Recensioni per
Herz aus Stahl
di Saelde_und_Ehre

Questa storia ha ottenuto 199 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
07/07/21, ore 16:15

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alla cordiale attenzione dell'Amministrazione di EFP.

Carissimi, riceverete ogni giorno molte e diverse segnalazioni di varie storie affinché vengano inserite tra le scelte.
Vi esorto premurosamente a prendere in considerazione questo racconto in particolare per svariate sue caratteristiche, che andrò ora ad elencare.

Innanzitutto, l'uso della lingua italiana, in entrambi gli aspetti d'ortografia e grammatica, è impeccabile. Vorrei portare la vostra attenzione soprattutto sul lessico, che è specifico e appropriato al contesto trattato in ogni singolo particolare.
Un altro punto di notevole importanza è la precisione con cui il contesto storico del racconto è rappresentato. Un punto di vista insolito ma strutturato con estrema cura, senza sfociare in ideologie o raffazionate azioni di propaganda.
In ultimo, ma non per ordine d'importanza, segnalo la caratterizzazione dei personaggi: ciascuno di essi, dai protagonisti fino alle "comparse" è reso in ogni aspetto del proprio carattere e della propria fisicità.
Per tutti questi motivi, mi sento in dovere di segnalare il racconto, affinché la bravura dell'autrice possa essere premiata con un, a mio parere meritato, posto tra le storie scelte del sito.

Vi ringrazio per l'attenzione.

Cordialmente,
Spoocky

Recensore Master
25/05/21, ore 23:04

Ciao carissima^^
Eccomi qui finalmente.
Leggendo la tua premessa mi sono tornate in mente le parole di Erich Hartmann: "voglio sperare che le persone non odino i tedeschi a causa dei nazisti".
La Storia è scritta dai vincitori, e purtroppo è facile alimentare falsità e stereotipi...ma non mi dilungo troppo a riguardo.
Come sempre inizio con i complimenti per le tue conoscenze storiche e militari, che apprezzo sempre moltissimo^^
Con questo primo capitolo getti subito il lettore al fronte insieme a soldati volenterosi e ufficiali valorosi. L'impresa si preannuncia ardua e difficoltosa, ma i nostri non sembrano esitare davanti alle difficoltà.
Sono uomini abituati alla dura vita militare, che non temono pericoli o avversità.
Ci presenti militari dediti al loro dovere, ma non invaghiti di ideali di eroismo e patriottismo fini a se stessi. Come ricorda il maggiore Bühler, c'è una sostanziale differenza tra incoscienza ed eroismo.
E a proposito, tra racconti di guerra e vari aneddoti, tra queste figure conosciamo i due protagonisti.
Il maggiore Bühler è un giovane ufficiale che ha fatto carriera, guadagnandosi sul campo l'ammirazione e la stima non solo dei suoi sottoposti, ma anche dei suoi superiori.
Von Kleist invece è un giovane tenente che per la prima volta si trova ad affrontare la guerra in prima persona, e seppur la realtà sia ben diversa dall'ideale che poteva avere ai tempi dell'Accademia è comunque determinato a fare del suo meglio. Da come guida il suo plotone si nota già che possiede le competenze, il carattere e la volontà necessarie.
Ciò che risalta di più in queste righe è sicuramente il cameratismo, questi uomini sono uniti come fratelli, combattono fianco a fianco con cari amici, vecchie conoscenze, ex-compagni di scuola, insomma, sono molto di più che compagni d'armi.
Complimenti, ero davvero curiosa di iniziare questo racconto, e ovviamente mi sono già innamorata dell'ambientazione perfettamente ricostruita e dei tuoi personaggi, che diventano portavoce di valori e ideali che non dovrebbero essere perduti.
Sei sempre bravissima! Alla prossima! :)

Recensore Junior
01/01/21, ore 13:07

Recentemente mi è capitato di vedere uno dei documentari peggiori di tutta la mia vita. Si chiamava"Wehrmacht, l'esercito della morte." con soldati tedeschi che si flagellavano, mostrando tutto il loro pentimento o che si vantavano di essere stati dei traditori. Come a dire, sei rimasto fedele fino in fondo? Sei un fanatico, o un ottuso idiota. Una cosa tremenda.

