Recensioni per
Buio vuoto
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/20, ore 02:07
Cap. 1:

Ciao, Rosmary!
 
Scorrendo il tuo profilo alla ricerca di qualcosa che non avessi ancora letto, l’occhio mi è caduto subito su questa meraviglia (credo anche a livello inconscio per via dell’assonanza del titolo con quello del primissimo missing moments di “Paradiso perduto” – bene, ora che ho iniziato con l’ennesimo crossover mi sento meglio XD) e ne sono rimasta piacevolmente conquistata.
 
Spero di non dire sciocchezze, però ho trovato lo stile particolarmente asciutto e misurato, quasi freddo, sicuramente lontano da quello usato nelle altre storie tue che ho potuto leggere, sempre in grado di travolgermi emotivamente. Ed è una cosa che ho davvero adorato, perché credo fosse tua intenzione (non vorrei fraintendere, nel caso perdonami) rendere l’indifferenza e il distacco di Blaise anche tramite lessico e stile. Ho apprezzato moltissimo vedere la tematica base della flash, nonché il tratto caratteriale dominante del tuo protagonista, riflessi anche nello stile: a mio modesto parere è l’ennesima prova di quanto tua sia in grado di gestirlo a tuo piacimento in qualsiasi situazione, e sappia davvero renderlo co-protagonista delle tue storie. Inoltre, leggere il tuo testo, mi ha richiamato alla memoria anche il romanzo che ha fatto da prompt, non solo nel tema dell'indifferenza (ovviamente), ma proprio a livello più prettamente “tecnico”: il linguaggio essenziale, che rendere chiari i pensieri dei personaggi, usato Moravia e anche la prosa sagace e pungente, come pungenti erano le parole di Blaise nei dialoghi, sprezzante nei confronti di chiunque: i Carrow, Daphne, Harry, Tiger e Goyle. Parlando dei dialoghi, trovo sempre che tu sappia usarli magistralmente per scandire la narrazione e riuscire a caratterizzare, in pochissime battute, un personaggio.
E, parlando di personaggi, partirei da Daphne. Mi è piaciuto moltissimo il suo ruolo da “coscienza” (che c’è e allo stesso tempo non c’è, dato che Blaise non le concede molto più che poche parole per zittirla), soprattutto perché, fondamentalmente, non è un personaggio integerrimo a ricoprire questo ruolo (per lei i Mezzosangue sono feccia, l’ES il “nemico”…), ma nonostante questo è l’unica traccia di sentimenti positivi (a dire il vero di qualsiasi tipo di sentimenti, data l’aridità dell’animo di Blaise) rintracciabile nella storia. Credo sia anche l’incarnazione perfetta della reale condizione di molti Serpeverde/Purosangue: di fatto non sono cattive persone, ma sono stati cresciuti dalle famiglie in una mentalità razzista e poi ritrovatisi da una certa parte degli schieramenti, durante la Guerra, senza una vera scelta. Ed ecco che, nonostante gli insegnamenti impartitile, Daphne rimane umanamente scossa dalle torture e dal sangue.
Eppure, nonostante lei continui a sussurrargli all’orecchio, è insufficiente, e viene costantemente zittita da quel lapidario “Daphne, sei noiosa” di Blaise. Con lui credo che tu non potessi fare lavoro migliore: è un personaggio costruito e reso alla perfezione. Non ha nemmeno il più piccolo briciolo di reazione davanti a nulla, tutt’al più manifesta indolenza nei confronti di chi lo circonda. Mi ha particolarmente colpita il passaggio in cui ricorda le sue reazioni la prima volta che ha assistito a una tortura, quando il suo corpo, mosso da istinti naturali, ha provato nausea, mentre la coscienza non ha minimamente vacillato, priva dell’umanità per poter avere una qualsiasi reazione. Ma, sicuramente, il “vertice” di questa indifferenza è stato toccato nel finale, con Blaise che si addormenta pensando a sangue e lamenti, quasi che i ricordi delle torture assistite lo cullassero come una ninnananna: da brividi!
Come sempre rimango colpita e ammaliata dalla tua straordinaria bravura con l’introspezione, soprattutto di caratteri così complessi da rendere veramente bene.
Non ho potuto non soffermarmi sul titolo (sempre per quel collegamento inconscio di cui sopra XD), e a lettura ultimata l’ho adorato: vi ho rivisto da una parte quel “freddo” già rintracciato nel personaggio e nello stile, dall’altra il vuoto, appunto, che c’è nell’animo di Blaise. Ecco, credo che sia la definizione perfetta per il suo animo.
 
