilità che molte lo facciano; inoltre, si ha la possibilità di tenere più alta l'attenzione grazie a un ambiente più intimo dove gli studenti si sentono anche più a loro agio.
Okay, ma cosa ho scritto? Sembra un trattato di sociologia spicciola AHAHAHAHAHAHAHAHAH, scusami tanto, ma quando si tratta di certe tematiche parto in quarta e ciao a tutti proprio XD
Vintage, guarda, devi capire che le tue storie mi piacciono troppo: oltre a essere ben scritte e ben sviluppate, hanno sempre dei bellissimi messaggi al loro interno e portano inevitabilmente a riflettere un sacco.
Certo che poi quando ti vedo tra i partecipanti ai miei stessi contest penso: "Ah, c'è pure lei, allora mi asfalterà con uno dei suoi racconti!" XD
Sì, perché ho sempre pensato che fossi davvero brava, anche se avevo letto pochissimo di tuo finora - molto, molto male! ù.ù
Complimenti davvero, hai creato un altro splendido capolavoro! *___*
Spero di tornare presto a leggere altro di tuo, già non vedo l'ora di potermi prendere un po' di tempo per dedicarmi a un altro bel racconto :3
Alla prossima, è stato un enorme piacere passare di qui <3

Recensore Junior
06/09/19, ore 18:02

Recensione premio del contest " Il contest dell'antieroe".


Rieccomi!
Questo racconto breve racconta di Nives, una studentessa bullizzata ed emarginata dal resto della classe e di Greta, una ragazza perfetta ma al tempo stesso isolata da tutti proprio in merito a questa sua eterea perfezione. Opposti eppure così tanto simili. Quello che sostanzialmente le accomuna è la solitudine che sentono e che entrambe soffrono alla stessa maniera.
Il messaggio che vuoi trasmettere è chiarissimo e non posso che essere d'accordo.
Dal punto di vista dello stile e del lessico, nulla da dire. Oramai rientri tra le mie autrici preferite di efp <3.
Complimenti ancora!
Alla prossima.

LaSignorinaRotterMaier.

Nuovo recensore
12/07/19, ore 19:43

Ciao! Sono qui per rilasciare la prima recensione premio per il contest del fluff. Questa storia mi ha fatto davvero emozionare, sei stata bravissima! Innanzitutto, stilisticamente parlando è impeccabile. La grammatica è stata curata con minuzia, non ho riscontrato ripetizioni, non è un testo troppo pesante, ma nemmeno troppo leggero. Hai unito con grande armonia tante parole che si fondono perfettamente le une con le altre, donando grande scorrevolezza e soddisfazione al lettore. Poi, la trama e la caratterizzazione dei personaggi l'ho adorata. La protagonista è stata trattata in maniera splendida, si percepisce anche la sua evoluzione caratteriale, grazie all'incontro con il professore. Un po' mi ci sono rivista, alle superiori ero molto sola anche io, anche se nessuno mi prendeva in giro o altro. Non parlavo con i compagni di classe a causa di divergenze caratteriali (non sono molto pratica a socializzare, e come Nives sono incredibilmente pigra anche io). Poi alle medie essendo bruttina anche io venivo presa in giro (sempre nei limiti, s'intende, ma qualche battutaccia c'era!) e la parte dei baffetti è stata veramente geniale, penso sia capitato davvero a tante persone, io poi ho i capelli neri e sono praticamente un cadavere in viso, quindi si vedevano subito!
Inoltre, avendo letto fin da piccina sono sempre stata più attratta dalle pagine e dalle avventure dei libri, piuttosto che dalle persone che mi circondano, perciò anche da più grandicella (e dopo che grazie a dio ho scoperto la ceretta), nonostante 'l'estetica' non fosse più affatto un problema, ho sempre avuto pochi contatti, tendo un po' ad annoiarmi in giro, ma ci sto lavorando! Comunque, dato che so cosa si provi, seppur non nella maniera intensa della protagonista, posso sicuramente dire che la tua sia una storia incredibilmente verosimile, nella quale tante persone possono rispecchiarsi e che ha tanto da dire e da insegnare.
Un ottimo lavoro, davvero! Il titolo mi è piaciuto moltissimo, e la conclusione nella quale c'è quel momento di 'mental breakdown' è stata davvero davvero emozionante e commovente.
A presto! ^^

