Contest: Make love to me tonight, like there's no tomorrow, di Setsy
mystery_koopa con: I’ll never love again
grammatica: 2.90/3
[Drumfred - = va usato sempre il trattino dei caratteri speciali —
Quasi perfetta
stile: 10/10
Questo stile ― vittoriano, of course ― è davvero curato e ha beneficiato di piccoli artifizi che danno un aspetto classico alla forma della drabble. Ci sono le parole in corsivo che catturano l’attenzione su di loro, rimarcando che quello che è “mio”, cioè di Alfred, è l’intero se stesso che è come morto (il corpo e l’anima), mentre quello che è “suo”, di Drummond, erano luce e speranza. L’allineamento centrale è quello della poesia, e i piccoli stacchi grafici danno l’idea di una lettera d’addio, o di un poemetto. Il lessico è privo di grandi picchi di eleganza, però questo lascia la storia, già frammentata come impaginazione, più fluida e fruibile. Nelle parole del protagonista sentiamo il suo dolore struggente espresso in modo chiarissimo; anche se si tratta di un’introspettiva c’è molta comunicazione diretta col lettore.
Inoltre nel ragionamento di Alfred viene fuori una specie di rabbia contro se stesso, quasi un augurarsi di non amare più come dimostrazione della forza e fedeltà dei suoi sentimenti. É da rintracciare tra e righe, anzi è più un sottotesto che mostra il suo carattere in parte ancora adolescenziale, portato all’estremismo, il che è calzante con il senso di assoluto che hai espresso. Questa frase sospesa: “come quel bacio in Scozia, come…” secondo me è il punto più alto della drabble, con la sua apertura su un insieme di ricordi così belli da non poter scegliere.
IC: 9.50/10
Mi trovo quasi nella situazione di altre due drabble, cioè, in un contest sulle coppie appare un personaggio solo, però qui abbiamo il character!death, pur se non nel suo pieno, cioè mostrando la morte. Visto che Drummond quindi non può comparire, sottraggo solo mezzo punto. Alfred è splendido nella sua umanità ferita e si riconosce il suo carattere nelle sue affermazioni: quel volto, il sorriso, sono di Drummond, sì, ma sono le cose che ricorda per prime perché sono anche dettagli che rappresentano se stesso. La sua freschezza, la simpatia, la speranza erano anche sue. Si possono dire, in questa storia, personaggi specchio; infatti Alfred ha anche, in questo istante preciso, la sensazione di trovarsi nella tomba con lui. Solo da morta una persona così sensibile può smettere di provare amore. Non gli hai fatto rasentare l’idea del suicidio, rischiando l’OOC, sei stato attento e sottile, calibrato, e hai scavato a fondo nel suo animo. Il dolore che lo dilania è costretto a tenerselo dentro, sotto le maniche, in fondo al cuore, ed è per quello che fa più male, non può cercare sostegno. Anche con la breve e delicatissima scena erotica ti sei fermato al punto giusto per rispettare il canone, cosa che aiuta sempre per la voce IC. Insomma, è Alfred dalla testa alla punta dei piedi, bravissimo.
trama: 4.80/5
Una trama che si concentra tutta sull’introspezione, come è comune nelle drabble, e va molto bene perché lo spazio è dedicato a mostrare un sentimento ai lettori nel modo più approfondito possibile. Non c’è stata alcuna felicità per questi poveri ragazzi, e una morte improvvisa che si può dire incidentale, anche se violenta, lascia un senso di ingiustizia del destino che non si accetta. Trovo normale, anzi meritevole, che Alfred pensi che non si innamorerà più. Non sarà così, perché chi sa amare lo fa di nuovo, è come una legge del cuore, ma ora il lutto lo abita e lo pervade, e neppure gli è dato di esibirlo, di sfogarsi quanto vuole. Tutto il racconto mostra un rimpianto che va dal desiderio fisico inespresso alla perdita della persona di riferimento nel proprio mondo, che da senso a tutto anche solo esistendo. Per altro non mi sarei mai aspettata una così perfetta integrazione con “A star is born”, qualcosa di incredibilmente lontano dalle atmosfere vittoriane, ma quando una cosa piace e la si sa padroneggiare il risultato è bellissimo proprio per la sua contaminazione sperimentale. Un attimo sospeso, che probabilmente dura pochi secondi, ma che è raccontato che sensibilità e cura.
titolo: 2/2
Io, nota amante di titoli in inglese per ambientazioni inglesi, (se non lo è questa!) ero stupita invece della tua scelta, visto che la stessa frase compare in italiano nel testo, ma poi ho letto che era una citazione di una bella storia, e tutto ha preso senso. Il significato non potrebbe essere più calzante: Alfred, un ragazzo estremamente sensibile e molto giovane, subisce quel senso di “assoluto” che in altre circostanze potrebbe non essere più avvertito in modo così estremo: mai più. Finito un amore pare che vita stessa sia spenta con esso, ma non è così; ho trovato in questo titolo un tocco di tragedia classica, di quelle che vedono i personaggi suicidi per amore.
uso del pacchetto nero: 3.70/4 (1+0.70+1+1)
C’è il Character!Death, qui, ovviamente. Non è mostrato in diretta, come vorrebbe l’avvertimento preso nel pieno del suo significato, ma ci sono anche angst e introspettivo, usati decisamente benissimo. Quindi tre degli a/g del pacchetto, tutti espressi con forza, con l’angoscia che, con la perdita delle persone care, si impadronisce di noi tutti. Decisamente un punto intero.
La citazione è davvero diventata qualcosa detto da Alfred, con l’adattamento al suo linguaggio, e non stacca minimamente dal resto, tanto che alla prima lettura mi pareva che non ci fosse! Non è il fondamento di tutto, ma è lui stesso a dire che non era sporco, quindi negandolo. Sicuramente uno 0.70
Il rating arancione è giusto, e anche se forse non è il tuo preferito potresti ripensarci, ti è riuscito talmente bene! Ti sei fermato al punto giusto, anche se volendo puoi scrivere storie rosse, è che non puoi leggerle. ^^
L’oggetto, il punto difficile della storia. Quando mi hai chiesto durante la gara se la fascia era un capo d’abbigliamento ti ho detto di no. Sono felice di dirti che ho sbagliato, sul sito missdarcy.it nella descrizione degli abiti (non accessori, per quanto mi suoni strano) da lutto maschile trovo: cravatte nere, nastri di crespo sul cappello e fasce. Un punto, e viva la mia ignoranza!
gradimento generale: 3/3
Hai rappresentato con delicatezza un attimo come quello della morte, che può rivelarsi un’arma a doppio taglio; troppo sentimentalismo, troppo dolore urlato. Invece sei rimasto fedele all’epoca storica, a quello che si poteva esprimere in pubblico (nulla) ma che anche nel privato rendeva la sofferenza qualcosa che si scavava un posto nelle persone, il più profondo e nascosto possibile. Il pacchetto credo sia stata una sfida per te, l’ho apprezzato moltissimo.
totale: 35.80/37
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