Come sempre leggerti è stato un grandissimo piacere, ogni tua storia riesce sempre a lasciarmi qualcosa, anche se in questo caso dovrei dire il contrario: mi sono sentita svuotata, arrivata al punto finale.
Spero di essere riuscita a rendere quanto mi sia piaciuta questa storia, anche se temo che la recensione potrebbe forse non essere all’altezza del tuo meraviglioso lavoro. Complimenti, davvero, ogni volta di più!
 
Un abbraccio e alla prossima,
Maqry
(Recensione modificata il 03/04/2020 - 02:27 am)

Recensore Master
20/01/20, ore 18:36
Cap. 1:

Eccomi qua, sono arrivata! Ovviamente mentre scorrevo tra le tue storie ho visto i personaggi di questa, i miei amati Blaise e Daphne, e subito... mi sono fiondata a leggere!
Efp mi è mancato tanto, credo che dovrei collegarmi più spesso e tornare a leggere qualcosina. E quando si tratta di storie tue, so di non sbagliare. Sei bravissima, come sempre, Rosmary.
Hai talento, hai uno stile meraviglioso e dai ai tuoi personaggi una caratterizzazione perfetta anche se si tratta di flashfic!
Ho adorato il tuo Blaise e come in poche righe lo hai saputo tratteggiare così magnificamente bene. A maggior ragione ti faccio i miei complimenti perchè hai dovuto seguire un prompt, e cavoli, lo hai fatto veramente bene.
Complimenti, mi fa bene leggerti! So di andare a colpo sicuro e con le tue storie so che Efp può riservarmi ancora belle sorprese e meravigliose letture!
Non leggevo una fanfiction da anni! XD
Bravissima come sempre, e direi, bravissima sempre di più.
Un bacione.

Recensore Master
05/12/19, ore 08:25
Cap. 1:

Ciao Rosmary! Il personaggio di Blaise è uno di quelli che, pur essendo davvero minore all'interno della saga mi ha sempre incuriosito. Sono stupita da come tu sia riuscita a elaborare tutti i pochi dettagli che si hanno su di lui per creare una sua caratterizzazione concreta e plausibile. In poche piccole scene hai ricreato un'intera storia attraverso gli anni, i dialoghi di Daphne (scanditi dal costante "sei noiosa, Daphne") fanno emergere proprio la personalità di Blaise e il suo dubbio atteggiamento morale. Ho adorato la scena finale, quando nonostante l'indifferenza che ostenta, in ogni caso lui rivede le persone torturate nel momento di addormentarsi. Il tuo stile mi piace molto, è limpido ma accattivante. Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
28/11/19, ore 01:44
Cap. 1:

Mamma mia, da quanto tempo non mettevo piede qui nel fandom di Harry Potter.
I personaggi di Serpeverde hanno indubbiamente bisogno di un po' di introspezione extra, e questa è esattamente del tipo giusto. Soprattutto con una figura ambigua e grigia come quella di Blaise Zabini.
La struttura della storia è ottima, adoro il dialogo presente in corsivo sulla destra. Alterna il lato del personaggio più introspettivo con quello pubblico, aperto, che si relaziona con Daphne e il resto del mondo costruendo un personaggio. Un dettaglio sottile, ma molto efficace per lo scopo.
La ripetizione di "Daphne, sei noiosa" non crea solo un filo conduttore tra le differenti scene, ma di nuovo, aiuta a costruire il personaggio che Blaise crea attorno a sé: noncurante, anche mentre avvengono orrori impensabili nelle mura della loro vecchia scuola di magia.
Mentre Daphne si rende conto degli orrori cui prendono parte Serpeverde e mangiamorte, di cui le vittime sono sempre gli ultimi – i giovani, i dissidenti, chi non è "puro" – Blaise rimane impassibile e indifferente, ma nonostante tutto non è un personaggio monodimensionale. Anzi: l'orrore lo colpisce anche se cerca di tenerselo lontano, perché anche lui in fondo sa che tutto ciò che sta accadendo è sbagliato, ma non si farà avanti perché vuole convincersi di "non aver provato niente".
Uno dei momenti più cupi della saga di Harry Potter, raccontato con uno sguardo altrettanto nero e orrendo. Una scelta ardita, per cui non posso non complimentarmi. Sono felicissima di aver scoperto questa storia.

Spero di tornare presto!
Lady R

Nuovo recensore
15/11/19, ore 15:03
Cap. 1:

Ho deciso di recensire questa storia perché mi ha attirato la descrizione, nonostante non sapessi effettivamente a cosa andassi incontro. Non ne sono stato deluso.
La storia è corta ma va bene così, altri paragrafi l'avrebbero secondo me rovinata o impesantita - invece, così, rimane una lettura piacevole e allo stesso tempo uno specchio della guerra magica. Perché sì, nelle guerre ci sono anche gli indifferenti. Non solo quelli che opprimono, non solo quelli che resistono, non solo le vittime e non solo coloro che "aiutano" (come chi, pur non facente parte di essa, supporta in tutti i modi la dittatura permettendole di continuare a rimanere attiva).
Ma Blaise è solo indifferente, proprio come dal prompt che hai usato. Non gli interessa veramente la guerra, né la pace. E' razzista, sì, ma non fa effettivamente nulla agli altri. Dovrebbe supportare Voldemort, ma non lo fa, vuole solo continuare la sua vita - tanto che è scontento dai Carrow, nonostante dovrebbero essere "dalla sua parte", perché sono degli incompetenti. Prova ribrezzo fisicamente per le torture (un ottimo dettaglio inserito, senza di esso Blaise sarebbe sembrato troppo "alieno", ha pur sempre diciassette anni)  ma non gli interessa nemmeno quello. Di tutte queste fregnacce, come hai detto, di Potter e Voldemort e repressione e caccia ai babbani, non gliene frega nulla, e secondo me sei riuscita perfettamente a trasmetterlo senza farlo sembrare "strano" ma anzi, perfettamente naturale.
La contrapposizione con Daphne, tuttavia, è ciò che rende la storia ancora migliore - non solo perché Daphne è chiaramente, come hai scritto tu, la "coscienza", ma anche per il modo in cui lo è e sopratutto come Blaise le risponde - anche in questo caso Blaise non si infuria per star venendo disturbato da Daphne, per sentirsi dire e dire e dire, ma rimane sempre così. Indifferente. 
E' stata una bella lettura e mi ha conquistato. Continua così!
Max 

Recensore Master
25/04/19, ore 21:26
Cap. 1:

Valutazione del concorso "Nella mia libreria"