Recensore Master
09/07/19, ore 21:47

Recensione premio per il contest "Spade Incrociate" - 1/5

Ciao!
Eccomi finalmente a rilasciarti la prima recensione premio, proprio su questa storia che avevo letto tempo fa ma non avevo avuto occasione di recensire.
Per vari motivi, oltre quelli anagrafici, questa storia mi è molto vicina, tanto che non nego che il finale mi abbia dato un po' fastidio, non in senso negativo da un punto di vista della narrativa, ma proprio per il significato che va a riportare; sebbene il fatto che Nives abbia trovato un'amica sia il finale corretto per questa storia, il "troppo" per cui Greta rimane da sola mi è parso poco realistico.
A parte questo particolare, la storia mi è piaciuta molto e ha saputo coinvolgermi: sei riuscita ad analizzare perfettamente la crescita individuale di questa ragazza, sia nel confronto con il mondo esterno (in cui l'apparenza pare essere l'unico valore che conta) da cui è sempre stata esclusa, nonostante i suoi goffi ma sinceri tentativi di entrare a farne parte, sia nel suo pensiero verso di esso, che culmina con la maturazione finale tipica dei racconti di formazione. Nives resta sempre una ragazzina, questo sì, ma è in grado di capire ciò che davvero conta per lei.
Non nego di essermi sentito molto coinvolto, non solo per il contenuto ma anche per lo stile molto immersivo, e il titolo mi è piaciuto moltissimo, portandomi a leggere la storia.
complimenti, sei riuscita ancora una volta a sorprendermi con un tema apparentemente semplice ma perfettamente sviscerato da parte tua!
Alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Master
03/03/19, ore 15:51

Valutazione per il contest “Terapia d'urto”

Grammatica, lessico e stile: 14.5/15


• Si sarebbe accontenta volentieri... → accontentata.
• Si portò le mani [...] laccate dal gel permanente... → credo che manchi ‘dalle unghie’, poiché non sono le mani, ma le unghie a essere laccate; di.
• ‒ Il prof mi ha mandata a controllare che non ti fossi persa ‒ [...] ‒ È lì. → siccome non hai messo un punto alla fine del dialogo precedente, è va con la minuscola.
• ... si era stappata a seguito dell’urto... → strappata.
• Cos’avrebbe mai potuto raccontare, della propria vita? → in questo caso ritengo la virgola superflua, togliendola il senso della frase non cambia.
• Era ovvio che sarebbe finita a quel modo... → in.
• ... tutte le classe verbali... → classi.

Io devo farti i miei più sentiti e sinceri complimenti per come, seppur utilizzando la terza persona, sei riuscita a mostrare in ogni sua sfaccettatura l'introspezione della protagonista. I suoi pensieri, le sue emozioni, i cambiamenti d'umore, la sua storia fin qui; tutto è raccontato in una maniera che coinvolge il lettore in prima persona. Viene a crearsi empatia, un legame con Nives: si prova tristezza con lei, si cerca la speranza con lei. Non ci sono mezzi termini per definire il tuo stile: mi ha rapito. Onesto, diretto, sarcastico, capace di raccontare senza filtri e ipocrisie la vita di un'adolescente trascurata e bisognosa di comprensione, di una mano tesa che per una volta le mostri un poco di umanità.

Usi parole mirate a enfatizzare le circostanze, le riflessioni. È percepibile tutto il senso di solitudine, di abbandono, di inferiorità che prova Nives. A tratti, emerge anche una sorta di cinismo, sarcasmo finalizzato a contrastare la mole di emozioni negative. Uno stile che cerca di alleggerire la lettura senza ridicolizzare la situazione. Un'ironia che ho amato e ha reso la storia ancora più unica, distinguibile nel suo genere.
I dialoghi danno vera voce ai protagonisti, rispecchiano le loro personalità e sono credibili. Le metafore che utilizzi rafforzano i significati che vuoi esprimere e il lessico, soprattutto, oltre a essere azzeccato al contesto fornisce ulteriore personalità alla storia. C'è molto del tuo e non esagero se dico che non è una storia che potrebbe scrivere chiunque. Per lo meno, scritte in questo modo, profondo ma frizzantino, ne ho lette poche.