Ma nel momento in cui loro, in primis, dicono questo, ti viene voglia di arrenderti, perchè che senso ha difendere chi non vuole essere difeso? Chi ti guarderebbe addirittura di sbieco per aver difeso i suoi stessi commilitoni? Non si meritano niente.

Perdona lo sfogo, ma parlo per esperienza. Torniamo alla storia.

Qui abbiamo degli uomini tutti d'un pezzo, ben lontani dagli stereotipi, fedeli, che non si lagnano se non possono vivere il loro amore alla luce del sole. Del resto, se ami qualcuno, se lo ami davvero, il sesso è una cosa molto secondaria, l'importante è essere disposti a dare la vita per la persona amata essendo certi che lei farebbe lo stesso.

Esiste forse dimostrazione di amore più grande?

Loro amano la Germania, sebbene la legge li costringa a nascondersi, ma cosa vuoi che significhi rinunciare ad una parte di sè, o comunque celarla, in confronto a combattere per la Patria?

Oltretutto è proprio l'amore a far compiere loro le scelte più eroiche e ardite, mi piace questa visione.

Una storia molto bella, si vede che sei appassionata.

Nuovo recensore
17/09/20, ore 22:55

Ciao! Non ho mai fatto alcuna recensione qui su efp, ma ho cominciato con questa storia e posso dire di averla divorata in due/tre giorni qui sopra. Starei cercando di scrivere una cosa accurata ma mi è prettamente impossibile date le emozioni che mi stanno travolgendo. Bene! Da cosa posso partire? Ah sì, dalla trama e dall’originalità. Non mi sarei mai aspettata di trovare una storia così originale dal suo punto di vista. L’invasione della Polonia è uno degli argomenti meno gettonati quando si parla di seconda guerra mondiale, e tu sei riuscita a farmelo capire bene bene senza il bisogno di esagerate spiegazioni, semplicemente mostrando la realtà e i suoi protagonisti (un cast tutto al maschile, che bello) in essa, tra sofferenze, paturnie (sentimentali e non, specie nelle settime parti) e drammi. Ciò che amo di questa storia è il fatto che non ci sia un vero e proprio villain, ma tutti coesistono insieme e vanno a seconda dei vari punti di vista. I personaggi hanno punti di contatto alle volte e altre sembrano situati sui poli opposti: in particolare i due protagonisti, Hans e Friedrich, con cui si vede che hai sviluppato un intenso legame, sia nella modalità di evoluzione della loro situazione sentimentale, sia presi singolarmente. La cosa che più mi piace di loro due è il fatto che i loro difetti possano risultare pregi e viceversa. Per Friedrich è sicuramente l’indulgenza, assieme ai suoi slanci eroici e cavallereschi (come più spesso è stato rimarcato): se da un lato essi rendono il suo animo nobile, dall’altro lo mettono in seria difficoltà in più occasioni, specie se si tratta di situazioni con il suo superiore, ovvero Hans. Hans è uno dei personaggi la cui freddezza, piuttosto che renderlo piatto, lo fa evincere come persona ferma ma che allo stesso tempo ha una tempesta è una profonda scissione al suo interno: c’è l’Hans Hans e poi il signor maggiore, e far prevalere l’una sull’altra è parecchio complicato. Non si vede un uomo gelido, al contrario, vedo uno spirito in continua lotta con se stesso ma che mantiene una facciata diversa. Questa sua freddezza, infatti, lo rende stabile e instabile dal punto di vista sentimentale: da un lato la sua fedeltà incondizionata, dall’altro il bene superiore, la cosiddetta cosa giusta. Oltre a soffermarmi su questi due, coi quali mi è partita un’incondizionata ship, potrei menzionare anche altri personaggi, tra i quali Konrad, Reinhard, Schwieger ed Erich, tutti con personalità differenti e nette, senza però che esse manchino delle loro sfumature. Uz- Ehm Konrad è proprio la persona ideale da avere sul campo, sia come aiutante che come collega che come confidente. Dà sempre ottimi consigli, e le frecciate che lancia, specie al suo compare Fritz, sono molto eleganti e fini, tipiche del suo essere. Reinhard nella sua impulsività riesce a essere comunque un ottimo amico, e mentre Konrad è il filosofo della situazione, Reinhard la parte più pratica. Bellissimo. Sono sicura che anche il loro rapporto profondo, oltre che l’amore e l’amicizia con Friedrich saranno sviluppati in seguito. Io qua ho finito, cara, saluti da Fra’ Enrico von Peilstein, alla prossima!