Stile e lessico: 9.5/10
Lo stile di questa storia mi è piaciuto molto: è estremamente curato, si avverte tutto il lavoro e l'attenzione che devi sicuramente aver impiegato nello scrivere, ma al tempo stesso lo trovo uno stile molto misurato (ed è una cosa positiva, a mio parere).
Blaise, in questa storia, ha un atteggiamento (perdonami il gioco di parole) estremamente blasé: questo, oltre a sposarsi molto bene con il prompt della storia, si riflette perfettamente anche nello stile e nelle scelte lessicali che hai effettuato. La narrazione e i suoi pensieri hanno un tono che scorre sereno, senza apparentemente alcun picco, eppure è tutto molto controllato e studiato, senza che niente sia lasciato al caso. I termini che hai utilizzato sono interessanti, perché pur non essendo di uso estremamente comune non sono nemmeno di una ricercatezza esagerata: si accordano perfettamente con la personalità e la posizione sociale del protagonista (un ragazzo ricco, appartenente ad un ambiente sociale elevato – nonostante la sua famiglia non sia esattamente un modello di virtù – un ragazzo che ha avuto accesso al meglio, che sta dalla parte dei privilegiati). In questo stile curato e compassato, alcune delle immagini più ricercate spiccano in maniera molto positiva: è come se tu avessi arredato la tua storia con mobili di qualità, ma semplici, per dare spazio a pochi e ben selezionati oggetti artistici, per farli risaltare al meglio, pur senza mai trascurare anche il resto.
Ad esempio, un'espressione come “[...] sino a tingere gli occhi d’indifferenza, e l’anima assieme a loro” mi è piaciuta moltissimo: è colta e ricercata, ma non appesantisce minimamente lo scorrere del testo, lasciandogli comunque molto respiro.
A spezzare poi questo scorrere placido e in un certo senso “freddo” (o indifferente, mi verrebbe da dire), ci sono espressioni molto più concrete, semplici, quasi insolenti (il ripetersi di quel “Daphne, sei noiosa”, o i Carrow definiti idioti, e in generale quasi tutte le battute pronunciate direttamente da Blaise), il che, di nuovo, si sposa molto bene con l'indolente disprezzo di un ragazzo come Blaise. Ed è perfettamente centrato in generale, dal momento che un cambiamento di registro è sempre una buona cosa, quando si passa dalla narrazione al discorso diretto.
In generale, mi è piaciuta molto la struttura della storia, con i dialoghi che in qualche modo, come un ritornello, dettano il ritmo (anche grafico) della narrazione, col ricorrere ciclico di alcuni elementi che danno continuità al tutto.
Se devo trovare qualcosa che non mi ha del tutto convinta (ma si tratta proprio di andare a cercare un minuscolo pelo in un uovo di struzzo) è l'utilizzo del trattino in quelli che, in realtà, non sono degli incisi (come “Li ignorava tutti – lo aveva sempre fatto” e “e lui le aveva rivissute tutte – le labbra serrate, gli occhi imperturbabili”): in realtà, si tratta di qualcosa su cui sto riflettendo soprattutto ultimamente, tant'è che in passato io stessa ho usato questo accorgimento, ma ho come l'impressione che si tratti di un vezzo puramente stilistico ma non del tutto necessario, non so se mi spiego. O forse è solo perché è una cosa che ultimamente mi sembra abbastanza inflazionata e a volte usata un po' a sproposito, quindi ora mi salta all'occhio molto più facilmente. Ma, ti ripeto, si tratta proprio di una cosa piccina, che forse dovrebbe finire più nel parametro del gradimento personale.
In generale, hai fatto proprio un lavorone!

