Recensioni per
L'importanza di chiamarsi Weasley
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/12/21, ore 15:57

Ciao!
Spero mi perdonerai se metto un attimo in pausa l’altra long che sto già seguendo per iniziare questa ma avevo bisogno di un po’ di Bill e una storia dedicata principalmente a lui mi sembrava un ottimo modo per soddisfare questo bisogno (comunque, non temere, cercherò di andare avanti anche di là quanto prima, non è di certo accantonata).
E’ stato proprio bello vedere il primo incontro fra Molly e Arthur, del tutto plausibile, che mette subito in luce come il mite fan dei babbani sia immediatamente colpito dal caratterino di Molly e che lei, al tempo stesso, si renda conto di come quel ragazzo che ha appena incrociato la sua strada è una persona da tenersi stretta ma non perché sia un Weasley, ossia parte di una delle famiglia di maghi più importanti del mondo magico britannico, ma perché ha quel punto di vista sulle cose che può cambiare molto.
La crescita di Bill non è stata meno affascinante perché già ben definisci il suo carattere estremamente giudizioso, la sua intelligenza, la sua sensibilità ma anche la sua travolgente curiosità che esplode in questa incredibile voglia di avventura. E anche Charlie già mostra tutto il suo desiderio di non finire dietro ad una polverosa scrivania, rendendoli estremamente IC. Diciamo che i Weasley sono anche un sinonimo di tenacia, quando si prefissano un obiettivo cercano in tutti i modi di portarlo a termine e ci riescono! Davvero una famiglia dalle mille risorse: gentile, dal cuore d’oro e la mentalità aperta. Cose talmente normali per loro che il giovane Charlie non riesce proprio a comprendere le parole velenose dell’ospite sgradito di casa Diggory mentre Bill, essendo un po’ più grande, ha già ben più chiaro come purtroppo va il mondo (e anche perché origlia i discorsi dei genitori XD). E’ anche molto dolce il pensiero finale di Molly per il piccolo in arrivo che, come ben sappiamo, sarà la prima e unica femmina di casa (oddio mi è appena venuta in mente una somiglianza con la genetica dei gatti rossi °O°) ma avrà decisamente un bel caratterino.
Questo prologo fila via con molto piacere e in queste tue righe si vede moltissimo quanto tu ami questa famiglia. Sono davvero curiosa di scoprire cosa hai in mente per questa storia, soprattutto per Bill e le avventure che dovrà affrontare prima di arrivare dove tutti sappiamo e diventare l'uomo che è.
A presto
Cida

