E che vuoi che sia entrare negli "enta" quando qua ci sta della gente che è già da un pezzo negli "anta" e sta messa malissimo con l'arterio...
Beh, a quanto pare adesso sono diventata io la commentatrice del sabato! XD Vabbè, tanto ormai ci ho fatto l'abitudine a fare le recensioni al mondo e con il mondo che col cavolo che fa le recensioni a me (non mi riferisco a te, di te lo so che sei incasinata e che leggi e commenti appena puoi <3).
Veniamo al capitolo che è meglio.
Un capitolo vivace, divertente che mi ha fatto ridere fin dalle prime righe, con l'immagine di un Peter che riesce a rimanere silenzioso e tranquillo per BEN due ore, passando per la battuta di Tony sulla saldatrice (chissà perché mi sono fatta l'idea che fosse una battuta vagamente allusiva... XD) e poi Peter che, appena ottiene "il permesso" di parlare inizia con le sue domande a raffica tipo mitragliatrice, per rimettersi in pari con il silenzio di prima! Davvero, riesci a dipingere certe situazioni con tanta vivacità e realismo da portare chi legge a vederle proprio, a sentirsi parte della storia, come se fossimo davanti a loro e li vedessimo e li ascoltassimo.
"«Oh, beh… mia zia è una di quelle persone che pensa allo S.H.I.E.L.D. come una sorta di setta satanica che vende le persone al mercato nero. Dato che si occupa di me ed è molto apprensiva, sto cercando di rassicurarla che non è così, per ora con scarso successo. Pensa che un giorno o l’altro mi asporteranno un rene o cose simili, e io non me ne accorgerò nemmeno», rise Peter, senza mai distogliere gli occhi dal suo operato e già fin troppo abile in quella pratica che aveva osservato solo per un’oretta, se non meno."
E se Tony è ironico e sarcastico, le battute di Peter non sono da meno, forse proprio perché da lui non te le aspetteresti nemmeno e lui le dice con tale convinzione e innocenza da farti pensare che stia parlando sul serio! Mi sono proprio buttata via con questa frase... lo S.H.I.E.L.D. come setta satanica che vende persone e organi al mercato nero è qualcosa da sottolineare, evidenziare (e forse magari copiare, prima o poi, magari sotto altre forme... ma è una battuta TROPPO bella e simpatica!). Peter è veramente così meraviglioso e adorabile e sei tu che gli regali queste caratteristiche, o meglio, tu riesci a cogliere tutti i particolari che rendono Peter unico e speciale e lo raffiguri proprio così com'è, in tutte le sue sfaccettature, geniale ma modesto e insicuro, timido eppure capace di battute ironiche che ti spiazzano, entusiasta di ogni piccola cosa (come di dare il suo numero a Tony... XD) e allo stesso tempo capace di non far pesare la sua disgrazia di essere senza i genitori, ne parla con semplicità e dolcezza per non costringere Tony a compiangerlo... e nemmeno se ne rende conto, lo fa perché lui è così, naturale e tenero. Nessuno potrebbe mai rendere Peter così perfetto come lo rendi tu e questo perché lo hai introiettato completamente, è diventato una parte di te come se fosse un tuo personaggio originale.
Ovviamente la stessa cosa vale per Tony, che hai saputo comprendere fino in fondo e che riesci a rendere sempre verosimile e perfetto anche in una ff come questa in cui lo rappresenti ragazzo... ma è sempre Tony, affascinante, imprevedibile, spiazzante, orgoglioso e pieno di difetti ma forse affascinante proprio per questo. E... a proposito, mi ha incuriosito il fatto che tu abbia scritto che Tony è stato adottato...??? Ma... mi sono persa qualcosa oppure c'è un motivo, nella tua storia, per cui hai scelto di immaginare che sia stato adottato dagli Stark? Questa cosa mi ha incuriosita molto, spero che mi risponderai appena puoi!
La parte finale, poi, è un vero e proprio capolavoro, mi hai tolto il fiato! Peter che sta sulle sue a scuola e, com'è ovvio, Tony se ne sente offeso e pensa di essere snobbato, o che Peter si vergogni di farsi vedere con lui, si fa tutti i film mentali di questo mondo (mamma mia quant'è insicuro anche lui!), per poi scoprire che è stata solo una nuova, l'ennesima, delicatezza di Peter, che pensa che sia Tony a vergognarsi di lui. Peter vede Tony come un ragazzo che ha tutto, che è popolare, che gli altri ammirano o invidiano, e quindi si tiene alla larga da lui per non imporgli la compagnia di un ragazzino che, al contrario, è stato bullizzato fino a poco tempo prima. E parla di tutto questo, ancora una volta, con una semplicità e una tranquillità che spiazzano Tony, che si trova a pensare a lui sempre di più, perché non esiste che si possa stare vicino a Peter e non innamorarsi totalmente di lui, uno come Peter ti cambia la vita, te la illumina, e anche Tony mi sa che adesso deve ammetterlo...
Oddio, questa storia è talmente verosimile e accattivante che mi fai perfino dimenticare che non mi piacevano le YoungStarker! XD Solo tu potevi catturarmi così!
E poi, vabbè, quando c'è una perla del genere...
"Steve lo salutò alzando una mano, tornando subito ad abbassare gli occhi sul suo cellulare, sicuramente impegnato a scrivere al suo ragazzo che era partito per la Romania da qualche giorno."
Ma guarda un po'! E il ragazzo in Romania si chiama per caso Bucky? ;-)
Davvero complimenti infiniti per tutto, questa storia cattura, coinvolge e non ti lascia più... proprio come una RAGNATELA!
A presto, un abbraccio!
Abby |