Recensioni per
Lettere da Forlimpopoli
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/04/21, ore 00:46

Oh, che belle, le lettere!
Un tempo facevo corrispondenza e so bene cosa significhi scriverle e riceverle, era veramente un qualcosa di speciale!
Purtroppo poi è tutto finito e anche i miei continui tentativi di tenere un diario scritto a mano vanno male... scrivere con il computer è così dannatamente comodo che è difficile rinunciarci, però, per l'appunto, non puoi sapere se qualcuno ci s'intrufolerà e quindi te ne guardi bene, dallo scrivere cose intime.
Quindi capisco perché Alex ( ma è lui? ) non voglia affidarsi a messaggi o a telefonate e comunque quello che ha da dire è meglio scriverlo così, su carta.
Alex è depresso e pensa alla morte.
A quanto pare non è la prima volta e tutto sembra deprimerlo, pure il vedersi ingrassare perché mangia dolcetti... ehm, quelli piacciono molto anche a me, ma mi fermo sempre abbastanza presto, altrimenti...

Questo Alex a differenza degli altri mangia dolcetti, ahaha.
Si sta ammorbidendo, a lungo andare.

Ma il male di vivere rimane.

Vediamo che cosa gli risponde l'amico!

Recensore Master
07/04/20, ore 18:05

Questa lettera avrei potuto scriverla io da adolescente. E questo mi ha sconvolto. Ogni singola parola, ogni singola emozione di quegli anni miei tu li hai tradotti su carta.
Una cosa che trovo incredibile.

Recensore Junior
27/09/19, ore 15:46

Recensione premio per il contest "Gioventù cannibale"

Parto col dire che c'è molta consapevolezza in questa lettera.
Consapevolezza dei propri limiti.
Già solo il fatto di ammettere di stare male e quindi essere consapevoli di avere dentro di se un male è una consapevolezza. 
non sempre è così scontato rendersi conto di sentire oscurità dentro, a volte la si vive in maniera passiva.
Si è scontrosi e tristi e non si capisce il perchè. Qui nemmeno si sa il motivo, ma almeno si sa che c'è un problema di fondo.
I pensieri sulla morte poi possono essere riconducibili a un esistenza che, per il protagonista, è priva di scopo.
Che sia poi perchè l'amico Giovanni è partito, questo non ci è dato saperlo.
Una lettera che è in realtà una richiesta d'aiuto, come i suicidi che chiamano i soccorsi dicendo che si stanno per tagliare le vene, oppure calare tutte le pillole in casa.
Lì si tratta di richiesta d'attenzione da parte della società, qui invece la trovo molto più poetica e non ritengo sia una richiesta d'attenzione, ma di vero e proprio aiuto per superare una condizione che sta mano a mano peggiorando.
Ho sbirciato il capitolo dopo, quindi corro subito a leggere.
Ti faccio come sempre i miei complimenti, sottolineando il fatto che forse questo è il tuo scritto più interessante.
Parecchio introspettivo e profondo.

Alla prossima ^^ 
 

Recensore Master
25/06/19, ore 10:41

Ciao Alessandro,molto sentiti i tormenti che il protagonista scrive attraverso questa lettera. È vero che lo scrivere su carta è una comunicazione più intima,che ormai sta andando completamente perduta. È del tutto tangibile il tormento del protagonista,affetto da turbe mentali e prigioniero del suo corpo ed in questa lettera ad un caro amico può esprimere tutto il suo dolore,i suoi pensieri. Il flusso di coscienza del protagonista ci rende partecipi,facendoci soffrire con lui.
(Recensione modificata il 25/06/2019 - 10:43 am)

Recensore Junior
04/04/19, ore 15:02

Allora,
ciao sono Aida87 ! Ho letto la tua lettera e sembra che questo personaggio Alex esista davvero! Certamente prima di scriverla, ti
sarai immaginato i tormenti di questo Alex e ,p poveretto, cosa
pensa.. L'hai caratterizzato in tre punti fondamentali: i ''peccati'' di
gola, il suo senso d'angoscia, e la volontà - sperando - di trovare
un rimando alle sue paure.
Per convincere ancora di più che ho letto la lettera, una frase che
mi colpisce di più è:
"(...)è quello che… mi andava di parlarti, di sfogarmi… (...). non è più tanto semplice vederci di persona e poter scambiare qualche opinione al cospetto di un bel thè fumante"
Qui hai definito un po' cosa possano bere abitualmente i due amici,
ed anche incontrandosi in modo piacevole e gradito.