Recensore Veterano
29/03/21, ore 16:17

Ciao!
Avevo adocchiato questa long tempo fa ma mea culpa arrivo solo adesso a leggerne il prologo. Ero incuriosita, in particolare, da Bill (in assoluto, uno dei miei personaggi preferiti) e dall’ispirazione wildiana (?) dal tuo titolo, che non ha potuto che catturarmi immediatamente. Finalmente, complice lo scambio, eccomi qui.
Mi è piaciuta moltissimo la citazione che hai riportato ad inizio capitolo e come l’hai declinata all’interno della storia: non solo per il significato ma anche perché fa l’esempio di una rosa; questo fiore mi ricorda tantissimo i Weasley, per il colore rosso che si sposa tanto bene con i loro capelli e trovo adattissimo il pensiero che c’è dietro alla loro visione della vita. Ho trovato pertinente iniziare a raccontare di Bill dal primissimo incontro di Molly ed Arthur: lei pensa che un cognome sia importante per essere “qualcuno” (è una visione ed un retaggio che molte persone – anche le babbane, a maggior ragione quelle magiche! – hanno all’età di Molly e, vedremo nella tua storia, anche dopo). Il conoscere un Weasley però, quel Weasleay, le ha mostrato subito come anche un membro delle Sacre Ventotto possa ignorare completamente la sua provenienza purosangue e possa trovarla tutt’altro che una nota positiva, un vanto da mostrare. Arthur ama i babbani, ama le persone, chiunque esse siano, quanto sia puro il loro sangue o quanta magia abbiano per le mani. Molly Prewett imparerà insieme a lui che quello non è altro che un cognome, che le persone straordinarie – così come le rose – sarebbero ugualmente meravigliose (e profumate!) a prescindere da quello.
Questa è la loro più grande eredità, quella che è stata trapiantata da loro sul loro primogenito, Bill: bambino tranquillo ma sicuramente avventuroso, primo di tanti maschi dai capelli rossi che invadono la Tana, con quel suo rapporto speciale con il fratello minore. Ha sicuramente preso la curiosità, il buon cuore, la forza e il senso di giustizia dei genitori, li ha combinati per diventare l’uomo coraggioso e fiero che abbiamo visto nella saga; quella sensibilità che lo porta a raccogliere dei fiori per Molly che aspetta finalmente una bambina, anche se non lo sa. Ho adorato la delicatezza di ragazzino, di bambino che ha già chiare le sue idee e quelle della sua famiglia, nello spiegare a Charlie cosa significassero quelle parole colme di tanto astio della donna che hanno casualmente incontrato (grazie ai discorsi che lui casualmente ha origliato dai genitori). Charlie è d’accordo con lui: non c’è nessuna differenza, perché altri dovrebbero pensarla diversamente? E, soprattutto, perché altri dovrebbero voler lavorare al Ministero, tutto il giorno chiusi in un ufficio? Hai già delineato i caratteri dei due fratelli: le loro aspirazioni ad ambizioni che li porteranno uno alle avventure e uno lontano dall’Inghilterra, come già lì avevano sperato (e forse predetto). Sono già due fratelli ma allo stesso due complici, due bambini proiettati in un futuro che li vede raggiungere i loro obiettivi, con l’impegno che questi due genitori meravigliosi che ci mostri, hanno detto loro di impiegare per arrivare a raggiungere le vette delle loro aspettative.
Ti faccio i miei complimenti! Ho trovato i tuoi personaggi perfettamente IC: hai preso dettagli del canon e li hai disseminati in questa storia che ad esso è precedente, lasciando intravedere le radici di quelli che poi saranno i boccioli, e poi i frutti, che sappiamo nascere da questi personaggi. Bill è già un bambino giusto ed onesto, con i valori dei Weasley e con la determinazione che lo porterà prima in Egitto e poi a combattere contro Voldemort. Mi ripeto su quanto il titolo mi piaccia e trovi questo e le citazioni perfettamente calzanti con la tua storia. Il tuo modo di scrivere è fluido, semplice, ma allo stesso tempo preciso e puntuale nel descrivere ogni concetto che vuoi dire, arricchendolo delle emozioni dei protagonisti ed evocando immagini tenere e pungenti al tempo stesso.
Sono curiosa di continuare ad esplorare la vita e la crescita di Bill ed ogni dettaglio che sarai riuscita a pensare per delinearlo come l’uomo che dai libri conosciamo.
Ti rinnovo i complimenti e ti mando un abbraccio!
A presto