Originalità e trama: 10/10

Partiamo da un contesto scolastico, italiano per la precisione. Si entra subito nelle dinamiche di questa classe attraverso gli occhi di Nives: lei è il tiro a bersaglio dei suoi compagni, quella da ridicolizzare. In completa opposizione, ma forse nemmeno tanto, c'è Greta, la brillante perfettina della classe. Per quanto una situazione del genere possa risultare una storia comune, mainstream, è lo stile che aggiunge originalità e unicità al tutto.
Seguiamo Nives nei suoi alti e bassi durante la routine scolastica. Si passa da uno stato di desolata stagnazione, a momenti di speranza per riuscire finalmente in qualcosa. Da un episodio che potrebbe rappresentare l'ennesimo sasso contro una finestra sull'orlo della frantumazione, a un inaspettato raggio di luce che le permette nuovamente di sognare (a occhi aperti). Tuttavia, come più volte ribadisci, sono castelli di carte campati in aria quelli che crea ogni volta questa protagonista, suscettibile alla minima onda d'urto.
Ogni avvenimento aggiunge significato e valore al percorso di Nives; un travagliato cammino verso la maturazione, la crescita, che la porta infine a fare qualcosa che nemmeno lei, la vecchia lei, si sarebbe aspettata. La protagonista è cambiata, è cresciuta e si è fortificata, non senza soffrire e piegarsi più volte; per ciò ritengo la trama impeccabile e ben costruita in maniera coinvolgente.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Vorrei focalizzarmi sulla figura di Nives e della sua nemesi, Greta.
A lettura ultimata sorge cristallina la sensazione che le due fossero sin dall'inizio collegate da un filo invisibile, come se era destino che le loro strade si incrociassero. Così diverse, opposte, ma con qualcosa in comune: un innegabile senso di solitudine.
Soprattutto nel caso della protagonista, emerge con chiarezza sin dalle prime fasi il dolore, la sofferenza che questa emarginazione attuata dai compagni di classe comporta. Non è lei che la cerca (anche se arriva quasi a convincersi che in fondo le piace), le viene imposta dai giudizi riversati su di lei sulla base del suo aspetto, del suo carattere, del suo modo di fare e parlare. È terribile e crudele come venga messa sotto la lente di ingrandimento per ogni cosa lei faccia, ridicolizzata allo stremo, tanto da abituarsi a quella miserabile situazione, ormai insensibile persino a se stessa. È questa la parte più atroce: arrivare al punto di essere insensibile, di non provare più niente, di non considerarsi nemmeno.

Nives è il tipo di persona che definirei troppo buona. Troppo buona per rispondere agli insulti, troppo buona per reagire, troppo buona per prendersi la propria vendetta personale. Un animo che si è lasciato calpestare perché delicato e, forse, fragile. Ma è una fragilità farlocca la sua, perché nonostante tutto è sempre andata avanti, arrancando certo, ma ha resistito e ce l'ha fatta. Per certi versi la si potrebbe definire una sopravvissuta, una superstite di quella giungla che è il liceo. Una protagonista vera.
Molta cura anche nella caratterizzazione dei personaggi secondari, comprese le comparse. I gesti, i dialoghi, il modo di agire, tutti scritti e rappresentati in maniera credibile.