"Tu poi che sei psicologo da tanti anni, ormai, spero potrai comprendere il mio caso e magari darmi qualche consiglio utile. Che ne dici?

Insomma, ora ti spiego meglio."
Qui l'hai caratterizzato come se avesse un po' di timidezza ma
vorrebbe parlarne a qualcuno; al destinatario stesso che
considera forse il proprio migliore amico!.
Poi la parte in cui hai descritto la sua visione del proprio rapporto
con il mondo, è davvero toccante perché fa percepire le paure
di Giovanni ed il uso senso di sgomento.
Hai una scrittura scorrevole non l dico per dire ma si capisce
ciò che il personaggio Giovanni rivolge al migliore amico Alex.
Una lettura da non trascurare per il destinatario! ;-)
Sono davvero contenta che hai messo su iil suo stato d'animo
per renderlo verosimile ancora di più.
A presto
Aida87

Recensore Master
13/03/19, ore 21:34

♣ RECENSIONE PREMIO ♣

Ciao Ale!
Come ti ho anticipato stamattina, finalmente sono passata a leggere questa storia, che avevo nella lista delle storie da leggere già da un po'. In primis ero curiosa di vedere cosa i miei "avversari" a questo contest hanno prodotto, e poi ADORO il genere epistolare, è una cosa che mi manda fuori di testa! Quando vedo qualche scritto sotto forma di lettera o di diario, non posso fare a meno di fermarmi a leggere, mi attirano troppo! E... sì, ne approfitto per lasciarti anche l'ultima recensione premio vinta al mio contest XD
Parliamo di questa prima lettera.
Questo mittente della lettera che si perde in chiacchiere e divaga prima di arrivare al sodo mi ricorda VAGAMENTE qualcuno... tu hai idea di chi potrebbe essere? ;)
Metti la firma in ogni tuo scritto, ti riconoscerei anche se non ti firmassi e non sapessi che le storie appartengono a te XD
Si parla di una persona tormentata che si sfoga con un amico, e apprezzo molto che abbia scelto la forma della lettera. In fondo lo capisco perché alcune volte, anche se con una persona ci hai tantissima confidenza, non riewci a dirle determinate cose a voce o guardandola negli occhi.. anzi, a volte è più facile aprirsi con degli sconosciuti piuttosto che con degli amici.
Molto toccante il modo in cui hai esposto un problema triste e delicato, ho trovato questa lettera molto sentita.
Ti faccio i miei complimenti e vado a recensire la seconda lettera ♥

Recensore Master
08/03/19, ore 13:24

Ciao Ale, eccomi ^^
Ecco, avrei scommesso sul fatto che avresti trattato qualcosa di drammatico, non c'erano dubbi. Non sarebbe da te provare a scrivere qualcosa di positivo xD
Ma a parte questo, passiamo alla tua prima lettera.
Mi piace molto il modo in cui Alex si rivolge al suo amico, e mi piace ancor di più il fatto che sia riuscito a confidargli di pensare al suicidio soltanto in una lettera cartacea.
Questo mi ha portato a riflettere sul fatto che spesso gli aggeggi tecnologici tolgono libertà alle confessioni più intime e profonde, perché in noi c'è sempre quella innata paura di essere sentiti, ascoltati, letti, scoperti... una lettera su carta è molto più rassicurante per chi la scrive e anche per chi la legge.
È un mezzo di comunicazione ormai praticamente obsoleto, ma tu sai bene quanto a me piaccia scrivere qualcosa a mano per le persone a cui tengo. Riesco in qualche modo a sfogarmi meglio e a portar fuori ogni cosa.
Ed è questo il caso del nostro Alex, il quale si sente davvero inadeguato al mondo e quindi non fa altro che confidarlo al suo migliore amico.
Si sente a suo agio solo con lui, sente di poter ricevere da lui il sostegno che gli serve, anche se non sono vicini e non possono parlarne di persona. E forse per Alex parlarne di persona sarebbe stato molto più difficile...
Ora vado a recensire la prossima lettera, mi dispiace molto per il povero Alex e spero che riesca a risollevarsi un po'!
A tra poco ♥

Recensore Master
06/03/19, ore 13:48

Carissimo...complimenti per questa bella lettera...mi è davvero piaciuta...
Alla prossima