Recensore Master
17/02/21, ore 18:35

Ciao mia cara <3
Ero curiosa di iniziare questa storia, i Weasley sono senza ombra di dubbio una delle famiglie più importanti di tutta la saga, ma è pur vero che, con tutti quei figli, alcuni “pezzi” della loro storia si sono persi per strada. Col fatto che sono più grandi, e quindi non si trovano a Hogwarts quando a frequentarla c’è Harry (e di conseguenza Ron, ma anche Percy e i gemelli), i due Weasley maggiori passano in secondo piano, e trovano “voce” solo quando qualcuno parla di loro (Charlie in particolare) oppure quando fanno effettivamente il loro figo ingresso in scena, come accade con Bill nel quarto libro. Eppure, un’infanzia e un’adolescenza devono averla avuta anche loro, ed è bello quando una storia si premura di riempire questi momenti vuoti. Tra l’altro, è anche un bel modo di dare spazio alla fantasia, perché pur tenendo sempre d’occhio quel tre o quattro punti cardine che fanno del personaggio quello che è (e che tu hai rispettato perfettamente), per il resto ci si può sbizzarrire. Insomma, sono curiosa di scoprire cosa hai inventato per il nostro Bill, che comunque già gode di un’aura affascinante di suo – ma sono sicura che tu riuscirai a renderlo ancora più “Bill” di quanto già non sia XD
Comunque, per tornare alla storia, mi è piaciuta tantissimo la piccola parentesi iniziale, che mostra il primo incontro di Arthur e Molly. Io ammetto di avere un debole per questa donna – ci sono delle parti che la riguardano che, personalmente, mi hanno sempre commossa profondamente: ne riconosco la forza e l'incrollabile fiducia nella giustizia delle sue convinzioni, tanto da combattere in prima persona e, cosa ancora più difficile, accettare che i suoi stessi figli si immolassero per la causa. In questo momento già dimostra la sua innata capacità di mettere in riga una sfilza di maschi con una sola frase: Arthur, povero caro, non ha altra possibilità che capitolare seduta stante davanti a una ragazza tanto diretta e sincera. Il loro rapporto si basa da subito su una perfetta concordanza di idee: pur essendo entrambi dei Purosangue, i due ragazzini non ritengono affatto che sia il nome a decretare l’essenza e le capacità di un individuo e ripudiano la convinzione, purtroppo assai diffusa nel mondo magico, che a essere considerati maghi possano essere soltanto “quelli come loro”, escludendo quindi mezzosangue e nati babbani. Una visione che istillano da subito anche nei figli: Bill e Charlie, sebbene, data la giovanissima età, non capiscano l’effettiva – terribile e immensa – portata del discorso, comprendono fin da subito che le idee portate avanti dai genitori sono buone e che è sul sentiero da loro tracciato che anche loro, i piccoli Weasley, cammineranno in un futuro non troppo lontano. Ho adorato le interazioni tra i due fratelli, che – giustamente – si chiedono come potrebbe mai essere la vita di un figlio unico (scherzi a parte, Cedric deve sembrare un alieno ai loro occhi: pensa te, non avere intorno per tutto il giorno una mandria di mocciosetti, per Bill e Charlie è pura utopia XD per tacer del fatto che due di quei marmocchi sono i gemelli. Io non oso immaginare come ha affrontato Molly l’ultima gravidanza, con quelle piccole pesti in giro per casa. In qualsiasi caso, ha tutta la mia ammirazione).
Menzione d’onore alla Sig.ra Diggory, che mette in riga l’invadente e sprezzante cugina senza battere ciglio e con proverbiale signorilità.
Presto Bill dovrà varcare le soglie di Hogwarts, giusto? Sono proprio curiosa di scoprire come il nostro intraprendente e studioso ragazzino si saprà muovere fra quelle venerabili mura. Intanto ti faccio i miei complimenti per questo promettente inizio: come al solito, leggerti è un vero piacere.
Un bacio e alla prossima :*

padme

Recensore Master
23/01/21, ore 16:38

Ciao Francesca!
Come sempre mi catapulto nelle tue fantastiche storie che adoro come già ti ho detto. Ciò che mi piace davvero tanto è la cura che che hai dei personaggi che rappresenti in tutte le loro sfaccettature e che collochi senza alcun problema in contesto davvero complessi. Sono una tua grande fan, non lo nascondo e ne sono felice perché mi fai sognare con le tue creazioni. Un abbraccio

Recensore Master
22/01/21, ore 18:31

Cara inzaghina!
Giungo da te tardissimo, ma la giornata ha assunto pieghe impreviste – come sempre più spesso, del resto. Questa storia mi ha attirata da subito. Amo i rimandi ad altri autori e ho apprezzato molto sia il titolo che la parte citata e, neanche a dirlo, Molly e Arthur. Noi li conosciamo attraverso una lente un po’ diversa da quella che ci presenti tu. Li vediamo adulti, a capo di questa tana sovraffollata, babbanofili e un po’ poveri, schifati da chi ha un lignaggio come il loro, ma decisamente tutt’altro patrimonio alla Gringott, ma tu ci regali un capitolo dove Molly è una ragazza con la lingua svelta, sfacciata al punto giusto, interessata da Arthur. E lasciami dire che mi ha fatto sognare moltissimo vederli così giovani e così decisi sulle loro idee progressiste. Il titolo della storia è anche il tema del capitolo, in un exploit di coerenza quasi circolare. Arthur appartiene a un casato nobilissimo, a una delle sacre 28, ma le idee dei Weasley appaiono quasi eretiche alle orecchie di chi segue Voldemort e di chi pretende (illusoriamente) che non esistano mai commistioni con i babbani. Il punto di vista di Arthur adolescente è spiazzante per la sua chiarezza, per una visione del mondo moderna, ma che non appare mai come anacronistica. Sostiene con la fermezza di chi è convinto di ciò che dice che è impossibile parlare di un lignaggio totalmente puro. E Molly – una Molly spettacolare: pratica, intraprendente, persino un pizzico maliziosa – rimane incantata da questo suo agire, lei, che pure quanto a nobiltà non scherza. La pensano uguale su un tema importante e si sposano, giovanissimi, innamorati e nel loro scambio di battute, in Molly che fa capire ad Arthur di essere interessata a lui, e molto, c’è una grande abilità tua, che l’hai scritta facendola sembrare estremamente viva. È una scena scritta in maniera perfetta. E aggiungo che vedere Arthur così sicuro di sé gli regala un fascino particolare: se vogliamo, restituisce giustizia a un uomo coerente, anticonformista, pieno di dignità e di coraggio. Uno che per i suoi ideali viene allontanato (e la scena con la Diggory lo spiega bene) ma che ha la forza di gettarsi tutto dietro le spalle. Penso che tu gli abbia dato una grandissima dignità, sì.

