Recensioni per
Four.
di PathosforaBeast
I tuoi brani sono sempre una sfida impegnativa per trovare l’interpretazione più coerente con quanto tu scrivi. |
Hei ciao^^ |
Ciao, ti ritrovo sempre con moltissimo piacere e come sempre mi prendo un attimo per lasciarti una recensione quanto meno sensata (o almeno ci provo, ecco). Sono sempre molto impressionata, ogni volta che ti leggo, dalla quantità di dettagli che riesci a inserire in ogni singola storia che scrivi. Sono tutti precisi, mai casuali e soprattutto mai banali e spesso sono anche difficili da cogliere. Altre volte invece riescono con precisione a dire tutto, tutto quello che c'è da dire e che magari altri autori (me compresa), direbbero in fiumi di parole. Sono le caratteristiche delle drabble, di quelle storie tanto brevi in cui è necessario racchiudere un pensiero, un concetto ma anche un intero mondo dentro a una singola parola. E tu l'hai fatto divinamente in questa piccola storia. C'è un passaggio in particolare, che non cito perché io non cito mai pezzi delle storie, in cui Mycroft guarda le foto dell'ultimo Natale in cui erano tutti e cinque. E basta questo a far capire tutto, epoca, ambientazione, collocazione nel quadro generale della serie... Quel tutti e cinque significa che qui c'era ancora Eurus, e da quello che leggiamo subito prima, comprendiamo anche che Sherlock è il bambino felice e gioioso di sempre e che Victor è il suo inseparabile compagno di giochi. Sono tutti piccoli dettagli che tu regali come se fossero delle altrettanto piccole perle, ma che ho amato davvero tantissimo e che mi sono divertita un mondo a trovare. |
Ti confesso che, questa volta, è stato più impegnativo cercare di interpretare correttamente il tuo messaggio. Spero di non aver scritto una serie di inesattezze. |
Ehi, rieccomi^^ |
Ciao, sono davvero felice di ritrovarti con delle nuove storie e in particolare con questa raccolta. Come sempre, ogni tua produzione (o quasi) è dedicata al personaggio di Mycroft che sembra proprio essere tra i tuoi preferiti. Di certo è quello a cui hai dedicato molte attenzioni, molte di più rispetto agli altri. In ogni sua declinazione, ovvero adulto, bambino, ragazzo... ci mostri quella che è la tua idea del personaggio, un personaggio filtrato sì dalla tua visione, ma perfettamente in linea con quello che conosciamo. Spesso ne esce un Mycroft tormentato, dilaniato dai pensieri, convinto di essere mostruoso e orribile, un Mycroft con molte più ombre di quelle che non sembrano in un primo momento. Ovviamente però la declinazione del personaggio dipende dal periodo in cui lo ritrai, quello adulto è più incline a lasciarsi andare e a farsi amare dopo essersi tormentato a sufficienza, quello adolescente o bambino, invece, è leggermente diverso. Si suppone sempre che quel Mycroft, quello adulto, abbia subito un'evoluzione piuttosto netta e che ciò che è diventato sia frutto delle scelte che ha fatto proprio in questo periodo della sua vita. Dopo Victor e Eurus e i fatti tragici che sono successi, si ha la sensazione che Mycroft abbia preso decisioni forse troppo grandi per un ragazzo della sua età. Quel che è certo è che ne ha portato il peso da solo per tanto tempo. Tu gli dai un appoggio, all'inizio. Questo zio Rudy, si suppone essere stata una figura importante nella sua vita di ragazzo, colui che l'ha indirizzato verso una carriera o un certo modo di pensare. Per quanto non se ne abbia la certezza, perché lo zio Rudy viene soltanto citato, trovo comunque la tua proposta convincente. Diciamo che è verosimile che sia accaduta una cosa del genere, ed è un filone narrativo che ho già trovato in altre tue storie simili a questa. Tutte ambientate dopo i fatti di Eurus e tutte in cui Mycroft si ritrova a dover prendere una decisione importante, decisione che naturalmente riguarda uno Sherlock che ormai sembra essere diventato tutto il suo mondo. |
Intensa, drammatica, rassicurante. Queste sono le primissime impressioni che ho fissato così, senza filo logico, lasciate dalla tua ff. |
Hei ciao^^ |
Singolare, piacevole, unica. Riesci sempre a stupirmi, a lasciarmi senza parole e senza fiato. |
Ciao, volevo assolutamente leggere questa tua nuova opera perché l'idea che hai avuto mi è piaciuta subito. Una raccolta legata a Mycroft e al numero quattro... l'idea è originalissima e quindi mi ha incuriosita davvero. Così come la scelta di aprire con un haiku, componimento che mi ha sempre affascinata, ma nel quale io non mi sono mai buttata. E su questo mi permetto di fermarmi un attimo e di consigliarti di aggiungere il genere "poesia" perché, così com'è la storia sarebbe da segnalare dato che una storia (o un capitolo) deve avere come minimo 90 parole, ma il genere poesia, a cui gli haiku appartiene, è invece scevro di ogni regola (e te lo dico perché potrebbero segnalartela e sarebbe un peccato se succedesse). |
Appena aperta la pagina della tua ff mi sono sentita come una persona che visita una mostra d'arte e si trova di fronte ad un'opera che, in un primo momento, le lascia dei dubbi sul suo reale significato. |