Sviluppo del pacchetto: 9,75/10
A. Moravia – “Gli indifferenti”, protagonista Blaise Zabini.
Direi che anche qui hai fatto un ottimo lavoro. Era un prompt abbastanza preciso, che forse non lasciava troppo spazio alla fantasia più sfrenata, ma tu lo hai interpretato molto bene. Di Blaise in realtà non sappiamo molto, ma quello che hai ricostruito si adatta perfettamente al titolo proposto. Mi è piaciuto, in particolare, come tu abbia costruito la “nascita” della sua indifferenza: “Da quando aveva messo piede a Hogwarts aveva finto di non avvertire dicerie, occhiate, giudizi – sua madre, i patrigni, la ricchezza –, sino a tingere gli occhi d’indifferenza, e l’anima assieme a loro”. L'indifferenza di Blaise nasce come meccanismo di difesa contro pettegolezzi e frecciatine maligne, e a lungo andare si trasforma in una corazza, quasi in un'arma contro la società, perché, se è vero che Blaise non prende parte direttamente alla guerra (né a quella fuori dal castello, né a quella più piccola e meschina all'interno della scuola), non prende nemmeno una posizione contro il sistema di Voldemort. E, come dice gente ben più saggia di me, quando ci si trova in una condizione privilegiata e nonostante questo si preferisce non schierarsi a favore dei più deboli, una scelta la si è già fatta.
Mi è piaciuto molto anche il suo continuo insistere sulla noia: l'indifferenza lo rende quasi apatico, incapace di provare interesse per qualsiasi cosa lo circondi (non per la guerra, non per le torture subite dai suoi compagni, non per Daphne). È estremamente interessante che tu, pur non soffermandoti in maniera troppo esplicita su questo, abbia esteso l’indifferenza di Blaise anche a un ambito diverso rispetto alla guerra: sarebbe stata una scelta forse più banale limitarsi al suo comportamento in guerra, ma estendere tutto anche alla sua vita privata rende il suo comportamento più pregnante, rende l’indifferenza un vero tratto della sua personalità a tutto tondo.
La chiusa, poi, è un po' un colpo al cuore: l'indifferenza di Blaise non è solo raccontata, ma è mostrata nel modo più chiaro e crudele possibile, con quell'addormentarsi senza la minima remora.
Non ti ho assegnato un punteggio tondo solo perché, per quanto riconosco che fosse difficile scegliere una strada originalissima, il prompt mi sembra interpretato in maniera quasi “letterale”. Non ho visto quel “guizzo” in più che mi ha completamente spiazzata, nonostante mi renda conto che con un prompt così esplicito fosse davvero difficile distaccarsi da un’interpretazione letterale. Ma è davvero una sottigliezza, si tratta comunque di una valutazione positivissima.

IC/Caratterizzazione: 10/10
Anche qui hai fatto un ottimo lavoro: Blaise è uno di quei personaggi di cui non si sa praticamente niente, uno di quelli che è stato costruito più dai fan che dalla Rowling. Nonostante ciò, in uno spazio molto breve sei riuscita a costruire un personaggio estremamente profondo e coerente con le poche informazioni che abbiamo dalla saga originale. Oltretutto, ogni cosa, nella tua storia, si confà perfettamente a questo piccolo snob annoiato e imperturbabile, e la cosa l'ho apprezzata molto.
Ad una prima lettura ero rimasta un po' delusa dalla scarsa caratterizzazione di Daphne: è vero che non è lei la protagonista, quindi non era nemmeno richiesta che fosse tanto sviluppata, ma sarei stata curiosa di leggere di più di lei, di questa Serpeverde che cerca di scuotere Blaise e che, nonostante tutto, appare a sua volta scossa dagli eventi che la travolgono. Sarei stata curiosa proprio perché hai costruito un rapporto interessantissimo, che lascia spazio a tante possibilità che mi piacerebbe esplorare. Rileggendo con più attenzione, però, mi sono resa conto che Daphne c'è, c'è tutta, lei con le sue incertezze e il suo mondo che trema davanti all’orrore della guerra, ma è da cercare dietro alle parole e agli atteggiamenti di Blaise. Lui è il protagonista, e lui guarda il mondo attraverso la sua patina grigia d'indifferenza e indolenza, dunque Daphne non avrebbe mai potuto essere più presente in maniera esplicita. Daphne c’è, ma Blaise nemmeno la vede. E tu, pur non discostandoti mai dalla visione opaca di Blaise, riesci comunque a farcela intuire tutto. Considerando che anche lei nella saga è soltanto un nome, e che qui avevi a disposizione pochissime parole, hai fatto un lavoro egregio.
Mi piacciono sempre molto le storie dove il carattere di un personaggio emerge anche dal modo di rapportarsi agli altri: è forse un metodo più complesso di rendere appieno un personaggio, ma, quando la resa è riuscita (e in questo caso direi che è riuscitissima) l’effetto finale è decisamente solido e significativo.