Sviluppo e utilizzo del pacchetto scelto + fattore malizia: 7.5+2/8+2

— Partiamo dall'inserimento del difetto: la protagonista è senza dubbio sbadata, goffa nei movimenti tanto da inciamparsi in una cartella e far cadere un dizionario. Un tratto che ben si allinea con la sua natura introversa e da wallflower. [4/4]

— Passando al sentimento di inferiorità, questo è percepibile sin dalla prima scena, nel momento in cui viene presentata Greta e a lei contrapposta Nives, la nostra timida e imbranata protagonista. Il suo senso di inadeguatezza viene alimentato sia dalla sua poca, se non nulla, fiducia in se stessa che dalle continue prese in giro dei compagni, possibilmente, azzarderei anche da un accennato lato competitivo della stessa Nives. [2/2]

— Dunque, in prima lettura non nego che l'elemento del pacchetto mi fosse passato completamente inosservato, questo perché risalta poco nella narrazione della storia. Ho comunque interpretato che tu abbia usato entrambe le ‘facce’ dell'elemento, aria e cielo, in maniera metaforica, psicologica. Il cielo viene sfruttato in apertura e chiusura di una scena in particolare, quando Nives si trova agli inizi di una fase buia, più buia del solito, ma grazie all'incontro con il professore buono, vede il cielo, l'umore dentro di lei, rischiararsi. Allo stesso modo, l'aria è ciò che meglio identifica il suo stato emotivo: mutevole, privo di fondamenta, in continua balia degli urti esterni. Anche qui vi è la metafora che si ricollega al titolo: lei non ha certezze poiché il suo stesso modo di agire, di pensare, di vivere le giornate, si basa su fragili e suscettibili castelli di carte, talmente instabili da poter essere spazzati via dal minimo soffio d'aria. [1.5/2]

— Senza dubbio il difetto della protagonista le ha attirato la cattiveria più spietata da parte dei compagni ma anche dei professori, uno in particolare. Roba non solo da far accapponare la pelle, ma anche imbestialire. [2/2]

Gradimento personale: 10/10

Io, dopo aver letto questa storia, non sto bene. Non stavo bene mentre la leggevo, figuriamoci a lettura ultimata. È una storia che dà da riflettere, che ti fa entrare nei panni di colei che verrebbe definita l'anello debole, perché nella società odierna funziona così, no? O sovrasti gli altri o vieni sovrastato. Una storia che implacabile suscita emozioni forti nel lettore: amare, di rabbia, di disgusto, di compassione. Mi sono lasciata trasportare e coinvolgere dalla storia di Nives, per un attimo ho persino sperato nel puro egoismo di fronte a una Greta in difficoltà, ma è qui che la protagonista mi ha schiaffato in faccia una lezione che non va mai dimenticata: la gente si comporta bene con te se anche tu ti comporti bene con loro. Nives non era obbligata, non ha mai ricevuto quella famigerata bontà da nessuno, eppure l'ha concessa comunque e ciò alla fine l'ha ripagata. Ribadisco i miei complimenti: è una storia che tratta una tematica di un certo spessore con la giusta maturità, ma anche con una dose di sarcasmo che obbliga letteralmente ad affezionarsi alla protagonista. Per me, almeno, è stato così. Stupenda!

Totale: 54/55

Recensore Master
29/01/19, ore 07:14

Buongiorno.
La vita non è semplice, e non solo per la salute, ma anche per i rapporti sociali.
Alla fine, ci si adatta e si resiste... e la speranza non deve morire mai, prima o poi verranno tempi migliori.
Buona giornata :)

Recensore Master
28/01/19, ore 14:20

Ciao, piacere di conoscerti innanzitutto^^
comincio con una premessa: la tua storia è molto bella e scritta benissimo, hai descritto in modo direi perfetto il motivo per cui ogni mattina apro gli occhi e dico: grazie, Dio, perché ho finito la scuola.
Io penso che un po' tutti siamo o siamo stati delle Nives, a prescindere dal sesso, e anche Greta alla fine confessa di sentirsi un po' Nives ogni tanto, perché l'essere Nives non dipende dal ruolo che si assume a scuola, ma forse è legato alle insicurezze dell'adolescenza.
Però hai saputo rendere perfettamente quella cattiveria compiaciuta, quel relegare lo sfigato o la sfigata nell'angolo, bersagliarlo di battute idiote, in una parola disprezzarlo.
Complimenti per questa storia così realistica e in bocca al lupo per il contest!^^