Nuovo recensore
15/03/20, ore 20:43

Buonsalve xD
Comincerei con una lode più che meritata: finalmente dei "Nazisti" U-M-A-N-I.
Persone con un proprio pensiero, carattere, tutti diversi tra di loro.
Non è facile ritrovare una caratteristica del genere in un racconto storico ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, ma tu hai dato prova di saper andare oltre gli stereotipi, chapeau.
Il tuo stile è "da cecchino":diretto, ben limato, cinematografico, sembra di vedere il film scorrere davanti agli occhi. Onestamente sono anni che un racconto non mi dà una simile sensazione.
Siamo ancora all'inizio, ma si delineano già i caratteri dei protagonisti e mostrano una psicologia tutt'altro che poco articolata.
Continuo!

Recensore Master
13/03/19, ore 08:54

Ciao...siete in pochi su questo sito a aaper scrivere dettagliatamente i periodi della storia e tu sei tra questi...un magnifico primo capitolo, senza ombra di dubbio...complimenti

Recensore Junior
07/03/19, ore 11:38

Buondì ^^
Ho fatto come gli orsi: sono andata in letargo per tornare agli inizi della primavera...nonostante il vento e la pioggia (?)

E' un grandissimo piacere trovarti in questo ambito storico! è tutto così fino e dettagliato da risultare vivido ed estremamente credibile.
Hai curato maniacalmente ogni singolo dettaglio ed è una cosa stupendissima (anche perchè è una cosa che non so fare e che ammiro molto btw) ed è sicuramente uno dei punti di forza della storia questa cura al dettaglio e, diciamolo, anche una cifra stilistica.

Quando la guerra era appena iniziata e l'esercito tedesco collezionava solo vittorie tutto sembrava più semplice...vedremo con l'inasprirsi del conflitto quali dilemmi morali verranno posti agli onorevolissimi protagonisti e che giustamente dovranno cercare di salvare capra, cavolo e lupo!

Passo anche al prossimo!

P.S: i divisori a croce di ferro sono un tocco di stile stupendo...

Recensore Master
01/03/19, ore 21:03

AVE  carissima  SuE^^, il maiuscolo è voluto, per salutare il tuo ritorno tra gli scriventi, eri davvero mancata, la storia finisce tra le preferite senza se o ma.. letta al volo, passo ora per recensire..
La seconda guerra mondiale, il lato (ine)splorato, le macchine da guerra, pare di essere al cinema, sei precisa e calligrafica fino all’ultimo bullone.
Per non tacere dei dialoghi, netti e asciutti, senza retorica alcuna, come i canovacci di un film/commedia (la loro asciuttezza mi ricorda un poco Cechov.. pensa te)
Ad ogni buon conto, si percepisce la preparazione, lo studio, sol scrivere senza abbondare di nozioni e senza diventare le preziose ridicole di Molière, grondanti di retorica mera a se stessa, vale la lode.. Studio e impegno, il testo scorre con portentosa naturalezza. .
Diverse prospettive..  su fronti poco battuti  che riveleranno inattesi scenari
Attendo trepida il seguito
A la prochaine JQ
PS visto che hai sospeso la storia sul medioevo.. spero sia solo una pausa temporanea, per tornare scoppiettante dopo la revisione.  Lo so, a volte le storie premono e occorre assecondarle..
PPS per i vari personaggi sottolinei colore delle chiome, chapeau, ci aiuti a ricordarli, come un bardo teutonico, un aedo omerico.. anche da qui si nota la raffinatezza, la preparazione
PPS Cin Cin che hai letto papiello, non è da tutti !

Recensore Master
01/03/19, ore 19:28

Ciao carissima^^
Posso dirlo? Finalmente.
Posso ripeterlo? Ri-finalmente.
Sì, finalmente una storia che non gronda della solita retorica trita e ritrita che vuole il soldato tedesco o come un docile idiota subornato da astuti caporioni o come un malvagio perverso e dedito alla sofferenza del resto dell'umanità. Finalmente una storia scevra di clichè, che ci mostra il punto di vista di gente che, perlopiù ingiustamente, è stata relegata nel letamaio della Storia e chiunque è autorizzato a buttar loro sterco addosso.
A parte ciò, ho apprezzato moltissimo le scene di battaglia, addirittura pittoriche, e le interazioni fra i vari personaggi, sempre realistiche e a loro volta scevre di retoriche politicamente corrette.
Ovviamente finisce nelle preferite senza passare dal via, sulla fiducia.
Scrivi ancora, ti prego!