Titolo: 3,25/5
Il titolo, purtroppo, non mi ha convinta del tutto: so che si tratta di un parametro abbastanza difficile, che in effetti ascriverei comunque più che altro alla sfera del gradimento personale, ma cerco di spiegarmi. Mi piace molto il suo significato, questa oscurità che è dentro Blaise, e che al tempo stesso lo svuota di ogni cosa, di ogni emozione, ma la scelta di due termini così semplici mi è parsa un po', in un certo senso, “sbrigativa”. O, più che sbrigativa, non del tutto all’altezza di una storia che invece è un vero e proprio gioiello. Mi sembra non rispecchiare del tutto la profondità e la cura del testo, che pur non essendo mai sopra le righe, è molto raffinato. Diciamo che, da fuori, non mi avrebbe fatto pensare a qualcosa di così curato e preciso, e questo è un gran peccato, perché rischia di non attirare tutta l’attenzione che invece, secondo me, meriterebbe.

Gradimento personale: 4,5/5
La storia mi è piaciuta molto: in generale, apprezzo molto le storie introspettive che vanno a caratterizzare in maniera così precisa e strutturata l'intimità di un personaggio, soprattutto se questo personaggio è secondario e molto poco approfondito dalla trama. Ho apprezzato anche molto che tu sia riuscita a rendere perfettamente l'atmosfera che si doveva respirare a Hogwarts durante quell'anno: l'orrore delle lezioni dei Carrow, le punizioni, l'imparzialità della Gazzetta del Profeta... e il fatto che tu ci sia riuscita partendo da un punto di vista del tutto non obiettivo è estremamente interessante, perché hai ribaltato la prospettiva da cui siamo abituati a pensare a questo momento.
Non ti assegno un punteggio pieno solo perché, in un certo senso, mi è sembrata una storia un po' “frenata”: da un lato capisco benissimo che questa sensazione sia dovuta più che altro all'argomento trattato, e infatti, da un certo punto di vista, l'ho apprezzato molto, ma da un altro lato mi sarebbe piaciuto ricevere qualche “graffio” in più. Mi rendo benissimo conto che non fosse un compito facile, vista la tematica principale, e ci tengo comunque a sottolineare che si stratta di una storia che ho apprezzato molto, e che, a distanza di diverse settimane dalla prima lettura, continuo a ricordare molto bene e con moltissimo piacere.

Totale: 37/40

Recensore Master
25/04/19, ore 00:22
Cap. 1:

Recensione premio

Ciao, cara!
Passo per lasciarti la prima recensione premio per il contest All Together Contest 2.0 - VI edizione.
Direi che ho amato questa storia è dire davvero poco. L'avevo già letta poco dopo la pubblicazione, ma l'ho riletta davvero con molto piacere questa sera per recensirla, e devo dire che l'ho trovata anche meglio di allora.
Amo Blaise, lo trovo un personaggio intrigante. Allo stesso tempo, credo che sia bistrattato nel fandom, o più che altro banalizzato, che forse è ancora peggio. Ma sapevo che tu non mi avresti delusa!
In primo luogo, vorrei farti i complimenti per l'utilizzo del prompt, Gli Indifferenti. Se non è indifferente Blaise, allora non saprei come altro definire un soggetto simile! Il tuo Blaise è quasi un sociopatico, manca completamente di empatia, di qualsivoglia spinta emotiva: non ha compassione per gli studenti brutalizzati, per i morti della guerra (una guerra di servi, ho amato questa espressione, di una crudeltà e un disincanto disarmante!), nemmeno per Daphne. Assiste a torture, ma non si sporca le mani; sfida l'autorità, ma solo perché la ritiene indegna di essere servita; tradisce Daphne, e in fondo perché no? Il problema è di lei, che si dà troppa importanza. Che tipo, il tuo Zabini!
A questo proposito, direi che hai fatto un lavoro eccezionale anche con lo stile. Lo stile è fluido, senza picchi, ma in senso buono: scorre come un fiume, inarrestabile, imperturbabile, indifferente. Questo non vuol dire che il testo sia poco curato o meno ricercato, anzi, penso che paradossalmente tu abbia fatto anche fatica a mantenerti in un certo modo neutra: tutto quello che dovevi esprimere, doveva passare attraverso il punto di vista di Blaise, che probabilmente non batterebbe ciglio nemmeno se giustiziassero qualcuno davanti ai suoi occhi. In questo senso, c'è una grande coerenza tra il registro della storia e l'introspezione del personaggio, un particolare che ho trovato decisamente riuscito e molto, molto intrigante!
Anche la presenza di Daphne mi è piaciuta molto. Certo, non è la rappresentazione di una coppia tradizionale (giustamente, aggiungerei: il protagonista doveva essere Blaise, che tra l'altro mi sembra incapace di concepire un concetto come il noi), ma l'ho trovata molto intrigante. Ho adorato la contrapposizione tra Daphne che, pur convinta di certi ideali, rimane scossa alla vista delle torture, e di Blaise, che, be'... "«Persino tu avrai provato qualcosa...»/«Niente. Non ho provato niente.»". Atroce! Come ho trovato spietato, ma iconico, quel «Sei noiosa, Daphne.», che si riconduce non soltanto a lei, ma a tutti gli aspetti della vita di Blaise: niente lo scuote, tutto lo annoia, quel poco che lo diverte è irriverenza pura, ed è irrilevante che sia qualcosa di appropriato o no. Blaise non sente niente, e si addormenta con la mente invasa da grida e pianti, ma non sente niente lo stesso. Mi ha ricordato un po' Tom questa caratterizzazione (un Tom fatto bene, però!), anche se in versione decisamente più soft.
Una storia fantastica, spero scriverai ancora su questo personaggio, in quest'ottica!
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
08/04/19, ore 15:12
Cap. 1:

Ciao :-)

È una storia ben scritta e, e secondo me, suscita anche una riflessione sul tema dell'indifferenza.
Blaise Zabini è un personaggio secondario della saga e di solito lo vediamo in compagnia di Draco, perciò ho apprezzato parecchio la sua caratterizzazione, per quanto particolare. Credo che, però, Zabini possa permettersi di essere indifferente: è ricco e purosangue, superiore ad Alecto Carrow per questo e altro, in caso contrario la sua risposta avrebbe avuto delle conseguenze non piacevoli. Non ha nulla per cui combattere e credo sia terribile alla sua età. Nemmeno l'affetto di Dafne ha presa su di lui.
Non mi piacciono le persone come lui, perché ritengo che ci sono momenti in cui si deve prendere una posizione. Sono molto gramsciana in questo: "Perciò odio chi non parteggia. Odio gli indifferenti".
Comunque ti faccio i miei complimenti, perché ritengo che tu abbia rappresentato perfettamente questo stato d'animo e rispecchia anche il romanzo di Moravia (che ho letto e non mi è piaciuto, proprio perché non sopporto quel finto perbenismo della borghesia, specialmente durante il fascismo).
Significativo è il titolo: buio vuoto. Buia è l'anima di Blaise, ma anche vuota perché non riesce a riempirsi di passioni, né l'odio né l'amore lo intaccano.
Questo contest rappresenta proprio una bella sfida, vista la qualità delle storie in gara!