Poi ci sono i bambini, la nidita Ci fermiamo in un momento molto particolare, con una Molly nei cui panni non vorrei essere, visto il da fare che darebbero tutti questi adorabili piccoli Weasley insieme (soprattutto i gemelli). Ha una nidiata di bimbi piccoli ed è incinta dell’ultima, che noi sappiamo essere una femmina, Ginny. Qui si crea un momento molto interessante. Abbiamo Bill e Charlie che ascoltano cose da grandi, cose che Charlie ancora non capisce e che Bill, puntuale, dolce e coscienzioso, gli spiega prendendo come metro di paragone ed esempio il mondo. È una scena tenerissima, che mostra da un lato il legame dei due bambini, il ruolo del maggior e quello del minore, le aspettative circa un futuro avventuroso che hanno entrambi e quelle predizioni finali che paiono promesse, ma d’altro canto la scena ci mostra anche l’asfissia di una società profondamente razzista, corrosa da tensioni. La Diggory, infatti, scaccia la sua ospite dicendole che non è più la benvenuta, segno che quello che sta ascoltando non è una di quelle sciocchezze da tavolata di Natale, dove c’è sempre quel parente che se ne esce con posizioni agghiaccianti su cui, però, spesso si passa sopra perché è Natale e perché alla fine chissenefrega. No, qui la guerra si respira nell’aria. E quelle cose da grandi che Bill pazientemente spiega a Charlie sono il seme antico di una guerra che si concluderà tra circa vent’anni. Rimane questo concetto della famiglia che è solo un nome, di un lignaggio che andrebbe sepolto perché non ha importanza, di un mondo, quello dei vituperati babbani, che affascina non solo Arthur, ma tutta la sua famiglia. In conclusione, a me questo inizio è piaciuto moltissimo: scrivi sempre benissimo della Tana e amo come ti occupi di questi personaggi e pur avendo la famiglia Weasley al centro, come in molte delle storie tue che ho avuto il piacere di leggere, pure questa offre una visione inedita – ognuna di loro offre uno scorcio inedito. In attesa del prossimo capitolo (dei prossimi capitoli) e scusandomi per il ritardo, ti auguro un sereno weekend!
Shilyss <3

Recensore Veterano
14/08/19, ore 09:42

Recensione premio per la partecipazione al contest "D come Drabble"

Ciao, non mi ricordo se ti avevo lasciato la recensione premio per aver sopportato il mio immenso ritardo in uno dei miei contest di drabble, perciò son passata. 
Sono rimasta davvero contenta di aver trovata questa storia mentre spulciavo il tuo profilo, perchè il prologo mi è davvero piaciuto tanto. Il tuo stile è sempre impeccabile, e ammetto che, benché tu sia molto brava nelle drabble, secondo me tu sei molto più brava in testi più lunghi, dove crei delle vere e proprie magie con le parole. Bill mi è sempre sembrato un po' come descrivi tu, sensibile e leale, ma l'animo avventuriero non me lo immaginavo ma ammetto che adesso sono curiosa dove lo porterà ciò. Mi è piaciuto il fatto che hai voluto inserire il primo incontro tra Molly e Arthur e l'arrivo di tutti i sette fratelli Weasley. Ho apprezzato anche il momento tra la signora Diggory e la signora Flint, dove Charlie sente per la prima volta le parole "Traditori del proprio sangue" e chiede spiegazioni al fratello maggiore. Mi è davvero piaciuta e aspettati di trovarmi ancora qua!
A presto
Alyssa