Recensore Veterano
01/03/19, ore 17:18

Che gioia trovare questo bellissimo racconto ^^

L'ambientazione storica e le specifiche attrezzature militari sono ricostruite con grande perizia ed è davvero un piacere leggere di personaggi tanto ben caratterizzati.
Lo leggo davvero molto volentieri, anche se mi sembra più di essere al cinema, visto che riesci a descrivere le scene tanto bene che mi sembra di vedermele scorrere davanti ^^

Attendo con ansia il proseguimento, nell'attesa ti rinnovo i complimenti!

Recensore Master
01/03/19, ore 07:29

Buongiorno.
Non mi aspettavo un tuo nuovo racconto, ma soprattutto non me lo sarei mai aspettato ambientato in questa epoca qui xD
Sarà che finora ti ho immaginato con la spada in pugno... ^^
In bocca al lupo per questa tua nuova avventura!
Buona giornata :)

Recensore Master
01/03/19, ore 00:19

Buonasera Saelde!
Lo so, faccio schifo. Manco da eoni dalla tua pagina (l’ultima volta che sono capitato qua ancora correvano i dinosauri) e quindi per prima cosa faccio ammenda… perché tu scrivi meravigliosamente, ed è proprio da allocchi perdersi le tue storie.
Anche questo racconto si dimostra all’altezza della situazione: avrai sudato le proverbiali sette camicie (o sette divise) per una ricostruzione storica così accurata. Perfetta la descrizione dell’accampamento, dell’infermeria, della mensa, solida come sempre la tua scrittura. Molti personaggi affollano questo primo capitolo, ma due in particolare sembrano legati da comuni ricordi e da un’amicizia di vecchia data: von Kleist e Buhler. Vedremo come evolverà la loro storia nella Storia…
Ho comunque una domanda che mi frulla nella testa, ma che forse è prematura: i personaggi principali sembrano possedere un solido senso morale. Mi chiedo però come riescano a conciliare i loro valori con l’aggressione a un Paese libero in nome di una dottrina fanatica… eppure in tanti l’hanno fatto. Questo rimarrà per me sempre un enigma. Forse, leggendo questa storia scritta “dall’altra parte della barricata” riuscirò a capire qualcosa di più. Attendo il seguito, e non aspetterò che si estingua l’ultimo T Rex per passare da te. A presto!

Recensore Master
28/02/19, ore 20:48

Ciao carissima, e bentornata con una nuova storia! E, che bello, stavolta è arancione (guai a te se cambi il rating, sappilo! XD).
Sicuramente la tua prosa è del tipo che preferisco, e già lo sai, molto elegante e con delle belle immagini stilistiche ma molto descrittiva e mai fuori luogo per quanto riguarda il contesto. Senza dubbio hai messo già da subito molta carne al fuoco, forse un po' troppa, dato che non avendo familiarità con i nomi tedeschi mi sono ritrovato a confondere diversi personaggi e a non ricordare se quelli che nominavi fossero già comparsi oppure no... ma sarà un po' anche colpa mia, diciamocelo!
Credo che il segreto di Von Klein (perdonami se sbaglio, non sono andato a ricontrollare il nome) sia abbastanza comprensibile già dall'introduzione e dalle premesse però, insomma, non mi aspetto (lo spero e ci conto!) che tratterai la tematica in un modo che sa totalmente di "già visto". La Seconda Guerra Mondiale è uno di quei periodi su cui leggo meno, essendo uno dei più abusati dalla letteratura storica, ma devo ammettere che il contesto storico/culturale/mentalità dei personaggi è costruito molto bene, e che sul fronte Polacco del '39 non avevo mai letto nulla. Anche la grammatica è perfetta. Ho solo notato che, per ogni personaggio, tendi a ribadire il colore dei capelli: peccato che sono quasi tutti biondi e mi stavo confondendo ancora di più u_u.
Per il resto, davvero bravissima: sei riuscita a coinvolgermi e a convincermi a proseguire questa bellissima lettura. Inserisco tra le seguite, alla prossima!
mystery_koopa