A presto,
Carme93

Recensore Veterano
06/04/19, ore 18:08
Cap. 1:

Ehilà, Rosmary~! ヽ(*≧ω≦)ノ
Era da un po’ che avevo adocchiato questa tua storia, proprio perché il protagonista è Blaise Zabini, un personaggio che, nei libri, è semplicemente sullo sfondo delle vicende di Harry & Co. ma che tu, in questa flash, sei riuscita a rendere vivo e ad approfondire molto bene, nonostante le poche parole a disposizione. Personalmente, adoro quando si utilizzano gli indizi lasciati dal canon per costruire la caratterizzazione di un personaggio secondario, piuttosto che inventarsela di sana pianta, quindi sappi che ho apprezzato molto il lavoro minuzioso d’analisi che hai fatto su questo personaggio. Perché sì, Blaise è un antieroe altezzoso e freddo ma c’è sicuramente dell’altro che si agita sotto la superficie. Tra i pettegolezzi sui matrimoni di convenienza della madre, le prese in giro e le insinuazioni, sono certa che abbia imparato presto a svuotarsi delle proprie emozioni— anche per sopportare meglio l’ambiente soffocante dell’alta società magica ma a che prezzo? La tua caratterizzazione per me rispetta tutto ciò e va ad arricchire il personaggio di Blaise Zabini con l’inserimento di questo conflitto tra coscienza e indifferenza.
Ed è stato affascinante e incredibilmente triste seguire questo percorso… Vedere questo giovane mago che diventa pian piano insofferente a tutto ciò che ha attorno, che si veste d’un cinismo che degenera quasi nell’atarassia più totale. Ad ogni battuta, ad ogni frase, Blaise cerca di soffocare la propria coscienza, alla quale non resta che un unico momento in cui riemergere, ovvero quando il ragazzo resta finalmente solo con i propri pensieri. Una finestra nella solitudine e nella vulnerabilità del protagonista. Alla fine, Blaise si è anestetizzato per così tanto tempo che ha finito quasi per estinguere completamente la propria umanità. Ma, forse, non è troppo tardi. Forse.
Interessante anche la scelta di usare Daphne Greengrass un po’ come il coro greco, che segue Blaise e lo mette in crisi con le proprie osservazioni. Tra l’altro, c’è un particolare che mi è piaciuto molto nei loro scambi di battute, ovvero il fatto che tu abbia fatto dire alla ragazza: «Sono mezzosangue, feccia... ma è stato così brutto.», perché quella dei Greengrass sarà pure stata una delle poche famiglie Purosangue che ha scelto di redimersi dopo la guerra… Ma l’educazione della prole antecedente all’evento è pur sempre partita da una base di pregiudizio. Sono, insomma, persone fondamentalmente buone che hanno avuto la fortuna e il coraggio di maturare col tempo. Quindi ho trovato quell’osservazione un bel tocco, che impreziosisce e sottolinea questa nuova presa di coscienza di Daphne, piuttosto che appiattirla come classica donna angelo.
Davvero tanti complimenti e buona fortuna per il contest! ( •̀ᄇ• ́)ﻭ✧

Recensore Master
04/04/19, ore 17:01
Cap. 1:

Ciao Rosmary,
visto che partecipo anche io al contest, ed ho finalmente consegnato, ho iniziato a leggere le altre storie partecipanti... devo dire che hai scritto un pezzo splendido, che si adatta perfettamente a quanto sappiamo di Blaise.
Mi è piaciuta molto vedere Daphne in veste della sua coscienza, lei è un altro personaggio che avrei voluto veder approfondito meglio nella saga. Trovo inoltre che "Gli indifferenti" sia assolutamente perfetto per Blaise, che pare imperturbabile dalla situazione che lo circonda.
Il tuo stile è meraviglioso e conduce il lettore dentro la storia, come sempre.
In bocca al lupo per il contest,
Francy
(Recensione modificata il 04/04/2019 - 05:01 pm)

Recensore Junior
08/03/19, ore 20:19
Cap. 1:

Ciao!
Il tuo stile mi piace molto. Mi è piaciuto come hai reso l'interiorità di un personaggio di cui si conosce molto poco, per certi versi appare quasi affascinante. Complimenti ancora
C