Recensore Master
31/01/19, ore 15:47

Ciao tesoro! Scusa il ritardo, sto tentando di recuperare oggi quante più cose possibili, anche se fra poco dovrò andare a lavoro, evviva!
Non sai quanto io sia felice di questo nuovo progetto! Insomma, pare che qui i Weasley stiano tornando di moda: tu con Bill, Adho con Charlie, io vabbè...ho abbondantemente scritto di George, ma non credere che mi sia fermata qui perché appena finirò la mini long su Elliott, mi getterò di nuovo su questo gemello che mi fa tanto, tanto sospirare. ma ora veniamo a te!
Prima di tutto sappi che io ho una profonda adorazione per Oscar Wilde. Inoltre recitai al tempo del liceo (eoni fa quindi) il ruolo di Cecily Cardew in "L'importanza di chiamarsi Ernest", quindi potrai immaginare che strilletto di giubilo abbia fatto appena visto il titolo. Insomma, mi hai conquistata già così, ti è bastato veramente pochissimo!
Passando al capitolo vero e proprio: ho trovato delizioso il pezzo dedicato a Molly ed Arthur; sono abituata ad immaginarmeli come genitori un po' in là con gli anni e difficilmente ho indugiato su di loro da giovanissimi; di conseguenza ho gradito moltissimo vederli interagire da ragazzini.
Per il resto hai creato un quadro familiare assolutamente pertinente con la famiglia Weasley, malattia contagiosa compresa: ti rendi conto quanto deve essere stato difficile allevare sette figli? Quando se ne ammala uno si rischia la quarantena! Quindi Bill e Charlie non potevano fare cosa migliore che scegliere di defilarsi e scampare da contagio assicurato. E proprio su di loro ora voglio speculare: Francy, sono troppo carini! Due fratelli uniti, molto diversi ma anche molto simili, che rispettano perfettamente ciò che diventeranno da adulti. Non potevi fare lavoro migliore con loro due e spero davvero che più avanti torneranno ad interagire, perché il loro si prospetta essere un rapporto molto speciale. Certo, in realtà vorrei leggere di tutti i Weasley (George e Fred, coff coff, Ron, coff coff), ma in realtà qualsiasi cosa deciderai di approfondire mi va bene, perché leggerti è sempre un piacere. Sei fluida, accattivante, riesci a porre l'accento sui momenti giusti...insomma io ti copro ogni volta di complimenti, ma ti assicuro che te li meriti davvero tutti.

“Siete due tesori” sospirò Molly, appellando un vaso ed augurandosi che quella nel suo grembo fosse una femmina, o un maschio con la sensibilità del suo primogenito.

Questa frase è la giusta conclusione per questo capitolo introduttivo; descrive alla perfezione l'idea che anche io ho di Bill. Aww...sospiro d'amore.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo (in realtà non vedo l'ora di leggere qualsiasi cosa deciderai di pubblicare, dato che come sai seguo tutto ciò che scrivi).

Un abbraccio forte forte!

Bri

Recensore Master
30/01/19, ore 12:27

Ciao Francy ☺

Mi stai facendo esplorare temi nuovi che non avevo mai letto nelle FF e questo le rende ancora più appassionanti ai miei occhi ☺ Per quanto io sia una fan della famiglia Weasley non avevo mai letto una storia con questi presupposti, ma a questo punto mi chiedo se ne esistano altre ... Credo di no, quindi le tue storie sono più uniche che rare e vale sempre la pena di passare a leggerle e di immergersi tra queste splendide righe!

Adoro quel passaggio di Shakespeare, l'ho ripreso anche io in una mia storia e tutte le volte mi emoziona 😍 Ha impreziosito il tema già bellissimo della fic ☺

Mi è piaciuto molto come hai ripercorso quegli anni, dal primo incontro tra Molly e Arthur fino al presente. La narrazione è stata rapida con un grande salto temporale, ma non per questo meno intensa, anzi tutto il contrario.
In pochi gesti e battute tra loro hai reso splendidamente l'amore tra Arthur e Molly, li hai resi inoltre perfettamente canonici, erano il loro esatto dipinto 👍
Mi è piaciuta un sacco anche la descrizione dei loro figli, con le loro principali caratteristiche che li differenza gli uni dagli agli e li rende unici. Credo inoltre tu abbia descritto benissimo la semplicità di quella famiglia, che poi è ciò che ce la fa amare di più e già dalla nascita figli, è stato tutto molto semplice e genuino, ma per nulla banale. La semplicità unita alla spontaneità (come i fiori offerti a Molly da parte dei figli) rende non solo le caratteristiche della famiglia Weasley, ma anche il tema generale della FF ... È tutto ciò che li contraddistingue da famiglie purosangue come quella dei Malfoy e che preserva valori veri e profondi che vanno oltre la superficialità, valori che Molly ed Arthur hanno reso una sorta di "motto" per la loro famiglia.

Non importa se questa FF sarà corta o lunga, non importa nemmeno se dovrò aspettare un po' di più per il nuovo aggiornamento dell'altra tua splendida long che seguo, perché anche questa mi piace tantissimo e già questo primo capitolo mi ha lasciato tantissime emozioni ☺❤

A presto ☺
Baci
~Vale
(Recensione modificata il 30/01/2019 - 12:29 pm)

Recensore Master
30/01/19, ore 10:40

Ciao :-)

Adoro i Weasley, quindi sono felicissima di quest'idea che hai avuto! Più Bill mi ha sempre attirato, ma sono poche le storie su di lui. Per lui non dev'essere stato facile essere il più grande di sette fratelli! Anche se sono d'accordo con Charlie, Bill si dev'essere annoiato da solo i primi due anni... Però, per esperienza, posso dire che non si ricorda molto... Anche perché immagino che Molly e Arthur non l'abbiano Mao fatto sentire solo!
Ultimamente mi affascinano molto le storie che coinvolgono le Sacre 28 e il diversi modi di considerare il sangue puro di queste famiglie.
Sono proprio curiosa di leggere il seguito ;-)

A presto,
Carme93

Recensore Master
29/01/19, ore 14:04

Ma Francy, mi pubblichi una cosa così, senza nemmeno avvisarmi?
Ma che bellissima sorpresa!
Sai già che Bill è un personaggio che mi sta molto simpatico, quindi quando ho letto le premesse di questa storia sono quasi impazzita.
Hai fatto benissimo a seguire il tuo istinto: in questioni del genere, credo sia fondamentale.
Questo prologo mi è piaciuto proprio tanto: non avevo mai letto del primo incontro tra Arthur e Molly, ed è stato commovente vedere lei così decisa e sicura di sé (e già anche un po' sicura di lei e Arthur), e soprattutto ho adorato vedere il piccolo Arthur con le orecchie rosse, davanti all'audacia della sua Molly.

Che bello immaginare Bill e Charlie ragazzini, circondati da quel mare di fratellini piccini piccini. Davvero tenerissimi!
Sono proprio curiosa di leggere come proseguirà il tutto!

Recensore Veterano
29/01/19, ore 12:34

Il buongiorno si vede dal mattino, o meglio, dalla notte fonda quando, per ragioni non ben definite, ti imbatti in cosette belle come questa.
Ciao Francy!
Inutile dire che l'ho divorato subito, il tuo incipit oltreché promettente; del resto già lo aspettavo con impazienza, quando poi ho visto che ci sarebbe stato anche Charlie non mi sono più contenuta.
Bellissimo il preambolo fra Arthur e Molly, che colloca entrambi sui solidi binari che in futuro orienteranno attitudini e scelte della famiglia; adorabili i due fratelli, così affiatati (e anche qui Charlie ha i riccioli, che amore!) e complementari. Nel vederli così complici mi viene da pensare che sia stata dura, per Percy, preceduto da due fratelli maggiori uniti come Bille Charlie e seguito da due gemelli praticamente incollati l'uno all'altro. E Ron e Ginny separati da lui da un numero di anni che, a quell'età, è forse molto grande. Si sarà sentito solo?
Sono anche felicissima che tu abbia citato la famiglia Diggory, nei confronti della quale nutro un enorme affetto e i cui membri adulti s'impegnano a crescere Cedric nel migliore dei modi.
Ti ringrazio di cuore per avermi citata, cosa che mi ha fatta piacevolmente arrossire; grazie a te per aver deciso di dedicare un po'di tempo alla famiglia più amata del mondo magico.
Bacioni,
Adho

Recensore Veterano
29/01/19, ore 07:06

Ciao, Francy! Storia molto carina, che si prospetta molto interessante. Mi piace molto come hai caratterizzato tutti i personaggi e,soprattutto, Molly e Arthur (commuovente la sua passione per i babbani e lodevole la sua assoluta mancanza di pregiudizi): tutti i loro figli non possono essere che bravi ragazzi (va bene, c'è sempre Percy, ma anche lui alla fine si ravvede...). Buona giornata e alla prossima. Stefano

Recensore Veterano
29/01/19, ore 01:30

Una fantastica sorpresa! Super apprezzata direi. Bill mi ha sempre affascinata come personaggio, del resto è uno dei pochi maghi che lavora alla Gringott. Non vedo l'ora di sapere che cosa ti frulla in testa!

A presto

sev